The Tortured Poets Department

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
The Tortured Poets Department
album in studio
ArtistaTaylor Swift
Pubblicazione19 aprile 2024
Durata65:08
121:54 (The Anthology)
Dischi1
Tracce16
31 (The Anthology)
GenerePop
Rock alternativo
Indie folk
EtichettaRepublic
ProduttoreTaylor Swift, Jack Antonoff, Aaron Dessner, Louis Bell
Registrazione2022-2023
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera della Spagna Spagna[2]
(vendite: 40 000+)
Taylor Swift - cronologia
Album precedente
(2023)
Album successivo
Logo
Logo del disco The Tortured Poets Department
Logo del disco The Tortured Poets Department
Singoli
  1. Fortnight
    Pubblicato: 19 aprile 2024

The Tortured Poets Department è l'undicesimo album in studio della cantautrice statunitense Taylor Swift, pubblicato il 19 aprile 2024 dalla Republic Records.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 febbraio 2024, il giorno della 66esima edizione dei Grammy Awards, in cui il precedente album Midnights aveva ricevuto una candidatura, Swift ha anticipato l'uscita di un nuovo album cambiando le immagini del profilo sui suoi account sui social media in bianco e nero. La cantante ha vinto i Grammy Awards per il Miglior album vocale pop e l'Album dell'anno; nel suo discorso di accettazione per il primo, ha annunciato un nuovo album in studio a cui stava lavorando da più di due anni, intitolato The Tortured Poets Department, in uscita il 19 aprile 2024[3]. L'artwork della copertina dell'album è stato pubblicato sui suoi account di social media, insieme alla fotografia di una nota scritta a mano. Il giorno seguente, viene resa pubblica la setlist.

La Swift ha definito questo album come quello che ha richiesto più tempo nella composizione, al quale ha lavorato appena dopo l'uscita di Midnights, oltre che durante la tappa americana del The Eras Tour nel 2023.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album, scritto principalmente da Swift stessa, vede la partecipazione dei suoi collaboratori di lunga data Jack Antonoff e Aaron Dessner.[4][5] Partecipano inoltre il rapper Post Malone nel brano Fortnight e il gruppo indie rock britannico Florence and the Machine in Florida!!!, dei quali sono rispettivamente co-autori.[6]

Dal punto di vista musicale The Tortured Poets Department si caratterizza per sonorità tipicamente synth pop con influenze pop rock di fine anni ottanta, un suono a metà tra 1989 e Midnights.[7] La seconda parte dell'album, The Anthology, si avvicina ancora una volta a Folklore e Evermore, adottando un suono più acustico vicino all'indie folk.[8]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'annuncio dell'album, Swift ha presentato quattro diverse edizioni deluxe dell'album. Mentre la prima è stata annunciata assieme all'album, le altre sono state rivelate durante tre diverse date dell'Eras Tour a Melbourne,[9] Sydney[10] e Singapore. Tali edizioni dell'album differiscono tra loro per la presenza di una traccia bonus e di una copertina diverse ed erano disponibili solo per pochi giorni e solo nelle versioni fisiche. Inizialmente, tutte comprendevano dei gadget aggiuntivi. Dalla data di uscita sono tornate disponibili, seppur in versione standard senza gadget.

Due settimane prima dell'uscita, sono state caricate su Apple Music cinque playlist selezionate dall'artista dal suo stesso catalogo che affrontano i cinque stadi della rottura.[11] A una settimana di distanza dalla pubblicazione del disco, l'artista ha rivelato la durata dei brani (bonus track escluse).[12]

Come tradizione della Swift, nel periodo tra l'annuncio e l'uscita dell'album sono stati lasciati diversi easter egg e indizi su contenuti e distribuzioni aggiuntive correlati all'album. Ad esempio, la ricorrenza del numero 2 sui social, nei video teaser e nelle apparizioni pubbliche della stessa Swift si è tramutata nella pubblicazione della seconda variante dell'album.[13] Durante l'ultima settimana prima dell'uscita, la Swift e il suo team hanno promosso una caccia alla frase sulla piattaforma Apple Music: essa consisteva nel comporre una frase attraverso delle parole seminate in alcune canzoni. Le canzoni venivano suggerite dalla Swift attraverso indizi sui social.[14]

Due ore dopo l'uscita dell'album principale, Taylor Swift ha distribuito a sorpresa una seconda variante dell'album contenente 15 tracce aggiuntive, tra cui i brani delle edizioni deluxe annunciate nei mesi precedenti all'uscita.[15]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Clash[16]8/10
Exclaim![17]4/10
NME[18]
Paste[19]3.6/10
Pitchfork[20]6.6/10
Rockol[21]6.5/10
Rolling Stone[22]
Slant Magazine[23]
The Daily Telegraph[24]
The Guardian[25]
The Independent[26]

The Tortured Poets Department ha ottenuto recensioni generalmente positive da parte della critica specializzata. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a critiche selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 76 basato su ventitré recensioni.[27] In una esaminazione delle recensioni pubblicate sull'album, il The New York Times ha sostenuto che la sovraesposizione mediatica della Swift nel periodo 2020-2024, con otto album pubblicati, un tour di concerti di grande impatto culturale e una relazione di alto profilo con Travis Kelce, ha influito sull'accoglienza critica dell'album. Secondo Matt Stevens e Shivani Gonzalez del quotidiano, i critici hanno trovato l'album «eccessivo» e «sovraccarico» di materiale, risultato «semplicemente non il suo migliore della sua carriera» in termini di produzione e scrittura.[28]

Rob Sheffield di Rolling Stone ha descritto l'album come il progetto «selvaggiamente ambizioso e gloriosamente caotico» della Swift.[22] Della stessa opinione è Chris Willman di Variety, che lo definisce «audace e stravolgente» che combina «intelligenza e catarsi».[8] Mary Siroky di Consequence, invece, ha trovato questo stile di liriche a volte stridente e «assolutamente bizzarro» e ha ritenuto che l'album fosse un tentativo di «auto-parodia piuttosto che una vetrina dell'acume canoro della Swift».[29]

Meno entusiasta la recensione di Laura Molloy per NME, la quale scrive che il progetto «funziona come un sequel più intricato, seppur inferiore, di Midnights», riscontrandovi parallelismi con Lover, risultando «un album per lo più privo di cambiamenti o evoluzioni stilistiche degne di nota».[18] Secondo Mary Kate Carr di The A.V. Club, l'album è «buono» ma è arrivato in un momento in cui la Swift non ha più «nulla da dimostrare», risultando in un punto di stagnazione della sua arte;[30] questa idea è stata condivisa anche da una recensione negativa di Paste, che ha criticato l'album come affrettato, vuoto e poco relazionabile, chiedendosi se sia «questa la vostra cantautrice del secolo?».[19]

I testi e le musiche delle canzoni di The Tortured Poets Department hanno ricevuto recensioni discordanti da parte della critica.[31] Lo scrittore di The Line of Best Fit, Paul Bridgewater, lo ha definito il lavoro più coeso della Swift fino ad oggi, trovando la musica «sofisticata» e il lirismo «simbolico».[32] Ludovic Hunter-Tilney del Financial Times ha considerato l'album un'evoluzione stilistica per la Swift, lodando la scrittura come una «svolta caratteristicamente accattivante» verso un «melodramma lunatico».[33] Alexis Petridis del The Guardian ha affermato che l'album vanta di alcuni dei testi più umoristici e taglienti della Swift, con scelte di sfumature musicali che mostrano come l'artista «è disposta a correre rischi in un'era avversa ai rischi per il pop».[25] In una recensione più misurata, Olivia Horn di Pitchfork ha osservato che i testi non «distillano una verità emotiva generale, tendendo a soffocare piuttosto che a pungere».[20] Lindsay Zoladz del The New York Times e Jonathan Keefe di Slant Magazine, hanno trovato l'album debole dal punto di vista dei testi e con lacune che sarebbero dovute essere colmate.[23][34] In una recensione negativa Alex Hudson di Exclaim! ha affermato che molti brani «scambiano la sovrabbondanza di parole per poesia» mentre Sofia Mahirova di Dazed ha ritenuto che le allusioni letterarie presenti nell'album «fingono una profondità intellettuale che l'album non possiede».[17][35]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Fortnight (feat. Post Malone) – 3:48 (Taylor Swift, Jack Antonoff, Austin Post)
  2. The Tortured Poets Department – 4:53 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  3. My Boy Only Breaks His Favorite Toys – 3:23 (Taylor Swift)
  4. Down Bad – 4:21 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  5. So Long, London – 4:22 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  6. But Daddy I Love Him – 5:40 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  7. Fresh Out the Slammer – 3:30 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  8. Florida!!! (feat. Florence and the Machine) – 3:35 (Taylor Swift, Florence Welch)
  9. Guilty as Sin? – 4:14 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  10. Who's Afraid of Little Old Me? – 5:34 (Taylor Swift)
  11. I Can Fix Him (No Really I Can) – 2:36 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  12. Loml – 4:37 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  13. I Can Do It with a Broken Heart – 3:38 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  14. The Smallest Man Who Ever Lived – 4:05 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  15. The Alchemy – 3:16 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  16. Clara Bow – 3:36 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
Tracce bonus nella The Manuscript Edition
  1. The Manuscript – 3:44 (Taylor Swift)
Tracce bonus nella The Bolter Edition
  1. The Bolter – 3:58 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
Tracce bonus nella The Albatross Edition
  1. The Albatross – 3:03 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
Tracce bonus nella The Black Dog Edition
  1. The Black Dog – 3:58 (Taylor Swift)
Tracce bonus nell'edizione The Anthology
  1. The Black Dog – 3:58 (Taylor Swift)
  2. Imgonnagetyouback – 3:42 (Taylor Swift, Jack Antonoff)
  3. The Albatross – 3:03 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  4. Chloe or Sam or Sophia or Marcus – 3:33 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  5. How Did It End? – 3:58 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  6. So High School – 3:48 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  7. I Hate It Here – 4:03 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  8. ThanK you aIMee – 4:23 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  9. I Look in People's Windows – 2:11 (Taylor Swift, Jack Antonoff, Patrik Berger)
  10. The Prophecy – 4:09 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  11. Cassandra – 3:33 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  12. Peter – 4:43 (Taylor Swift)
  13. The Bolter – 3:58 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  14. Robin – 4:00 (Taylor Swift, Aaron Dessner)
  15. The Manuscript – 3:44 (Taylor Swift)

Durata totale: 56:46

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti

  • Taylor Swift – voce (tutte le tracce), piano (tracce 3, 17), cori di sottofondo (17)
  • Jack Antonoff – sintetizzatore (tracce 1–4, 6–11, 13, 15, 17, 18, 25), programmatore (1–4, 6–11, 15, 17, 18, 24, 25), percussioni (1, 3, 4, 7–10, 13, 15, 17, 18, 24), chitarra elettrica (1, 3, 6–11, 15, 17, 24), chitarra acustica (1, 6–9, 11, 17, 18, 25), piano (2, 4, 8, 10, 13, 17, 18), violoncello (2, 6, 8, 10, 15, 17, 24, 25), cori di sottofondo (2, 6, 15, 24), basso (3, 6, 8–11, 17), percussione standard (4, 7, 9, 11, 13, 15, 18, 24), mellotron (6, 8, 10, 11, 17), organo (7), pianoforte Rodi (17), tastiere (18)
  • Sean Hutchinson – percussioni (1, 6, 10, 15, 17), percussione standard (4)
  • Post Malone – voce (traccia 1)
  • Mikey Freedom Hart – chitarra acustica, basso, chitarra elettrica, Hammond B3 (traccia 2); Mellotron (3), sintetizzatore (4, 6, 10), percussion (10)
  • Evan Smith – sintetizzatore (tracce 2, 6, 10), sassofono (4)
  • Zem Audu – sintetizzatore (tracce 2, 6, 10), sassofono (4)
  • Michael Riddleberger – percussioni (traccia 2), percussione standard (10)
  • Aaron Dessner – piano (tracce 5, 10, 12, 16, 19–23, 26–31), sintetizzatore (5, 12, 14, 16, 19–24, 26–28, 30, 31), programmatore di percussioni (5, 14, 16, 19–24, 26, 28–30), chitarra elettrica (5, 14, 19–23, 26, 27, 29, 30), chitarra acustica (6, 19, 20, 23, 24, 26, 29), tastiere (12, 19–22, 24, 26–28, 30), basso (14, 16, 20, 22, 28–30), percussione standard (16, 19, 20, 22–24, 26, 27, 29, 30), mandolino (20, 23, 24), basso sintetizzato (21, 22, 24, 27, 31), banjo (23, 24), percussioni (30)
  • Benjamin Lanz – sintetizzatore (tracce 5, 19–23, 27, 30), trombone (20, 22, 27), sequenziatore musicale (22)
  • Bobby Hawk – strumenti a corda (tracce 6, 9, 17)
  • Florence Welch – voce, percussioni, percussione standard, piano (traccia 8)
  • Glenn Kotche – percussioni, percussione standard (tracce 12, 16, 19–21, 23, 24, 26, 29, 30); tamburo rullante, vibrafono (27)
  • Oli Jacobs – cori di sottofondo, percussione standard, parole parlate (traccia 13)
  • James McAlister – sintetizzatore (tracce 14, 16, 21–23, 26, 27, 30), percussione standard (14, 16, 23, 26, 27, 29, 30), percussioni (14, 21, 22), chitarra elettrica (14, 22), tastiere (16, 21, 26, 27), programmazione delle percussioni (19, 22, 26, 27, 31); chitarra acustica, basso sintetizzato (23); cetra (26)
  • Rob Moose – viola, violino (tracce 14, 20)
  • Jason Slota – percussione standard (traccia 14)
  • Abi Hyde-Smith – violoncello (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Brian O'Kane – violoncello (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Max Ruisi – violoncello (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Reinoud Ford – violoncello (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Robert Ames – direttore (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Chris Kelly – contrabbasso (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Dave Brown – contrabbasso (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Sophie Roper – contrabbasso (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Elisa Bergersen – viola (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Matthew Kettle – viola (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Morgan Goff – viola (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Nicholas Bootiman – viola (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Akiko Ishikawa – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Cara Laskaris – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Iona Allan – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Kirsty Mangan – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Nicole Crespo O'Donoghue – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Ronald Long – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Sophie Mather – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Dan Oates – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29, 30)
  • Eloisa-Fleur Thorn – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29, 30)
  • Emily Holland – violino (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29, 30)
  • Anna de Bruin – violino (tracce 16, 19, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Galya Bisengalieva – violino (tracce 16, 19, 21, 24, 26, 30)
  • Agata Daraskaite – violino (tracce 16, 19, 26, 27, 30)
  • Julian Azkoul – violino (tracce 16, 19, 26, 27, 30)
  • Amy Swain – viola (tracce 16, 19, 26, 27, 30)
  • J.T. Bates – percussioni (tracce 16, 20, 21, 26)
  • Thomas Barlett – sintetizzatore (tracce 16, 21, 23, 24, 26, 29–31); tastiere, piano (16, 21, 23, 24, 26, 29, 30)
  • Marianne Haynes – violino (tracce 16, 21, 23, 24, 29–31)
  • Jack Manning – piano (traccia 18)
  • George Barton – percussione standard (tracce 19, 23, 24, 26, 27, 31), timpani (30)
  • David McQueen – corno francese (tracce 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Alicia Berendse – violino (tracce 21, 24, 29–31)
  • Meghan Cassidy – viola (tracce 23, 29, 31)
  • Natasha Humphries – violino (tracce 23, 29, 31)
  • Jonathan Farey – corno francese (tracce 24, 26, 27, 29–31)
  • Paul Cott – corno francese (tracce 24, 26, 27, 29–31)
  • Patrik Berger – chitarra acustica (traccia 25)
  • Max Welford – clarinetto basso (tracce 26, 29)
  • Vicky Lester – arpa (traccia 30)
  • Bryce Dessner – programmazione delle percussioni, piano, sintetizzatore (traccia 31)

Tecnici

  • Randy Merrill – masterizzazione
  • Ryan Smith – masterizzazione
  • Serban Ghenea – mixing
  • Bryce Bordone – ingegnere di mixing
  • Laura Sisk – ingegnere (tracce 1–4, 6–11, 13, 15, 17, 18, 24, 25), ingegnere vocale (7, 9, 11, 12, 14, 15)
  • Oli Jacobs – ingegnere (tracce 1–4, 6–11, 13, 15, 17, 18, 24, 25)
  • Sean Hutchinson – ingegnere (tracce 1, 2, 4, 6, 10, 15, 17)
  • Michael Riddleberger – ingegnere (tracce 1, 2, 4, 6, 10, 17)
  • David Hart – ingegnere (tracce 2, 6, 10)
  • Evan Smith – ingegnere (tracce 2, 6, 10)
  • Mikey Freedom Hart – ingegnere (tracce 2, 6, 10)
  • Zem Audu – ingegnere (tracce 2, 6, 10)
  • Bella Blasko – ingegnere (tracce 5, 6, 10, 11, 14, 27, 28, 31), additional engineering (16, 19–24, 26, 29, 30)
  • Jonathan Low – ingegnere (tracce 5, 6, 10, 11, 16, 19–24, 26–30)
  • Aaron Dessner – ingegnere (tracce 5, 14)
  • Benjamin Lanz – ingegnere (tracce 5, 19, 20, 22, 23, 26, 27, 30)
  • Ben Loveland – ingegnere (traccia 8)
  • Joey Miller – ingegnere (traccia 10), assistenza ingegneristica (13)
  • James McAlister – ingegnere (tracce 14, 16, 19, 21–23, 26, 27, 29, 30)
  • Rob Moose – ingegnere, registrazione arrangiamento (traccia 14)
  • Jeremy Murphy – ingegnere (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29, 30)
  • Thomas Bartlett – ingegnere (tracce 16, 21, 23, 24, 26, 29, 30)
  • Maryam Qudus – ingegnere (tracce 20, 23, 24, 30)
  • Jack Antonoff – ingegnere (traccia 24)
  • Pat Burns – ingegnere (traccia 27)
  • Louis Bell – ingegnere vocale (traccia 1)
  • Christopher Rowe – ingegnere vocale (tracce 7, 9, 11, 12, 15, 20)
  • Beau Sorenson – ingegnere aggiuntivo (traccia 14)
  • Bryce Dessner – arrangiamento di registrazione (tracce 16, 19, 21, 23, 24, 26, 27, 29–31)
  • Jack Manning – assistenza ingegneristica (tracce 1–4, 6–11, 13, 15, 17, 18, 25)
  • Jon Sher – assistenza ingegneristica (tracce 1–4, 6–11, 13, 15 17, 18, 25)
  • Lauren Marquez – assistenza ingegneristica (tracce 1, 13)
  • Jesse Snider – assistenza ingegneristica (tracce 7, 8, 10)
  • Joe Caldwell – assistenza ingegneristica (tracce 10, 13, 18, 24)
  • Rḗmy Dumelz – assistenza ingegneristica (traccia 11)
  • Laura Beck – assistenza ingegneristica (tracce 16, 19, 21, 23–27, 29–31)

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno prima della pubblicazione, l'album ha infanto il record per il più alto numero di pre-save sulla piattaforma di streaming Spotify.[36] In seguito alla pubblicazione, The Tortured Poets Department è diventato l'album più ascoltato in streaming del 2024 in sole 12 ore dalla sua diffusione.[37]

L'album è diventato il primo nella storia di Spotify a superare i 200 e i 300 milioni di streaming in un giorno solo, infrangendo il record per l'album più ascoltato nelle prime 24 ore di disponibilità, precedentemente detenuto da Midnights (2022) della stessa Swift.[38] Il record è stato infranto anche sulla piattaforma Amazon Music, sulla quale è divenuto l'album più ascoltato nelle prime 12 ore dalla sua divulgazione.[39] Su Apple Music l'album è il miglior debutto pop mai registrato.[40]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

A livello commerciale, negli Stati Uniti la rivista Billboard ha dichiarato che The Tortured Poets Department ha venduto 1,6 milioni di unità equivalenti ad album nelle sue prime 24 ore, composte da 243,4 milioni di streaming e 1,4 milioni di copie fisiche, 600 000 delle quali rappresentate dalla vendita dei vinili.[41] Dopo quattro giorni di tracciamento delle vendite, l'album ha totalizzato oltre 700 000 copie vendute in vinili infrangendo il record per il più alto numero di vendite di vinili in una settimana, precedentemente detenuto da 1989 (Taylor's Version) della stessa Swift.[42] The Tortured Poets Department ha generato 799 milioni di streaming on-demand negli Stati Uniti nei primi sei giorni di disponibilità, battendo il record precedentemente detenuto da Scorpion (2018) del rapper canadese Drake per il maggior numero di streaming on-demand ottenuti in una settimana.[43] Nella settimana di pubblicazione del 4 maggio 2024, The Tortured Poets Department ha debuttato alla prima posizione della Billboard 200, diventando il 14° album numero uno dell'artista e rendendo la Swift la prima artista solista, insieme a Jay-Z, per numero di album numero uno, seconda in generale dietro solo ai The Beatles che nella loro carriera ne hanno totalizzati 19.[44] Nella prima settimana di disponibilità l'album ha totalizzato 2,61 milioni di unità equivalenti ad album, delle quali 1,91 milioni corrispondenti a vendite tradizionali, 859 000 di queste composte dalle vendite dei vinili, diventando il terzo album nella storia della classifica per numero di copie tradizionali vendute in una settimana, dietro a 25 di Adele e No Strings Attached degli NSYNC.[44] Inoltre, The Tortured Poets Department ha accumulato 891,37 streaming on-demand, stabilendo un nuovo record per l'album con il maggior numero di streaming ottenuti in una settimana.[44]

Nel resto del mondo[modifica | modifica wikitesto]

In Germania, la Swift ha infranto il record per il maggior numero di streaming ottenuti in una giornata da un album e da un artista nella storia musicale tedesca, rispettivamente accumulando 11,5 e 14,5 milioni di riproduzioni streaming.[45] Nel Regno Unito, The Tortured Poets Department ha venduto 220 000 unità nei primi tre giorni di disponibilità, e 270 000 copie nella prima settimana, diventando l'album con il maggior numero di vendite accumulate nel minor tempo del 2024, superando Midnights della stessa Swift e diventando l'album nella carriera della cantante a vendere il maggior numero di unità nel tempo più breve.[46][47] In Australia, The Tortured Poets Department è diventato il 13° album numero uno della Swift, un record tra le artiste femminili. Inoltre, le canzoni dell'album hanno stabilito il record per il maggior numero di ingressi simultanei per brani dello stesso artista nella storia della ARIA Charts, con dieci brani nella top 10, 29 nella top 50 e 34 nella top 100.[48]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2024) Posizione
massima
Australia[49] 1
Belgio (Fiandre)[49] 1
Belgio (Vallonia)[49] 1
Germania[50] 1
Giappone[51] 4
Irlanda[52] 1
Islanda[53] 1
Italia[54] 1
Lituania[55] 3
Norvegia[56] 1
Nuova Zelanda[49] 1
Paesi Bassi[49] 1
Regno Unito[57] 1
Stati Uniti[58] 1
Svezia[59] 1
Svizzera[60] 1

Date di pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Stato Data Edizione Formato Etichetta discografica Fonte
Mondo 19 aprile 2024 Standard Cassetta, CD, download digitale, streaming, LP in vinile Republic Records [61]
Deluxe da collezione CD
The Anthology Digital download, streaming [62]
Stati Uniti Edizione Target CD, vinile [63]
Giappone 20 aprile 2024 Standard, edizione giapponese CD Universal Music Japan [64]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Tortured Poets Department, su British Phonographic Industry. URL consultato il 26 aprile 2024.
  2. ^ (EN) Taylor Swift - The Tortured Poets Department, su El Portal de Música. URL consultato il 29 aprile 2024.
  3. ^ (EN) Ashley Iasimone, Taylor Swift Surprise Announces ‘The Tortured Poets Department’ Album: Fans React, su Billboard, 5 febbraio 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Gil Kaufman, Taylor Swift Producer Aaron Dessner Says ‘Tortured Poets Department’ Is ‘Most Lyrically Acute, Intricate, Vulnerable’ Taylor Ever, su Billboard, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  5. ^ (EN) Damian Jones, Taylor Swift's 'The Tortured Poets Department': Here are the full album credits, su NME, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  6. ^ (EN) Kase Wickman, Taylor Swift’s New Album, The Tortured Poets Department, Is Here, and It Is Bleak, su Vanity Fair, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  7. ^ (EN) Alexis Petridis, Taylor Swift: The Tortured Poets Department review – fame, fans and former flames in the line of fire, su The Guardian, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  8. ^ a b (EN) Chris Willman, Taylor Swift Renews Her Vows With Heartbreak in Audacious, Transfixing 'Tortured Poets Department': Album Review, su Variety, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  9. ^ (EN) Daniel Kreps, Taylor Swift Announces New 'Tortured Poets' Bonus Track 'The Bolter' at Australia Show, su Rolling Stone, 16 febbraio 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  10. ^ (EN) Thania Garcia, Taylor Swift Announces 'The Albatross' Edition of 'Tortured Poets Department', Shares Stage With Sabrina Carpenter, su Variety, 23 febbraio 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  11. ^ (EN) Anagricel Duran, Taylor Swift tackles denial, anger, bargaining, depression and acceptance with new Apple Music playlists, su NME, 9 aprile 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  12. ^ (EN) Every Taylor Swift Tortured Poets Department track listing run time now that they've been released, su For the Win, 11 aprile 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  13. ^ (EN) Taylor Swift dropped several clues before releasing secret double album, su UNILAD, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  14. ^ (EN) Rania Aniftos, Taylor Swift’s Full ‘The Tortured Poets Department’ Message Revealed on Apple Music, su Billboard, 18 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  15. ^ Condé Nast, Taylor Swift lancia The Tortured Poets Department, doppio album a sorpresa, su Wired Italia, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  16. ^ (EN) Lauren Webb, Taylor Swift – The Tortured Poets Department: The ultimate Millennial girl memoir, su Clash, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  17. ^ a b (EN) Alex Hudson, Taylor Swift's 'The Tortured Poets Department' Is Full of Sound and Fury, Signifying Nothing, su Exclaim!, 22 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  18. ^ a b (EN) Laura Molloy, Taylor Swift – ‘The Tortured Poets Department’ review: a rare misstep, su NME, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  19. ^ a b (EN) Taylor Swift Strikes Out Looking on The Tortured Poets Department, su Paste, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  20. ^ a b (EN) Olivia Horne, Taylor Swift: The Tortured Poets Department / The Anthology, su Pitchfork, 22 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  21. ^ Mattia Marzi, Taylor Swift: com'è e come suona "The tortured poets department", su Rockol, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  22. ^ a b (EN) Rob Sheffield, Come for the Torture, Stay for the Poetry: This Might Be Taylor Swift's Most Personal Album Yet, su Rolling Stone, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  23. ^ a b (EN) Jonathan Keefe, Taylor Swift The Tortured Poets Department Review, su Slant Magazine, 22 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  24. ^ (EN) Neil McCormick, Taylor Swift, The Tortured Poets Department: A Sharp, Savage Attack on Her British Exes, su The Daily Telegraph, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  25. ^ a b (EN) Alexis Petridis, Taylor Swift: The Tortured Poets Department review – fame, fans and former flames in the line of fire, in The Guardian, 19 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  26. ^ (EN) Helen Brown, Taylor Swift, The Tortured Poets Department review: Irresistible, country-hued tales of relationships past and present, in The Independent, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  27. ^ (EN) The Tortured Poets Department, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 27 aprile 2024.
  28. ^ (EN) Matt Stevens e Shivani Gonzalez, Taylor Swift Has Given Fans a Lot. Is It Finally Too Much?, in The New York Times, 22 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  29. ^ (EN) Mary Siroky, Taylor Swift Gets Lost in Her Own Shadow on The Tortured Poets Department, su Consequence, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  30. ^ Mary Kate Carr, Taylor Swift's The Tortured Poets Department is stuck in the past, su The A.V. Club, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  31. ^ (EN) Olivia Craighead, The Best, Worst, and Weirdest Lyrics on The Tortured Poets Department, su The Cut, 19 aprile 2024. URL consultato il 27 aprile 2024.
  32. ^ (EN) Paul Bridgewater, Taylor Swift: The Tortured Poets Department Review - sophisticated pop and her most personal record, su The Line of Best Fit, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  33. ^ (EN) Ludovic Hunter-Tilney, Taylor Swift: The Tortured Poets Department review — heartbreak inspires anguish, anger and a career highlight, su The Financial Times, 19 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  34. ^ (EN) Lindsay Zoladz, On ‘The Tortured Poets Department,’ Taylor Swift Could Use an Editor, in The New York Times, 19 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  35. ^ (EN) Sofia Mahirova, The Tortured Poets Department is Taylor Swift’s most forgettable album, su Dazed, 19 aprile 2024. URL consultato il 24 aprile 2024.
  36. ^ (EN) Hannah Dailey, Taylor Swift’s ‘Tortured Poets’ Breaks Spotify Record for Most Pre-Saved Album Countdown, su Billboard, 18 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024.
  37. ^ (EN) Kyle Denis, Taylor Swift’s ‘Tortured Poets Department’ Breaks a Major Spotify Record in Less Than 12 Hours, su Billboard, 19 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  38. ^ (EN) Chris Willman, Taylor Swift’s Record-Breaking First Day at Spotify With ‘Tortured Poets’ Didn’t Stop at 200 Million Streams — It Actually Surpassed 300 Million, su Variety, 20 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  39. ^ (EN) ‘The Tortured Poets Department’: Breaking down Taylor Swift’s ‘sensational and sorrowful’ album, su TODAY.com, 20 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  40. ^ Apple Music - High enrollment numbers for @taylorswift’s THE TORTURED POETS DEPARTMENT!, su Instagram. URL consultato il 20 aprile 2024.
  41. ^ (EN) Keith Caulfield, Taylor Swift Sells 1.4 Million Copies of ‘The Tortured Poets Department’ on First Day of Release in U.S., su Billboard, 21 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  42. ^ (EN) Hannah Dailey, ‘The Tortured Poets Department’: All the Records Taylor Swift’s New Album Has Broken (So Far), su Billboard, 23 aprile 2024. URL consultato il 24 aprile 2024.
  43. ^ (EN) Keith Caulfield, Taylor Swift Sets Single-Week Streaming Record With ‘The Tortured Poets Department’, su Billboard, 26 aprile 2024. URL consultato il 27 aprile 2024.
  44. ^ a b c (EN) Keith Caulfield, Taylor Swift Makes Historic Debut at No. 1 on Billboard 200 With ‘The Tortured Poets Department’, su Billboard, 28 aprile 2024. URL consultato il 28 aprile 2024.
  45. ^ (DE) Taylor Swift stellt neue Allzeit-Rekorde auf - Offizielle Deutsche Charts, su Offizielle Charts. URL consultato il 24 aprile 2024.
  46. ^ (EN) Taylor Swift secures huge personal best with The Tortured Poets Department, su Official Charts, 23 aprile 2024. URL consultato il 24 aprile 2024.
  47. ^ (EN) Taylor Swift’s The Tortured Poets Department secures UK’s biggest opening week in seven years, su Official Charts, 26 aprile 2024. URL consultato il 27 aprile 2024.
  48. ^ (EN) Taylor takes the top 10 - ARIA, su ARIA Charts, 26 aprile 2024. URL consultato il 27 aprile 2024.
  49. ^ a b c d e (NL) Taylor Swift - The Tortured Poets Department, su Ultratop. URL consultato il 28 aprile 2024.
  50. ^ Offizielle Deutsche Charts - Offizielle Deutsche Charts, su www.offiziellecharts.de. URL consultato il 28 aprile 2024.
  51. ^ (JA) 週間 合算アルバムランキング – 2024年04月29日付 (2024年04月15日~2024年04月21日), su Oricon. URL consultato il 26 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2024).
  52. ^ (EN) DISCOGRAPHY - TAYLOR SWIFT, su irish-charts.com. URL consultato il 26 aprile 2024.
  53. ^ Tónlistinn – Plötur – Vika 17 – 2024, su Plötutíðindi, 27 aprile 2024. URL consultato il 28 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2024).
  54. ^ Classifica settimanale WK 17 (dal 19.04.2024 al 25.04.2024), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 26 aprile 2024.
  55. ^ (LT) 2024 17-os SAVAITĖS (balandžio 19 – 25d.) ALBUMŲ TOP100, su AGATA. URL consultato il 26 aprile 2024.
  56. ^ Album 2024 uke 17, su topplista.no. URL consultato il 28 aprile 2024.
  57. ^ (EN) The Tortured Poets Department - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 26 aprile 2024.
  58. ^ (EN) Taylor Swift – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  59. ^ (SV) Chart – Sverigetopplistan, su sverigetopplistan.se. URL consultato il 28 aprile 2024.
  60. ^ Taylor Swift - The Tortured Poets Department. URL consultato il 28 aprile 2024.
  61. ^ The Tortured Poets Department release formats:
  62. ^ Emily Zemler, Taylor Swift Unveils Double Album 'The Tortured Poets Department: The Anthology', in Rolling Stone, 19 aprile 2024. URL consultato il 19 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2024).
  63. ^ Taylor Swift – The Tortured Poets Department + Bonus Track "The Albatross" (Target Exclusive, CD), su target.com, Target Corporation. URL consultato il 14 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2024).
  64. ^ (JA) ニューアルバム国内盤『ザ・トーチャード・ポエッツ・デパートメント』の先着特典が決定! (追記3/21) <通常盤>購入特典「ポストカード」の店別デザイン決定!, su universal-music.co.jp, Universal Music Japan, 18 marzo 2024. URL consultato il 19 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2024).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica