Blaž Kavčič

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Blaž Kavčič
Kavčič nel 2015
Nazionalità Bandiera della Slovenia Slovenia
Altezza 188 cm
Peso 79 kg
Tennis
Termine carriera 17 settembre 2022[1]
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 57-89 (39.04%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 68º (6 agosto 2012)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2013)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2010, 2011, 2012, 2013)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2015)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2014)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2012)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 13-17 (43.33%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 178º (14 maggio 2012)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon
Bandiera degli Stati Uniti US Open 1T (2011, 2012)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al termine della carriera

Blaž Kavčič (Lubiana, 5 marzo 1987) è un ex tennista sloveno. È stato attivo soprattutto nell'ATP Challenger Tour, circuito nel quale ha vinto 17 titoli in singolare e tre in doppio. Le sue migliori posizioni nel ranking ATP sono state la 68ª in singolare, raggiunta nell'agosto 2012, e la 178ª in doppio del maggio 2012.

Nel circuito maggiore ha raggiunto una semifinale in doppio ed è arrivato alcune volte nei quarti di finale in singolare. Ha fatto il suo esordio nella squadra slovena di Coppa Davis nel 2006 e il suo ultimo match della carriera l'ha giocato nel settembre 2022 in Coppa Davis,[1] nella quale ha un bilancio di 23 vittorie su 36 incontri disputati tra singolare e doppio.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente da una famiglia di sportivi, dediti soprattutto allo sci alpino, comincia a praticare tennis a quattro anni, incoraggiato dal nonno Ludvik. A 14 anni vince l'European Masters Tournament a Prato. Nel dicembre 2004 guadagna il primo punto ATP superando il primo turno al torneo Futures Qatar F5 a Doha. Nell'agosto 2005 arriva per la prima volta in semifinale in un Futures al torneo Croatia F4 e verso fine estate dell'anno successivo arrivano i primi titoli nei tornei Futures Croatia F3 ed F6, a cui si aggiunge in dicembre la finale al Tunisia F7. In aprile aveva debuttato nella squadra slovena di Coppa Davis nella sfida contro l'Algeria, vincendo il proprio incontro in singolare.[2] Verso fine anno fa il suo esordio con due sconfitte nel circuito Challenger.

2007-2008[modifica | modifica wikitesto]

Ormai nei primi 400 del ranking ATP, nell'estate 2007 comincia a frequentare abitualmente il circuito Challenger, vince il primo incontro di categoria in settembre e in dicembre raggiunge per la prima volta una semifinale di un Challenger a Burnie in Tasmania. Al turno decisivo delle qualificazioni del PBZ Zagreb Indoors del febbraio 2008 sconfigge in tre set l'ucraino Serhij Stachovs'kyj accedendo per la prima volta al tabellone principale di un torneo dell'ATP Tour, ma viene subito eliminato dal croato Roko Karanušić. Al successivo Challenger di Tangeri batte per la prima volta un Top 100 eliminando in due set al primo turno il nº 87 ATP Thierry Ascione. In aprile partecipa alla sfida di Coppa Davis valida per il primo turno della Zona Euro-Africana contro Cipro, perdendo in due set contro Marcos Baghdatis e vincendo per 6-1 6-1 su Photos Kallias. A maggio si qualifica al tabellone principale dell'International Series Hypo Group Tennis International di Pörtschach. Al primo turno del main draw batte Tejmuraz Gabašvili, vincendo il suo primo incontro nel circuito maggiore, prima di venire eliminato da Igor' Kunicyn. Le due semifinali raggiunte in agosto nei Challenger uzbechi di Bukhara e Karshi gli consentono un balzo di 70 posti nel ranking ATP, arrivando in 240ª posizione e chiudendo la stagione in 254ª.

2009-2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2009 fa la sua prima esperienza in un torneo del Grande Slam partecipando alle qualificazioni dell'Australian Open, vince il primo incontro e viene eliminato al secondo. In maggio raggiunge per la prima volta una finale Challenger a Sanremo e perde la finale contro il sudafricano Kevin Anderson, la settimana successiva perde nuovamente in finale al Busan Open Challenger. Il primo successo in questa categoria arriverà il 7 giugno 2009 al Trofeo Cassa di Risparmio Alessandria battendo in due set in finale Jesse Levine ed entrando per la prima volta nella top 200. Il mese dopo si ripete nel Mamaia Challenger di Costanza sconfiggendo in finale Julian Reister e in luglio perde la finale contro Paolo Lorenzi al Rijeka Open, risultati che lo proiettano alla 135ª posizione del ranking. A luglio si qualifica per il tabellone principale del Croatia Open Umag, ma viene subito eliminato dall'esperto cileno Nicolás Massú. Nel gennaio 2010, agli Australian Open, si qualifica per la prima volta al tabellone principale di un torneo del Grande Slam, uscendo al primo turno per mano dello statunitense Wayne Odesnik. Alcuni buoni risultati nei tornei successivi lo portano nella top 100 il 22 marzo. In maggio raggiunge per la prima volta i quarti in un torneo ATP a Zagabria. Supera per la prima volta il primo turno in un torneo dello Slam al successivo Roland Garros, approfittando del ritiro di Eduardo Schwank quando Kavčič conduceva 2 set a 1 e 4-0 nel quarto set; nel turno successivo strappa un set al nº 8 del mondo Andy Roddick. All'esordio nel main draw di Wimbledon viene sconfitto al primo turno da Łukasz Kubot. Ad agosto si aggiudica il Karshi Challenger e in settembre il Rijeka Open e il BMW Ljubljana Open, chiudendo l'anno a ridosso dei primi 100.

2011[modifica | modifica wikitesto]

Comincia la stagione disputando l'Aircel Chennai Open, torneo indiano di categoria ATP 250. Al primo turno elimina in due set il numero 45 del mondo Jérémy Chardy, batte poi sempre in due set Robert Kendrick prima di arrendersi al top 10 Tomáš Berdych. Supera quindi le qualificazioni all'Australian Open, al primo turno del tabellone principale elimina il nº 56 ATP Kevin Anderson e al secondo turno rimonta due set e perde al quinto contro il nº 10 del mondo Michail Južnyj. A fine aprile raggiunge i quarti nell'ATP 250 di Belgrado e al primo turno del Roland Garros concede solo 7 giochi al nº 83 ATP Ernests Gulbis. Il 13 giugno arriva alla 72ª posizione della classifica mondiale, nuovo best ranking. All'esordio nel tabellone principale degli US Open, strappa un set al nº 31 ATP Ivan Ljubičić. In settembre si aggiudica il Challenger di Banja Luka, battendo in finale il numero uno del tabellone Pere Riba per 6-4 6-1. Per la prima volta chiude la stagione tra i top 100, in 92ª posizione.

2012[modifica | modifica wikitesto]

I primi risultati di rilievo dell'anno arrivano a Florianopolis, in Brasile, dove raggiunge la finale sia in singolare, dove viene sconfitto da Simone Bolelli, che nel doppio, dove invece vince il trofeo in coppia con il croato Antonio Veić. In aprile si impone, sempre in Brasile, nel Challenger di San Paolo, vincendo in finale contro il brasiliano Julio Silva per 6-3 7-5 e in giugno a Fürth superando in finale in tre set l'ucraino Serhij Stachovs'kyj. Prende poi parte alle Olimpiadi di Londra dove supera al primo turno l'indiano Vishnu Vardhan per poi perdere contro lo spagnolo David Ferrer. In questo periodo segna quello che rimarrà il suo best ranking, raggiungendo il 68º posto nella classifica ATP. La seconda parte della stagione gli regala poche soddisfazioni e riesce a chiudere la stagione tra i top 100 per il secondo anno consecutivo grazie alla semifinale raggiunta in novembre nel Challenger brasiliano del São Léo Open.

2013[modifica | modifica wikitesto]

Ad inizio stagione ottiene la sua prima qualificazione al terzo turno di uno Slam agli Australian Open, superando prima il nº 33 ATP Thomaz Bellucci e al secondo turno James Duckworth; viene estromesso dal torneo dal numero otto del mondo Jo-Wilfried Tsonga. Il mese dopo arriva di nuovo ai quarti nell'ATP 250 di Zagabria. Al secondo turno del Roland Garros perde al quinto set contro il nº 22 ATP Andreas Seppi e al secondo turno dell'ATP 500 di Amburgo strappa un set al padrone di casa e nº 11 del mondo Tommy Haas. L'unico titolo dell'anno arriva il 1º settembre in Thailandia, dove il tennista sloveno si impone al Challenger di Bangkok da numero uno del tabellone. Gli scarsi risultati di fine stagione lo spingono fuori dalla top 100 e chiude la stagione al 104º posto del ranking.

2014[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima parte dell'anno, supera un turno agli Australian Open, agli ATP 250 di Sydney e Marsiglia. Coglie i primi successi stagionali in giugno di nuovo nel circuito Challenger, aggiudicandosi in sequenza prima il titolo a Fergana, in Uzbekistan, e subito dopo a Tianjin, in Cina. A inizio luglio si aggiudica anche il titolo a Portorose, in Slovenia. Grazie a questi successi torna tra i primi cento nel ranking ATP, avvicinandosi al suo best ranking dopo Portorose, quando si piazza in 75ª posizione. In agosto raggiunge per la prima volta in carriera il terzo turno agli US Open superando i due top 50 Donald Young e Jérémy Chardy, ma si ritira prima di affrontare Wawrinka al terzo turno. Rientra in novembre dopo due mesi di sosta e incassa due sconfitte al primo turno, chiudendo l'annata al 105º posto.

2015[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione superando le qualificazioni e il primo turno a Doha e viene eliminato al secondo per mano di Tomáš Berdych. Esce al primo turno dell'ATP 250 di Sydney e all'Australian Open. In marzo torna ad alzare un trofeo battendo nella finale del Challenger di Shenzhen André Ghem. Il mese dopo perde la finale del Challenger della Batman Cup contro Dudi Sela e subito dopo esce al primo turno nell'ATP 250 di Istanbul dopo aver superato le qualificazioni. Fra i pochi risultati positivi del resto della stagione vi sono il secondo turno raggiunto a Wimbledon e la semifinale al Las Vegas Tennis Open in ottobre. Quello stesso mese vince il secondo titolo in carriera in doppio in coppia con Grega Žemlja al Sacramento Challenger. Gli scarsi risultati in singolare del 2015 lo costringono a giocare soprattutto nei Challenger e lo portano a fine stagione al 151º posto del ranking.

2016[modifica | modifica wikitesto]

La stagione comincia male con la frattura dell'osso di un piede quando sta per affrontare il torneo di qualificazione all'Australian Open, e il 12 gennaio si sottopone a un'operazione.[3] Rientra nel circuito in giugno e il primo risultato di rilievo è la finale raggiunta in luglio al Winnipeg Challengerg, persa contro Gō Soeda. A inizio settembre ritrova Soeda nella finale del Bangkok Challenger IV e si aggiudica il titolo grazie al ritiro del giapponese nel secondo set. Verso fine stagione raggiunge i quarti nei Challenger di Shanghai, Nanchang e Ortisei. Chiude la sfortunata stagione al 217º posto del ranking, dopo essere stato al 452º in luglio.

2017[modifica | modifica wikitesto]

Inizia il 2017 raggiungendo la finale nel Challenger di Bangkok e perde in due set da Janko Tipsarević. A fine gennaio arriva in semifinale al Challenger di Rennes e il mese dopo perde la finale del Challenger di Kyoto contro il padrone di casa Yasutaka Uchiyama. Al Challenger di Shenzhen in marzo trova la strada sbarrata dall'altro giapponese Yūichi Sugita, che lo batte nella finale. Ottiene alcuni discreti risultati nei Challenger successivi e rientra nella top 100, dove mancava dal giugno 2015, vincendo quello di Winnipeg in luglio superando in finale il padrone di casa Peter Polansky. A fine mese, sempre in Canada e contro Polansky nella finale, vince il Challenger di Granby. Verso fine anno raggiunge due semifinali nei Challenger cinesi di Shuzhou e Shenzhen 2. Per la prima volta dal 2012 finisce la stagione nella top 100, in 97ª posizione.

2018[modifica | modifica wikitesto]

Sconfitto al primo turno dell'Australian Open, Kavčič torna a vincere un incontro nel main draw di un torneo del circuito maggiore al Sofia Open sconfiggendo Laslo Đere, per uscire al secondo turno; l'ultima vittoria risaliva al luglio del 2017. Perde al primo turno a New York e Marsiglia, tornei ai quali partecipa per diritto di classifica. Supera invece le qualificazioni al torneo di Dubai, e viene eliminato ancora al primo turno. Le sconfitte al primo turno continuano ad arrivare in due Challenger cinesi, a Houston e al Roland Garros. Interrompe la serie negativa verso fine giugno ad Antalya, superando le qualificazioni e battendo al primo turno Marcos Baghdatis. Osserva quindi una pausa di oltre due mesi e al rientro in settembre si ritrova al 292º posto del ranking. Si riscatta nel finale di stagione vincendo il titolo allo Shanghai Challenger, battendo in finale Hiroki Moriya, e raggiungendo una semifinale e una finale in altri due Challenger cinesi, che gli consentono di chiudere la stagione alla 206ª posizione ATP.

2019-2020[modifica | modifica wikitesto]

Salta la prima metà del 2019 a causa di un infortunio al ginocchio e rientra a fine giugno fermandosi al secondo turno di qualificazione a Wimbledon. Ottiene gli unici risultati significativi di fine stagione nei tornei Challenger raggiungendo i quarti a Maiorca e le semifinali a Istanbul e nel torneo statunitense JSM Challenger. Finisce l'annata al 345º posto del ranking. Inizia discretamente il 2020 arrivando ai quarti nel Challenger di Numea, miglior risultato della prima parte della stagione. Dopo lo stop osservato dal tennis mondiale per la pandemia di COVID-19, l'unico risultato di rilievo è la finale raggiunta in ottobre al Challenger di Biella, nella quale è costretto a ritirarsi sul punteggio di 7-6, 4-6 a causa di uno stiramento muscolare.[4]

2021-2022[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione 2021 con l'eliminazione nelle qualificazioni dell'ATP 250 di Adalia. Nei successivi Challenger di gennaio e febbraio non supera mai il secondo turno. In marzo raggiunge la semifinale a Las Palmas in singolare e in coppia con Blaž Rola vince il torneo di doppio a Zara. Due settimane più tardi perde contro lo stesso Rola la finale a Spalato, portandosi a ridosso della top 200. Nel periodo successivo non supera mai il secondo turno nei Challenger né alle qualificazioni dei tre ultimi Slam stagionali e si infortuna al primo turno di qualificazione agli US Open, che sarà il suo ultimo incontro della stagione. Nel luglio 2022 torna alle gare dopo più di 10 mesi, gioca due tornei di doppio nel circuito ITF e vince un solo incontro. Annuncia il ritiro dall'agonismo prima del suo ultimo match in carriera, dove si impone in doppio in Coppa Davis nella sfida vinta 4-0 contro l'Estonia nel settembre 2022.[1]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate a fine carriera..

Tornei Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Titoli (17)[modifica | modifica wikitesto]
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 31 maggio 2009 Bandiera dell'Italia Alessandria Challenger, Alessandria Terra rossa Bandiera degli Stati Uniti Jesse Levine 7-5, 6-3
2. 28 giugno 2009 Bandiera della Romania Mamaia Challenger, Costanza Terra rossa Bandiera della Germania Julian Reister 3-6, 6-3, 6-4
3. 21 agosto 2010 Bandiera dell'Uzbekistan Karshi Challenger, Karshi Terra rossa Bandiera della Nuova Zelanda Michael Venus 7–6(6), 7–6(5)
4. 5 settembre 2010 Bandiera della Croazia Rijeka Open, Fiume Terra rossa Bandiera della Spagna Rubén Ramírez Hidalgo 6-4, 3-6, 7–6(5)
5. 26 settembre 2010 Bandiera della Slovenia BMW Ljubljana Open, Lubiana Terra rossa Bandiera del Belgio David Goffin 6-2, 4-6, 7-5
6. 12 settembre 2011 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Banja Luka Challenger, Banja Luka Terra rossa Bandiera della Spagna Pere Riba 6-4, 6-1
7. 8 aprile 2012 Bandiera del Brasile IS Open de Tenis, San Paolo Terra rossa Bandiera del Brasile Júlio Silva 6-3, 7-5
8. 10 giugno 2012 Bandiera della Germania Franken Challenge, Fürth Terra rossa Bandiera dell'Ucraina Serhij Stachovs'kyj 6-3, 2-6, 6-2
9. 26 agosto 2013 Bandiera della Thailandia Bangkok Challenger, Bangkok Cemento Bandiera della Corea del Sud Suk-Young Jeong 6-3, 6-1
10. 9 giugno 2014 Bandiera del Kazakistan Fergana Challenger, Fergana Cemento Bandiera della Russia Aleksandr Kudrjavcev 6-4, 7–6(8)
11. 16 giugno 2014 Bandiera della Cina Tianjin Open, Tientsin Cemento Bandiera della Russia Aleksandr Kudrjavcev 6-2, 3-6, 7-5
12. 7 luglio 2014 Bandiera della Slovenia Tilia Slovenia Open, Portorose Terra rossa Bandiera del Lussemburgo Gilles Müller 7-5, 6(4)–7, 6-1
13. 21 marzo 2015 Bandiera della Cina Gemdale ATP Challenger, Shenzhen Cemento Bandiera del Brasile André Ghem 7-5, 6-4
14. 4 settembre 2016 Bandiera della Thailandia Bangkok Challenger IV, Bangkok Cemento Bandiera del Giappone Gō Soeda 6-0, 1-0 rit
15. 16 luglio 2017 Bandiera del Canada Winnipeg Challenger, Winnipeg Cemento Bandiera del Canada Peter Polansky 7-5, 3-6, 7-5
16. 24 luglio 2017 Bandiera del Canada Challenger Banque Nationale de Granby, Granby Cemento Bandiera del Canada Peter Polansky 6-3, 2-6, 7-5
17. 16 settembre 2018 Bandiera della Cina Shanghai Challenger, Shanghai Cemento Bandiera del Giappone Hiroki Moriya 6-1, 7–6(1)

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Titoli (3)[modifica | modifica wikitesto]
Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 4 marzo 2012 Bandiera del Brasile Cyclus Open de Tenis, Florianópolis Terra rossa Bandiera della Croazia Antonio Veić Bandiera della Spagna Javier Martí
Bandiera del Portogallo Leonardo Tavares
6-3, 6-3
2. 11 ottobre 2015 Bandiera degli Stati Uniti Sacramento Challenger, Sacramento Cemento Bandiera della Slovenia Grega Žemlja Bandiera della Germania Daniel Brands
Bandiera della Germania Dustin Brown
6-1, 3-6, [10-3]
3. 27 marzo 2021 Bandiera della Croazia Zadar Open, Zara Terra rossa Bandiera della Slovenia Blaž Rola Bandiera della Slovacchia Lukáš Klein
Bandiera della Slovacchia Alex Molčan
2–6, 6–2, [10–3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Slovenia advance in Davis Cup, su sloveniatimes.com, 18 settembre 2022. URL consultato il 23 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2022).
  2. ^ a b (EN) Blaz Kavcic, su daviscup.com.
  3. ^ (EN) Blaz Kavcic - Bio - Year by year, su atptour.com. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  4. ^ Kavcic si blocca, il Challenger di tennis va all’argentino Bagnis, su lastampa.it. URL consultato il 12 gennaio 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]