Gwendoline Riley

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Gwendoline Riley (Londra, 1979) è una scrittrice britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Londra, ha studiato letteratura inglese presso la Manchester Metropolitan University e, prima di guadagnarsi la vita grazie ai suoi libri, ha lavorato come cameriera in un bar di Manchester e come redattrice della rivista City Life.

Il suo primo libro, Carmel, è stato segnalato dal quotidiano britannico The Guardian tra i cinque migliori romanzi d'esordio del 2002 e ha vinto il Betty Trask Award[1].

Successivamente, la Riley ha pubblicato i romanzi Sick Notes (2004) e Joshua Spassky (2007, grazie al quale ha vinto il Somerset Maugham Award), Posizioni opposte (2012), la raccolta di racconti Tuesday Nights and Wednesday Mornings: A Novella and Stories (2004) e Primo amore (2017)[2].

Mentre i romanzi Cold water e Sick Notes si svolgono a Manchester, Joshua Spassky e Posizioni opposte sono ambientati negli Stati Uniti, dove l'autrice ha trascorso lunghi periodi.

Nel 2017, con First Love, ha vinto il Geoffrey Faber Memorial Prize (Narrativa)[3].

Nel 2018 è stata eletta membra della Royal Society of Literature[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmel (Cold Water, 2002), Roma, Fazi, 2003 traduzione di Federica Bigotti ISBN 88-8112-414-9.
  • Sick notes (Sick Notes, 2004), Roma, Lain, 2005 traduzione di Federica Bigotti ISBN 88-7625-003-4.
  • Tuesday Nights and Wednesday Mornings: A Novella and Stories (2004) inedito in Italia
  • Joshua Spassky (2007) inedito in Italia
  • Posizioni opposte (Opposed Positions), Roma, Elliot, 2012 traduzione di Federica Bigotti ISBN 978-88-6192-270-9.
  • Primo amore (First Love, 2017), Milano, Bompiani, 2018 traduzione di Tommaso Pincio ISBN 978-88-452-9479-2.
  • I miei fantasmi (My Phantoms, 2021), Milano, Bompiani, 2023, traduzione di Tommaso Pincio ISBN 978-88-301-0943-8.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alice Fisher, On the verge, su theguardian.com, 22 febbraio 2004. URL consultato il 29 agosto 2019.
  2. ^ (EN) Pagina dedicata all'autrice, su literature.britishcouncil.org. URL consultato il 29 agosto 2019.
  3. ^ (EN) Book Awards - Geoffrey Faber Memorial Prize, su librarything.com. URL consultato il 14 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Alison Flood, Royal Society of Literature admits 40 new fellows to address historical biases, su theguardian.com, 28 giugno 2018. URL consultato il 29 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85372369 · ISNI (EN0000 0000 7850 2570 · SBN LO1V257966 · LCCN (ENnb2002014206 · GND (DE133971759 · BNE (ESXX5849620 (data) · BNF (FRcb155643222 (data) · J9U (ENHE987011066523505171 · CONOR.SI (SL140776803 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2002014206