ZAZ (azienda)

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ZAZ OAO
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Azienda della ZAZ a Zaporizhzhia
StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Altri statiBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (fino al 1991)
Forma societariaSussidiaria
Fondazione1958 a Zaporižžja
Sede principaleZaporižžja
GruppoUkrainian Automobile Corporation
SettoreAutomobilistico
Sito webwww.avtozaz.com/

La ZAZ, acronimo di Zaporiz'kyj avtomobilebudivel'nyj zavod (in ucraino Запорізький автомобілебудівельний завод?) (in russo Запорожский Автомобильный Завод?) è una casa automobilistica ucraina ex sovietica (con sede a Zaporižžja), attiva dal 1958.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La "Koop" e la "Kommunar"[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda affonda le sue radici nell'attività fondata dal tedesco Abraham J. Koop che fabbricava macchine agricole. La fabbrica fu costruita dalla comunità dei Mennoniti con la denominazione Abraham J. Koop nel 1863 e produceva parti in metallo per mulini e aratri, seminatrici. Venne statalizzata assumendo la denominazione Kommunar e continuò a produrre 24 tipi diversi di macchine agricole. La prima trebbiatrice risale al 1929, con 129.724 esemplari costruiti fino al 1952, esclusi gli anni della seconda guerra mondiale, durante i quali l'azienda fu convertita alla produzione bellica[1]. Nel 1930 Kommunar iniziò la fabbricazione della prima trebbiatrice sovietica, tecnicamente simile a quella prodotta dalla statunitense Holt Manufacturing Company. La produzione permise all'Unione Sovietica di diminuire l'importazione di macchine dall'estero.

La ZAZ[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le case sovietiche (all'epoca l'Ucraina era una delle repubbliche dell'URSS), la ZAZ nacque per volere del Governo centrale sovietico che avviò la costruzione dello stabilimento di Zaporozhsky, con l'intento di produrre un'automobile in grado d'innescare la motorizzazione di massa. Per raggiungere lo scopo prefissato (peraltro mai raggiunto dalla ZAZ, dato che per motorizzare l'Unione Sovietica occorrerà aspettare la Lada-Vaz Zhiguli del 1970), venne deliberata la produzione di un'utilitaria, semplice ed economica, con motore a sbalzo sul retrotreno e trazione posteriore.

ZAZ-965A Zaporozhets (prima serie)

Il Ministro dei trasporti sovietico impose agli uomini ZAZ (deliberatamente, perché non c'era alcun accordo ufficiale con la Casa torinese) di "ispirarsi" alla Fiat 600. Così la 965, primo modello della Casa ucraina, traeva più di uno spunto, sia a livello estetico che tecnico, dall'utilitaria italiana. Interessante, invece, il motore, un V4 raffreddato ad aria a circolazione forzata di 750 cm³ (poi elevato a 900 cm³), montato posteriormente a sbalzo e dotato di contralbero per ridurre le vibrazioni. La potenza era comunque modesta (23 cv per la 750, 26 per la 900). Altra differenza rispetto alla "600" sono le sospensioni anteriore a barra di torsione del tipo "Maggiolino".

Presentata al Salone dell'automobile di Bruxelles nel febbraio 1961, fu importata nel mercato dell'Europa occidentale, in pochissimi esemplari, con la denominazione Yalta 965.

Una ZAZ Slavuta

Nel 1967 la 965 venne affiancata dalla 966, che manteneva la meccanica del modello precedente (ma la potenza era di 30cv). Anche la 966 non era tutta farina del sacco ZAZ: la linea era fortemente ispirata a quella della NSU Prinz. Questo modello rimase in produzione, con varie evoluzioni (incrementi di cilindrata, adozione di motori Renault raffreddati a liquido e girandola di nomi: 968, Yalta), fino al 1994. Nonostante la realizzazione di vari prototipi, la produzione ZAZ non beneficiò di modelli nuovi fino alla metà degli anni ottanta.

Le basse vendite, dovute anche alla scarsissima affidabilità dei prodotti, portarono la ZAZ a realizzare un nuovo modello decisamente più moderno: nel 1987 è iniziata la produzione della Tavria, terminata nel 2007. La versione a 3 volumi chiamata Slavuta è rimasta in produzione fino al 2011.

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1998 è stata attivata una joint-venture con la coreana Daewoo ed è iniziato l'assemblaggio di diversi modelli di quest'ultima per il mercato ex-sovietico.

Dopo la bancarotta della Daewoo Motors nel 2001 UkrAVTO comprò AvtoZAZ holding nel 2002, rilevandone i siti produttivi[2]. Nel frattempo sono stati stretti accordi di collaborazione con altre case automobilistiche per la produzione di modelli su licenza, talvolta presentati sul mercato interno con marchio ZAZ.

Alla fine del 2004 iniziò la produzione serie della ZAZ Lanos (T150)[3]. Nel 2006 ZAZ raggiunge un accordo con la cinese Chery Automobile per la produzione della Forza, derivata della Chery A13. Lo stesso anno la produzione della Chevrolet Aveo (T250) fu spostata dalla Fabryka Samochodów Osobowych alla ZAZ.

Nella prima metà del 2012 ZAZ ha fabbricato 20.060 veicoli, 30% in meno rispetto al 2011.[4].

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

Vista aerea IZAA
Kia Cerato nella fabbrica IZAA

Produzione propria[modifica | modifica wikitesto]

[5]

Assemblaggio su licenza[modifica | modifica wikitesto]

Sito Illichivsk Automobile Parts Plant:

Sito Zaporizhia Automobile Building Plant:

Sito Melitopol Motor Plant:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine della Bandiera rossa del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Rivoluzione d'ottobre - nastrino per uniforme ordinaria

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andy Thompson, Cars of the Soviet Union, Somerset, Haynes Publishing, 2008.
  2. ^ (UK) Історія бренду TATA - Центр комерцiйноi технiки, su gruzoviki.kiev.ua, Центр комерцiйноi технiки. URL consultato il 25 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2010).
  3. ^ Corporation "UkrAvto" and CJSC "ZAZ" start full-scale production of "Lanos" car, su AvtoZAZ.com, 15 dicembre 2004 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2005).
  4. ^ Results of the first half of 2012, su avtozaz.com, 9 luglio 2012.
  5. ^ Autoclub ZAZ, su autoclub-zaz.ru. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  6. ^ (RU) Copia archiviata, su autocentre.ua, 12 dicembre 2011. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2014).
  7. ^ (RU) Появились первые фото ЗАЗ Vida, su autocentre.ua, 24 gennaio 2012. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  8. ^ История марки ЗАЗ, su avtomobilisty.ucoz.ru. URL consultato il 9 agosto 2012.
  9. ^ Quality management, su avtozaz.com, 12 novembre 2006. URL consultato il 14 ottobre 2011.
  10. ^ ZAZ is ready for complete knocked-down production of "Opel Astra" vehicles, su AvtoZAZ.com, 3 marzo 2004 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2004).
  11. ^ a b Запорожцы заговорили по-немецки, su tavria.org.ua, 3 aprile 2002.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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