Le 12 fatiche di Asterix: differenze tra le versioni

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I tre si spostano nell'Antro della Bestia, dove li attende un essere mostruoso mai raccontato, dato che nessuno è mai uscito vivo dalla caverna. Fra sinistri giochi di luce e rumori inquietanti, la prova ci conclude misteriosamente con i due gallici che escono dal pavimento in una città romana: Obelix, rispondendo alla curiosità di Caius sulle sembianze del mostro, dice "Beh, non c'è male era buona! Ragazzo, un digestivo!".
I tre si spostano nell'Antro della Bestia, dove li attende un essere mostruoso mai raccontato, dato che nessuno è mai uscito vivo dalla caverna. Fra sinistri giochi di luce e rumori inquietanti, la prova ci conclude misteriosamente con i due gallici che escono dal pavimento in una città romana: Obelix, rispondendo alla curiosità di Caius sulle sembianze del mostro, dice "Beh, non c'è male era buona! Ragazzo, un digestivo!".
=== Lasciapassare A38 (VII) ===
=== Lasciapassare A38 (VII) ===
Intanto passeggiano per la città alcune persone che si comportano bizzardamente: sono coloro che hanno già tentato la prossima prova, ossia farsi rilasciare un lasciapassare A38 presso la casa che rende folli. Fra un'incontenibile serie di rimandi e formulari, si ritrovano sull'orlo della crisi di nervi, da cui si salvano solamente grazie all'intervento di Asterix, che chiede ad uno sportello il nuovo lasciapassare A39: in questo modo gli stessi funzionari vengono resi folli dalla burocrazia. Dunque Asterix si rivolge direttamente al Prefetto, incontrato casualmente, per ottenere il lasciapassare.
Intanto passeggiano per la città alcune persone che si comportano in modo alquanto bizzarro: sono coloro che hanno già tentato la prossima prova, ossia farsi rilasciare un lasciapassare A38 presso "la casa che rende folli". Fra un'interminabile serie di rimandi e formulari, si ritrovano sull'orlo della crisi di nervi, da cui si salvano solamente grazie a un'intuizione di Asterix, che chiede ad uno sportello il nuovo (inesistente) lasciapassare A39: questa richiesta ha un effetto spiazzante su impiegati e funzionari che vengono in questo modo resi folli dalla loro stessa burocrazia. Quindi Asterix si rivolge direttamente al Prefetto, incontrato casualmente, per ottenere il lasciapassare.

=== Coccodrilli di Cleopatra (IX) ===
=== Coccodrilli di Cleopatra (IX) ===
La prossima fatica, la nona, gli impone di passare per un baratro lungo un filo così sottile da essere trasparente: il tranquillo fiumiciattolo che scorre in basso è popolato dai coccodrili donati da [[Cleopatra]] a Cesare. In una vorticosa danza, aiutati dalla pozione magica, riescono a superare incolumi il dirupo.
La prossima fatica, la nona, gli impone di passare per un baratro lungo un filo così sottile da essere trasparente: il tranquillo fiumiciattolo che scorre in basso è popolato dai coccodrili donati da [[Cleopatra]] a Cesare. In una vorticosa danza, aiutati dalla pozione magica, riescono a superare incolumi il dirupo.

Versione delle 01:06, 4 nov 2007

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Durata82'
Rapporto1.37:1
Regia{{{regista}}}

«Cesare: Avete mai sentito parlare di Ercole?
Obelix: Ercole Minibus il mercante di anfore?»

Le dodici fatiche di Asterix (Les douze travaux d'Astérix in lingua originale) è un film francese del 1976, tratto dalla storia a fumetti di Asterix il gallico.

Trama

Template:Trama

Sfida

Asterix ed Obelix vivono in un piccolo villaggio gallico nell'Armorica. Dopo anni ed anni di continui assedi vani, a Roma si inizia a credere che si tratti di divinità: Giulio Cesare decide di proporre loro dodici prove (simili a quelle di Ercole, ma rivedute e corrette) affiché venga stabilito una volta per tutta se si tratta di essere superiori; in tal caso Cesare rinuncerebbe al potere, altrimenti gli ultimi Galli dovranno arrendersi al volere di Roma. Asterix ed Obelix, poiché rispettivamente il più astuto ed il più forte del villaggio, partecipano alla sfida, seguiti dall'onestissimo arbitro Caius Brutus.

Merinos da Maratona (I)

La prima prova riguarda una corsa contro il campione olimpico Merinos da Maratona: è Asterix a competere, riuscendo con calma e sangue freddo a giungere intatto all'arrivo.

Kermés il Persiano (II)

Dopo Obelix gareggia con il leggendario Kermés il Persiano al lancio del giavellotto: ma se quello del persiano giunge fino ad un villaggio di Pellirossa, quello lanciato dal gallico compie un giro intorno alla Terra ed insegue lo sfidante.

Silindric il Germano (III)

Spostatisi in un piccolo stadio, è il momento di affrontare Silindric il Germano, un piccolo uomo tedesco che - a suo dire - pratica una strana forma di lotta scoperta dopo un lunghissimo viaggio lontano (dall'abito è possibile ipotizzare il judo, anche se, a dire di Obelix, "l'abito non fa il druido"): anche se in un primo tempo Obelix tenta di sconfiggere, forse con superbia, l'ometto, è Asterix a vincere d'astuzia, facendosi rivelare con semplicità le tecniche per vincere l'avversario.

Sacerdotesse dell'Isola del Piacere (IV)

Superate le prime tre prove, al Senato di Roma si inizia a temere per la propria sorte, ma Cesare rassicura i senatori con le difficoltà delle prove successive. La quarta è ambientata un piccolo lago: i due eroi gallici devono attraversare con un battello le sponde del lago; tuttavia al suo centro risiedono le terribili sacerdotesse dell'Isola del Piacere, pronte a soddisfare qualsiasi desiderio umano. Ma, quando Obelix si rende conto che sull'isola non si mangia altro che nettare e ambrosia (il cibo degli dei), rinsavisce e porta via il fedele amico.

Iris l'Egiziano (V)

Raggiunto Caius, si recano in un piccolo tempio egizio dove sono tenuti a sostenere l'insostenibile sguardo del sacerdote egiziano Iris. Asterix affronta il sacerdote, che ha il compito di ipnotizzarli e trasformarli in animali: riuscendo a distrarre il mago, l'astuto gallico supera la prova con molta ironia.

Mannechenpix, cuoco dei Giganti (VI)

Obelix fa notare che, essendo passato mezzogiorno, comincia ad aver fame: è infatti giunto il momento della sesta fatica, ossia consumare tutto il pranzo preparatogli da Mannechenpix, il cuoco dei Giganti. Naturalmente è Obelix ad offrirsi volontario per la sfida; il pranzo è composto da cinghiale e radici fritte (che assomigliano vagamente alle moderne patatine fritte), otto oche arrosto, sei montoni, omelette dei Titani (con otto dozzine di uova), un intero vassoio di pesci, un bue intero, una mucca, due vitelli, una montagna di caviale a grani grossi, ed un piccolo toast, un cammello farcito, infine un elefante alle olive. Alla fine, il povero cuoco fuggirà via sconvolto per aver completamente finito le scorte. Intanto, al villaggio gallico cominciano i primi festeggiamenti, ma Panoramix avverte i compaesani che probabilmente non sarà facile giungere alla fine.

Antro della Bestia (VII)

I tre si spostano nell'Antro della Bestia, dove li attende un essere mostruoso mai raccontato, dato che nessuno è mai uscito vivo dalla caverna. Fra sinistri giochi di luce e rumori inquietanti, la prova ci conclude misteriosamente con i due gallici che escono dal pavimento in una città romana: Obelix, rispondendo alla curiosità di Caius sulle sembianze del mostro, dice "Beh, non c'è male era buona! Ragazzo, un digestivo!".

Lasciapassare A38 (VII)

Intanto passeggiano per la città alcune persone che si comportano in modo alquanto bizzarro: sono coloro che hanno già tentato la prossima prova, ossia farsi rilasciare un lasciapassare A38 presso "la casa che rende folli". Fra un'interminabile serie di rimandi e formulari, si ritrovano sull'orlo della crisi di nervi, da cui si salvano solamente grazie a un'intuizione di Asterix, che chiede ad uno sportello il nuovo (inesistente) lasciapassare A39: questa richiesta ha un effetto spiazzante su impiegati e funzionari che vengono in questo modo resi folli dalla loro stessa burocrazia. Quindi Asterix si rivolge direttamente al Prefetto, incontrato casualmente, per ottenere il lasciapassare.

Coccodrilli di Cleopatra (IX)

La prossima fatica, la nona, gli impone di passare per un baratro lungo un filo così sottile da essere trasparente: il tranquillo fiumiciattolo che scorre in basso è popolato dai coccodrili donati da Cleopatra a Cesare. In una vorticosa danza, aiutati dalla pozione magica, riescono a superare incolumi il dirupo.

Saggio della Montagna (X)

Il luogo della sfida si sposta su un'altissima montagna, dove li aspetta il venerabile Saggio della Montagna, che gli proporrà un enigma misterioso, alla cui risposta errata verranno gettati negli abissi infernali. Dopo un'ardua scalata fra la neve, il Saggio gli pone il quesito: "Ecco, o mortali presuntuosi, uno di voi bendati mi dovrà dire qual'è la biancheria che è stata lavata con Olimpo, il detersivo degli Dei!"; è Asterix a rispondere correttamente.

Pianura dei Trapassati (XI)

Dopo una breve discussione fra gli Dei, Caius propone ad Asterix ed Obelix l'undicesima prova: trascorrere la notte nella Pianura dei Trapassati, dove chiunque vi passi la notte muore di terrore. Quindi i due gallici tentato di riposare, ma vengono disturbati dai fantasmi di alcuni legionari morti nella pianura: Asterix, isterico dopo ore ed ore di prove senza dormire, gli urla contro e li scaccia via, facendoli fuggire impauriti.

Colosseo (XII)

Al risveglio si ritrovano a Roma, davanti al Palazzo di Cesare, dove vengono mandati a svolgere l'ultima fatica: combattere nel Colosseo, insieme a tutti i loro compagni di villaggio. Combattono contro gladiatori, orsi, leoni, elefanti, pantere, con cui si uniranno formando una specie di circo. Vinti anche loro, Cesare si arrende e affida il suo destino e quello di Roma al gruppo di Galli.

Conclusione

La storia si conclude con l'imperatore romano che innaffia il suo orto mentre Cleopatra gli prepara il pranzo, mentre Caius ha scelto come ricompensa personale per i suoi servigi di vivere insieme alle sacerdotesse dell'Isola del Piacere; i due eroi sono invece a banchettare nel proprio villaggio, dove festeggiano la vittoria. Template:Finetrama

Parodie

Anche qui, come negli altri film della serie, sono presenti numerose parodie e prese in giro della cultura classica e moderna. Ad esempio, la Casa che rende folli è forse la critica più riuscita dei fumettisti francesi: anche se con un chiaro riferimento alla burocrazia, riescono a divertire il pubblico con un'ampia dose d'ilarità. Oppure, quando il venerabile Saggio della Montagna chiede loro quale sia il bucato più pulito e profumato, riprendendo alcune pubblicità dell'epoca di prodotti per la pulizia.

Alcuni riferimenti anacronistici ma divertenti sono nascosti fra i dialoghi e le scene: basti pensare alle radici tagliate e cotte, chiaramente le patatine fritte. Altrimenti, in una riunione del Senato, Bruto gioca con un coltello, finché Giulio Cesare non lo ammonisce dicendo "Fà attenzione, Bruto, o con quel coltello ferirai qualcuno!", chiaro riferimento alle Idi di Marzo; in seguito però si osserva che Bruto ha una mano fasciata.

Altri progetti

Collegamenti esterni

(EN) Le dodici fatiche di Asterix, su IMDb, IMDb.com.