Elisa Montessori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Elisa Montessori (Genova, 18 giugno 1931) è una pittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Genova,[1] vive e lavora a Roma in Trastevere, dove ha il suo studio.[1][2][3]

Coltiva l'interesse per il disegno fin dall'infanzia.[4] Si è laureata in Scienze umanistiche nel 1953 presso l'Università La Sapienza.[4] Dopo la laurea, si è formata nello studio di Mirko Basaldella in diretto contatto con il Gruppo Origine: Colla, Burri, e Capogrossi.[5] Con Mirko Basaldella ha iniziato a sperimentare tecniche come tempera all'uovo, ceramica, lavorazione dell'oro e incisione.

Via Cappuccio a Milano, dove Montessori visse con suo marito.

Nel 1955 vinse una borsa di studio per andare a Parigi, ma rimase a Roma dopo il suo incontro con l'ingegnere italo-cinese dell'Olivetti Mario Tchou, appena separato dalla sua prima moglie; i due si sposarono lo stesso anno ed ebbero due figlie.[6][7][8] La loro casa a Milano in via Cappuccio è stata progettata dall'architetto Ettore Sottsass.[9][10] Dopo la tragica morte di Tchou in un incidente d'auto, si risposò con l'architetto Costantino Dardi con cui ebbe una terza figlia, Domitilla Dardi (26 dicembre 1970).[4]

Il regista Francesco Vaccaro le ha dedicato un documentario, rilasciato nel 2004.[11]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Il suo lavoro è multiforme, con l'utilizzo di diverse tecniche.[1][4][12][13] La cultura asiatica è stata una forte fonte di ispirazione,[4][14][15] ad esempio nella serie dei suoi taccuini e nella mostra alla Galleria Giulia nel 2011.[16][17]

Un aspetto importante della sua produzione a partire dagli anni '80 è stato il ruolo dell'illustrazione e della relazione tra immagine e testo sia nella poesia che nella letteratura.[18] Ha prodotto opere ispirate all'opera di Shakespeare,[19] Sylvia Plath,[1] Patrizia Valduga,[1] Emily Dickinson, Marianne Moore, Ingeborg Bachmann[20] e Laura Lilli.[21][22]

Opere nei musei[modifica | modifica wikitesto]

Le sue opere fanno parte di una esposizione permanente al Museo di arte contemporanea (MACRO),[23][24] alla Galleria Comunale d'Arte Moderna, Roma,[25][26] e alla Farnesina.[27] Un ritratto che rappresenta la frammentazione del suo corpo fa parte di una collezione esposta negli Uffizi,[28] acquisita nel 2010.[29]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario de Candio, Farfalle, Roma, Italia, Edizioni Il Ponte, 2009.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Collettive[modifica | modifica wikitesto]

Personali[modifica | modifica wikitesto]

  • La terra dei Masai[53] (1982?)
  • XVII Biennale di San Paolo (1983)[31]
  • Arco d'Alibert (1986)[12]
  • La bellezza della luna, Alessandria (1987)[54]
  • Pastel drawings of William Shakespeare's The Tempest, Biblioteca Casanatense (1988).[19]
  • Pannelli del fiume e della valle, San Polo d'Enza (1988)[55]
  • Le memorie del bianco, ex carcere del Sant'Uffizio (1992)[56]
  • Omaggio a Ingeborg Bachmann with G. Beitling, Palazzo delle esposizioni (1993)[57]
  • Galleria Mazzocchi (1994)[15]
  • Museo Hendrik Christian Andersen, Roma (2002).[14]
  • Mostra d'Arte Contemporanea, Palazzo della Farnesina di Roma (2001)
  • Galleria Giulia (2004)[58]
  • Frammenti dall' Orto Botanico, presented by Stefano Malatesta, Elle Arte, (2004).[59]
  • Shangai Blues, Galleria Nazionale d'Arte Moderna (2006)[60][61]
  • Confini di carta, Galleria Nuvole (2008)[62][63]
  • Villa Giulia (2011)[16]
  • Casa delle Letterature (2017)[20]
  • Monitor (2016–2017)[57]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Roberta Mercuri, Biografia di Elisa Montessori, in Corriere della Sera. URL consultato il 13 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2018).
  2. ^ Marinela Pasquali, Figure dallo sfondo: Padiglione d'arte contemporanea, 26 febbraio-25 marzo 1984, Bologna, Grafis, 1984, p. 98.
  3. ^ Rinaldo Rocco, Dietro la tela di Elisa Montessori, su living.corriere.it, LivingCorriere, 11 dicembre 2008.
  4. ^ a b c d e Daniela Ferraria, Dagli anni Cinquanta ad oggi (1951–2011) " Montessori Elisa, su 150anni.it.
  5. ^ Elisa Montessori – Acquarelli, su artribune.com. URL consultato il 9 marzo 2018.
  6. ^ Unsung Chinese engineer behind first desktop, in South China Morning Post, 14 agosto 2011. URL consultato il 9 marzo 2018.
  7. ^ Giuditta Parolini, MARIO TCHOU. Ricerca e sviluppo per l’elettronica Olivetti, p. 9.
  8. ^ Mario Tchou: Ricerca e sviluppo per l'elettronica Olivetti.
  9. ^ La casa con la bambina cinese, Domus, 406, settembre 1963, pp. 1526
  10. ^ Visioni a_moderne: culture del design in Campania, Alinea Editrice, 2010, p. 54, ISBN 978-88-6055-587-8.
  11. ^ ELISA MONTESSORI, su comingsoon.it. URL consultato il 18 marzo 2018.
  12. ^ a b Le Mostre d'arte, in La Stampa – Tuttolibri, 22 novembre 1986. URL consultato il 18 aprile 2018.
  13. ^ Francesco Vincitorio, Le mostre d'arte, in La Stampa- Tuttolibri, 10 ottobre 1987, p. 8.
  14. ^ a b Linda De Sanctis, Per l'antico rito del tè i segni della Montessori, in La Repubblica, 6 febbraio 2002. URL consultato il 15 marzo 2018.
  15. ^ a b Arte in, Calcagni, 1994, p. 115. URL consultato il 13 giugno 2019.
  16. ^ a b Linda De Sanctis, Fiori, farfalle e matite diario di Elisa Montessori, in La Repubblica, 20 aprile 2011. URL consultato il 25 marzo 2018.
  17. ^ Taccuini di Valerio Palmieri: nulla dies sine linea, p. 17.
  18. ^ Pagine, 16–17, Zone Editrice, 2006.
  19. ^ a b Francesco Vincitorio, Le Mostre d'Arte, in La Stampa- Tuttolibri, 3 dicembre 1988, p. 8.
  20. ^ a b Cecilia Cirinei, Il mondo segreto di Elisa Montessori tra fiori e manguste, in La Repubblica, 8 giugno 2017.
  21. ^ Paolo Mauri, L' ultima partita tra Dio e Lucifero, in La Repubblica, 15 maggio 2010.
  22. ^ libri, in La Repubblica, 24 gennaio 2013. URL consultato il 16 aprile 2018.
  23. ^ L'altra metà dell'arte un percorso al femminile nella collezione macro, su arte.rai.it, RAI. URL consultato l'11 marzo 2018.
  24. ^ L'altra metà dell'arte. Un percorso al femminile nella collezione Macro, Palombi Editori, 2015, ISBN 88-6060-680-2.
  25. ^ Musei, in La Repubblica, 15 maggio 2000. URL consultato il 16 aprile 2018.
  26. ^ Dal Seicento di Cresti all' ultimo Savinio, in La Repubblica, 30 ottobre 2011.
  27. ^ Lea Mattarella, I tesori della Farnesina, in La Repubblica, 20 maggio 2011.
  28. ^ Laboratorio Novecento. Incarnazioni, su polomuseale.firenze.it. URL consultato il 1º aprile 2018.
  29. ^ a b Laura Lombardi, Le capricciose degli Uffizi, in Il Giornale dell'Arte, n. 304, December 2010. URL consultato il 4 aprile 2018.
  30. ^ PREMI 2017 (PDF), su lincei.it, Accademia dei Lincei. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2018).
  31. ^ a b Mantura, Bruno., Contemporanea : Roma, Parcheggio di Villa Borghese, 11. 1973-2. 1974., Incontri internazionali d'arte, 1973, OCLC 898782379. URL consultato il 13 giugno 2019.
  32. ^ Antonio Esposito, Alfonso Fernia e Antonio Labalestra, Gallipoli: Laboratorio di ProgettazioneGallipoli: Laboratorio di Progettazione, Gangemi Editore, p. 271, ISBN 978-88-492-6221-6.
  33. ^ Francesco Moschini, Sentieri interrotti, Edizioni A.A.M., February 1981.
  34. ^ Gli stranieri alla biennale e le due mostre dei giovani, in La Stampa, 13 giugno 1982, p. 54. URL consultato il 9 marzo 2018.
  35. ^ Undicesima Quadriennale di Roma, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 10 marzo 2018.
  36. ^ (FR) Exposition. Paris, Istituto italiano di cultura. 1986.
  37. ^ 2nd ISTANBUL BIENNIAL 1989, su artmap.com. URL consultato il 9 marzo 2018.
  38. ^ Claudio Verna ed Elisa Montessori, in La Stampa, 9 giugno 1999. URL consultato il 15 aprile 2018.
  39. ^ Musei e mostre, in La Stampa, 10 giugno 1999. URL consultato il 15 aprile 2018.
  40. ^ LAVORI IN CORSO 6 collana a cura di Giovanna Bonasegale, su delucaeditori.com, De Luca Editori d'Arte. URL consultato il 9 marzo 2018.
  41. ^ Dal Seicento di Cresti all' ultimo Savinio, in La Repubblica, April 1999. URL consultato il 5 aprile 2018.
  42. ^ Linda De sanctis, Le palme verso il mare con i lievi colori di Elisa, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 15 giugno 2001. URL consultato il 1º aprile 2018.
  43. ^ Linda De sanctis, Da Accardi a Fioroni quando l'arte è donna, in La Repubblica, 24 aprile 2001. URL consultato il 16 aprile 2018.
  44. ^ Arte all'asta per salvare tesori antichi [collegamento interrotto], in Il Tempo, 24 settembre 2006.
  45. ^ c.a.b., L' arte fa festa con le opere di 10 pittrici astratte, in La Repubblica, 7 marzo 2007. URL consultato il 10 aprile 2018.
  46. ^ Linda De Sanctis, Autoritratti di artiste da Catania a Woodman, in La Repubblica, 1º novembre 2007. URL consultato il 2 aprile 2018.
  47. ^ Cecilia Cirinei, Dalla Fioroni a Guccione omaggio a Carla Medini, in La Repubblica, 3 aprile 2008. URL consultato il 2 aprile 2018.
  48. ^ AUTORITRATTE. Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno, su beniculturali.it, MIBACT. URL consultato il 13 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
  49. ^ Bucci Carlo Alberto, Biennale di Venezia, la carica dei romani, in La Repubblica, 26 maggio 2011. URL consultato il 1º aprile 2018.
  50. ^ Elenco artisti (PDF), su beniculturali.it.
  51. ^ mostre, in La Repubblica, 30 luglio 2016. URL consultato il 5 aprile 2018.
  52. ^ Vita, morte e miracoli l'arte della longevità nella città dei vecchi, in La Repubblica, 22 febbraio 2018. URL consultato il 2 aprile 2018.
  53. ^ Alberto Olivetti, "La terra dei Masai" di Elisa Montessori, in Il Manifesto, 25 novembre 2016. URL consultato il 15 marzo 2018.
  54. ^ Acqurelli di Merlo a Casale, in La Stampa, 17 ottobre 1987. URL consultato il 18 aprile 2018.
  55. ^ Altre mostre, in La Stampa – Tuttolibri, 9 settembre 1988. URL consultato il 18 aprile 2018.
  56. ^ Vittoria Biasi, Architetture del bianco: Viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco, in Undicesima Quadriennale di Roma, Gangemi Editore, 2006, p. 14, ISBN 978-88-492-0936-5.
  57. ^ a b Elisa Montessori, su artribune.com. URL consultato il 10 marzo 2018.
  58. ^ Linda De Sanctis, Ombre di Rubsamen e i segni di Elisa, in La Repubblica. URL consultato l'8 aprile 2018.
  59. ^ Paola Nicita, Vecchie foto, insegne d'epoca e le etichette di vino d'autore, in La Repubblica, 9 dicembre 2004. URL consultato il 16 aprile 2018.
  60. ^ Elisa Montessori. Shangai Blues, su opac.lagallerianazionale.com/gnam-web/. URL consultato il 10 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2023).
  61. ^ Stefano Malatesta, Le carte, i libri, le tele illustrazioni di una Miss Marple, in La Repubblica, 12 giugno 2006. URL consultato il 15 aprile 2018.
  62. ^ mostre, in La Repubblica, 7 maggio 2008. URL consultato il 16 aprile 2018.
  63. ^ mostre, in La Repubblica, 8 aprile 2008. URL consultato il 16 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PT) Bruno Mantura, Elisa Montessori, in 17ª Bienal de São Paulo – Catálogo, São Paulo Art Biennial, 1983. URL consultato il 13 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2018).
  • Anne Marie Sauzeau, Sotto il segno di Dafne, Indagine sull'opera di Elisa Montessori, Punctum Press.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN37772619 · ISNI (EN0000 0000 7862 6477 · SBN FERV071558 · ULAN (EN500034790 · LCCN (ENno2007075823 · GND (DE121381455 · WorldCat Identities (ENlccn-no2007075823