Campionato internazionale sportprototipi 1971

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Campionato internazionale marche 1971
Edizione n. 6 del Campionato internazionale sportprototipi
Dati generali
Inizio10 gennaio
Termine24 luglio
Prove11
Titoli in palio
CostruttoriBandiera della Germania Porsche
Altre edizioni
Precedente -

Il Campionato internazionale marche 1971, la cui denominazione ufficiale è International Championship for Makes, è stata la 6ª edizione del Campionato internazionale sportprototipi.

Organizzato e regolamentato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile, tramite la Commissione Sportiva Internazionale, per le vetture gran turismo gruppo 4 senza limiti di cilindrata e le sport gruppo 5 limitate a 5.0 litri ed i prototipi gruppo 6 limitati a 3.0 litri che concorrono ugualmente per il titolo. Si aggiudica il Campionato la Porsche.

Quattro prove sono valide per il Challenge mondiale endurance.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Titoli assoluti

Viene assegnato un titolo assoluto[1]:

  • Campionato internazionale marche riservato ai costruttori di vetture granturismo gruppo 3, vetture sport gruppo 5 e prototipi gruppo 6.
Altri titoli

Viene inoltre assegnato un titolo di categoria[2]:

  • Trofeo internazionale gran turismo riservato ai costruttori di vetture gran turismo gruppo 4.
Categorie

Partecipano al Campionato le seguenti categorie di vetture[3]:

  • Gruppo 4: vetture gran turismo costruite in numero minimo di 500 esemplari in un anno senza limiti di cilindrata.
  • Gruppo 5: vetture sport costruite in numero minimo di 25 esemplari in un anno con cilindrata nassima di 5.0 litri.
  • Gruppo 6: prototipi senza limiti minimi di esemplari costruiti con cilindrata massima di 3.0 litri.

Alle gare le vetture vengono classificate come Sport (S), Prototipi (P), Gran turismo (GT) e Turismo (T) indifferentemente dal gruppo di appartenenza[3]. Le macchine vengono portate in gara in varie versioni, spesso molto diverse tra loro, pertanto lo stesso modello di auto può gareggiare in categorie diverse anche nella medesima gara[3].

Punteggio

Vengono assegnati 9 punti alla prima vettura classificata, 6 alla seconda, 4 alla terza, 3 alla quarta, 2 alla quinta e 1 alla sesta[4]. Ottiene punti sola la prima vettura classificata di ogni costruttore ed eventuali altri punti dello stesso non vengono attribuiti a nessuno[4]. Per la classifica finale si contano i migliori 8 piazzamenti di ogni costruttore[4].

Calendario

Il calendario del Campionato internazionale marche nel 1971 prevede 11 prove: 1000 km di Buenos Aires, 24 Ore di Daytona, 12 Ore di Sebring, 1000 km di Brands Hatch, 1000 km di Monza, 1000 km di Spa, Targa Florio, 1000 km del Nürburgring, 24 Ore di Le Mans, 1000 km di Zeltweg, 6 Ore di Watkins Glen. Tutte le prove, tranne quelle di Buenos Aires e Brands Hatch sono valide anche per il Trofeo internazionale gran turismo. La 12 Ore di Sebring, la Targa Florio, la 1000 km del Nürburgring e la 24 Ore di Le Mans sono valide per il Challenge mondiale endurance.

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono riportati i costruttori che hanno ottenuto punti validi per il Campionato internazionale marche oltre alle vetture ed i piloti con cui li hanno ottenuti[1][3]:

Gruppo 4
Bandiera degli Stati Uniti Chevrolet: Corvette (Tony DeLorenzo, Don Yenko, Robert R. Johnson, John Greenwood)
Gruppo 5
Bandiera dell'Italia Ferrari: 512 M, 512 S spyder(José Juncadella, Carlos Pairetti, Ronnie Bucknum, Tony Adamowicz, Mark Donohue, David Hobbs, Herbert Müller, René Herzog, Sam Posey, Pam, Mario Casoni, Alain De Cadenet, Lothar Motschenbacher)
Bandiera del Regno Unito Lola: T70 Mk III B (Teddy Pilette, Gustave Gosselin)
Bandiera della Germania Porsche: 917 K (Jo Siffert, Derek Bell, Pedro Rodríguez, Jackie Oliver, Vic Elford, Gérard Larrousse, Helmut Marko, Gijs van Lennep, Richard Attwood)
Gruppo 6
Bandiera dell'Italia Alfa Romeo: T 33/3-71, T 33/3 (Rolf Stommelen, Nanni Galli, Andrea De Adamich, Henri Pescarolo, Nino Vaccarella, Toine Hezemans, Ronnie Peterson)
Bandiera dell'Italia Ferrari: 312 PB (Jacky Ickx, Clay Regazzoni)
Bandiera del Regno Unito Lola: Lola T212 (Jo Bonnier, Richard Attwood)
Bandiera della Germania Porsche: 908/03 (Vic Elford, Gérard Larrousse)

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella riassuntiva sono riportati i costruttori, le vetture e le relative classi di appartenenza, ed i piloti vincitori assoluti[3].

Data Gara Costruttore Vettura Categoria Piloti
1 10 gennaio Bandiera dell'Argentina 1000 km di Buenos Aires Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Jo Siffert-Derek Bell
2 31 gennaio Bandiera degli Stati Uniti 24 Ore di Daytona Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Pedro Rodríguez-Jackie Oliver
3 20 marzo Bandiera degli Stati Uniti 12 Ore di Sebring Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Vic Elford-Gérard Larrousse
4 4 aprile Bandiera del Regno Unito 1000 km di Brands Hatch Bandiera dell'Italia Alfa Romeo T 33/3-71 Gruppo 6 Andrea De Adamich-Henri Pescarolo
5 25 aprile Bandiera dell'Italia 1000 km di Monza Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Pedro Rodríguez-Jackie Oliver
6 9 maggio Bandiera del Belgio 1000 km di Spa Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Pedro Rodríguez-Jackie Oliver
7 16 maggio Bandiera dell'Italia Targa Florio Bandiera dell'Italia Alfa Romeo T 33/3 Gruppo 6 Nino Vaccarella-Toine Hezemans
8 30 maggio Bandiera della Germania 1000 km del Nürburgring Bandiera della Germania Porsche 908/03 Gruppo 6 Vic Elford-Gérard Larrousse
9 12-13 giugno Bandiera della Francia 24 Ore di Le Mans Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Helmut Marko-Gijs van Lennep
10 27 giugno Bandiera dell'Austria 1000 km di Zeltweg Bandiera della Germania Porsche 917 K Gruppo 5 Pedro Rodríguez-Richard Attwood
11 24 luglio Bandiera degli Stati Uniti 6 Ore di Watkins Glen Bandiera dell'Italia Alfa Romeo T 33/3-71 Gruppo 6 Andrea De Adamich-Ronnie Peterson

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Campionato internazionale marche[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella riassuntiva viene riportata la classifica completa del Campionato internazionale marche[1].

Pos Costruttori Pr 1 Pr 2 Pr 3 Pr 4 Pr 5 Pr 6 Pr 7 Pr 8 Pr 9 Pr 10 Pr 11 Totale
1 Bandiera della Germania Porsche 9 9 9 (4) 9 9 (3) 9 9 9 (6) 72
2 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 4 6 9 4 4 9 (3) 6 9 51
3 Bandiera dell'Italia Ferrari 2 6 1 6 1 4 3 3 26
4 Bandiera del Regno Unito Lola 1 4 5
5 Bandiera degli Stati Uniti Chevrolet 3 2 5

Trofeo internazionale gran turismo[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella riassuntiva viene riportata la classifica completa del Trofeo internazionale gran turismo[2].

Pos Costruttori Pr 2 Pr 3 Pr 5 Pr 6 Pr 7 Pr 8 Pr 9 Pr 10 Pr 11 Totale
1 Bandiera della Germania Porsche (4) 6 9 9 9 9 9 9 (6) 60
2 Bandiera degli Stati Uniti Chevrolet 9 9 1 9 28
3 Bandiera della Germania Opel 3 3
4 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 1 1

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo 5
Gruppo 6

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) 1971 - International Championship for Makes - final positions and tables, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  2. ^ a b (EN) 1971 - International Grand Touring Trophy - final positions and tables, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  3. ^ a b c d e (EN) 1971 - International Championship for Makes, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2008).
  4. ^ a b c Maurizio Ravaglia e Gianni Cancellieri, Campionati internazionali di velocità - Campionato del mondo Sport Prototipi, in Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003, pp. 145-160.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Zana, L'epopea delle Sport e Prototipi, Giorgio Nada Editore, 2011, ISBN 978-88-7911-535-3.
  • Maurizio Ravaglia & Gianni Cancellieri, Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Automobilismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di automobilismo