Sunflower (The Beach Boys)

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Sunflower
album in studio
ArtistaThe Beach Boys
Pubblicazione31 agosto 1970
Durata36:55
Dischi1
Tracce12
GenerePop rock
Fusion
EtichettaBrother Records
Reprise Records
Stateside Records
RS 6382 (USA)
SSL 8251 (UK)
ProduttoreThe Beach Boys
Registrazione9 gennaio 1969 - 21 luglio 1970
Noten. 151 Bandiera degli Stati Uniti
n. 29 Bandiera della Gran Bretagna
The Beach Boys - cronologia
Album precedente
(1969)
Album successivo
(1971)

Sunflower è il sedicesimo album in studio del gruppo musicale statunitense The Beach Boys, pubblicato negli Stati Uniti il 31 agosto 1970. Questo album ha segnato il passaggio di contratto dalla storica Capitol Records alla Reprise Records[1].

L'album raggiunse il 151º posto in classifica, restando nella top 200 per quattro settimane soltanto, diventando così il peggior insuccesso commerciale di un disco in studio originale dei Beach Boys fino a M.I.U. Album del 1978 (che ottenne il medesimo risultato). In Gran Bretagna il disco fu accolto positivamente e arrivò alla ventinovesima posizione in classifica, ottenendo un risultato commerciale più dignitoso.

Con il passare degli anni, l'album ha goduto di una costante rivalutazione da parte di critica e pubblico. Nel 2003, la rivista Rolling Stone lo ha inserito alla posizione numero 380 della lista dei migliori 500 album di tutti i tempi da loro redatta.[2]

Sunflower è stato ristampato in versione CD sia singolarmente che in abbinamento con l'album Surf's Up.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la pubblicazione del loro ultimo album, 20/20, Dennis Wilson fu il primo membro dei Beach Boys a tornare in sala di incisione, producendo cinque tracce nei primi due mesi del 1969: Forever, San Miguel, Got to Know the Woman, What Can the Matter Be?, e Celebrate The News[1]. Anche Deirdre di Bruce Johnston venne registrata durante queste sessioni. Nei primi giorni di marzo, l'intera band si recò poi in studio per incidere Loop de Loop e All I Wanna Do, e completare Forever di Dennis.

Successivamente il gruppo lavorò su Break Away, prossimo singolo dei Beach Boys scritto da Brian Wilson e suo padre Murry, che utilizzò lo pseudonimo "Reggie Dunbar". La canzone si rivelò un fiasco in U.S.A., dove raggiunse la posizione numero 63 in classifica, ma un piccolo successo in Gran Bretagna dove salì fino al numero 6.

Dopo aver completato Break Away, il gruppo partì per una tournée in Europa. Al loro ritorno, registrarono altre due nuove composizioni di Dennis Wilson, Slip on Through e I'm Going Your Way.

Tra l'ottobre e il novembre 1969, furono registrate Walkin', Games Two Can Play, Add Some Music to Your Day, When Girls Get Together, Soulful Old Man Sunshine, Raspberries, Strawberries, This Whole World, e Tears in the Morning. In aggiunta, la band incise altre nove nuove canzoni: Susie Cincinnati, Fallin' in Love, Carnival, I Just Got My Pay, Take a Load Off Your Feet, Good Time, Back Home, e Our Sweet Love. Durante queste sessioni venne messo su nastro anche un demo al pianoforte della canzone dei Beatles You Never Give Me Your Money.

Nel luglio 1970 i Beach Boys completarono gli ultimi due brani per Sunflower: It's About Time e Cool, Cool Water, che venne incisa su richiesta di Lenny Waronker, allora dirigente A&R alla Warner Music, il quale sentendo il demo della canzone che risaliva ai tempi di SMiLE, ne restò ammaliato e convinse Wilson a completare la traccia e ad includerla in Sunflower[1].

Copertina[modifica | modifica wikitesto]

La foto della band in copertina, che comprende tutti e sei i membri del gruppo con relativi figli, fu scattata sul campo da golf del ranch di famiglia di Dean Martin (l'Hidden Valley Ranch) situato nei pressi di Thousand Oaks nella Contea di Ventura, in California. Il figlio di Dean, Ricci Martin, era amico della band, e quindi propose ai Beach Boys di scegliere il ranch del padre come location per la foto di copertina dell'album, che vede la presenza anche della figlia di Brian Wilson, Carnie, del primogenito di Al Jardine, Matthew, dei figli di Mike Love Hayleigh e Christian, e di Jonah, il figlioletto di Carl Wilson.

Le foto interne presenti nell'edizione originale in vinile dell'LP furono scattate dal fotografo/designer Ed Thrasher sul retro degli studi della Warner Brothers.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato 1
  1. Slip on Through – 2:17 (Dennis Wilson)
  2. This Whole World – 1:56 (Brian Wilson)
  3. Add Some Music to Your Day – 3:34 (B. Wilson, Joe Knott, Mike Love)
  4. Got to Know the Woman – 2:41 (D. Wilson)
  5. Deirdre – 3:27 (Bruce Johnston, B. Wilson)
  6. It's About Time – 2:55 (D. Wilson, Carl Wilson, Bob Burchman, Al Jardine)
Lato 2
  1. Tears in the Morning – 4:07 (Johnston)
  2. All I Wanna Do – 2:34 (B. Wilson, Love)
  3. Forever – 2:40 (D. Wilson, Gregg Jakobson)
  4. Our Sweet Love – 2:38 (B. Wilson, C. Wilson, Jardine)
  5. At My Window – 2:30 (B. Wilson, Jardine)
  6. Cool, Cool Water – 5:03 (B. Wilson, Love)

Tracce versione europea[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 1970, un'etichetta sussidiaria della EMI, la Stateside Records, pubblicò Sunflower per il mercato europeo con una scaletta dei brani lievemente differente. Slip on Through fu sostituita con Cottonfields, mentre Got to Know the Woman e Deirdre furono posizionate in ordine inverso sul lato 1 del vinile.

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Add Some Music to Your Day / Susie Cincinnati (Brother 0894), 23 febbraio 1970; US numero 64
  • Cottonfields / The Nearest Faraway Place (Capitol 2765), 20 aprile 1970; US numero 103, UK numero 5
  • Slip on Through / This Whole World (Brother 0929), 29 giugno 1970
  • Tears in the Morning / It's About Time (Brother 0957), novembre 1970
  • Cool, Cool Water / Forever (Brother 0998), febbraio 1971

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Carlo Bordone, Merry Melodies: Il pop in 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #22 Estate 2006.
  2. ^ 380) Sunflower : Rolling Stone, su rollingstone.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2010).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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