Peter Lamborn Wilson

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Peter Lamborn Wilson, noto anche con lo pseudonimo di Hakim Bey (Baltimora, 1945[1]Saugerties, 22 maggio 2022[2]), è stato un filosofo, mistico, saggista, anarchico, poeta e scrittore statunitense, conosciuto principalmente come primo propositore del concetto delle Zone Temporaneamente Autonome (TAZ), basate sulla rivisitazione storica delle Utopie Pirata.

Pseudonimo[modifica | modifica wikitesto]

Firma di Peter Lamborn Wilson (alias Hakim Bey) sul frontespizio di Utopie Pirata in una copia per Jay Dobkin.

A volte scrive sotto lo pseudonimo di Hakim Bey (lo pseudonimo può o non può, essere un nome di convenienza usato da altri scrittori radicali fin dal 1970 ed è una combinazione della parola araba che significa "Uomo Saggio" e di un cognome comune nel "Tempio della scienza Moresca". Bey è in Turchia un termine generico per un gentiluomo, generalmente usato dopo un nome e, in questo caso "Hakim" significherebbe "Giudice").

Dettaglio della firma di Peter Lamborn Wilson

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha passato due anni tra India, Pakistan e Afghanistan e sette anni in Iran (dove fu iscritto all'Accademia Iraniana Imperiale di Filosofia, fondata e diretta da Seyyed Hossein Nasr), che lasciò durante la Rivoluzione islamica. Nel 1980 le sue idee evolsero dal guenonismo neo-tradizionalista a una sintesi di anarchismo e situazionismo con mescolanze di sufismo e neopaganesimo. Descrive la sua ideologia come anarchismo ontologico o immediatismo. In passato ha lavorato con il progetto no-profit Autonomedia a Brooklyn.

In aggiunta ai suoi scritti sull'anarchismo e le Zone Temporaneamente Autonome, Wilson ha dedicato i suoi saggi a diversi argomenti, come le tradizioni dei Tong, Charles Fourier, Gabriele D'Annunzio, le connessioni tra il sufismo e le antiche usanze celtiche[senza fonte], la pederastia nella tradizione Sufi, la tecnologia e il luddismo, e l'uso dell'Amanita muscaria nell'Irlanda antica.

I testi poetici di Hakim Bey e le poesie sono apparse in P.A.N.; Panthology One, Two e Three, Ganymede, Exquisite Corpse, vari libri in brossura Acolyte Reader e il NAMBLA Bulletin[3]; per aver sostenuto quest'ultima organizzazione, il cui obiettivo era di legalizzare la pedofilia e la pederastia[4][5], Bey è stato fortemente attaccato da numerosi altri anarchici[6].

Alcune di queste poesie, inclusa la serie Sandburg, sono raccolte nell'inedito DogStar. In italiano alcune traduzioni delle sue opere sono state pubblicate dal 1977 al 1983 sulla rivista Conoscenza Religiosa, fondata e diretta da Elémire Zolla[7].

Le sue traduzioni includono un volume delle poesie di Abu Nuwas, O Tribe That Loves Boys. Ha anche pubblicato un romanzo, The Chronicles of Qamar: Crowstone.

Wilson è un personaggio controverso nell'ambiente anarchico. Alcuni anarchici sociali giudicano le sue idee come vicine all'anarco-individualismo, per via del suo atteggiamento apolitico e interessato a mantenere uno stile di vita anarchico, ovvero un anarchismo rinchiuso in piccole comunità o piccoli gruppi di singoli, castrato della sua forza di cambiamento sociale. Molti anarchici atei e materialisti disapprovano le sue tendenze al misticismo, occultismo e all'irrazionalismo che si ritrovano all'interno delle proprie opere. È stato inoltre attaccato da altri anarchici per la sua difesa della pederastia. Tra i critici più duri nei confronti di Bey vi è stato Murray Bookchin, che a suo tempo lo accantonò a John Zerzan[8] nel saggio Social Anarchism or Lifestyle Anarchism: An Unbridgeable Chasm per il suo atteggiamento mistico-occultista e individualista[9]. La sua opera letteraria viene considerata nell'ambiente anarchico se non altro per avere aperto nuovi dibattiti teorici, soprattutto nel recupero della teoria del caos e nel concetto di TAZ.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Federico Battistutta, No Man's Land, IPOC, Milano, 2012, p. 96.
  2. ^ https://www.repubblica.it/cultura/2022/05/24/news/hakim_bey_una_delle_figure_di_spicco_della_cultura_cyberpunk_e_morto-351063565/
  3. ^ Michael Muhammad Knight (2012). William S. Burroughs Vs. the Qur'an. Soft Skull Press. pp. 76–79. ISBN 978-1-59376-415-9.
  4. ^ Holmes, Ronald M.; Stephen T. Holmes (2002). Current perspectives on sex crimes. SAGE. p. 165. ISBN 0-7619-2416-7.
  5. ^ M DeYoung (March 1989). "The World According to NAMBLA: Accounting for Deviance". Journal of Sociology and Social Welfare 16: 111–126.
  6. ^ Grindon, Gavin. "Blackwell Reference Online Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.". Blackwell Publishing Inc.
  7. ^ Indice di Conoscenza Religiosa, a cura di Matteo Canale
  8. ^ Mclaughlin, Paul (2007). Anarchism and Authority. Aldershot: Ashgate. p. 165. ISBN 0-7546-6196-2.
  9. ^ Bookchin, Murray. Social Anarchism or Lifestyle Anarchism (1995). AK Press: Stirling. ISBN 978-1-873176-83-2. (pp. 20-26)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hakim Bey, T.A.Z. Zone temporaneamente autonome, ShaKe edizioni, 1993-2007, pp. 182, ISBN 978-88-88865-32-4, nuova edizione 2020, T.A.Z. La Zona Autonoma Temporanea, ISBN 9788897109822
  • Peter Lamborn Wilson, Le repubbliche dei pirati. Corsari mori e rinnegati europei nel Mediterraneo, ShaKe edizioni, 2008, pp. 204, ISBN 978-88-88865-49-2, nuova edizione 2022, ISBN 9791280214072
  • Peter Lamborn Wilson, Angeli. Illuminazioni, racconti e immagini sui messaggeri, ShaKe edizioni, 2017, ISBN 9788897109532
  • Hakim Bey, Il giardino dei cannibali. I viaggi filosofici di un sufi beat, ShaKe edizioni, 2010, pp. 196, ISBN 978-88-88865-78-2
  • Hakim Bey, Abel Zug, Orgie dei mangiatori di hashish. Ricettario esotico e spirituale, ShaKe edizioni, 2006, ISBN 9788897109532
  • Hakim Bey, Millennium. La Jihad contro la politica, ShaKe edizioni, 1997, pp. 95, ISBN 88-86926-33-2
  • Hakim Bey, Immediatismo. Caos, desiderio e civiltà, Lanfranchi editore, 2014, ISBN 978-88-363-0079-2
  • Hakim Bey, Avant-gardening, Nautilus, 2011.
  • Hakim Bey, La vendetta di Zarathustra. Il nuovo nichilismo e altri saggi, tr. it. di Alessandro Mazzi e Gianluca Didino, Agenzia X e Ampère Books, 2023, ISBN 978-88-31268-95-0

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