Coordinate: 36°00′57″N 114°44′16″W

Diga di Hoover: differenze tra le versioni

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==Impatto ambientale==
[[Image:LakeMeadJuly2009.jpg|thumb|right|A view upstream from Hoover Dam in July 2009 shows that the water level has decreased drastically.]]
Inevitabilmente la realizzazione di un opera di queste dimensioni ha vauto un notevole impatto ambientale su tutti gli ecosistemi che si trovano lungo il corso del fiume Colorado. In modo particolare però sono stati interessati gli ecosistemi che lungo il delta del fiume dove a causa della portata ridotta del fiume dovuta al riempimento del lago Mead la salinità è cosniderevolmente aumentata.<ref>{{cite journal
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| title = Effects of water management on the wetlands of the Colorado River Delta, Mexico
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Inoltre il corso del fiume era caratterizzato da regolari piene. Dalla costruzione della diga non si è più registrato un evento di piena nel tratto a valle della diga.<ref>{{cite journal
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Della costruzione della diga hanno però risentito principalmente le specie di pesci atoctone, alcune delle quali oggi sono minacciate dall'estinzione.<ref>{{Cite journal
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== Al cinema ==
== Al cinema ==

Versione delle 18:56, 30 lug 2011

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Diga di Hoover
Vista aerea della diga di Hoover
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federatoTra   Arizona e   Nevada
FiumeColorado
UsoProduzione di energia idroelettrica
Coordinate36°00′57″N 114°44′16″W
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Diga di Hoover

La diga di Hoover anche nota come Boulder Dam è una diga di tipo arco-gravità in calcestruzzo armato, situata nel Black Canyon del fiume Colorado, sul confine tra lo stato dell'Arizona e del Nevada negli USA. Quando fu completata nel 1935, alta 221 m e lunga 201 m alla base fu costruita impiegando 3.400.000 m3 di calcestruzzo, era il più grande impianto di produzione di energia idro-elettrica e anche la più grande struttura in calcestruzzo. Fu superata in entrambi i campi dal Grand Coulee Dam, diga costruita nel 1945. La diga costruita durante la grande depressione in maniera da fornire energia elettrica a basso costo per l'industria statunitense fu inaugurata il 30 settembre 1935 dal presidente Franklin Roosevelt.

Questa diga, situata circa 48 km (30 miglia) a sud-est di Las Vegas (in Nevada), fu intitolata a Herbert Hoover, che svolse un ruolo fondamentale nella sua costruzione, in primo luogo come segretario del commercio e successivamente come presidente degli Stati Uniti d'America. La costruzione di questa struttura approvata nel 1928 dal congresso iniziò nel 1931 e terminò nel 1935, con più di due anni di anticipo sul programma.

Il bacino artificiale creato dalla diga prende il nome di Lago Mead ed è il più grande lago artificiale degli Stati Uniti.

Retroscena

Il corso del fiume Colorado attraverso 5 stati

Con l'espansione del territorio degli Stati Uniti ad ovest si realizzò che il fiume Colorado poteva fornire una ottima fonte d'acqua per l'irrigazione. Pertanto alla fine del diciannovesimo secolo intorno al 1980 fu intrapreso un primo tentativo da parte di William Beatty nella realizzazione di quello che sarebbe successivamente divenuto noto come il Canale di Alamo, un canale artificiale che aveva il compito di fornire acqua ad una area pressoché disabitata nota come la Imperial Valley.[1] Nonostante l'acqua fornita da questo canale abbia permesso la colonizzazione della valle, ben presto ci si rese conto che il mantenimento di questo canale a causa delle frequenti inondazioni del fiume Colorado era costoso. In seguito ad una di queste piene che causò una breccia nell'argine del canale le acque del Colorado si riversarono nel Lago Salton[2] costringendo la Southern Pacific Railroad le cui rotaie passavano a poca distanza dal canale a spendere nel 1906 3 milioni di dollari per rinforzare gli argini e mettere in sicurezza la linea ferroviaria. Ciò nonostante anche dopo aver rinforzato gli argini dal momento che il canale approvvigionava anche la popolazione messicana situata in territorio messicano a causa delle continue dispute per l'approvvigionamento idrico, il mantenimento di questa opera si dimostrò non redditizio facendo di fatto perdere a potenziali investitori l'interesse ad investire in queste aree desolate.[3]

Con l'avvento però dell'elettrificazione la parte meridionale del corso del fiume Colorado divenne nuovamente di grande interesse per il suo potenziale impiego nella costruzione di impianti idroelettrici. Già a partire dal 1902 la Southern California Edison aveva iniziato a condurre alcuni studi preliminari sulla realizzazione di una diga lungo il corso del fiume Colorado. Tuttavia a causa dei limiti tecnologici dell'epoca la distanza massima alla quale si riusciva a fornire la corrente elettrica agli utilizzatori era di 80 miglia. Non esistendo in tale raggio città sufficientemente grandi che avrebbero potuto necessitare di un approvvigionamento di corrente elettrica il piano fu provvisoriamente accantonato.[4]

Negli anni seguenti il Bureau of Reclamation, all'epoca noto come Reclamation Service, riconsiderò la possibilità di costruire una diga lungo il corso del fiume Colorado. Su consiglio di Arthur Powell Davis si prese in considerazione di utilizzare delle cariche di dinamite per fare collassare le pareti del canyon formate nel corso dei millenni dal fiume in maniera da realizzare un bacino artificiale.[5] Secondo Powell infatti i sedimenti trasportati dal fiume avrebbero in seguito sigillato le fessure della diga rendendola a tenuta quasi stagna. Dopo diversi anni di studi nel 1922 il Reclamation Service respinse la proposta di Powell dubitando dell'efficacia di questa tecnica che fino ad allora non era mai stata provata.[5]

Progettazione e accordi

Il sito dove sarebbe sorta la diga prima della sua costruzione

Nonostante le difficoltà iniziali nel 1922 il Reclamation Service stilò un rapporto nel quale si illustrava la necessità di costruire una diga lungo il corso del fiume Colorado per la laminazione della sua portata e per produrre energia elettrica. Il principale redattore del rapporto fu sempre Davis, motivo per il quale tale rapporto divenne noto come rapporto Fall-Davis in quanto l'allora segretario degli interni era Albert Fall. Il rapporto illustrava la necessità di fondare un consorzio federale per la costruzione della diga in quanto il corso del fiume si estendeva all'interno di diversi stati federali e la costruzione della diga avrebbe anche interessato l'approvvigionamento idrico del territorio messicano.[6] Il rapporto suggeriva inoltre di erigere la diga nel Boulder Canyon, ma il Reclamation Service ritenne tale sito inadatto.[7] Il primo sito individuato da Davis fu respinto a causa della presenza di una faglia nelle vicinanze mentre un secondo sito che potenzialmente sarebbe stato adatto alla realizzazione di una diga non poté essere preso in considerazione in quanto in tale punto il fondo del Canyon era talmente stretto da rendere difficile la costruzione di un accampamento per gli operai.[7] Appurato che non vi erano ulteriori siti nei quali si sarebbe potuto realizzare una diga il Reclamation Service prese invece in considerazione la costruzione di una diga lungo il Black Canyon. Alcune indagini geologiche e morfologiche dimostrarono l'idoneità del sito.[8]

Sapendo di non poter contare sull'appoggio della corte suprema in caso di dispute sull'approvvigionamento idrico, i sostenitori del progetto temerono che il progetto potesse subire enormi ritardi a causa di infinite dispute tra i diversi stati. Nel 1922 fu quindi formata una commissione che comprendeva un rappresentante per ogni stato interessato dal bacino del fiume Colorado e un mediatore governo federale. Il mediatore del governo federale era Herbert Hoover, a quell'epoca Segretario del commercio sotto la presidenza di Warren Harding.[9] Nel gennaio del 1922, Hoover si incontrò con i governatori degli stati dell'Arizona, California, Colorado, Nevada, Nuovo Messico, Utah e Wyoming per raggiungere un accordo al riguardo della suddivisione delle risorse idriche del fiume Colorado per il fabbisogno degli stati sopra citati. Il conseguente accordo sul fiume Colorado, raggiunto il 24 novembre 1922, divise il bacino del fiume tra superiore e inferiore e gli stati all'interno di ogni regione decisero come sarebbe poi dovuto essere suddiviso l'utilizzo dell'acqua. Questo accordo, conosciuto come il Compromesso di Hoover, spianò la strada per il progetto della diga.[10]

L'approvazione del progetto dinanzi al congresso si dimostrò però tutt'altro che facile. Nonostante i ripetuti sforzi del senatore Hiram Johnson e del deputato Phil Swing molti dei deputati e senatori ritenevano tale progetto eccessivamente costoso con pochi benefici per la maggioranza degli stati se non per lo stato della California. Tuttavia l'alluvione del Mississipi del 1927 spinse diversi senatori e deputati del Midwest e del Sud a cambiare opinione. Un ulteriore ostacolo si presento però quando il 13 marzo 1928 il crollo del St. Francis Dam provocò diverse centinaia di vittime portando al centro dell'attenzione la sicurezza delle dighe. Su richiesta del congresso il progetto del Black Canyon dam fu rianalizzato. La commissione di inchiesta incaricata di analizzare possibili rischi giunse alla conclusione che la diga era realizzabile ma mise anche in evidenza le catastrofiche conseguenze che sarebbero potute derivare da un possibile collasso della struttura. L'enorme onda di piena che il collasso della diga causerebbe sarebbe secondo gli studi condotti dalla commissione capace di distruggere tutti i centri abitati l'ungo il corso del fiume e avrebbe potuto anche modificarne il suo percorso causandone un suo riversamento nel Lago Salton.[11] Pertanto la commissione suggerì che per la progettazione della diga fosse assunta una linea di progetto ultra conservativa in maniera da disporre di ampi margini di sicurezza.

Dopo anni di studi il 21 dicembre 1928 il presidente Calvin Coolidge firmò il documento che ne approvava la realizzazione.[12] Il congresso stanziò quindi 165 milioni di dollari per la sua costruzione. Il finanziamento per la costruzione della diga comprendeva anche un finanziamento per la realizzazione di una seconda diga l'Imperial Dam e l'ammodernamento del canale costruito da Beatty che fu rinominato in All-American Canal.[13]

Il progetto

Progetto della diga di Hoover

Già prima che il congresso approvasse la costruzione del Boulder Canyon dam il Service of Reclamation iniziò ad analizzare quale tipo di diga fosse la più idonea per la realizzazione di un bacino artificiale di quelle dimensioni. Dopo alcuni studi si rivelò che una diga ad arco sarebbe stata la soluzione migliore. Secondo gli studi condotti dall'ingegnere John L. Savage, la diga, che sarebbe stata realizzata in calcestruzzo, doveva disporre di una sezione larga alla base che si sarebbe andata via via restringendo verso l'alto. Inoltre il lato convesso dell'arco sarebbe stato quello a contatto con l'acqua. Disponendo in questo modo l'arco, questo avrebbe scaricato lo sforzo dovuto alla spinta dell'acqua lungo le pareti del canyon. La larghezza prevista alla base era di 660 piedi mentre la parte superiore della diga sarebbe dovuta essere larga 45 piedi in modo da poter utilizzare la diga anche come attraversamento carrabile del canyon. Di fatto la diga avrebbe da questo punto di vista svolto una duplice funzione, quella di bacino idroelettrico e quella di ponte per l'autostrada che collega lo stato dell'Arizona con il Nevada.[14]

A partire dal 10 gennaio 1931, il Reclamation Service mise a disposizione delle parti interessate la documentazione che fino ad allora aveva raccolto al costo di 5 dollari la copia. Al governo federale spettava quindi secondo il contratto stipulato con le ditte appaltatrici di fornire i materiali per la costruzione mentre le ditte avevano il compito di disporre il sito per l'inizio dei lavori. Il progetto della diga fu minuziosamente descritto in una relazione lunga 100 pagine accompagnata da ulteriori 76 pagine di disegni tecnici. Inoltre il contratto di costruzione prevedeva che i lavori fossero completati entro sette anni e prevedeva in caso di ritardi una penale di oltre 3000 dollari al giorno.[15] Inoltre per garantire la solidità economica della ditta che avrebbe vinto l'appalto si prevedeva che prima di iniziare i lavori questa facesse un deposito cautelativo di 2 milioni di dollari.

L'appalto andò infine alla Utah Construction Company di proprietà dei fratelli Wattis ma non prima che questi formarono una joint venture con la Pacific Bridge Company di Portland, la Henry J. Kaiser & W. A., la Bechtel Company di San Francisco, California, la MacDonald & Kahn Ltd. di Los Angeles e la J.F. Shea Company di Portland.[16] I fratelli Wattis non disponendo di tutto il capitale necessario per effettuare il deposito cautelativo si resero conto anche dopo aver consultato il loro socio in affari Morrison-Knudsen, che all'epoca vantava sul suo libro paga il più importante costruttore di dighe degli Stati Uniti Frank Crowe, che non sarebbero stati in grado di affrontare un'opera tanto grande senza l'aiuto di alcune delle ditte più rinomate degli Stati Uniti. Alla joint venture fu quindi dato il nome di Six Companies, Inc.—Bechtel and Kaiser. Il nome che fu scelto proprio a causa del fatto che questa joint venture era composta da sei compagnie divenne dapprima noto nella città di San Francisco e successivamente in tutti gli Stati Uniti come la "Six Companies". Si trattava infatti di una chiara allusione ad una associazione di benevolenza cinese di San Francisco che casualmente si chiamava proprio Six Companies.[17]

Contemporaneamente vi fu anche una dura battaglia tra le diverse città situate nei pressi del luogo dove sarebbe stata costruite la diga per divenire il quartier generale del progetto. Tra le città che si diedero di più da fare per raggiungere tale traguardo vi fu sicuramente Las Vegas che in vista della visita del segretario dell'Interno Ray Wilbur decise di chiudere tutti gli Speakeasy. Nonostante tutti gli sforzi, Wilbur annunciò che il quartier generale del progetto sarebbe stata una nuova cittadini costruita ad hoc per il progetto che avrebbe preso il nome di Boulder City. Sempre lo stesso anno nel settembre del 1930 fu quindi avviata la costruzione di una linea ferroviaria che sarebbe servita per il trasporto del materiale da costruzione necessario alla realizzazione della diga.[18]

Costruzione

La forza lavoro

Operai su un "Jumbo Rig", una perforatrice appositamente costruita per scavare le gallerie nel canyon in maniera da deviare il Colorado

Poco dopo che il congresso approvò il progetto numerosi operai disoccupati si trasferirono in Nevada sperando di trovare lavoro con la costruzione della diga. Di conseguenza, a causa dell'enorme afflusso di operai a Las Vegas, che all'epoca era una piccola cittadina di soli 5000 abitanti, questa vide aumentare il proprio numero di abitanti nel giro di pochi mesi fino ad arrivare a contare all'incirca 20000.[19] Nel frattempo fu eretto un primo campo per ospitare il personale necessario per svolgere alcune indagini geologiche sul sito, al quale ben presto però si aggiunse un ulteriore accampamento di fortuna costruito dagli operai che alla ricerca di lavoro si erano trasferiti nei pressi del sito di costruzione della diga. Questo secondo insediamento di fatto abusivo prese in seguito il nome di McKeeversville.[20] Successivamente con l’avvicinarsi dell'avvio dei lavori fu costruito un terzo accampamento sul fondo della valle che ricevette il nome ufficiale di Williamsville, anche se l'accampamento era comunemente noto tra gli operai e la gente del luogo come Ragtown.[21] Infine con l'avvio dei lavori la Six Companies iniziò ad assumere grandi numeri di operai e già nel 1932 vi erano oltre 3000 operai sul libro paga della Six Companies.[22][23] Contrariamente a quanto era avvenuto con la costruzione delle ferrovie da parte della Union Pacific in passato l'assunzione di operai cinesi fu proibita mentre il numero di operai afroamericani non superò mai il numero di trenta.[24]

Il contratto stipulato con il governo federale prevedeva anche la costruzione di Boulder City a spese della Six Companies in maniera da alloggiare gli operai. Originariamente la costruzione della città era stata prevista prima dell'inizio dei lavori, ma il presidente Hoover ordinò l'inizio dei lavori già a marzo del 1931[25] di fatto non lasciando sufficiente tempo alla compagnia per completare la costruzione della cittadina. La Six Companies fece quindi costruire alcune baracche ai margini del canyon per ospitare 480 operai. Gli operai che invece avevano portato al loro seguito la famiglia dovettero provvedere loro stessi a trovare una abitazione,[26] fino a quando Boulder town non fosse stata completata. pertanto molti continuarono ad abitare a Ragtown.[27] A causa del clima torrido che nell'estate del 1931 sfirò temperature intorno ai 119,9 °F (48,8 °C)[28] sedici operai morirono per colpi di calore tra il 25 giugno ed il 26 luglio dello stesso anno.[29]

General Superintendent Frank Crowe a destra con Walter Young nel 1935

Nella speranza di riuscire ad ottenere l'appoggio degli operai impiegati nella costruzione della diga di Hoover in maniera da riguadagnare parte della popolarità ormai andata persa nel corso dei decenni la Industrial Workers of the World sperò di riuscire ad unire tutti gli operai in una unico sindacato sfruttando il malcontento che vi era tra di loro. Pertanto inviarono sette loro rappresentanti,[30] molti dei quali furono però arrestati dalla polizia di Las Vegas.[31] A partire dal 7 agosto 1931 la compagnia iniziò però a ridurre i salari degli operai scatenando una ondata di malcontento tra questultimi. Nonostante le speranze riposte in questa impresa da parte dell'Industrial Workers of the World gli operai della diga non vollero unirsi al movimento neanche quando i loro stipendi furono ridotti e cacciarono pertanto i rappresentanti ma decisero bensì di creare un comitato che gli rappresentasse. Il comitato stilò quindi una lista di richieste che fu poi presentata a Crowe, l'allora supervisore dei lavori. Tuttavia le aspettative degli operai furono ben presto deluse. Crowe ancora prima di dare risposta al comitato degli operai rilasciò una intervista ai giornali nella quale definì gli operai come un branco di "insoddisfatti".[32]

Successivamente il 9 agosto Crowe incontrò il comitato degli operai e lo informò che la direzione lavori aveva respinto le loro richieste, e che avrebbe fermato i lavori licenziando tutti gli operai a meno di alcuni impiegati degli uffici ed alcuni carpentieri. Agli operai fu infine ordinato di lasciare gli accampamenti entro le 5 di pomeriggio. Temendo degli scontri molti degli operai lasciarono gli accampamenti e si trasferirono provvisoriamente a Las Vegas in attesa di sviluppi.[33] Due giorni più tardi i restanti operai che non avevano ancora sgomberato il campo furono fatti andare via sotto la minaccia di dover chiamare la polizia.[34] Il 13 agosto dopo che la situazione si era calmata la compagnia iniziò a riassumere gli operai e 2 giorni più tardi cessarono anche le dimostrazioni da parte degli operai. Nonostante nessuna delle richieste degli operai fosse stata soddisfatta la compagnia assicurò che non vi sarebbero state ulteriori riduzioni agli stipendi e da li a poco con il completamento di Boulder City anche le condizioni abitative degli operai iniziarono a migliorare[35]

Nel corso della costruzione della diga vi fu infine solo un secondo sciopero nel luglio del 1935 quando un manager della Six Companies impose che la pausa pranzo fosse detratta dall'orario di lavoro. Gli operai risposero a tale affronto chiedendo un aumento del loro stipendio giornaliero di un dollaro. La Six Companies accettò di farsi portavoce della richiesta presso il governo federale ma da Washington non giunsero ulteriori finanziamenti.[36]

Deviazione del fiume

Schizzo del progetto che prevede la realizzazione delle 4 gallerie per deviare il Colorado

Prima di procedere alla costruzione della diga, il corso del fiume Colorado dovette essere deviato. Per fare questo furono scavate quattro gallerie nelle pareti del canyon, in maniera da disporre di due gallerie per ogni lato. Le gallerie avevano un diametri di 56 piedi (17 m) e una lunghezza complessiva di 16000 piedi ognuna per un totale di circa 3 mi (5 km).[37] Il contratto prevedeva che i lavori alle gallerie fossero completati entro il 1 ottobre 1933. In caso contrario per ogni ulteriore girono di scavi la Six Companies avrebbe dovuto versare una penale di 3000 dollari al giorno. Per riuscire a rispettare la data di consegna i lavori dovevano essere completati entro i primi mesi del 1933 in quanto solo in autunno ed inverno il livello dell'acqua era sufficientemente basso per deviare il corso del fiume.[38]

I lavori di scavo iniziarono nel maggio del 1931 dapprima sul versante del canyon situato in Nevada e poco dopo fu avviato anche lo scavo dal lato del canyon situato in Arizona. Nel 1932 si iniziò poi a rivestire le gallerie in calcestruzzo in maniera da rinforzare le pareti della galleria ma soprattutto per ridurre la scabrezza delle gallerie e aumentarne di conseguenza la portata. Il rivestimento di calcestruzzo aveva uno spessore di 3 piedi riducendo di conseguenza il diametro della galleria a 50 piedi (15 m).[37] Completati i lavori di scavo il fiume fu deviato facendolo scorrere però esclusivamente nelle due gallerie situate sul versante del canyon in Arizona, mentre le due gallerie nel territorio del Nevada dovevano servire in caso di piena. Questo fu possibile facendo esplodere le dighe provvisorie che proteggevano l'ingresso alle gallerie sul versante situato in Arizona e allo stesso tempo ostruendo l'accesso dell'acqua nelle restanti due gallerie buttando grandi quantità di detriti nel fiume in modo da deviarne il suo corso.[39]

Le gallerie più esterne furono poi una volta completata la diga utilizzate per lo scarico degli stramazzi della diga anche noti come spillways in caso di piena, sigillando la metà superiore della galleria con 2 enormi blocchi di calcestruzzo.[37]

La preparazione del sito per la costruzione della diga

Alcuni operai anche detti "high scalers" all'opera mentre indossano una delle prime versioni di casco da cantiere

Per iniziare i lavori di costruzione della diga una volta completate le due gallerie dovettero essere costruite due dighe provvisorie note in inglese anche come coffer dams per evitare che il sito di costruzione potesse essere inondato dal fiume Colorado. I lavori per la costruzione della prima diga iniziarono nel settembre del 1932, anche se all'epoca le gallerie per deviare il fiume non erano ancora state completate. La costruzione delle due dighe a monte e a valle fu una impresa non meno difficile della costruzione della diga stessa in quando queste due dighe avevano il compito di proteggere oltre 2000 operai. Pertanto i dettagli costruttivi di queste dighe necessitarono di una documentazione non meno accurata di quella necessaria per la realizzazione della diga di Hoover stessa. La diga a monte del sito di costruzione aveva una altezza di 96 piedi (29 m) ed uno spessore alla base di oltre 750 piedi (230 m).[40]

Una volta completati i due cofferdams si iniziò con gli scavi per la realizzazione delle fondazioni della diga. Per fare si che la diga fosse eretta su un suolo resistente capace di sopportare le sollecitazioni dovute alla costruzione della diga il letto del fiume dovette essere ripulito da tutti i detriti fluviali. I lavori di scavo furono completati nel 1933. Dal momento che la diga doveva essere una diga con arco a gravità anche le pareti del Canyon dovettero essere ripulite da eventuali blocchi di roccia erosi dalle azioni meteorologiche. Pertanto anche lungo le pareti del Canyon fu rimosso lo strato superficiale di roccia.[41]

A causa della difficoltà di rimuovere lo strato superficiale della roccia sulle pareti del canyon gli operai che furono assegnati a questo compito ricevettero il soprannome di "high scalers", ovvero scalatori di quota. Infatti non potendo raggiungere se non tramite un verricello calato dall'alto il loro posto di lavoro questi uomini avevano il compito di piazzare delle cariche di dinamite per rimuovere le rocce pericolanti. Tuttavia le pietre che cadevano dalle pareti del canyon furono la principale causa di morte tra gli operai specialmente tra gli "high scalers".[42]

Ciò nonostante la rimozione dello strato di roccia superficiale fu una delle operazioni più importanti in quanto non solo permise alla diga di appoggiare su uno strato di roccia vergine ma mise anche in sicurezza l'intero sito di costruzione. Tra le imprese più coraggiose che si ricordano tra gli high scalers ci fu quella del salvataggio in extremis di un ispettore governativo che dopo essere scivolato lungo una delle pareti del canyon fu salvato da uno degli operai mentre stava precipitando nel vuoto. L'operaio dopo aver sentito le urla del uomo, si era sporto per vedere cosa stesse succedendo e dopo aver visto che l'ispettore stava precipitando nel vuoto riuscì grazie alla sua prontezza di riflessi ad afferrarlo salvandolo da morte sicura.

Febbraio 1934 la costruzione della diga procede, si intravede sullo sfondo uno dei due coffer dam eretti per proteggere il cantiere da inondazioni

In seguito a tale evento gli "high scalers" finirono al centro dell'attenzione della stampa che dedicò decine di pagine su tutti i giornali principali a questi coraggiosi operai. In poco tempo questi operai divennero talmente famosi che il sito di costruzione divenne una delle principali attrazioni turistiche degli Stati Uniti.[43] Sempre agli high scalers si deve l'introduzione dei primi caschi da cantiere noti in inglese come hard hat. Molti degli operai per proteggersi dai detriti che cadevano dalle parti del canyon indossarono dei cappelli di feltro che venivano immersi in pece e fatti asciugare per renderli rigidi, motivo per il quale erano anche chiamati hard boiled hats. Questa primitiva precauzione infatti offriva una minima protezione quantomeno dai detriti più piccoli. Successivamente la stessa Six Companies fece costruire per i propri operai migliaia di caschi da cantiere incoraggiandone l'uso.[44]

Per rinforzare ulteriormente le pareti del canyon in modo che potessero resistere alla spinta della diga tutte le cavità nella roccia fino ad una profondità di 150 piedi (46 m) furono sigillate in maniera da impedire che l'acqua potesse filtrare attraverso la roccia. Inoltre bisognava evitare che l'acqua potesse filtrare sotto le fondazioni della diga provocando dissesti. Nonostante gli enormi sforzi intrapresi per sigillare tutte le fessure nella roccia a causa dell'iniziò dei lavori per la costruzione vera e propria della diga stessa alcune delle fessure più grandi non poterono essere sigillate completamente. In questi casi si procedeva lasciando la fessure parzialmente non sigillata. Complessivamente delle 393 fessure individuate durante i lavori 58 non poterono essere sigillate.[45] A posteriori però questo modo di procedere si dimostrò quantomeno svantaggioso in quanto dopo aver riempito l'invaso della diga nel 1938 alle già citate 58 fessure si aggiunsero ulteriori fessure dovute a dissesti. La situazione infine si aggravò a tal punto che attirò l'attenzione del Bureau of Reclamation che incaricò di effettuare ulteriori indagini geologiche. In seguito si decise di intervenire in maniera da sigillare tutte le fessure e si procedette alla perforazione delle pareti del canyon in maniera da poter completare l'impermeabilizzazione dell'opera.[46] Il tutto fu condotto l'ontano dall'attenzione del pubblico in maniera da non suscitare preoccupazioni nella popolazione e per evitare che la diga potesse finire nel mirino della critica.[47]

Il calcestruzzo

Degli operai svuotano una delle benne da 18 tonnellate piena di calcestruzzo

Le prime gettate di calcestruzzo furono effettuate a partire dal 6 giugno 1933 ben 18 mesi in anticipo rispetto a quanto pianificato.[48] Uno dei problemi principali che gli ingegneri dovettero affrontare nella costruzione della diga di Hoover era di come fare maturare le enormi gettate di calcestruzzo necessarie per costruire la diga. Dal momento che il calcestruzzo tende ad aumentare di temperatura durante la fase di maturazione alle crepe dovute al ritiro del calcestruzzo possono aggiungersi crepe dovute alle tensioni residue indotte dallo stress termico. Secondo alcuni calcoli condotto dal Bureau of Reclamation qualora si fosse ipoteticamente costruita l'intera diga in un unico getto di calcestruzzo ci sarebbero voluti ben 125 anni per fare raffreddare l'interno della diga. Pertanto si decise di procedere alla costruzione costruendo la diga in una serie di getti di calcestruzzo delle dimensioni non superiori a 5 piedi (1,5 m) di altezza e di 50 piedi (15 m) di lunghezza e larghezza.[49] Per mantenere inoltre costante la temperatura all'interno del getto durante la fase di maturazione all'interno di ogni cassero prima del getto furono disposti una serie di tubi da un 1 pollice (0,025 m) per i quali fu fatta scorrere acqua appositamente raffreddata. Una volta completata la fase di maturazione del getto le tubazioni venivano infine sigillate con della boiacca e fungevano a questo punto da armatura all'interno del getto.[50]

Il calcestruzzo veniva fornito al cantiere in enormi benne di acciaio dalle dimensioni di 7 piedi (2,1 m) di altezza e di 7 piedi (2,1 m) di diametro. Ognuna di questa benne del peso di 18 tonnellate veniva riempita di calcestruzzo sul versante del canyon situato in Nevada e veniva infine trasportata in cantiere utilizzando dei vagoni ferroviari. Arrivati sul fondo del canyon le benne venivano alzata utilizzando una funicolare per portarle alla quota alla quale bisognava effettuare il getto. Dal momento che la miscela del calcestruzzo poteva variare a seconda di dove bisognava effettuare la gettata di calcestruzzo era di vitale importanza che le benne con la giusta miscela fossero portate al posto giusto. Una leggenda metropolitana che si diffuse durante questo periodo è che alcuni cadaveri di operai deceduti in cantiere fossero stati sepolti all'interno delle gettate di calcestruzzo. Dal momento però che le gettate avevano una altezza massima di pochi piedi questo non può essere sicuramente vero, anche perché la direzione lavori temendo che il vuoto creato dal cadavere potesse creare localmente un indebolimento della diga avrebbe sicuramente proibito una simile prassi.[51]

Complessivamente per la costruzione della diga di Hoover furono utilizzati ben 3250000 metri cubi di calcestruzzo. I lavori alla diga proseguirono fino al 29 maggio 1935 quando fu effettuata l'ultima gettata. Ai 3250000 metri cubi di calcestruzzo necessari per costruire la diga dovettero essere prodotti ulteriori 1110000 metri cubi di calcestruzzo per altre opere necessarie alla costruzione della diga stessa. Complessivamente fu utilizzato tanto calcestruzzo da poter costruire una autostrada a due corsie da San Francisco a New York.[52] Nel 1995 furono prelevati alcuni provini di calcestruzzo dalla diga che dimostrarono che il calcestruzzo stava di fatto se pure lentamente ancora maturando. Di conseguenza la resistenza del calcestruzzo anche a distanza di diversi decenni sta ancora aumentando.[53] Inoltre si poté verificare che il calcestruzzo impiegato non è soggetto a reazioni alcali aggregati al contrario di quanto invece è avvenuto al Parker Dam, dove invece furono utilizzati inerti soggetti a questo tipo di reazioni chimiche.[53]

Fine lavori

La diga vista da monte nel 1935 mentre il fiume Colorado riempie lentamente il lago Mead

Con l'avvicinarsi della fine dei lavori in vista della consegna della diga al governo federale si decise di organizzare una cerimonia di inaugurazione che ebbe luogo il 30 settembre 1935. La data di inaugurazione fu fatta coincidere con la visita del presidente Roosevelt. Tuttavia a causa di un impegno del presidente Roosevelt, che il giorno stesso doveva tenere un discorso radio che era stato organizzato dal suo segretario dell'interno Harold L. Ickes, l'ora della cerimonia fu anticipata dalle due del pomeriggio alle 11 del mattino.[54] Nonostante il cambio di orario ed un caldo torrido con temperature che sfioravano i 102 °F (39 °C) oltre 10000 persone furono presenti all'inaugurazione durante la quale il presidente tenne un breve discorso nel quale però non menzionò l'ex presidente Hoover che per l'occasione non fu invitato.[55][56] Sempre in vista dell'inaugurazione della diga le poste statunitensi fecero stampare un francobollo da 3 cent sul quale era stata rappresentata la diga il cui nome ufficiale all'epoca fino al 1947, anno in cui fu cambiato in Hoover Dam, era ancora Boulder Dam. In seguito alla cerimonia il presidente Roosevelt visitò come primo presidente degli Stati Uniti la città di Las Vegas.[55]

Al momento dell'inaugurazione la maggior parte del lavoro era stato fatto, ciò nonostante dovevano ancora essere installate le turbine e parte degli impianti elettrici. In tale occasione la Six Companies si mise anche d'accordo con il governo federale sulle modalità di consegna della diga la quale sarebbe stata consegnata nel 1936. Al momento della consegna il governo federale prese in consegna la diga anche se i lavori ad una delle gallerie di bypass non era stato ancora completato in quanto la galleria all'epoca veniva ancora utilizzata per l'irrigazione fino a quando anche l'ultima turbina fu installata.[57]

Vittime sul lavoro

Il monumento costruito da Oskar Hansen in ricordo alle vittime recita "They died to make the desert bloom." (Morirono per fare fiorire il deserto)

Complessivamente durante la costruzione della diga vi furono 112 vittime accertate.[58] In questo conto rientra anche la morte di J. G. Tierney che affogò il 20 dicembre 1922 nel fiume Colorado mentre ispezionava un potenziale sito per la costruzione della diga. Tierney è pertanto ritenuto essere la prima vittima sul lavoro. ironia della sorte suo figlio Patrick W. Tierney fu invece l'ultima vittima esattamente 13 anni dopo il 20 dicembre 1935.[58] Delle 112 vittime 91 erano dipendenti della Six Companies, 3 della BOR, mentre le restanti vittime erano perlopiù operai di ditte subappaltatrici.[58][59]

Escluse dal conto rimasero un numero non esattamente precisato di morti attribuite a pneumonia, che colpirono principalmente gli operai addetti allo scavo delle quattro gallerie. Molto probabilmente, dal momento che tra i restanti operai non addetti allo scavo delle gallerie non si registrò una singola morte dovuta a pneumonia, questa causa di morte era uno stratagemma della Six Companies per non pagare alcun indennizzo alle famiglie delle vittime. La causa più probabile di morte deve essere stata un intossicazione da monossido di carbonio dovuto molto probabilmente all'utilizzo di mezzi con motori a benzina all'interno delle gallerie.[60] Le temperature all'interno delle gallerie sfioravano non di rado i 140 °F (60 °C) e diversi testimoni riportarono che dalle gallerie usciva un denso fumo nero dovuto ai gas di scappamento dei camion che asportavano i detriti dalla galleria.[61] Secondo alcune stime le vittime da intossicazione di monossido di carbonio devono essere state all'incirca 42, delle quali anche a posteriori nessuna fu stata riconosciuta come dovuta ad un intossicazione. Durante tutto il periodo di costruzione a Boulder City non si registrò un singolo caso di pneumonia.[60]

Stile architettonico

Il basso rilievo realizzato da Hansen all'ingresso dell'ascensore situato sul versante del Nevada

Il progetto architettonico iniziale per la diga prevedeva di realizzarla in stile neogotico. Tuttavia secondo molti questo stile poco si addiceva per un opera di questa importanza e così il Bureau of Reclamation decise di rivolgersi all'architetto Gordon B. Kaufmann, che ne modificò il progetto.[62] Kaufmann tolse molti degli adornamenti tipici dello stile gotico dando all'intero progetto un tocco di stile Art Deco aggiungendo alla diga una serie di torrette decorative e adornando le 4 torri di presa con degli orologi.[63]

Su richiesta di Kaufman Allen Tupper True[62] un noto artista di Denver fu assunto per realizzare le decorazioni per realizzare le decorazioni all'interno della diga. Molte delle decorazioni di True contengono simboli e motivi del popolo Navajo.[64] Nonostante l'opposizione di alcuni al lavoro svolto da True la direzioni lavori lo nomino consulente ufficiale per gli aspetti artistici.[65] Con l'aiuto del National Laboratory of Anthropology True fece alcune ricerche sulle decorazioni dei nativi americani di quell'area che successivamente fece integrare nel suo lavoro.[66] Tutte le immagini utilizzate per le decorazioni si basano su scene tratte da immagini disegnate dai Navajo che comprendono sia immagini di animali che di paesaggi.[64] Volendo integrare nelle decorazioni interne molte immagini tipiche dei popoli indiani True volle cerare un contrasto tra il moderno che era rappresentato dalle apparecchiature e l'antico che invece era rappresentato dalle sue decorazioni.[67]

Il pavimento i ceramica realizzato da Allen Tupper True

In accordo con gli ingegneri True decise di applicare un codice a colori alle tubazioni ed alle apparecchiature per facilitarne la loro identificazione.[68] Il contratto di True come consulente artistico sarebbe dovuto durare fino al 1942 ma fu successivamente esteso per permettergli di completare il suo lavoro sul Parker Dam, Shasta Dam e Grand Coulee Dam.

Per quanto riguarda invece le sculture queste furono realizzate per la maggiore parte dallo scultore Oskar J.W. Hansen, un artista di origini norvegesi naturalizzato statunitense. Tra i suoi lavori più celebri degni di nota sono il monumento sulla dedication plaza in memoria alle vittime sul lavoro e il basso rilievo all'ingresso degli ascensori. La scultura da lui realizzata per la dedication plaza è caratterizzata da due figure alate, mentre il pavimento è realizzato con un Terrazzo alla veneziana decorato con una carta delle stelle. Secondo Hansen infatti la carta dovrà servire alle generazioni future per determinare l'esatta data dell'inaugurazione della diga in quanto egli rappresentò la posizione delle stelle come era visibile il giorno dell'inaugurazione da parte del presidente Roosevelt.[69][70] Degne di nota sono anche le due enormi figure di bronzo alte ciascuna 30 piedi (9,1 m) che furono entrambe realizzate in una colata unica. Per portare le due enormi statue di bronzo in posizione senza danneggiarle superficie delle sculture, le statue furono appoggiare su un fondo di ghiaccio e spostate man mano che il ghiaccio si scioglieva.[71]

Turbine

L'acqua fuoriesce dai jet-flow gates

I lavori per la costruzione delle fondazioni dell'edificio che avrebbe in seguito ospitato le turbine ed i trasformatori furono fatti contemporaneamente con i lavori per le fondazioni della diga stessa. Le turbine sono ospitate in un edificio situato alla base della diga con una pianta a U. Il riempimento del lago Mead avvenne a partire dal 30 settembre del 1935 ancora prima che la costruzione della diga stessa fosse completata.[72] Al momento dell'inaugurazione l'edificio che oggi ospita le turbine era ancora in fase di costruzione.[73] Per proteggere gli impianti per la fornitura di corrente elettrica da eventuali attentati o gravi incidenti la copertura dell'edificio che ospita le turbine fu realizzato a prova di bomba con uno spessore di 3,5 piedi (1,1 m) di cemento armato.[74]

Le turbine presero a funzionare a partire dalla seconda metà del 1936, quando il livello dell'acqua nel bacino era sufficientemente alto per permetterne il loro correto funzionamento. Dapprima furono avviate le turbine situate sul lato della diga in Nevada e solo successivamente anche quelle in Arizona furono attivate. A partire dal 1939 il numero di turbine attive erano 7 rendendo di fatto questo l'impianto idroelettrico più potente degli Stati Uniti. Ciò nonostante l'ultima turbina non poté essere attivata prima del 1961 portando la potenza erogata a 1345 megawatt.[72][75] Originariamente era prevista l'installazione di 18 turbine ma successivamente si decise di ridurre il numero di turbine a 17 installando sul versante situato in Arizona solo 8 turbine e sostituendo la 18 turbina con due turbine di dimensioni inferiori. Questo fu fatto perché all'epoca ogni turbina forniva corrente elettrica ad un determinato comune. Dal momento che per la 18 turbina non si era riusciti a trovare nessuna contea sufficientemente grande che ne potesse giustificare l'impiego si decise di servire due contee più piccole tramite due turbine di dimensioni inferiori. Successivamente il sistema di distribuzione fu modificato e dal dopoguerra i generatori non forniscono più la corrente esclusivamente ad un singolo utilizzatore ma immettono la loro potenza in rete.[76] L'attuale contratto per la fornitura di corrente elettrica è previsto scadere nel 2017.[77]

Le turbine vengono alimentare tramite 4 prese situate nelle rispettive torri di presa. Le prese garantiscono una prevalenza massima di 590 piedi (180 m). All'interno della condotta forzata l'acqua raggiunge una velocità massima di 85 miglia all'ora (137 km/h). In condizioni normali l'intera portata del fiume transita tramite le turbine. Ciò nonostante la diga è provvista sia di stramazzi anche detti spill ways che di jet-flow gates in caso di piena per evitare che il bacino possa traboccare.[76] I jet-flow gates situati sui due versanti del canyon ad una quota di 180 piedi (55 m) sono delle condotte che servono per fare fuoruscire la portata in eccesso dall'invaso quando necessario. Tuttavia dalla loro costruzione non furono mai utilizzati se non per evacuare l'acqua dalle condotte forzate per effettuare la manutenzione delle turbine.[78] In seguito ad alcuni lavori di ammodernamento effettuati tra il 1986 ed il 1993 la potenza di punta fu portato a 2080 megawatt.[76] In genere però la potenza elettrica fornita nel corso dell'anno dall'impianto varia con un valore massimo di 10,348 TWh nel 1984 ed un minimo di 2.648 TWh nel 1956[76] con una media annua di 4.2 TWh.[76]

Seppure lo scopo principale della costruzione della diga era quello di controllare la portata del fiume Colorado, l'energia prodotta ha permesso alla diga di ripagare sia il debito contratto per la sua costruzione che l'ammortizzamento dei suoi costi di manutenzione annui che si aggirano intorno ai 50 milioni di dollari. Inoltre grazie alla costruzione della diga l'approvvigionamento idrico di oltre 8 milioni di abitanti poté essere garantito.[77]

Spillways

1983, la portata in eccesso fuoriesce dallo stramazzo situato sul versante in Arizona

Per evitare che la diga possa traboccare in caso di piena ai due lati della diga sono stati costruiti due stramazzi anche detti spillway. Entrambe le spillway scaricano in due gallerie situate ai lati della diga che si congiungono con le gallerie costruite per la deviazione del fiume Colorado. Gli ingressi ad ogni stramazzo sono presidiati da 4 paratie lunghe 100 piedi (30 m) ed alte 16 piedi (4,9 m) che permettono se alzate di aumentare di ulteriori 16 piedi di quota il livello del bacino. Ognuna di queste paratie pesa oltre 2300 tonnellate e può essere azionata sia automaticamente che manualmente.[79] L'acqua che si riversa nella spillway viene evacuata tramite una galleria che dopo un tratto molto ripido di 600 piedi (180 m) si congiunge con la galleria più esterna di deviazione. Il diametro della parte della galleria con pendenza elevata è di 50 piedi (15 m) esattamente come per il tratto sottostante. La progettazione di queste gallerie è stato uno dei problemi più impegnativi che i progettisti dovettero affrontare. A causa del tratto che presenta pendenze differenti si corre il rischio che nei tratti con minore pendenza si creino dei risalti idraulici. Inoltre a causa delle velocità relativamente elevate che l'acqua può raggiungere all'interno di queste condotte vi possono essere problemi dovuti alla cavitazione. La portata massima di ogni galleria è di circa 5700 m³/s ed è stata appurata tramite alcuni test empirici nel 1941.[79]

Dalla costruzione della diga le spillways furono utilizzate solamente in due occasioni. La prima volta nel 1941 quando a fine lavori si è portato il livello del acqua nel bacino al livello massimo ed una seconda volta nel 1983 quando in seguito ad una piena eccezionale il livello dell'acqua all'interno della diga raggiunse il suo livello massimo. In entrambe le occasioni in seguito all'utilizzo degli stramazzi per scaricare la portata in eccesso le gallerie da ambedue i lati sono state ispezionate. In entrambi i casi si registrarono notevoli danni alle gallerie dovuti a fenomeni di cavitazione. Nel 1941 si imputarono i danni principalmente ad un lieve disallineamento della gallerie che è stato successivamente sistemato. Nel 1983 invece i danni furono principalmente imputati a lievi dislivelli nel rivestimento di calcestruzzo. Per ridurre fenomeni dovuti alla cavitazione nel 1947 furono installati dei flip buckets ovvero degli ostacoli che riducono la velocità dell'acqua nella condotta ed impediscono che possa avvenire la cavitazione.

Strade e turismo

il ponte in fase di costruzione, novembre 2009

Per decenni la diga è anche stato l'unico punto dove era possibile attraversare il Black Canyon da un lato all'altro. Pertanto in cima alla diga scorre una strada a due corsie che fa parte della U.S. Route 93.[80] In seguito agli attacchi dell'11 settembre però le autorità temevano che la diga potesse divenire oggetto di attentati terroristici e decisero di finanziare la costruzione di un ponte che permettesse al traffico pesante di evitare di passare sopra la diga. A partire dal 19 dicembre 2010, anno in cui fu completato il ponte la diga è solamente transitabile da alcuni tipi di veicoli, che possono essere soggetti ad una ispezione da parte delle forze di polizia prima dell'attraversamento. Veicoli con una lunghezza superiore ai 40 piedi (12 m) non possono transitare sulla diga e vengono dirottati sulla U.S. Route 95 o sulla Nevada State Route 163.[81]

Per quanto riguarda il turismo la diga fu aperta alle visite a partire dal 1937 ma dal 7 dicembre 1941, in seguito all'ingresso in guerra degli Stati Uniti fu chiusa fino al 2 settembre 1945. Durante tutto il periodo del conflitto anche il transito di mezzi sulla diga fu interdetto. Nel 1953 si registrarono oltre 448000 visitatori. La diga fu nuovamente chiusa al pubblico il 25 novembre 1963 in seguito all'assassinio del presidente Kennedy e rimase chiusa per lutto prima per la morte di Kennedy e poi per la morte del ex presidente Eisenhower fino al 31 marzo 1969. Nel 1995 un nuovo centro visitatori fu inaugurato e l'anno seguente si raggiunse il milione di visitatori.[82][83] In seguito agli attentati dell'undici settembre la diga fu nuovamente chiusa alle visite per essere riaperta a partire dal dicembre dello stesso anno.[82] Sempre in seguito agli attentati dell'undici settembre i tour guidati attraverso la diga furono modificati e da allora molte delle decorazioni realizzate da True non possono più essere visitate.[84]

Impatto ambientale

File:LakeMeadJuly2009.jpg
A view upstream from Hoover Dam in July 2009 shows that the water level has decreased drastically.

Inevitabilmente la realizzazione di un opera di queste dimensioni ha vauto un notevole impatto ambientale su tutti gli ecosistemi che si trovano lungo il corso del fiume Colorado. In modo particolare però sono stati interessati gli ecosistemi che lungo il delta del fiume dove a causa della portata ridotta del fiume dovuta al riempimento del lago Mead la salinità è cosniderevolmente aumentata.[85] Per sei anni dopo la costruzione della diga l'intera portata servì per riempire il lago e buona parte del corso del fiume a valle della diga fu prosciugato.[86] L'estuario del fiume che da sempre era caratterizzato da ampie zone con acque salmastre vide un aumento della salinità delle proprie acque che interesso anche aree fino a 40 miglia (64 km) a monte della foce.[87] Inoltre il corso del fiume era caratterizzato da regolari piene. Dalla costruzione della diga non si è più registrato un evento di piena nel tratto a valle della diga.[88] Della costruzione della diga hanno però risentito principalmente le specie di pesci atoctone, alcune delle quali oggi sono minacciate dall'estinzione.[89] In tutto quattro specie il Bonytail chub, il Colorado pikeminnow, il Humpback chub ed ilRazorback sucker sono a erischio di estinzione.[90][91]

Al cinema

Note

  1. ^ Hiltzik,  pp. 20–27.
  2. ^ Hiltzik,  pp. 41–50.
  3. ^ Hiltzik,  pp. 57–60.
  4. ^ Hiltzik,  pp. 55–56.
  5. ^ a b Hiltzik,  pp. 58–59.
  6. ^ Hiltzik,  p. 67.
  7. ^ a b Hiltzik,  p. 68.
  8. ^ Dunar e McBride,  p. 6.
  9. ^ Hiltzik,  pp. 73–79.
  10. ^ Hiltzik,  pp. 81–87.
  11. ^ J. David Rogers, Hoover Dam: Evolution of the Dam's Design, Las Vegas, Nevada, American Society of Civil Engineers, October 21–22, 2010, pp. 85–123.
  12. ^ Hiltzik,  p. 118.
  13. ^ Stevens,  p. 27.
  14. ^ Stevens,  pp. 27–28.
  15. ^ Stevens,  p. 34.
  16. ^ Stevens,  pp. 35–42.
  17. ^ Hiltzik,  p. 174.
  18. ^ Hiltzik,  pp. 144–145.
  19. ^ Dunar e McBride,  p. 28.
  20. ^ Dunar e McBride,  p. 32.
  21. ^ Stevens,  pp. 53–54.
  22. ^ Hiltzik,  p. 194.
  23. ^ Hiltzik,  p. 317.
  24. ^ Hiltzik,  p. 315.
  25. ^ Stevens,  p. 65.
  26. ^ Stevens,  p. 56.
  27. ^ Dunar e McBride,  p. 40.
  28. ^ Hiltzik,  pp. 219–220.
  29. ^ Hiltzik,  p. 223.
  30. ^ Hiltzik,  pp. 226–228.
  31. ^ Hiltzik,  p. 230.
  32. ^ Hiltzik,  pp. 234–237.
  33. ^ Stevens,  pp. 70–73.
  34. ^ Stevens,  pp. 73–78.
  35. ^ Stevens,  p. 78.
  36. ^ Hiltzik,  pp. 362–365.
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Bibliografia

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