Bernd Storck

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Bernd Storck
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza 182 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Sepsi
Termine carriera 1989 - giocatore
Carriera
Giovanili
1977Bandiera non conosciuta Spvgg. Boele-Kabel v. 1882 e. V.
1977-1981Bochum
Squadre di club1
1981-1983Bochum24 (1)
1983-1989Borussia Dortmund146 (7)
Nazionale
Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest U-217 (?)
Carriera da allenatore
1996-2002Hertha BerlinoColl.Tecnico
2003-2004WolfsburgColl.Tecnico
2005-2006PartizanColl.Tecnico
2006-2007Borussia DortmundColl.Tecnico
2008Almaty
2008Bandiera del Kazakistan Kazakistan U-21
2008-2009Bandiera del Kazakistan KazakistanInterim
2009-2010Bandiera del Kazakistan Kazakistan
2011Bandiera del Kazakistan Kazakistan U-19
2012-2014OlympiakosGiovanili
2015Bandiera dell'Ungheria Ungheria U-20
2015Bandiera dell'Ungheria UngheriaInterim
2015-2017Bandiera dell'Ungheria Ungheria
2018-2019R.E. Mouscron
2019-2020Cercle Bruges
2020-2021DAC Dun. Streda
2021-2022Genk
2022Eupen
2022-2023Kortrijk
2023-Sepsi
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 novembre 2023

Bernd Storck (Herne, 25 gennaio 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco, di ruolo difensore, tecnico del Sepsi.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Difensore, ha giocato con il Bochum e con il Borussia Dortmund, vincendo la Coppa di Germania nel 1989.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizi e Almatı[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 1996, lavorando come collaboratore tecnico nell'Hertha Berlino, nel Wolfsburg, nel Partizan e nel Borussia Dortmund.

Il 9 luglio 2008 subentra all'esonerato Marco Bragonje alla guida della squadra kazaka dell'Almatı, che si trova al quindicesimo posto in campionato con l'obiettivo di portare la squadra fuori dalla zona retrocessione.[1] Si piazza ottavo con 37 punti e perde la finale della Coppa del Kazakistan per 3 a 1 contro l'Aqtöbe. Il 15 dicembre, con lo scioglimento del club per debiti, lascia il ruolo.

Kazakistan[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 settembre viene assunto come allenatore interim del Kazakistan in sostituzione dell'esonerato Arno Pijpers.[2][3] Debutta con una sconfitta per 5 a 1 contro l’Inghilterra di Fabio Capello al Wembley Stadium per le qualificazioni al Mondiale del 2010. Il 30 gennaio 2009 la federazione kazaka lo conferma alla guida della panchina. Il 15 gennaio 2010 rinnova il contratto per un altro anno.[4] Il 15 ottobre dopo quattro sconfitte nelle prime quattro partite per le qualificazioni all'Europeo del 2012 viene esonerato.[5]

Nel febbraio 2011 viene nominato selezionatore per l'Under-19. Il 21 settembre seguente rassegna le dimissioni per problemi familiari.[6]

Ungheria Under-20[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 marzo 2015 viene nominato dalla federazione ungherese come nuovo direttore sportivo.[7] Nel 2015 è l'allenatore della nazionale ungherese Under-20 al Mondiale di categoria. Qui la sua squadra passa il girone come quarta miglior terza nonostante due sconfitte (con Brasile e Nigeria) e appena una vittoria (con la Corea del Nord). Tuttavia, la Nazionale magiara viene eliminata agli ottavi di finale dalla Serbia futura campione per 2-1, con quest'ultima che è riuscita a pareggiare solo al novantunesimo e a vincere alla fine del secondo tempo supplementare con un'autorete di Attila Talabér.[8][9]

Ungheria[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio dello stesso anno viene nominato allenatore anche della Nazionale maggiore dopo la decisione di Pál Dárdai, allora CT ad interim, di lasciare la selezione per diventare allenatore dell'Hertha Berlino (squadra in cui era stato allenato dallo stesso Storck circa quindici anni prima).[10] Trova la squadra al terzo posto del proprio girone di qualificazione all'Europeo 2016 e riesce a mantenere questa posizione fino alla fine, andando a disputare così lo spareggio con la Norvegia.

L'andata, il 12 novembre 2015 ad Oslo, termina 1-0 per gli ospiti con gol di László Kleinheisler (alla sua prima presenza in Nazionale).[11] Il ritorno si gioca invece a Budapest tre giorni dopo e i Magiari si impongono per 2-1 (gol di Tamás Priskin e Markus Henriksen, autore anche di un'autorete); Storck riesce così nell'impresa di far qualificare la Nazionale ungherese al campionato europeo per la prima volta dal 1972.[12]

All'Europeo 2016 l'Ungheria è nel girone F con Portogallo, Austria e Islanda; la sua squadra, a sorpresa, vince il girone con 5 punti, ottenuti grazie ad una vittoria con l'Austria per 2-0[13] e a due pareggi, con l'Islanda per 1-1[14] e col Portogallo per 3-3.[15] Agli ottavi di finale trova il Belgio, seconda classificata del girone E, venendo però sconfitta per 4-0 e conseguentemente eliminata.[16]

Il 17 ottobre 2017 viene sollevato dall'incarico dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali del 2018.[17]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1981-1982 Bandiera della Germania Bochum BL 3 0 CG - - - - - 3 0
1982-1983 BL 21 1 CG 5 1 - - - 26 2
Totale Bochum 24 1 5 1 - - 29 2
1983-1984 Bandiera della Germania Borussia Dortmund BL 25 1 CG 0 0 - - - 25 1
1984-1985 BL 32 1 CG 3 0 - - - 35 1
1985-1986 BL 31 1 CG 4 0 - - - 35 1
1986-1987 BL 24 1 CG 2 0 - - - 26 1
1987-1988 BL 14 3 CG 2 0 CU 2 0 18 3
1988-1989 BL 21 0 CG 5 2 - - - 26 2
Totale Borussia Dortmund 147 7 16 2 2 0 165 9
Totale carriera 171 8 21 3 2 0 194 11

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 10 ottobre 2017.

Anno Squadra Giocate Vinte Pareggiate Perse Gol fatti Gol subiti Vittorie %
2008 Bandiera del Kazakistan Almatı FK 8 3 2 3 13 15 37,50
2008-2010 Bandiera del Kazakistan Kazakistan 14 3 0 11 12 35 21,43
2015-2017 Bandiera dell'Ungheria Ungheria 25 8 7 10 30 37 32,00

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Borussia Dortmund: 1988-1989

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Sepsi: 2023

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (KK) «Алма-Ату» возглавил немецкий специалист, su sports.kz, 10 июля 2008.
  2. ^ Ufficiale: Kazakhstan, Storck è il nuovo ct, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 15 settembre 2008.
  3. ^ Cambio panchina per il Kazakistan, su it.uefa.com, uefa.com, 15 ottobre 2008.
  4. ^ (EN) B. Storck - new head coach of Kazakhstan National Football Team, su kazinform.kz, 16 gennaio 2010.
  5. ^ Ufficiale: Kazakistan, esonerato il tecnico Storck, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 15 ottobre 2010.
  6. ^ (EN) Bernd Storck stopped coaching Kazakhstan junior football team, su m.tengrinews.kz, tengrinews.kz, 21 settembre 2011.
  7. ^ (DE) Storck wird Sportdirektor in Ungarn, su sport1.de, 5 marzo 2015.
  8. ^ Francesco Piacentini, Mondiali Under 20 2015, ottavi di finale: doppio miracolo della Serbia, Ungheria battuta 2-1, su MondoPallone.it, 10 giugno 2015. URL consultato il 5 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  9. ^ (ES) AllBeauty, AUTOGOL de Hungría a tres minutos de los penales | Mundial Sub 20, su YouTube, 10 giugno 2015. URL consultato il 5 giugno 2016.
  10. ^ (EN) Bernd Storck Appointed National Coach Of Hungary As Hertha BSC recalls Dárdai, su Hungary Today, 20 luglio 2015. URL consultato il 5 giugno 2016.
  11. ^ Spareggi Euro 2016, Norvegia-Ungheria 0-1: decide l'esordiente Kleinheisler, su Tuttosport, 12 novembre 2015. URL consultato il 5 giugno 2016.
  12. ^ Euro 2016, l’Ungheria supera la Norvegia e vola in Francia: qualificata dopo 44 anni, su Il Messaggero, 21 novembre 2015. URL consultato il 5 giugno 2016.
  13. ^ Alberto Gasparri, Euro 2016, l'Ungheria fa lo scherzetto all'Austria: 2-0, su SportMediaset, 14 giugno 2016. URL consultato il 22 giugno 2016.
  14. ^ Euro 2016, Islanda-Ungheria 1-1: l'autogol di Saevarsson avvicina i magiari agli ottavi, su Tuttosport, 18 giugno 2016. URL consultato il 22 giugno 2016.
  15. ^ Diego Costa, Ungheria-Portogallo 3-3: magiari primi nel girone, Ronaldo ripescato, su la Repubblica, 22 giugno 2016. URL consultato il 22 giugno 2016.
  16. ^ F. Q., Belgio-Ungheria 4-0: Hazard e soci cancellano i magiari (puniti oltremisura). Ai quarti c’è il Galles, su il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2016. URL consultato il 27 giugno 2016.
  17. ^ Ungheria, esonerato il ct Storck, su Sky Sport, 18 ottobre 2017. URL consultato l'11 gennaio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]