Learn to Fly

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Learn to Fly
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaFoo Fighters
Pubblicazione18 ottobre 1999
Durata3:55
Album di provenienzaThere Is Nothing Left to Lose
GenereRock alternativo
EtichettaRoswell, RCA
ProduttoreAdam Kasper, Foo Fighters
Registrazioneprimavera 1999, Studio 606, Alexandria (Virginia)
Registrazione aggiuntiva: Conway Studios, Los Angeles (California)
FormatiCD, 7", MC
NoteGrammy Award Miglior videoclip 2001
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[4]
(vendite: 210 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera del Messico Messico[6]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[7]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[8]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Foo Fighters - cronologia
Singolo precedente
(1998)
Singolo successivo
(2000)

Learn to Fly è un singolo del gruppo musicale statunitense Foo Fighters, pubblicato il 18 ottobre 1999 come primo estratto dal terzo album in studio There Is Nothing Left to Lose.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Terza traccia del disco, il brano con il passare del tempo è divenuto uno dei più noti nella carriera del gruppo. Il testo, scritto dal frontman Dave Grohl durante la sua permanenza in Virginia, risulta di carattere autobiografico e tratta del cercare di «ambientarsi nella fase successiva della tua vita, quel posto dove puoi sederti e rilassarti perché c'erano state così tante stronzate negli ultimi tre anni», alludendo alle vicissitudini legate ai vari cambi di formazione nei Foo Fighters avvenute in quel periodo.[9]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Learn to Fly venne distribuito nel corso del 1999, raggiungendo la top 20 della Billboard Hot 100 statunitense.[9] Due anni più tardi, all'indomani degli attentati dell'11 settembre 2001, fu bandito da alcune stazioni radiofoniche statunitensi (insieme a molti altri brani).[10]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video si svolge su un aereo, ed è una parodia del film L'aereo più pazzo del mondo. Due meccanici di una compagnia aerea (interpretati dai Tenacious D)[9] nascondono nella macchina del caffè una bustina con scritto «WORLD DOMINATION "EROTIC" Sleeping Powder», che causa allucinazioni e comportamenti strani in chiunque beva il caffè. I componenti del gruppo, gli unici a bordo a non averlo bevuto, si trovano costretti a far atterrare l'aereo al posto dei piloti, impossibilitati a farlo.

Nel video, ogni componente del gruppo (Grohl, Nate Mendel e Taylor Hawkins) interpreta sia sé stesso che altri ruoli.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

CD singolo – parte 1 (Australia, Europa)
  1. Learn to Fly – 3:58 (Foo Fighters)
  2. Iron and Stone – 2:52 (The Obsessed)
  3. Have a Cigar – 3:58 (Roger Waters)
CD singolo – parte 2 (Australia, Europa)
  1. Learn to Fly – 3:58 (Foo Fighters)
  2. Make a Bet – 3:28 (Dave Grohl)
  3. Have a Cigar – 3:58 (Roger Waters)
CD (Europa), 7" (Europa), MC (Regno Unito)
  1. Learn to Fly – 3:58 (Foo Fighters)
  2. Have a Cigar – 3:58 (Roger Waters)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1999) Posizione
massima
Australia[11] 36
Austria[11] 69
Canada[12] 13
Francia[11] 172
Germania[11] 97
Nuova Zelanda[11] 23
Paesi Bassi[11] 72
Regno Unito[13] 21
Stati Uniti[12] 13
Stati Uniti (adult top 40)[12] 15
Stati Uniti (alternative)[12] 1
Stati Uniti (mainstream rock)[12] 2
Svezia[11] 52
Svizzera[11] 41

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 luglio 2015, mille musicisti italiani (350 chitarristi, 250 cantanti, 250 batteristi e 150 bassisti) si sono radunati a Cesena, presso il parco dell'ippodromo nell'ambito di un progetto chiamato Rockin'1000, suonando il brano simultaneamente[14]. L'evento, da record per il numero di persone coinvolte, ha avuto lo scopo principale di invitare i Foo Fighters a esibirsi dal vivo proprio nella sopracitata città. Il video ufficiale dell'esecuzione del brano è divenuto subito virale su YouTube e il 31 luglio, attraverso i social network, Grohl ha espresso la sua ammirazione, promettendo che il gruppo avrebbe accolto l'invito,[15] promessa poi mantenuta il 3 novembre successivo con un concerto al Carisport di Cesena.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Learn to Fly (certificazione), su FIMI. URL consultato il 21 maggio 2018.
  2. ^ (EN) Learn to Fly – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  3. ^ (DA) Learn to Fly, su IFPI Danmark. URL consultato il 12 aprile 2022.
  4. ^ (EN) Australian Recording Industry Association, ARIA TITLE ACCREDITATIONS REPORT: For Single Titles Reaching a New Accreditation Level between 1-01-2022 and 30-04-2022 (PDF), su Dropbox. URL consultato il 7 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2022).
  5. ^ (PT) Foo Fighters – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 29 luglio 2023.
  6. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 22 luglio 2020. Digitare "Learn to Fly" in "Título".
  7. ^ (EN) Learn to Fly, su British Phonographic Industry. URL consultato il 29 marzo 2021.
  8. ^ (EN) Foo Fighters - Learn to Fly – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 settembre 2017.
  9. ^ a b c (EN) Why Learn To Fly is Foo Fighters' most uplifting song, su Radio X, 18 settembre 2022. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  10. ^ (EN) Chris Krovatin, The 164 songs that were banned from American radio after 9/11, su Kerrang!, 10 settembre 2021. URL consultato il 3 aprile 2022.
  11. ^ a b c d e f g h (NL) Foo Fighters – Learn To Fly, su Ultratop. URL consultato il 3 aprile 2022.
  12. ^ a b c d e (EN) Foo Fighters – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 29 novembre 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  13. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 24 October 1999 - 30 October 1999, su Official Charts Company. URL consultato il 3 aprile 2022.
  14. ^ Foo Fighters, Cesena e Fabio Zaffagnini: Rockin'1000 da sogno nel cassetto a successo mondiale, su RavennaNotizie.it, 3 agosto 2015. URL consultato il 18 aprile 2024.
  15. ^ 'Rockin' 1000' per i Foo Fighters a Cesena, Dave Grohl dice sì, su Adnkronos, 30 luglio 2015. URL consultato il 24 luglio 2016.
  16. ^ Carmine Saviano, Foo Fighters, la notte delle sorprese. Grohl: "Avete fatto una cosa rivoluzionaria", su la Repubblica, 3 novembre 2015. URL consultato il 24 luglio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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