Gianni Seghedoni: differenze tra le versioni

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==Carriera==
==Carriera==
===Giocatore===
===Giocatore===
Debutta nel [[Modena Calcio|Modena]], disputando 15 partite nel campionato di [[Serie B 1951-1952]]. Dopo tre stagioni in [[Serie C]] con [[Unione Sportiva Antonio Toma Maglie|Toma Maglie]] e [[Prato Calcio|Prato]], nel [[1954]] passa al [[Bari Calcio|Bari]], di cui diventa una bandiera giocando fino al [[1961]] (con una parentesi in prestito alla [[Reggiana]]<ref name=re>[http://www.lastoriadellareggiana.it/Schede%20Giocatori/S/SEGHEDONI.htm Scheda su Lastoriadellareggiana.it]</ref>). Con i pugliesi ottiene una doppia promozione dalla [[Serie C]] alla [[Serie A]], disputando quattro stagioni nella massima serie, in cui debutta il [[21 settembre]] [[1958]] contro il [[Bologna Calcio|Bologna]].
Bandiera del [[Bari Calcio|Bari]], con il quale ottenne una doppia promozione dalla [[Serie C]] alla [[Serie A]], nell'estate [[1961]] fu acquistato dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] appena retrocessa in [[Serie B]] per la prima volta nella sua storia.


Rimase celebre nel corso della stagione [[1961]]-[[1962|62]] il gol "fantasma" che realizzò su calcio di punizione nella decisiva sfida per la promozione all'[[Stadio Olimpico|Olimpico]] contro il [[SSC Napoli|Napoli]]. Il pallone infatti oltrepassò la linea di porta ma uscì da essa passando per un buco nella rete. L'arbitro, l'internazionale Rigato di [[Mestre]], non concesse la marcatura scatenando le comprensibili proteste dei giocatori laziali. A fine anno la squadra romana mancò la promozione per un punto, mentre se la rete fosse stata concessa i biancocelesti sarebbero stati promossi proprio a spese della squadra partenopea.
Nell'estate [[1961]] viene acquistato dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] appena retrocessa in [[Serie B]] per la prima volta nella sua storia. Nel corso della stagione [[Serie B 1961-1962|1961-1962]] realizza un gol "fantasma" nella decisiva sfida per la promozione all'[[Stadio Olimpico|Olimpico]] contro il [[SSC Napoli|Napoli]]: il pallone da lui calciato sfonda la rete e l'arbitro, l'internazionale Rigato di [[Mestre]], non concede la marcatura. A fine anno la squadra romana manca la promozione per un punto, mentre se la rete fosse stata concessa i biancocelesti sarebbero stati promossi proprio a spese della squadra partenopea<ref name=ta>[http://www.storiedicalcio.altervista.org/taranto_milan_3-0.html Quando il Taranto annientò il Diavolo rossonero] storiedicalcio.altervista.org</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/12/quando-lauro-soffio-pesaola-alla-panchina-della.html Quando Lauro soffiò Pesaola alla panchina della Scafatese] ''La Repubblica'', 12 giugno 2007</ref>. Seghedoni rimane nelle file della Lazio anche nella stagione successiva (nella quale i laziali ottengono la promozione in Serie A), prima di chiudere la carriera con una stagione nella [[Vis Pesaro]], in [[Serie C]]<ref name=re/>.


Ha collezionato 95 presenze e 2 reti in [[Serie A]], tutte nelle file del Bari.
Seghedoni rimase nelle file della Lazio anche nella stagione successiva (nella quale i laziali riuscirono ad ottenere la promozione in Serie A), quindi abbandonò l'attività agonistica per intraprendere una fortunata carriera da allenatore.

Ha collezionato 93 presenze e 2 reti in [[Serie A]], tutte nelle file del Bari.


===Allenatore===
===Allenatore===
Tecnico con la fama di ''sergente di ferro''<ref name=pe>[http://www.solopescara.com/content/knowledgebase/kb_view.asp?kbid=67 Stagione 1968-1969] solopescara.com</ref><ref name=cz>[http://www.catanzaro1929.com/storia/7071calc.htm I protagonisti della promozione] catanzaro1929.com</ref>, esordisce come allenatore in [[Serie C]], subentrando sulla panchina del [[Lecce Calcio|Lecce]] nel campionato [[Serie C 1966-1967|1966-1967]] e ottenendo, l'anno successivo, il quarto posto finale<ref>[http://www.wlecce.it/page.php?pg=archivio Le stagioni] wlecce.it</ref>. In seguito guida il [[Pescara Calcio|Pescara]] (dove non lega con l'ambiente e viene esonerato<ref name=pe/>) e l'[[Internapoli]], sempre in [[Serie C]].
Da allenatore il suo nome è legato principalmente alla [[Serie B 1970-1971|prima storica promozione in Serie A]] e al [[Serie A 1971-1972|primo campionato nella massima serie]] del [[Catanzaro Football Club|Catanzaro]]. Nella massima serie ha allenato anche il [[Lanerossi Vicenza]] nella stagione [[Serie A 1972-1973|1972-73]], venendo però esonerato a stagione in corso e, nella stagione [[Serie A 1981-1982|1981-82]], il [[Como Calcio|Como]] subentrando a [[Giuseppe Marchioro]] a partire dalla quindicesima giornata<ref>La Stampa, 16 marzo 1982, pagina 21</ref>. Prima e dopo di allora ha sviluppato la sua carriera in numerose squadre militanti in Serie B e C.

Nel [[1970]] approda al [[Catanzaro Calcio|Catanzaro]], in [[Serie B]], e vi ottiene la [[Serie B 1970-1971|prima storica promozione in Serie A]]<ref name=cz/> e il [[Serie A 1971-1972|primo campionato nella massima serie]] dei calabresi. Nella massima serie ha allenato anche il [[Lanerossi Vicenza]] nella stagione [[Serie A 1972-1973|1972-73]], venendo però esonerato a stagione in corso e, nella stagione [[Serie A 1981-1982|1981-82]], il [[Como Calcio|Como]] subentrando a [[Giuseppe Marchioro]] a partire dalla quindicesima giornata<ref>La Stampa, 16 marzo 1982, pagina 21</ref>. Prima e dopo di allora ha sviluppato la sua carriera in numerose squadre militanti in Serie B e C: alla guida del [[Taranto Calcio|Taranto]] ha ottenuto una vittoria per 3-0 sul [[Milan]], nel campionato di [[Serie B 1981-1982]], pur non evitando in seguito l'esonero e la retrocessione<ref name=ta/>. Chiude la carriera portando il [[Fiorenzuola Calcio|Fiorenzuola]] alla salvezza nel suo primo campionato di [[Serie C2]]<ref>[http://ultrasfiorenzuola.blogspot.com/2009/03/i-primi-anni-in-serie-c.html I primi anni in Serie C] ultrasfiorenzuola.blogspot.com</ref>, e quindi con [[Sparta Novara]] e [[Sassuolo Calcio|Sassuolo]].

In seguito ricopre l'incarico di osservatore per il [[Parma Calcio|Parma]], e nel marzo [[2006]] viene nominato direttore tecnico del [[Modena Calcio|Modena]]<ref>[http://fieradimodena.redaweb.it/seconda.php?key=15408 Baraldi sarà il Presidente del Modena: "Punto alla A"] ''Il Nuovo Giornale di Modena''</ref>.


==Note==
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*{{Enciclopediadelcalcio|Seghedoni}}
*{{Enciclopediadelcalcio|Seghedoni}}
*[http://www.lastoriadellareggiana.it/Schede%20Giocatori/S/SEGHEDONI.htm Statistiche su Lastoriadellareggiana.it]
*[http://www.wikicalcioitalia.info/vcal.php?idcal=6720 Statistiche su Wikicalcioitalia.info]
*[http://web.tiscalinet.it/Messinastory/allenatori/tabelle/seghedoni.htm Scheda da allenatore su Messinastory.it]


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Versione delle 10:20, 24 gen 2012

Gianni Seghedoni
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Carriera
Squadre di club1
1951-1953Modena15 (0)
1952-1953Toma Maglie31 (1)
1953-1954Prato29 (4)
1954-1955Bari34 (1)
1955-1956Reggiana19 (0)
1956-1961Bari160 (4)
1961-1963Lazio49 (1)
1963-1964Vis Pesaro26 (0)
Carriera da allenatore
1966-1968Lecce
1968-1969Pescara
1969-1970Internapoli
1970-1972Catanzaro
1972-1973Lanerossi Vicenza
1973-1974Catanzaro
1974-1975Novara
1975-1976Bari
1976-1977Taranto
1977-1978Brescia
1978-1979Pisa
1980-1981Taranto
1981-1982Como
1982-1983SPAL
1984Messina
1985-1986Rimini
1987-1988Casale
1988-1989Varese
1989-1990Sassuolo
1990-1991Fiorenzuola
1991-1993Sparta Novara
1994-1995Sassuolo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gianni Seghedoni (Modena, 3 marzo 1932) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera

Giocatore

Debutta nel Modena, disputando 15 partite nel campionato di Serie B 1951-1952. Dopo tre stagioni in Serie C con Toma Maglie e Prato, nel 1954 passa al Bari, di cui diventa una bandiera giocando fino al 1961 (con una parentesi in prestito alla Reggiana[1]). Con i pugliesi ottiene una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A, disputando quattro stagioni nella massima serie, in cui debutta il 21 settembre 1958 contro il Bologna.

Nell'estate 1961 viene acquistato dalla Lazio appena retrocessa in Serie B per la prima volta nella sua storia. Nel corso della stagione 1961-1962 realizza un gol "fantasma" nella decisiva sfida per la promozione all'Olimpico contro il Napoli: il pallone da lui calciato sfonda la rete e l'arbitro, l'internazionale Rigato di Mestre, non concede la marcatura. A fine anno la squadra romana manca la promozione per un punto, mentre se la rete fosse stata concessa i biancocelesti sarebbero stati promossi proprio a spese della squadra partenopea[2][3]. Seghedoni rimane nelle file della Lazio anche nella stagione successiva (nella quale i laziali ottengono la promozione in Serie A), prima di chiudere la carriera con una stagione nella Vis Pesaro, in Serie C[1].

Ha collezionato 95 presenze e 2 reti in Serie A, tutte nelle file del Bari.

Allenatore

Tecnico con la fama di sergente di ferro[4][5], esordisce come allenatore in Serie C, subentrando sulla panchina del Lecce nel campionato 1966-1967 e ottenendo, l'anno successivo, il quarto posto finale[6]. In seguito guida il Pescara (dove non lega con l'ambiente e viene esonerato[4]) e l'Internapoli, sempre in Serie C.

Nel 1970 approda al Catanzaro, in Serie B, e vi ottiene la prima storica promozione in Serie A[5] e il primo campionato nella massima serie dei calabresi. Nella massima serie ha allenato anche il Lanerossi Vicenza nella stagione 1972-73, venendo però esonerato a stagione in corso e, nella stagione 1981-82, il Como subentrando a Giuseppe Marchioro a partire dalla quindicesima giornata[7]. Prima e dopo di allora ha sviluppato la sua carriera in numerose squadre militanti in Serie B e C: alla guida del Taranto ha ottenuto una vittoria per 3-0 sul Milan, nel campionato di Serie B 1981-1982, pur non evitando in seguito l'esonero e la retrocessione[2]. Chiude la carriera portando il Fiorenzuola alla salvezza nel suo primo campionato di Serie C2[8], e quindi con Sparta Novara e Sassuolo.

In seguito ricopre l'incarico di osservatore per il Parma, e nel marzo 2006 viene nominato direttore tecnico del Modena[9].

Note

  1. ^ a b Scheda su Lastoriadellareggiana.it
  2. ^ a b Quando il Taranto annientò il Diavolo rossonero storiedicalcio.altervista.org
  3. ^ Quando Lauro soffiò Pesaola alla panchina della Scafatese La Repubblica, 12 giugno 2007
  4. ^ a b Stagione 1968-1969 solopescara.com
  5. ^ a b I protagonisti della promozione catanzaro1929.com
  6. ^ Le stagioni wlecce.it
  7. ^ La Stampa, 16 marzo 1982, pagina 21
  8. ^ I primi anni in Serie C ultrasfiorenzuola.blogspot.com
  9. ^ Baraldi sarà il Presidente del Modena: "Punto alla A" Il Nuovo Giornale di Modena

Collegamenti esterni