Teodeberto II

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Teodeberto II
Moneta d'oro con l'effigie di Teodeberto II
Re dei Franchi d'Austrasia
In carica586612
PredecessoreChildeberto II
SuccessoreTeodorico II
Nascita586
Morte612
DinastiaMerovingi
PadreChildeberto II
MadreFaileuba
ConsortiBilichilde
Teodechilde
FigliClotario e
una figlia, di primo letto
Meroveo, di secondo letto

Teodeberto II (586612) è stato un re franco della dinastia dei merovingi che, dal 596 alla morte, regnò sull'Austrasia.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio maschio primogenito del re dei Franchi dell'Austrasia Childeberto II e di Faileuba[1] che Gregorio di Tours, cita, senza però precisarne gli ascendenti[2].

Il regno dei Franchi, nel 587. Nel 595, il regno d'Austrasia (colorato in verde) fu ereditato da Teodeberto II.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita di Teodeberto è ricordata sia nelle cronache di Gregorio Tours, che precisa che il prozio, Gontrano, re di Burgundia, ne fu molto felice e gli inviò molti regali[3], che in quella di Fredegario[4].

I genitori, Childeberto II e Faileuba, morirono assieme nel 595, a quanto si dice per avvelenamento[5]; Teodeberto, di dieci anni, e il fratello Teodorico, di nove, divennero rispettivamente re d'Austrasia e re di Burgundia[6], entrambi sotto la reggenza della nonna Brunechilde, che dovette fronteggiare una minaccia di invasione degli Avari, che avevano invaso la Turingia e che, secondo Paolo Diacono, furono convinti a rientrare in Pannonia, dopo che era stato loro pagato un tributo in denaro[5].

Teodeberto si era insediato a Metz[6], assieme alla nonna, e governò sotto la di lei guida, che, da Metz, governava anche la Burgundia per conto di Teodorico II, che si era insediato a Orleans[6].

La guerra contro la Neustria[modifica | modifica wikitesto]

Tra Brunechilde e Fredegonda (reggente per Clotario II del regno di Neustria) si riaprì il conflitto iniziato nel 568, quando Fredegonda aveva fatto uccidere la sorella di Brunechilde, Galsuinda.
Fredegonda e Clotario II, nel 596, occuparono Parigi[7], poi marciarono contro Teodorico II e Teodeberto II, su cui riportarono una chiara vittoria nello scontro avvenuto nel bosco di Leucofao[7] (vicino al paese di Dizy-le-Gros).

Nel 599, quando Brunechilde venne cacciata dal regno di Austrasia da un gruppo di nobili rivoltosi e fu costretta a riparare in Borgogna[8], Teodebaldo si sottrasse all'autorità della nonna.

Clotario II che intanto era rimasto orfano di Fredegonda (597[7]) fu facilmente sconfitto presso Dormelles (600) dalle truppe di Teodeberto e Teodorico[9].

Nel 602, assieme al fratello sconfisse i Vasconi, rendendoli loro tributari[10].

Sotto la spinta della nonna, Teodorico nel 604 sbaragliò presso Étampes le truppe di Clotario, liberò Orléans assediata e occupò Parigi, ma non riuscì ad eliminare Clotario, in cui aiuto era giunto Teodeberto II con l'onerosa pace di Compiègne, che Clotario fu costretto ad accettare, salvando il suo esercito e rientrando in patria[11].

Gli scontri col fratello e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni seguenti, a partire dal 605, furono segnati dagli scontri armati tra Teodeberto II che, manovrato ormai dai nobili austrasiani, fu definito dalla nonna "figlio di un giardiniere"[12], e Teodorico, che ambiva a impadronirsi della Neustria.

Nel 610 Teodeberto con l'inganno, riuscì a circondare Teodorico obbligandolo a cedergli l'Alsazia (che aveva appena conquistato) e il territorio di Toul, la Champagne attorno a Troyes e la Turgovia[11].
Ma nel 611, Teodorico strinse un patto con Clotario II, affinché questi non intervenisse nella guerra tra lui e suo fratello, Teodeberto[11].

Dopo un anno di preparazione, Teodorico II attaccò Teodeberto e lo sconfisse a Toul, poi dato che Teodeberto era riuscito a fuggire, con parte dell'esercito, lo inseguì e lo raggiunse sulle rive della Mosella, a Tolbiac (612), dove Teodeberto aveva raccolto intorno a sé anche Sassoni e Turingi ma dove fu definitivamente sconfitto, nella cruenta battaglia che ne seguì. Allora Teodeberto tentò nuovamente di fuggire, con pochi intimi, ma fu catturato a sud di Zülpich, condotto a Colonia, senza vesti regali, davanti a Teodorico, che lo inviò in catene a Chalon[13]; a Chalon fu giustiziato, probabilmente per ordine della nonna Brunechilde.

Teodeberto fu il primo sovrano dei Merovingi a coniare monete d'oro col proprio nome e la propria effigie.

Matrimoni e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 608, Teodeberto sposò Bilichilde, che era stata serva di Brunechilde[14]. Ma, nel 610, Teodeberto uccise Bilichilde[11], che nel frattempo gli aveva dato due figli:

Allora Teodeberto sposò Teodechilde[11], che gli diede un figlio:

  • Meroveo (611- 612), ucciso per ordine di Teodorico II[13].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo l'anonimo autore (VIII secolo) del Liber Historiæ Francorum che scrisse ricalcando le cronache di Gregorio di Tours, era il figlio di una concubina.
  2. ^ Gregorio di Tours, Historia Francorum, IX, 20
  3. ^ Gregorio di Tours, Historia Francorum, VIII, 37
  4. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, V
  5. ^ a b Paolo Diacono, Historia Langobardorum, IV, 11
  6. ^ a b c Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XVI
  7. ^ a b c Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XVII
  8. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XIX
  9. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XX
  10. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XXI
  11. ^ a b c d e Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XXVI
  12. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XXVII
  13. ^ a b Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XXXVIII
  14. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XXXV
  15. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum, Pars quarta, XLII
  16. ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, IV, 30

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi, istituzioni, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 712-742.
  • L.M. Hartmann e W.H. Hutton, L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 810-853.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Austrasia Successore
Childeberto II 596-612 Teodorico II
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