Conte di Nithsdale

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Conte di Nithsdale
Corona araldica
Corona araldica
Stemma
Stemma
ParìaParìa di Scozia
Data di creazione1620
Creato daGiacomo I d'Inghilterra
Primo detentoreRobert Maxwell, I conte di Nithsdale
Ultimo detentoreWilliam Maxwell, V conte di Nithsdale
Data di estinzione1716
Trasmissioneal primogenito maschio
Titoli sussidiariLord Maxwell, Eskdale e Carlyle (1620)
Lord Herries di Terregles (1667)
Trattamento d'onoreRight Honourable

Conte di Nithsdale era un titolo nobiliare inglese nella Parìa di Scozia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo venne creato nel 1620 per Robert Maxwell, X lord Maxwell, con possibilità di trasmissione ai suoi eredi maschi. Questi venne creato nel contempo Lord Maxwell, Eskdale e Carlyle. Il titolo di lord Maxwell era già statocreato nella parìa di Scozia nel 1445 per Herbert Maxwell.

Da alcuni storici è stata fatta una certa confusione per il fatto che il secondo lord Maxwell decise di rinunciare al proprio titolo quando era ancora in vita in favore del figlio, il quale ad ogni modo morì poco dopo, facendo ritornare a lui il titolo che poi passarono appunto al nipote.[1] Il quarto lord Maxwell rimase ucciso nella battaglia di Flodden del 1513. L'ottavo lord Maxwell venne decapitato a Edimburgo nel 1613 per aver ucciso per vendetta.

Alla morte del secondo conte di Nithdale nel 1667, i titoli vennero ereditati da John Maxwell, VII lord Herries di Terregles, che divenne così il terzo conte. Questi era pronipote di sir John Maxwell, figlio secondogenito di Robert Maxwell, V conte Maxwell. Suo nipote, il quinto conte, venne coinvolto nell'insurrezione giacobita del 1715 e privato dei propri titoli. Ad ogni modo, lord Nithsdale riuscì a fuggire dalla Torre di Londra grazie all'aiuto della moglie prima della sua esecuzione e riparò a Roma, continuando la discendenza. Un suo discendente verrà riconosciuto in seguito Lord Herries di Terregles.

Lords Maxwell (1445)[modifica | modifica wikitesto]

Conti di Nithsdale (1620)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sir James Balfour Paul, The Scots Peerage, volume VI (David Douglas, Edinburgh, 1909), at pages 477-479

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]