Final Fantasy XIV: Dad of Light

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Final Fantasy XIV: Dad of Light
Titolo originaleFinal Fantasy XIV: Dad of Light
PaeseGiappone
Anno2017
Formatominiserie TV
Generedrammatico
Puntate8
Durata25 min
Lingua originalegiapponese
Crediti
Interpreti e personaggi
Voci e personaggi
Casa di produzioneMainichi Broadcasting System
Prima visione
Prima TV originale
Dal17 aprile 2017
Al31 maggio 2017
Rete televisivaMainichi Broadcasting System/Tokyo Broadcasting System Television
Distribuzione in italiano
DistributoreNetflix
Opere audiovisive correlate
RemakeBrave Father Online: Our Story of Final Fantasy XIV

Final Fantasy XIV: Dad of Light (ファイナルファンタジーXIV 光のお父さん?, Fainaru Fantajī Fōtīn: Hikari no Otōsan) è una miniserie TV in otto parti del 2017.

È stata distribuita il 17 aprile 2017 su MBS/TBS. Internazionalmente, è stata distribuita su Netflix il 1º settembre 2017.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Akio Inaba, per riaccendere il suo legame con il padre Hirotaro, recentemente andato in pensione, gli regala una console con cui giocare al gioco di ruolo online Final Fantasy XIV. Il piano di Akio è quello di connettersi con suo padre nel gioco, sperando di riuscire a farlo aprire sentimentalmente anche nel mondo reale.[1][2][3]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La premessa dello spettacolo viene da un blog giapponese scritto da un giocatore di Final Fantasy XIV che ha presentato il gioco al suo anziano padre.[4] La miniserie era stata inizialmente presentata col titolo tradotto Daddy of Light, ma è stato cambiato da Netflix in Dad of Light per la distribuzione internazionale.[5]

Filmati di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Kiyofumi Yamamoto ha affermato che non è stata utilizzata alcuna manipolazione grafica dei filmati di gioco, poiché il budget di una miniserie con episodi di mezz'ora è molto limitato e ha pensato che fosse meglio evitare di usarlo.[6] Durante lo sviluppo, c'era l'idea di attaccare una telecamera di gioco su un giocatore per simulare ciò che stavano vivendo il padre e il figlio. Molti membri del team di realizzatori erano scettici, ma Yamamoto ha sperimentato per due settimane e ha mostrato al team uno storyboard video che dimostrava che si poteva fare. Si è discusso su quale sarebbe dovuto il frame rate per i filmati di gioco, per decidere se mantenere un frame rate basso (dato da una connessione standard di un appartamento famigliare) o usarne uno alto per una migliore qualità. Dopo una settimana di sperimentazione, Yamamoto ha optato per 30 fotogrammi al secondo a 4K. Yamamoto non solo ha contribuito a produrre la miniserie, ma ha anche contribuito a realizzare le riprese all'interno del gioco. Un'altra sfida era la mancanza (all'epoca) delle espressioni facciali all'interno del gioco. Tutti i filmati all'interno del gioco sono stati girati su un server pubblico di Final Fantasy XIV.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

IGN ha trovato lo spettacolo "affascinante", ma ha ritenuto la premessa troppo lunga per una serie di otto episodi e che Final Fantasy XIV non ha un aspetto così bello come descritto dagli attori.[2] Il periodico GQ ha affermato che la serie non era particolarmente profonda, ben recitata o sorprendente, ma lo trovava comunque avvincente e seria.[1] The Verge ha descritto la serie come "sciocca e dolce", definendo adorabile il lento assorbimento del padre di Akio nel gioco.[3] Polygon ha elogiato il titolo come "divertente da guardare".[7] The Japan Times ha riflettuto su come la miniserie segnali un aumento della televisione giapponese che entra nella coscienza occidentale attraverso Netflix, con molti degli stereotipi del "Giappone strano" dei decenni precedenti sostituiti da materiale più verosimile, "affascinante" e rasserenante.[8]

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 marzo 2019 al Final Fantasy Fan Festival di Tokyo è stato annunciato un adattamento cinematografico della serie.[9] Il film, intitolato Brave Father Online: Our Story of Final Fantasy XIV, è stato distribuito il 21 giugno 2019.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Scott Meslow, I Can't Stop Watching Netflix's Goofy New 'Final Fantasy' Soap Opera, su GQ. URL consultato il 18 maggio 2021.
  2. ^ a b (EN) Final Fantasy XIV: Dad of Light Review - IGN. URL consultato il 18 maggio 2021.
  3. ^ a b (EN) Andrew Webster, Netflix’s new Final Fantasy show is a heartwarming look at parenting through the lens of games, su The Verge, 5 settembre 2017. URL consultato il 18 maggio 2021.
  4. ^ (EN) Megan Farokhmanesh, Oh no, Netflix’s Final Fantasy 14 drama is still called Daddy of Light, su The Verge, 31 marzo 2017. URL consultato il 18 maggio 2021.
  5. ^ (EN) Caty McCarthy, The Netflix Drama Final Fantasy XIV: Daddy of Light Changed Its Name to Dad of Light, World Loses Interest, su USgamer, 30 agosto 2017. URL consultato il 18 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2020).
  6. ^ (JA) 『劇場版ファイナルファンタジーXIV 光のお父さん』エオルゼアパート山本清史監督インタビュー:エオルゼアで映画の撮影が実現するまで, su IGN Japan, 21 giugno 2019. URL consultato il 18 maggio 2021.
  7. ^ (EN) Allegra Frank, Final Fantasy 14: Dad of Light is better than it has any right to be, su Polygon, 5 settembre 2017. URL consultato il 18 maggio 2021.
  8. ^ (EN) Patrick St Michel, 'Final Fantasy XIV: Dad of Light' shows how Japanese TV is moving from 'sadistic' to 'charming', su The Japan Times, 28 settembre 2017. URL consultato il 18 maggio 2021.
  9. ^ (EN) Elise Favis, Netflix's Dad Of Light Is Becoming A Movie In Japan, su Game Informer. URL consultato il 18 maggio 2021.
  10. ^ (EN) ‘Brave Father Online’ is a ‘Final Fantasy’ movie with heart, su Engadget. URL consultato il 18 maggio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]