Fiat G.212
Fiat G.212 | |
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Descrizione | |
Tipo | Aereo da trasporto civile Aereo da trasporto militare |
Equipaggio | 3 |
Progettista | Giuseppe Gabrielli |
Costruttore | Fiat Aviazione |
Data primo volo | 19 gennaio 1947 |
Data entrata in servizio | 1947 |
Utilizzatore principale | Aeronautica Militare |
Esemplari | 19[1] o 26[2] |
Sviluppato dal | Fiat G.12 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 23,06 m |
Apertura alare | 29,34 m |
Altezza | 8,14 m[3] |
Superficie alare | 116,6 m² |
Carico alare | 150 kg/m² |
Peso a vuoto | 11 223 kg |
Peso carico | 17 436 kg |
Passeggeri | 34 |
Propulsione | |
Motore | 3 radiali Pratt & Whitney Twin Wasp R-1830-S1C3-G |
Potenza | 1 065 hp (794 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 375 km/h (203 kt) |
Velocità di crociera | 300 km/h (162 kt) |
Autonomia | 3 000 km (1 621 nmi) |
Tangenza | 7 500 m (24 606 ft) |
Note | dati relativi alla versione G.212 CP |
i dati sono estratti da Aeroplane Monthly[4] | |
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Il Fiat G.212 fu un aereo da trasporto trimotore monoplano ad ala bassa prodotto dall'azienda aeronautica italiana Fiat Aviazione alla fine degli anni quaranta ed impiegato sia in ambito civile che militare nel secondo dopoguerra.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto fu avviato da Giuseppe Gabrielli verso la fine del 1943 con lo scopo di rimpiazzare con un aereo di maggior potenza il Fiat G.12, ma l'andamento della guerra ed un veto posto dalle autorità militari tedesche ritardarono il progetto, il cui prototipo volò il 20 gennaio 1947.
Il prototipo, denominato G.212 CA, era motorizzato con tre motori Alfa Romeo 128 RC.18 che erogavano 860 cv ed era pensato per il trasporto civile; anche l'Aeronautica Militare si interessò al progetto e portò a termine le sue prove di valutazione.
A differenza del predecessore, di cui manteneva l'impostazione generale, il G.212 aveva una nuova fusoliera, in grado di trasportare fino a 30 passeggeri.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il Fiat G.212 venne impiegato prevalentemente nei servizi commerciali: 9 esemplari della variante civile vennero utilizzati dalla compagnia aerea ALI, una compagnia aerea di proprietà della Fiat, a partire dal 1948, operando prevalentemente su collegamenti internazionali con base a Milano. Fu un G.212 della ALI che il 4 maggio 1949 impattò contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, in quella che divenne nota come la Tragedia di Superga, nella quale morì l'intera squadra di calcio del "Grande Torino".[5]
Nello stesso periodo 3 esemplari venivano utilizzati dall'egiziana SAIDE, che li impiegò fino al 1950 sulla rotta Il Cairo-Bengasi-Tripoli-Tunisi. Successivamente vennero incamerati dall'aviazione militare e furono impiegati nel 1957, al tempo della guerra arabo-israeliana, per lo scambio dei prigionieri.
L'Aeronautica Militare italiana invece acquistò una decina di esemplari di Fiat G.212, che vennero impiegati a partire dal 1948 in compiti di addestramento e trasporto.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Fiat G.212 CA
- prototipo dotato del motore Alfa Romeo 128 RC.18 da 860 cavalli.
- Fiat G.212 AV
- è una versione del 1949 attrezzata per l'istruzione in volo ed impiegata dall'AMI: sotto la fusoliera vi era una gondola finestrata con due posti affiancati per allievo ed istruttore e attrezzati con apparecchiature per il puntamento e il fotorilevamento.
- Fiat G.212 CP
- versione destinata all'impiego commerciale, che rispetto al prototipo montava motori Pratt & Whitney R-1830-S1C3-G Twin Wasp.
- Fiat G.212 TP
- versione da trasporto che volò nel 1950.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Civili
[modifica | modifica wikitesto]Militari
[modifica | modifica wikitesto]Velivoli attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]Un solo G.212 si è salvato dalla demolizione ed è anche l'unico trimotore Fiat ancora esistente. È esposto al Museo storico dell'Aeronautica Militare.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Donald 1997, p. 412.
- ^ Aerei Italiani.
- ^ Fiat G.212 (PDF), su Aeronautica Militare. URL consultato il 7 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
- ^ Stroud 1994, p. 68.
- ^ Quella sera a Superga, su Volare, maggio 1999. URL consultato il 6 ottobre 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli aeroplani di tutto il mondo - Modelli civili da 1935 al 1960, 1ª edizione, Verona, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1978.
- (EN) David Donald, The Encyclopedia of World Aircraft, Aerospace Publishing, 1997, ISBN 1-85605-375-X.
Riviste
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Stroud, Post War Propliners: Fiat G.12 and G.212, in Aeroplane Monthly, Volume 23, No. 1, London, IPC, gennaio 1994, pp. 64-68.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fiat G.212
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda tecnica del G.212 - Sito aerei-italiani.net, su aerei-italiani.net. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- Fiat G.212, su Aeronautica Militare, http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx. URL consultato il 18 febbraio 2016.
- (RU) Fiat G.212, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 20 giugno 2010.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Bucci, Mauro Sciancalepore, Luciano Scardicchio, Saverio Scardicchio, Fiat G.212 di Vigna di Valle, su CMPR.it - Club Modellismo Plastico Ravenna, http://www.cmpr.it/home.htm. URL consultato il 20 giugno 2010.
- (EN) Fiat G.212, su WarBird Pictures, http://www.warbirdphotographs.com/. URL consultato il 20 giugno 2010.