Utente:RiccardoCavaliere/Sandbox/Maltraversi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Maltraversi o Maltraverso
D'oro, alla fascia di verde.[1] D'argento, alla fascia di rosso.[2]
Stato
Titoli
FondatoreMaltraverso
Data di fondazioneXI secolo
Etniaitaliana, longobarda
Rami cadetti
  • Cittadella
  • da Baone
  • Schinella
  • Malcapellai
  • Traversi
  • Bontraversi

I Maltraversi (o Maltraverso) sono una famiglia nobiliare originaria della zona di Vicenza e Padova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Bartolomeo Montagna, Ritratti del vescovo Arnaldo e del vescovo Bernardo Maltraverso, Palazzo Vescovile, Padova

La famiglia dei Maltraversi ha origini longobarde molto antiche, risalenti al 421[3][4]. Investiti del titolo di Conti, in virtù dei vasti feudi controllati nel vicentino e nel padovano, è incerta la data di attribuzione del titolo.

Primo membro della famiglia di cui si hanno notizie certe fu il conte Maltraverso[5][6], ricco signore che disponeva di territori e fortezze disseminate in territorio veneto grazie ai vasti rapporti di vassallaggio con nobili e vescovi locali. Ebbe tre figli: Bernardo Maltraverso, divenuto vescovo di Padova e eletto Beato dalla chiesa, Gherardo, che ereditò i territori della famiglia nella zona di Treviso e Maltraverso, cui confluirono la maggior parte dei territori nel padovano e nel vicentino[7][6].
Maltraverso, a cui è dovuta la fonadazione dell'Abbazia di Praglia[8], fonti di notevoli proventi per la famiglia, ebbe due figli. Il primo, Conone, sposò Beatrice d'Este, figlia di Obizzo III d'Este, ma non ebbe figli. Il secondo, Uberto, ereditò tutti i territori del padre e del fratello.

Maltraversi di Vicenza[modifica | modifica wikitesto]

Uberto, conte di Vicenza, venne più volte nominato console del comune. Personaggio di spiccò della vita sociale e politica della città, consolidò la fama e l'importanza della sua famiglia. Morì combattendo contro i veneziani in difesa di Padova.

Il figlio Uguccione Maltraverso, sei volte Podestà di Vicenza, tra il 1176 e il 1205. Grande militare e uomo politico, salì alle cronache perchè ritenuto tra i mandanti dell'uccisione del vescovo Giovanni de Surdis Cacciafronte: sia il vescovado, sostenuto dalla fazione guelfa, che la famiglia, di parte ghibellina, erano infatti interessati al controllo dei feudi sulla destra della Val Leogra - tra cui quello di Malo. Nel 1183 i guelfi, sostenuti dal vescovo, ottenero il controllo del comune di Vicenza, estromettendo i conti. Lo scontro culminò nel 1184 con l'assassinio del vescovo.
A Cacciafronte succedette Pistore, che scomunicò il conte e lo spogliò del feudo affidandolo alla famiglia dell'avvocato vescovile, i da Vivaro. Negli anni successivi, tuttavia, la grande autorità del vescovo sul Comune cittadino dovette iniziare a venir meno: già nel 1194 Pistore fu costretto all’esilio allorché, a seguito di una congiura capeggiata dal conte Uguccione, vennero espulsi violentemente i da Vivaro, Ezzelino II da Romano e per l’appunto il vescovo, che avrebbe trovato rifugio nel castello di Brendola. Due anni più tardi il conte vicentino sottrasse al vescovo il centro fortificato di Altavilla, che sarebbe poi stato riconquistato sempre nel 1196.

Fu in questo contesto di dure contrapposizioni politiche e di scontri militari che Pistore trovò la morte. Secondo il racconto di Gerardo Maurisio, ciò accadde nel 1200 nell’ambito di una vera e propria azione di guerra: il vescovo, che assieme alla ‘fazione’ dei Vivaresi assediava il castello di Belvicino (nei pressi di Schio), occupato dalla fazione del conte Uguccione, ora appoggiato anche da Ezzelino, sarebbe stato colpito da una freccia lanciata dai difensori da finire...

Maltraversi di Padova[modifica | modifica wikitesto]

I Maltraversi, emersi sulla scena padovana intorno all'anno 1100, erano considerati come una delle più influenti famiglie cittadine.
Prima figura rilevante fu Maltraverso, nipote di Uberto, che ottenne il consolato della città nel 1138 Da fare...

Maltraversi di Montebello[modifica | modifica wikitesto]

Uberto II ebbe quattro figli: Uberto Maltraverso, forse vescovo di Vicenza, Guidone Maltraverso, console di Vicenza nel 1156 ereditò le zone di Arzignano, Schio e Lonigo, Gerardo Maltraverso e infine Alberico Branca detto Gambacorta, che ereditò Montebello. Abile soldato, fu capitano delle truppe di cavalleria alla difesa della città di Padova contro i veronesi in diverse occasioni[9].
A lui succedettero prima il figlio Alberto, il quale venne nominato conte di Montebello dall'imperatore Federico Barbarossa[10] al suo passaggio per il paese nel 1154, e poi il nipote Aldrighetto. Il figlio Pietro fu catturato da Federico II di Svevia come ostaggio: egli proteggeva infatti il conte Malacapella de'Maltraversi di Cologna, suo parente e assassino di un nobile vicentino vicino al sovrano. Riuscito a fuggire fu costretto a vendere il castello al tiranno Ezzelino III da Romano ma fu in grado di riottenerlo nel 1259 alla caduta dei Da Romano. Alla sua morte il controllo passò al fratello Gilberto il quale, in difficoltà economiche, vendette nel 1265 il comune alla città di Vicenza ma conservò il titolo di conte. Il suo primogenito Guido Capello fu eletto vescovo di Ferrara nel 1304[9].
Dopo pochi anni, intorno al 1400, il ramo si estinse.

Altri rami[modifica | modifica wikitesto]

Gherardo Maltraverso, secondogenito di Uberto Maltraverso, diede vita ai Maltraversi di Treviso. L'imperatore Arrigo II, di cui era fedele servitore, gli donò molti poderi nella zona trevigiana che si andarono a sommare alle terre ereditate dal padre. Nel 1020 costruì la rocca di Cies, ai confini dell'Asolano, dove risiedette con la famiglia. Il ramo ebbe vita molto breve: intorno al 1154 i trevisani attaccarono e catturarono Gherardo Maltraverso, discendente del sopracitato Gherardo, impossessandosi della fortezza di Cies e mettendo fine alla discendenza[9].


Verso la fine del XV secolo il ramo principale della famiglia scomparve, mentre sopravvivono tutt'oggi alcuni rami secondari come gli Schinella e i Cittadella.

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Genealogia incompleta tra il XI e il XIII secolo dei conti Maltraversi[11]:

Conti di Vicenza[modifica | modifica wikitesto]

 Alberto
fl. 990
 
   
 Maltraverso
fl. 1000
Gilberto
fl. 1000
Engolfo
fl. 1000
 
   
 Gherardo
fl. 1024
 Maltraverso
fl. 1059

Bernardo
*? †1060
  
    
 Conti di Treviso
 Conone
fl. 1105
sp. Beatrice d'Este
Uberto
fl. 1115
 Alberico Branca
fl. 1137
   
      
 Gherardo
fl. 1154
Uguccione
fl. 1136
 Guidone Malacapelli
fl. 1161

Umberto
fl. 1153
 Alberto
fl. 1165
 Guizolo
fl. 1196
    
     
 Alberto
fl. 1170
sp. Emilia da Romano
 Guidone
fl. 1194
 Ramo Malcapellai
 Conti di Montebello
 Conti di Lozzo
     
        
 Guidone
fl. 1240
 Pietro
fl. 1239
Conti di Arzignano
 Malacapella
fl. 1194
 Aldrighetto
fl. 1200
?

Niccolò Maltraversi
*11801243
 Guidone
fl. 1196
 Nicolò
fl. 1198
       
         
 Beroaldo
fl. 1288
 Conti di Ganzera
Singhelfredo
fl. 1239
 Enrico
fl. 1242
?

Angelo
*? †1272
Pietro
fl. 1254
Gilberto
fl. 1255
 Nicolò
fl. 1237
 Bontraverso
fl. 1231
       
             
Boerio
*? †1311
Alberto
fl. 1282
Novello
fl. 1290
Giacomo
fl. 1280
Capellina
fl. 1280
sp. Rinaldo degli Scrovegni
Capella
fl. 1280
 
Guido Capello[12]
*? †1332
Federico
fl. 1312
Bartolomeo
fl. 1300
Ottone
fl. 1257
Guidone
fl. 1281
sp. Costanza d'Este
Beatrice
fl. 1250
sp. Ezzelino III da Romano
Licanore
fl. 1250

Conti di Padova[modifica | modifica wikitesto]

 Alberto
fl. 990
 
   
 Maltraverso
fl. 1000
Gilberto
fl. 1000
Engolfo
fl. 1000
 
  
 Todelo
fl. 1013
Alberto
fl. 1077
 
   
Manfredo
fl. 1128
Riccardo
fl. 1110
 Ugone
fl. 1116
  
  
 Conti di Baone e Abano
 Alberto
fl. 1165
  
        
Auria
fl. 1150
sp. Ezzelino I da Romano
Manfredo
fl. 1150
Ugolino
fl. 1150
Azzone
fl. 1191
Alberto
fl. 1174
sp. Palma da Romano
 Uberto
fl. 1172
 Manfredo
fl. 1182
?

Giordano
fl. 1200
    
       
 Cecilia
fl. 1175
sp. Ezzelino II da Romano
Alberto
fl. 1145
 Conti di Baone
 Schinella
fl. 1226
 Tisone
fl. 1226
Uberto
fl. 1226
 Naimiero
fl. 1226
     
       
 Daria
fl. 1251
sp. Gherardo da Camposampiero
Albertino
fl. 1230
 Ramo Schinella
 Guglielmo
fl. 1250
Bonifacio
fl. 1226
Princivalle
fl. 1250
Antonio
fl. 1254
      
          
 Alberto
fl. 1283
Ugolino
fl. 1283
Aldovrando
fl. 1283
Alberto
fl. 1241
Ugone
fl. 1241
Giacomino
fl. 1247
Tisone
fl. 1284
Engolfo
fl. 1263

Princivalle
fl. 1283
Alberto
fl. 1284
 
  
 Ugoolino
fl. 1253
Michele
fl. 1253

Personalità rilevanti[modifica | modifica wikitesto]

Architetture[modifica | modifica wikitesto]

Castelli[modifica | modifica wikitesto]

File:Castello di Montegalda.jpg
Castello Grimani-Sorlini
Castello di Montebello Vicentino
Castello di Valbona

Palazzi[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Ingegneria civile[modifica | modifica wikitesto]

Nella provincia di Vicenza:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conti di Vicenza. Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, II, Pisa, 1888, p. 57.
  2. ^ Conti di Padova. De Marchi, 1842,  p. 28.
  3. ^ De Marchi ritiene che informazioni prima del X secolo siano poco affidabili. De Marchi, 1842,  pp. 25-7.
  4. ^ Salici, 1605,  pp. 6-8.
  5. ^ Salici, 1605,  p. 36.
  6. ^ a b De Marchi, 1842,  p. 32.
  7. ^ Salici, 1605,  pp. 36-9.
  8. ^ Un'incisione recita: "MCXIII: Maltraversus de Maltraversis de Montebello istius Loci Pius fundator"
  9. ^ a b c Nori, p. 48-50
  10. ^ Alcuni autori come Barbarano, Salici e Castellini riportano versioni diverse, affermando che non solo venne assegnato il titolo di conte ma anche lo stesso castello che, fino ad allora, era rimasto sotto il controllo del Comune di Vicenza
  11. ^ Salici, 1605,  pp. 201-10.
  12. ^ Secono il Salici il nome sarebbe stato Guidone
  13. ^ Grotto e De Marchi, 1842,  pp. 48-9.
  14. ^ Castello Maltraverso, Chiericati, Contarini, Donà, Grimani, Marcello, Sorlini (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  15. ^ Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), T-Studio, Verona 2012
  16. ^ Di cui resta solo una torre
  17. ^ Castello Maltraverso, Viviani, Pagani, Della Negra, Mocenigo, Carlotti, Fiori, Dal Maso (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  18. ^ Villa Maltraverso, Sesso, Pedrina (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  19. ^ Villa Maltraverso, Gallo, Scuccato, Ghiotto (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  20. ^ Villa Maltraverso, Molin, Sangiofetti, Breganzato, Pedrina, Rigon (PDF), su irvv.regione.veneto.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), Verona, 2012.
  • Gaetano Maccà, Storia del territorio vicentino, 1813.
  • Luigi Grotto dell'Ero e Alessandro De Marchi, Cenni storici sulle famiglie di Padova e sui monumenti dell'Università premesso un breve trattato sull'arte araldica, 1842.
  • Vittoriano Nori, Montebello Vicentino, la storia e l'arte, 1988.
  • Giovanni Andrea Salici, Historia della famiglia Conti di Padova, di Vicenza, 1605.
  • Franco Barbarano de' Mironi, Historia ecclesiastica della città, territorio, e diocese di Vicenza, Carlo Bressan, 1760.