Marcello Rosina

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Marcello Rosina
vescovo della Chiesa cattolica
Sub Tuum Praesidium
 
Incarichi ricoperti
 
Nato9 febbraio 1913 a Vescovana
Ordinato presbitero12 luglio 1936 dal vescovo Domenico Mezzadri
Nominato vescovo31 gennaio 1963 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo19 marzo 1963 dal vescovo Guido Maria Mazzocco
Deceduto5 settembre 2001 (88 anni) ad Adria
 

Marcello Rosina (Vescovana, 9 febbraio 1913Adria, 5 settembre 2001) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marcello Rosina nacque a Concadirame di Vescovana (oggi,[1][2] Santa Maria d'Adige), frazione di Vescovana[3] da Angelo e da Osanna Piccolo, in una famiglia dalle robuste radici cristiane.[4] Entrò nel seminario della diocesi di Adria, che sorgeva a Rovigo.

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Fu ordinato sacerdote il 12 luglio 1936 da Domenico Mezzadri, vescovo di Chioggia ed amministratore apostolico di Adria dopo la morte del vescovo Anselmo Rizzi.

Per qualche anno fu segretario particolare del vescovo Guido Maria Mazzocco; poi fu nominato procancelliere e, l'8 ottobre 1960, cancelliere della curia. In tempi successivi fu amministratore del collegio vescovile e del seminario, nonché direttore dell'ufficio amministrativo diocesano.

L'alluvione del Po del 1951 causò grave disagio in quasi tutto il territorio della diocesi, che fu sommerso dalle acque del fiume. Rosina si prodigò per la sua ricostruzione: nell'ambito di tale intervento furono rinnovati il Collegio Vescovile e il Vescovado di Adria e riparate 28 chiese, 10 canoniche, 12 asili, 15 campanili.[5]
Il successore di Mazzocco, il vescovo Giovanni Mocellini (1º gennaio 1969 - 12 marzo 1977), in una delle sue prime visite alla diocesi ebbe infatti a testimoniare pubblicamente la rilevante portata di tali iniziative.[4]
L'11 ottobre 1960 Rosina fu nominato vicario generale.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 gennaio 1963 Rosina fu elevato alla sede titolare di Ezani e nominato vescovo ausiliare di Adria.[6] Ricevette la consacrazione episcopale il 19 marzo dal vescovo Guido Maria Mazzocco, co-consacranti l'arcivescovo di Gorizia e Gradisca Andrea Pangrazio e il vescovo di Comacchio Giovanni Mocellini.

Il 18 settembre 1966 fu nominato dalla Santa Sede amministratore apostolico sede plena di Adria con tutte le facoltà del vescovo residenziale[7].

Partecipò attivamente alle sessioni del Concilio Vaticano II, che si concluse l'8 dicembre 1965.

Il 24 maggio 1969 papa Paolo VI lo elesse amministratore apostolico sede plena delle diocesi di Nepi e Sutri[8] e, dopo la morte del vescovo Giuseppe Gori, avvenuta il 2 luglio 1969, fu nominato amministratore apostolico sede vacante. Il 10 agosto 1974 lo stesso Paolo VI lo nominò vescovo di Nepi e Sutri[9]. Il 10 aprile 1976 la Santa Sede unì le diocesi di Civita Castellana, Orte e Gallese e di Nepi e Sutri nella sua persona.[10]

L'11 febbraio 1986 la Congregazione per i vescovi, con proprio decreto, costituì la nuova diocesi di Civita Castellana, unendo le diocesi di Orte, Gallese, Nepi e Sutri. Marcello Rosina fu nominato primo vescovo della diocesi.[11]
Il 16 febbraio 1991 le sedi vescovili di Orte, Gallese, Nepi e Sutri divennero sedi titolari.[12]

Il 13 febbraio 1988, compiuto il 75º anno di età, presentò al papa la rinuncia al servizio pastorale della diocesi di Civita Castellana in adesione alle disposizioni canoniche; il 2 marzo 1989 la Santa Sede gli comunicò l'accettazione delle dimissioni e la nomina del nuovo vescovo di Civita Castellana[13].

Rimanendo vescovo emerito della diocesi di Civita Castellana, nell'agosto 1990 fece ritorno nel Polesine, risiedendo nell'antico episcopio di Adria.[4]

Morì il 5 settembre 2001; ora è sepolto nella chiesa parrocchiale di Santa Maria d'Adige.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gazzetta ufficiale atto completo DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 gennaio 1956, n. 87, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 19 settembre 2023.
  2. ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Roma, sabato 10 marzo 1956, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 19 settembre 2023.
  3. ^ Frazione Santa Maria d'Adige, su italiamappata.it. URL consultato il 19 settembre 2023.
  4. ^ a b c Stenico.
  5. ^ L'elenco completo delle opere realizzate nel periodo della ricostruzione è riferito in: Tommaso Stenico, Marcello Rosina, Vecchiarelli editore, 2011.
  6. ^ La Settimana Cattolica del 17 febbraio 1963.
  7. ^ Lettera della Sacra Congregazione Concistoriale Prot. N. 983/66-1059/66 dell'8 ottobre 1966.
  8. ^ Annuario Pontificio 1970.
  9. ^ Annuario Pontificio 1975.
  10. ^ Osservatore Romano, 10 aprile 1976.
  11. ^ Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 11 febbraio 1986.
  12. ^ Osservatore Romano, 16 febbraio 1991 - cfr. anche Annuario Pontificio alle singole Sedi titolari.
  13. ^ Congregazione per i Vescovi Prot. N. 376/88 del 2 marzo 1989.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tommaso Stenico, Il vescovo Marcello Rosina, Manziana, Vecchiarelli Editore, 2011, ISBN 978-88-8247-293-1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Ezani Successore
Gaetano De Cicco 31 gennaio 1963 – 10 agosto 1974 sede vacante
Predecessore Vescovo di Nepi e Sutri Successore
Giuseppe Gori 10 agosto 1974 - 11 febbraio 1986 -
Predecessore Vescovo di Civita Castellana, Orte e Gallese Successore
Roberto Massimiliani 10 aprile 1976 – 11 febbraio 1986 -
Predecessore Vescovo di Civita Castellana Successore
- 11 febbraio 1986 – 10 marzo 1989 Divo Zadi
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