Unione Sportiva Inveruno

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ASD Accademia Inveruno
Calcio
Gialloblù, Invrugn
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, blu
Inno Onora la tua città
DJ Puri
Dati societari
Città Inveruno (MI)
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Prima Categoria
Fondazione 1945
Presidente Bandiera dell'Italia Massimo Frigerio
Allenatore Bandiera dell'Italia Emiliano Palazzi
Stadio Luigino Garavaglia
(500 posti)
Sito web fb.com/inverunocalcio
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'A.S.D. Accademia Inveruno (storicamente Unione Sportiva Inveruno, comunemente Inveruno) è una società calcistica italiana con sede nel comune di Inveruno (MI).

Fondata nel 1945, è per tradizione sportiva il maggior sodalizio del comune di appartenenza, vantando quale maggior risultato della propria storia una decina di partecipazioni alla Serie D.

Nel 2020, a seguito di una retrocessione dalla D all'Eccellenza, ha ceduto il proprio titolo sportivo e ne ha acquistato un altro, ripartendo dalla Promozione con un nuovo nome.

Nella stagione 2023-2024 milita in Prima Categoria, settimo livello del campionato italiano di calcio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Al termine della seconda guerra mondiale, tra la primavera e l'estate del 1945 un gruppo di giovani inverunesi rientrati dal fronte o dai campi di prigionia, accomunati dalla passione per il gioco del calcio, costituirono l'Unione Sportiva Inveruno, adottando come colore sociale il grigio. Primo presidente fu Giuseppe "Peppino" Vago[1].

Iscrittasi al campionato lombardo di Prima Divisione (quarto livello della piramide calcistica italiana), la squadra primeggiò nel proprio girone, vedendo poi sfumare la promozione alle finali regionali[1].

Dopo alcuni campionati interlocutori, nel 1951-1952 l'Inveruno venne ammesso per la prima volta ex officio alla Promozione: seguì un'immediata retrocessione e un'altrettanto immediata risalita (stavolta sul campo) al termine del biennio 1953-1954[1].

I successivi quattro anni di militanza in Promozione vedono i grigi (via via rafforzati da nuovi innesti in rosa) proporsi come squadra di vertice: è in questa fase che alla presidenza subentra Angelo Belloli, che al fine di richiamare il gonfalone comunale sostituisce il colore sociale col giallo canarino. L'affermazione (in quello che era frattanto stato ridenominato Campionato Lombardo Dilettanti) arriva nel 1957-1958, dando accesso all'Interregionale e alla poule per lo Scudetto Dilettanti (ove l'Inveruno arriva fino alla semifinale, che vede prevalere il Leffe, vittorioso in casa per 4-0 e sconfitto al ritorno per 3-0)[1].

Nella massima divisione dilettantistica (poi ridenominata Serie D) l'Inveruno entra presto in difficoltà: inserita in girone con squadre liguri, piemontesi e valdostane, la squadra fatica a far quadrare i bilanci (dati i maggiori costi a fronte di scarsi ricavi) ed è poco seguita dai tifosi, sovente incapaci di sobbarcarsi le trasferte più lunghe. Nel 1962-1963 (complice il disimpegno di Belloli) arriva la retrocessione[1].

Un nuovo rimpasto societario porta alla presidenza Pippo Alliata, al quale si deve l'ultimo e definitivo cambio dell'identità sociale, con l'adozione dei colori giallo e blu. I frequenti cambi di allenatore e l'ampio turnover nella rosa non sortiscono però l'effetto di rilanciare le ambizioni dell'Inveruno: per ri-assistere a un campionato di vertice occorre attendere il 1971-1972, ove il secondo posto alle spalle del Besozzo riporta la squadra in Promozione. Seguono poi una retrocessione, una risalita e un'ulteriore relegazione, che dà il via a un nuovo periodo difficile: nella nuova Prima Categoria l'Inveruno sprofonda nella bassa classifica e al termine del campionato 1980-1981 solo il ripescaggio lo salva dalla Seconda Categoria[1].

A questo punto il nuovo presidente Pietro Salmoiraghi vara una progressiva ristrutturazione societaria: partendo dal vivaio, le squadre vengono riallestite puntando molto su giocatori locali. Il livello riprende a crescere e nell'annata 1986-1987 l'Inveruno vince il campionato e torna in Promozione. I problemi di budget però non tardano a ripresentarsi e nel 1992-1993 si ridiscende in Prima Categoria[1].

In tale campionato si resta fino al 2005-2006, ove due promozioni consecutive proiettano i gialloblù in Eccellenza, con annessa vittoria in Coppa Italia di Promozione. Tra il 2009 e il 2012 si mantiene nei piani alti dell'Eccellenza Lombardia, ottenendo 2 terzi posti e un 2°, venendo eliminata due volte ai play-off. Nel 2011, inoltre, vince la Coppa Italia di Eccellenza Lombardia[1].

Nel 2013, dopo aver vinto nuovamente la fase regionale di Coppa Italia Dilettanti, riesce a primeggiare nel girone A di Eccellenza, tornando (a 50 anni esatti dall'ultima apparizione) in Serie D[1].

Nella prima stagione di "ritorno" nella massima serie amatoriale i gialloblù accedono subito ai playoff di ripescaggio, poi persi contro l'Olginatese; segue un'annata trascorsa a metà classifica, indi tre consecutive in cui l'Inveruno, pur proponendosi come squadra competitiva e ambiziosa, non riesce a centrare le posizioni d'accesso agli spareggi post-stagionali[1]. L'Inveruno rimarrà in D fino alla stagione 2019-2020, quando non riesce ad evitare la retrocessione in Eccellenza, campionato che tuttavia non disputerà, poiché il presidente Roberto Simonini decide la cessione del titolo sportivo al Club Milano di Pero.

La storia gialloblù però continua grazie all'acquisizione di un altro titolo sportivo, quello del Lomello (militante in Promozione), a opera di un nuovo gruppo dirigente guidato dal presidente Massimo Frigerio: nasce così l'Accademia Inveruno, che rileva simbolo e colori della cessata Unione Sportiva Inveruno e riparte dal campionato di sesta serie[2]. Le tre stagioni successive vedono però una squadra scarsamente competitiva, che alla fine del campionato 2022-2023 retrocede in Prima Categoria.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Accademia Inveruno
  • 1945 - Fondazione dell'Unione Sportiva Inveruno
  • 1945-1946 - 1º nel girone N della Prima Divisione Lombarda, va alle finali regionali.
  • 1946-1947 - nel girone T della Prima Divisione Lombarda.
  • 1947-1948 - nel girone S della Prima Divisione Lombarda.
  • 1949-1950 - nel girone H della Prima Divisione Lombarda.
  • 1950-1951 - nel girone N della Prima Divisione Lombarda.
  • 1951-1952 - nel girone H della Prima Divisione Lombarda. Ammesso in Promozione.
  • 1952-1953 - 15º nel girone C della Promozione Lombarda. Retrocesso in Prima Divisione.
  • 1953-1954 - in Prima Divisione Lombarda. Promosso in Promozione.
  • 1954-1955 - 3º nel girone C della Promozione Lombarda.
  • 1955-1956 - 12º nel girone C della Promozione Lombarda.
  • 1956-1957 - 5º nel girone C della Promozione Lombarda.
  • 1957-1958 - 1º nel girone C del Campionato Lombardo Dilettanti. Promosso in Interregionale.
  • 1958-1959 - 6º nel girone B dell'Interregionale.
  • 1959-1960 - 14º nel girone A della Serie D.
  • 1960-1961 - 6º nel girone B della Serie D.
  • 1961-1962 - 13º nel girone B della Serie D.
  • 1962-1963 - 18º nel girone B della Serie D. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1963-1964 - 6º nel girone D della Prima Categoria Lombarda.
  • 1964-1965 - 3º nel girone C della Prima Categoria Lombarda.
  • 1965-1966 - 7º nel girone C della Prima Categoria Lombarda.
  • 1966-1967 - 13º nel girone C della Prima Categoria Lombarda. Con l'introduzione della Promozione la Prima Categoria scende di un livello.
  • 1967-1971 - in Prima Categoria Lombarda.
  • 1971-1972 - 2º in Prima Categoria Lombarda. Promosso in Promozione.
  • 1972-1973 - 15º nel girone C della Promozione Lombarda. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1973-1974 - 1º nel girone G della Prima Categoria Lombarda. Promosso in Promozione.
  • 1974-1975 - 16º nel girone A della Promozione Lombarda.

Retrocesso in Prima Categoria.

  • 1975-1986 - in Prima Categoria Lombarda.
  • 1986-1987 - 1º in Prima Categoria Lombarda. Promosso in Promozione.
  • 1987-1988 - 9º nel girone D della Promozione Lombarda.
  • 1988-1989 - 7º nel girone A della Promozione Lombarda.
  • 1989-1990 - 9º nel girone A della Promozione Lombarda.
  • 1990-1991 - 12º nel girone A della Promozione Lombardia. Con l'introduzione dell'Eccellenza Lombardia la Promozione scende di un livello.
  • 1991-1992 - 7º nel girone C della Promozione Lombardia.
  • 1992-1993 - 15º nel girone C della Promozione Lombardia. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1993-1994 - ? in Prima categoria girone ? Lombardia.
  • 1994-1995 - 11° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 1995-1996 - 7° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 1996-1997 - 5° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 1997-1998 - 3° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 1998-1999 - 11° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 1999-2000 - 10° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 2000-2001 - 3° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 2001-2002 - 3° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 2002-2003 - 8 ° in Prima categoria girone M Lombardia.
  • 2003-2004 - 9° in Prima Categoria girone M Lombardia.
  • 2004-2005 - 1º in Prima Categoria Lombardia. Promosso in Promozione.
  • 2005-2006 - 7º nel girone A della Promozione Lombardia. Promosso in Eccellenza Lombardia grazie alla vittoria in Coppa Promozione Lombardia.
  • 2006-2007 - 9º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia.
  • 2007-2008 - 6º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia.
  • 2008-2009 - 13º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia.
  • 2009-2010 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia.
  • 2010-2011 - 2º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia, perde ai play-off con il Verbano.
Semifinalista in Coppa Italia Dilettanti.
  • 2011-2012 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia, perde ai play-off con la Sommese.
  • 2012-2013 - 1º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia. Promosso in Serie D.
  • 2013-2014 - 5º nel girone B della Serie D, perde ai play-off con l'Olginatese.
  • 2014-2015 - 12º nel girone B della Serie D.
  • 2015-2016 - 7º nel girone B della Serie D.
  • 2016-2017 - 6º nel girone A della Serie D.
  • 2017-2018 - 7º nel girone A della Serie D.
  • 2018-2019 - 5º nel girone A della Serie D. Vince i play-off.
  • 2019-2020 - 19º nel girone B della Serie D. Retrocesso in Eccellenza Lombardia.
  • 2020 - In estate cede il titolo di Eccellenza al Club Milano, contestualmente acquista il titolo di Promozione del Lomello con il nome di Accademia Inveruno.
  • 2020-2021 - nel girone A della Promozione Lombardia, interrotto per Covid.
  • 2021-2022 - 11º nel girone A della Promozione Lombardia.
  • 2022-2023 - 14º nel girone A della Promozione Lombardia. Perde i play out contro l'Ispra. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 2023-2024 - nel girone ? di Prima Categoria Lombardia.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

I colori sociali dell'Inveruno sono il giallo e il blu: la loro disposizione sulla prima maglia ha conosciuto diverse soluzioni nel corso del tempo, sicché non è possibile identificare un template privilegiato rispetto ad altri. È attestato l'uso di maglie palate, partite o fasciate nei due colori, nonché di soluzioni ove si osserva una tinta prevalere sull'altra (ad esempio casacche a base blu ornate da un "palo" laterale giallo, oppure da righe sfalsate egualmente gialle).

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Inno[modifica | modifica wikitesto]

L'inno ufficiale della squadra è dal 2017 il brano Onora la tua città, scritto e interpretato dal rapper inverunese DJ Puri[3].

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

La prima squadra e la selezione juniores dell'Inveruno gioca le proprie gare interne allo stadio comunale di Inveruno, ubicato al confine meridionale del comune, in direzione di Mesero. L'impianto, dal 2014 intitolato alla memoria del fu vice-sindaco Luigino Garavaglia[4], dispone di un'unica tribuna (parzialmente coperta) da 500 posti, sita sul lato occidentale del terreno di gioco. Qui inoltre la società ha la propria sede legale e operativa.

Altro campo sportivo a beneficio dei gialloblù è quello di via Alessandro Manzoni, di dimensioni più contenute rispetto al "Garavaglia": in passato sede principale delle attività sociali (ivi comprese le gare interne della prima squadra), è stato poi "declassato" a sede distaccata del settore giovanile inverunese.

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

Le selezioni societarie svolgono la preparazione presso vari impianti ubicati sia nel territorio comunale d'appartenenza che al di fuori: la prima squadra si allena di norma a Bienate presso il campo sportivo di via Piero Gobetti, la juniores al campo dell'oratorio inverunese di San Gaetano, il resto del settore giovanile tra il già citato campo di via Manzoni e il campo sportivo scolastico di via Cadorna a Magenta.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Il settore giovanile gialloblù ha la sua sede centrale al centro sportivo di via Manzoni a Inveruno. Oltre alla sede centrale, le selezioni giovanili si allenano e giocano anche al campo sportivo dell'oratorio di San Gaetano (sempre a Inveruno) e al campo scolastico di via Cadorna a Magenta.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

2012-2013 (girone A)
1957-1958 (girone C)
1973-1974 (girone G) 1986-1987, 2004-2005
2005-2006
1945-1946 (girone N)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j La storia della U.S. Inveruno, su usinveruno.it. URL consultato il 9 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2018).
  2. ^ Dalle ceneri dell’Inveruno nasce l’Accademia Inveruno - sportlegnano.it, 24 lug 2020
  3. ^ IL NOSTRO NUOVO INNO UFFICIALE, su usinveruno.it, 6 settembre 2017. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
  4. ^ Lo stadio di via Lazzaretto da oggi è intitolato a Luigino Garavaglia Archiviato il 22 maggio 2018 in Internet Archive. - oknetwork.it, 17 mag 2014

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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