Tenchu: Wrath of Heaven

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Tenchu: Wrath of Heaven
videogioco
Rikimaru nell'intro
Titolo originaleTenchu 3
PiattaformaPlayStation 2, Xbox, PlayStation Portable
Data di pubblicazionePlayStation 2:
Giappone 24 aprile 2003
3 marzo 2003
Zona PAL 7 marzo 2003

Xbox:
Giappone 27 maggio 2004
10 marzo 2004
Zona PAL 19 marzo 2004
PlayStation Portable:
Giappone 27 agosto 2009

GenereAvventura dinamica, stealth
OrigineGiappone
SviluppoK2 LLC, FromSoftware (PSP)
PubblicazioneActivision (Nord America e Europa), FromSoftware (Giappone)
DirezioneMitsuo Kodama
DesignMasanori Kuwasashi, Tomoyuki Hosokawa, Susumu Nakamoto
ProgrammazioneShinichi Shimizu, Tadao Tada
Direzione artisticaKoichi Iwasaki
MusicheNoriyuki Asakura
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputDualShock 2, gamepad
SupportoDVD, UMD
Fascia di etàCEROC · ESRBM · PEGI: 16 · USK: 18
SerieTenchu
Preceduto daTenchu 2: Birth of the Stealth Assassins
Seguito daTenchu: Fatal Shadows

Tenchu: Wrath of Heaven, pubblicato originariamente in Giappone come Tenchu 3 (天誅 参?, Tenchū San, lett. "Retribuzione divina 3"), è un videogioco per PlayStation 2 della serie Tenchu, il quinto per uscita ma ambientato cronologicamente un anno dopo le vicende del primo capitolo. Su Xbox è uscito con il nome Tenchu: Return from Darkness (in Giappone Tenchu 3 (天誅 参 〜回帰ノ章〜?, Tenchū San Kaikinoshō, lett. "Retribuzione divina 3: Capitolo della regressione")) e su PlayStation Portable come Tenchu 3 Portable (忍者活劇 天誅 参 Portable?, Ninja Katsugeki Tenchu San Portable, lett. "Dramma teatrale del ninja: Retribuzione divina 3 Portable").

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che Mei-Oh fu sconfitto nel primo capitolo, Rikimaru rimase intrappolato nelle macerie della fortezza dello stregone per sorreggere un masso gigante e fornire una via di fuga per Ayame e la principessa Kiku, prima che questo crollasse su di loro. Ayame pose successivamente la spada Rikimaru, "Izayoi" ( la si vede nella scena d'apertura all'inizio del gioco, avvolta dalla neve ) nel suolo come un monumento per il suo compagno ninja, ormai considerato morto. Tuttavia, un anno dopo, Rikimaru ricompare e si presenta al cospetto del nobile Gohda, e gli riferisce che aveva avuto un'esperienza di quasi-morte, e aggiungendo di essere un "ombra". A loro insaputa, il vero Rikimaru è intrappolato nella Tokyo del 20 ° secolo, in cerca di un modo per tornare alla sua epoca.

Nel frattempo, in seguito ad alcuni curiosi eventi, il Nobile Gohda commissiona ai due ninja di fare indagini al riguardo, che portano gradualmente alla scoperta dei piani di Tenrai, uno stregone che mira a conquistare le terre del feudatario.

La trama del gioco procede in modo diverso a seconda del personaggio scelto, ma si connette ad alcuni punti.

Nel ruolo di Rikimaru[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla scoperta della sparizione di diverse ragazze da alcuni villaggi, Rikimaru viene inviato dal Nobile Gohda a mettersi sulle tracce di Echigoya, un mercante preceduto da una pessima fama in quanto sospettato di attività illecite. La pista si rivela giusta, e si scopre che dietro alle sparizioni delle ragazze c'è proprio Echigoya, che esercitando usura su alcuni villici, spesso incapaci di rendere i prestiti fatti dal mercante, questi prendeva come pegno le loro giovani figlie, per venderle come schiave.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Rikimaru[modifica | modifica wikitesto]

Sopravvissuto alla morte grazie a un misterioso incantesimo ninja, Rikimaru rimane temporaneamente intrappolato in un paradosso temporale e al suo ritorno si ritrova a fronteggiare nuovamente il redivivo Onikage, ora al servizio dello stregone Tenrai.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Doppiatore giapponese Doppiatore italiano
Rikimaru Tōru Ōkawa Claudio Moneta
Ayame Yôko Soumi Emanuela Pacotto
Tesshu Fujioka Katsuyuki Konishi Riccardo Lombardo
Tenrai Riccardo Rovatti
Tatsumaru Kenji Hamada Patrizio Prata
Kagura Kikuko Inoue Dania Cericola
Ganda Daisuke Gōri Marco Balzarotti
Onikage Hisao Egawa Luca Bottale
Gohda Matsunoshin Yōsuke Akimoto Leonardo Gajo
Sekiya Naotada Kôichi Kitamura Riccardo Rovatti
Kimaira Mitsuo Iwata Patrizio Prata
Ressai Leonardo Gajo
Zennosuke Otou Riccardo Rovatti
Jinnai Jūrōta Kosugi Pietro Ubaldi
Ukyo Jūrōta Kosugi Leonardo Gajo
Tokubei Echigo-ya Luca Sandri
Nasu Pietro Ubaldi
Taijima Egoro Luca Sandri
Voce narrante Kiyoshi Kobayashi Marco Balzarotti

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Questo è l'ultimo gioco della serie ad essere, momentaneamente, doppiato in italiano.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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