Shin Jung-hyeon

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Shin Jung-hyeon
NazionalitàBandiera della Corea del Sud Corea del Sud
GenereRock psichedelico
Acid rock
Periodo di attività musicale1957 – in attività
Strumentovoce, chitarra
EtichettaJigu Records

Shin Jung-hyeon[2] (신중현?, 申重鉉?, Sin JunghyeonLR, Sin ChunghyŏnMR, pronunciato [ɕind͡ʑuŋçʌn] o [ɕin] [t͡ɕuŋçʌn]; Seul, 4 gennaio 1938[1]) è un chitarrista, cantautore e produttore discografico sudcoreano.

Ha contribuito alla diffusione in Corea del Sud di molti generi di musica popolare occidentale, tra cui il rock e il soul, ed è spesso definito il "padrino del rock" della Corea per il suo ruolo di pioniere del genere nel Paese.[3][4][5] Nel 1963 ha fondato la prima band rock sudcoreana, gli Add4,[6] ed è stato una delle figure di spicco della scena locale del rock psichedelico per tutti gli anni 1960 e 1970,[7] producendo contemporaneamente numerosi giovani artisti.[3] Per la sua canzone più famosa, Beautiful Rivers and Mountains (1972), scritta dopo aver rifiutato di realizzare un inno che lodasse Park Chung-hee, è stato imprigionato e torturato dal regime, e la sua musica bandita fino agli anni 1980.[6][7][8] La sua popolarità è rifiorita negli anni 1990, e da allora ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il contributo dato alla musica popolare sudcoreana.[7][9]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Shin Jung-hyeon nasce a Myeongryun-dong, distretto di Jongno, Seul, nel 1938, durante l'occupazione giapponese della Corea, unico figlio del barbiere Shin Ik-gyun.[3] Alla morte della madre, nel 1941 suo padre si trasferisce in Manciuria, dove si risposa con la parrucchiera giapponese Lee Soon-ja, dalla quale ha un altro figlio (Soo-hyun) e una figlia (Hyun-ja),[3][10][11] e avvia un negozio di barbiere che permette alla famiglia di condurre una vita agiata.[11] Nel 1945, per sfuggire alle razzie dell'esercito sovietico, gli Shin fanno ritorno in quella che nel frattempo è diventata la Corea del Sud. Trascorsi alcuni anni nella capitale, allo scoppio della guerra di Corea, nel 1950, si stabiliscono nella contea di Jincheon, terra d'origine di Ik-gyun, dove vivono in condizioni di quasi indigenza e il giovane Shin lavora in una fattoria.[3][11][12] Diventa presto orfano: suo padre muore nel 1952 per una malattia respiratoria, la sua matrigna lo segue nel 1953,[7][13][14] e la sorellastra perisce di fame nello stesso periodo.[15] Lasciato il fratellastro a casa di uno zio, si trasferisce a Seul, dove trova un impiego nella fabbrica farmaceutica di un parente mentre frequenta i corsi serali della scuola media Dongyang.[10] Nel frattempo impara a suonare la chitarra acustica da autodidatta dopo un tentativo fallito con il violino,[7] e acquista una chitarra elettrica grazie al prestito di un amico.[5] Durante il secondo anno della scuola superiore serale Seorabeol a Huam-dong, abbandona il lavoro in fabbrica e supera un'audizione per un club jazz.[16] Presto lascia gli studi e diventa insegnante di chitarra in un'accademia musicale, venendo notato da un ballerino dell'Eighth United States Army, che lo raccomanda alla base militare come membro della troupe Spring Variety.[17]

La sua prima esibizione per l'esercito avviene nel 1955, a diciassette anni,[1][3] utilizzando lo pseudonimo Jackie Shin.[5] S'ispira al rock americano, al jazz e, in seguito, al rock psichedelico e all'acid rock sentiti alla radio dell'American Forces Network, ottenendo un'immensa popolarità nelle basi e arrivando a tenere fino a quaranta show al mese.[7][9] Nel 1958 pubblica il suo primo album, Hiki Shin Guitar Melody, in cui include canzoni originali in una varietà di stili, oltre a cover di pezzi tradizionali coreani e hit americane strumentali come Honky Tonk e Green Onions.[13] "Hiki Shin" era il soprannome che l'esercito aveva dato al suo pseudonimo Jackie Shin.[18]

1964-1979: Add4, problemi politici e arresto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1964 esce The Woman in the Rain, il primo disco della band di Shin, gli Add4,[19] considerati il primo gruppo rock della Corea del Sud.[7] Il quartetto non si afferma sul mercato coreano, ma due anni dopo la cover di Somebody to Love dei Jefferson Airplane eseguita alla televisione dal suo nuovo gruppo, i Club Date, viene acclamata.[9] Il successo arriva nel 1968, quando produce l'album My Dear per il duo canoro delle Pearl Sisters,[20] che vende oltre un milione di copie.[21] Le loro canzoni Nimah, A Cup of Coffee e The Person Who Should Leave sono tra i primi esempi coreani di rock and roll e rhythm and blues.[1] Negli anni successivi, Shin si guadagna la reputazione di scopritore di talenti, scrivendo e producendo per giovani musicisti come Park In-soo, Jang Hyun e Kim Choo-ja,[1] insieme alla quale realizza l'album Before It's Too Late. Molte di queste registrazioni sono caratterizzate dal suo tipico sound soul psichedelico.[22]

Nel 1970 organizza il primo concerto psichedelico in Corea, il Go-Go Gala Party, che vede la partecipazione di oltre quattromila spettatori.[3] Due anni dopo fonda la band The Men,[1] e l'ufficio del presidente sudcoreano Park Chung-hee gli chiede di scrivere una canzone che lodi il leader. Non avendo interesse per la musica a scopi politici, Shin rifiuta, componendo invece un pezzo da dieci minuti sulle bellezze naturali della Corea del Sud, intitolato Beautiful Rivers and Mountains, per dimostrare che le sue canzoni non erano mai volgari o frivole.[7][8][23] Dopo la pubblicazione, la polizia gli confisca le chitarre e gli taglia i lunghi capelli, che ai tempi erano banditi dal governo.[7] Due anni dopo, il primo album del suo nuovo gruppo, gli Shin Jung Hyun & Yup Juns, vende oltre un milione di copie.[24] Nel 1975, Shin viene arrestato per possesso di marijuana dopo averne data una pianta a un amico del figlio del presidente.[25] Imprigionato e torturato, viene ricoverato con la forza in un ospedale psichiatrico,[7] e ventidue sue canzoni figurano tra quelle bandite dalla diffusione in pubblico.[23] Dopo il suo rilascio quattro mesi dopo, gli viene impedito di esibirsi in Corea del Sud e suona in segreto con un gruppetto di musicisti americani; tre mesi dopo l'assassinio del presidente Park nel 1979, il bando viene rimosso[25] e riceve alcuni ingaggi da diversi locali, ma il suo stile è ormai considerato fuori moda, soppiantato dalla disco music.[5]

1980-oggi: ritorno di popolarità e ritiro dalle scene[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni 1980, Shin suona con gli Shin Jung-hyeon & Music Power,[8] che combinano rock e disco music,[26] e gestisce un club di musica nel quartiere di Itaewon; nel 1986 ne apre un altro, il Woodstock, nella zona sud-orientale di Seul, dove insegna e lavora per i successivi vent'anni.[13] Fonda inoltre l'Itaewon Rock World, la prima sala concerti sudcoreana destinata esclusivamente al rock.[27] La sua musica torna in voga negli anni 1990, con diversi artisti che registrano nuove versioni delle sue canzoni, tra cui suo figlio Dae-chul.[9][25] Tra il 1995 e il 1997 è professore di musica popolare alla Suwon Women's University.[3] Sempre nel 1997 viene registrato un album in suo onore, A Tribute to Shin Jung-hyeon.[1]

Visto il declino del rock a favore di musica acustica e dance, Shin annuncia il proprio ritiro dalle scene il 15 luglio 2006.[4] Il suo concerto d'addio dura per dieci giorni a dicembre e viene trasmesso in televisione dalla EBS;[28] torna tuttavia sul palco nel 2008 per il suo primo concerto negli Stati Uniti al Korean Music Festival presso l'Hollywood Bowl.[9]

Nel 2010, è il primo musicista asiatico e il sesto al mondo a ricevere una chitarra Fender Stratocaster della serie Custom Shop Tribute; aveva usato gli strumenti Fender per gran parte della propria carriera.[29] Nel 2017 riceve una laurea ad honorem in musica dal Berklee College of Music.[30]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Shin Jung-hyeon è stato sposato con Myeong Jeong-gang, la prima batterista donna sudcoreana, membro del gruppo Blue Ribbons, fino alla morte della consorte il 23 marzo 2018.[5][31] Hanno avuto tre figli maschi: Dae-chul (1967), chitarrista della band heavy metal Sinawe; Yun-chul (1969), cantante e chitarrista; Seok-chul (1971), batterista turnista.[3][4]

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Tra i generi musicali che hanno influenzato Shin figurano folk, jazz, black music, tango, rumba, cha cha cha e mambo,[3] mentre come artisti ha citato Beatles, Ella Fitzgerald, Freddie Mercury e Jimi Hendrix.[7] È spesso paragonato ai Beatles per lo stile di scrittura, e a Hendrix per il modo di suonare la chitarra e lo stile da lupo solitario.[5] La maggior parte delle sue canzoni parla di amore non corrisposto, traendo ispirazione dalle esperienze della sua gioventù, quando veniva respinto a causa della bassa statura.[3]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1959 – Hiki Shin Guitar Melody
  • 1964 – The Woman in the Rain (Add4)
  • 1966 – Shin Jung-hyeon Light Music Arrangement (Add4)
  • 1968 – Fun Guitar Twist (Add4)
  • 1970 – Shin Jung-hyeon & Questions (Shin Jung-hyeon & Questions)
  • 1972 – Saxophone's Temptations (The Men)
  • 1974 – Shin Jung Hyun & Yup Juns Vol. 1 (Shin Jung Hyun & Yup Juns)
  • 1975 – Instrumental Best (Shin Jung Hyun & Yup Juns)
  • 1975 – Shin Jung Hyun & Yup Juns Vol. 2 (Shin Jung Hyun & Yup Juns)
  • 1976 – Shin Jung-hyeon & Music Power (Shin Jung-hyeon & Music Power)
  • 1980 – Shin Jung Hyun
  • 1983 – Three Travelers
  • 1988 – Shin Jung-hyeon
  • 1994 – Shin Jung-hyeon & Music Power 2 (Shin Jung-hyeon & Music Power)
  • 1994 – Muwijayeon
  • 1997 – Kim Satgat
  • 2002 – Body & Feel
  • 2005 – City Crane
  • 2005 – The Landing

Ordini cavallereschi[modifica | modifica wikitesto]

Ordine al Merito Culturale di terza classe Bo-gwan - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il grande contributo all'espansione della portata della musica popolare coreana come cantante, compositore e produttore.[32]»
— (21 novembre 2011)[33]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (KO) 신중현 / 申重鉉, su 100.daum.net.
  2. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Shin" è il cognome.
  3. ^ a b c d e f g h i j k (KO) Kim Ki-tae, ‘마지막 무대’ 앞둔 록의 대부 신중현, su hani.co.kr, 26 giugno 2006. URL consultato il 19 maggio 2021.
  4. ^ a b c (KO) 신중현, su mnet.com (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  5. ^ a b c d e f (EN) Norimitsu Onishi, Korea’s Godfather of Rock Makes a Comeback, in The New York Times, 4 novembre 2006. URL consultato il 15 maggio 2021.
  6. ^ a b (EN) Kim Jung-kyoon, ‘Godfather of Rock’ given honorary degree, su koreajoongangdaily.joins.com, 15 maggio 2017. URL consultato il 15 maggio 2021.
  7. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Julie Jackson, 'Godfather of rock' unplugged, su koreaherald.com, 8 novembre 2012. URL consultato il 15 maggio 2021.
  8. ^ a b c (KO) Lee Joo-yeop, [Why] 록의 시인 신중현이 선물한 최고의 '애국가', su chosun.com, 3 dicembre 2016. URL consultato il 16 maggio 2021.
  9. ^ a b c d e (EN) Stevie Chick, Shin Joong Hyun: South Korea's psychedelic mimic turned master, su theguardian.com, 15 settembre 2011. URL consultato il 15 maggio 2021.
  10. ^ a b (KO) Shin Jung-hyeon, [남기고] 내 기타는 잠들지 않는다 1. 음악인의 길, su joongang.co.kr, 1º gennaio 2006. URL consultato il 31 agosto 2021.
  11. ^ a b c (KO) Shin Jung-hyeon, [남기고] 내 기타는 잠들지 않는다 2. 만주에서 서울로, su joongang.co.kr, 2 gennaio 2006. URL consultato il 31 agosto 2021.
  12. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 <5> 부침과 파란의 어린 시절, su hankookilbo.com, 20 febbraio 2003. URL consultato il 17 settembre 2021.
  13. ^ a b c (EN) Mark James Russell, The Golden Age of Korean Rock, in Pop goes Korea: behind the revolution in movies, music, and Internet culture, Stone Bridge Press, 2008, pp. 140-143, ISBN 978-1-933330-68-6, OCLC 182529145. URL consultato il 15 maggio 2021.
  14. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 <6> 부모를 내 손으로 땅에 묻고, su hankookilbo.com, 21 febbraio 2003. URL consultato il 17 settembre 2021.
  15. ^ (KO) [신중현(1)] 신화로 남은 록의 지존, su h21.hani.co.kr, 18 settembre 2003. URL consultato il 31 agosto 2021.
  16. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 <7> 엘비스 프레슬리에 미쳐, su hankookilbo.com, 24 febbraio 2003. URL consultato il 17 settembre 2021.
  17. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 <8> 세 번의 "궁즉통", su hankookilbo.com, 25 febbraio 2003. URL consultato il 17 settembre 2021.
  18. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 (23) 추억속의 명곡 "비속의 여인", su hankookilbo.com, 18 marzo 2003. URL consultato il 19 settembre 2021.
  19. ^ (KO) 비속의 여인 – 에드 훠, su mnet.com (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  20. ^ (KO) Kim Hyung-chan, 김형찬의 대중음악 이야기 가요 흐름 바꾼 펄시스터즈(하), su kookje.co.kr, 16 maggio 2016. URL consultato il 15 maggio 2021.
  21. ^ (EN) Stuart A. Kallen, K-pop: Korea's musical explosion, 2014, p. 7, ISBN 978-1-4677-2042-7, OCLC 830124611. URL consultato il 15 maggio 2021.
  22. ^ (EN) Daniel Tudor, Korea: the impossible country, 2012, ISBN 978-1-4629-1022-9, OCLC 818814904. URL consultato il 15 maggio 2021.
  23. ^ a b (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 "대마초 사건"의 혹한 속에서, su hankookilbo.com, 17 febbraio 2003. URL consultato il 16 settembre 2021.
  24. ^ (KO) [대중음악 100대 명반]7위 신중현과 엽전들 ‘신중현과 엽전들’, su news.khan.co.kr, 13 settembre 2007. URL consultato il 16 maggio 2021.
  25. ^ a b c (EN) Fred Varcoe, Seoul Music: Rockin' in Korea (PDF), su americanradiohistory.com, 20 aprile 1996.
  26. ^ (KO) Shin Jung-hyeon, [나의 이력서]록의 대부 신중현 (18) 타협, 그리고 재기, su hankookilbo.com, 11 marzo 2003. URL consultato il 18 settembre 2021.
  27. ^ (KO) [대중음악 100대 명반]18위 부활 ‘Rock Will Never Die’, su khan.co.kr, 25 ottobre 2007. URL consultato il 19 settembre 2021.
  28. ^ (KO) Kim Hyung-kyung, 록의 대부 신중현, 마지막 발길, su news.hankooki.com, 12 febbraio 2012. URL consultato il 16 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).
  29. ^ (EN) Song Woong-ki, Rocker Shin honored by celebrated guitar maker, su koreaherald.com, 30 marzo 2010. URL consultato il 16 maggio 2021.
  30. ^ (EN) Tori Donahue, South Korean Rock Legend Shin Joong Hyun to Receive Honorary Degree from Berklee, su college.berklee.edu, 16 ottobre 2016. URL consultato il 16 maggio 2021.
  31. ^ (KO) Lee Eun-jung, 신중현 부인상…한국 최초 여성 드러머 명정강 별세, su yna.co.kr, 23 marzo 2018. URL consultato il 19 maggio 2021.
  32. ^ (KO) 2011수상자, su 대중문화예술상.kr. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato l'8 dicembre 2018).
  33. ^ (KO) Park Joo-hyung, [사진]두팔 번쩍 신중현,'보관문화훈장 수상', su chosun.com, 21 novembre 2011.
  34. ^ (KO) Lee Jae-sung, 가수 이적 ‘한국대중음악상’ 4관왕 석권, su hani.co.kr, 5 marzo 2008. URL consultato il 16 maggio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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