Kuon

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Kuon
videogioco
Titolo originale九怨
PiattaformaPlayStation 2
Data di pubblicazioneGiappone 1º aprile 2004
7 dicembre 2004
Zona PAL 28 aprile 2006
GenereSurvival horror
TemaOrrore
OrigineGiappone
SviluppoFromSoftware
PubblicazioneFromSoftware
Modalità di giocoGiocatore singolo
SupportoDVD
Fascia di etàESRBM · PEGI: 16

Kuon (九怨S) è un survival horror del 2004 sviluppato da FromSoftware per PlayStation 2.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ambientato nel periodo Heian, la storia di Koun ruota attorno ai tre personaggi Utsuki, Sakuya e l'esorcista di Kyoto Doman.[1]

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è stato annunciato in un numero di Famitsū nel settembre 2003, nel quale si affermava che fosse completo al 25%.[2] Il titolo è stato esposto nello stand dell'azienda durante il Tokyo Game Show del 2003, insieme ad altri titoli tra cui Shadow Tower Abyss, Armored Core: Nexus ed Echo Night: Beyond.[3][4] Uno spot live-action è stato girato al tempio Kannon-ji di Setagaya. Lo staff è rimasto sorpreso quando i sacerdoti del tempio hanno accettato lo spot e alcune scene filmate erano riproduzioni dirette di scene del gioco.[5] È stato reso disponibile in Giappone il 1 aprile 2004.[6] Insieme al gioco sono state rilasciate due diverse guide strategiche da ASCII Corporation e Softbank Creative.[7]

La versione nordamericana è stata annunciata da Agetec nel maggio 2004.[8] Agetec era un editore occidentale che si occupava dei titoli di FromSoftware.[9] La loro localizzazione è stata progettata per mantenere il più intatto possibile il gioco originale e includeva il doppiaggio giapponese. È stato distribuito nella regione il 7 dicembre 2004.[10] Originariamente avrebbe dovuto essere distribuito nel Regno Unito da Digital Jesters prima della liquidazione della società,[11][12] ma poi il ruolo passò a Nobilis e Indie Games Productions che lo pubblicarono in Europa il 14 aprile 2006.[13][14] Negli anni successivi alla sua uscita, la versione occidentale è diventata un raro oggetto da collezione e il gioco stesso è poco noto a causa della sua rarità e limitata copertura.[14][15]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
GameRankings (media al) 59%[16]
Metacritic (media al) 57/100[17]
1UP.com C[18]
Electronic Gaming Monthly 5,33/10[19]
Eurogamer 4/10[20]
Famitsū 28/40[21]
Game Informer 6/10[22]
GamePro 2/5[23]
GameSpot 6,3/10[24]
GMR 5/10[25]

Kuon ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica.[14][26] Il gioco è stato descritto come avente recensioni "miste o nella media" secondo il sito web di aggregazione di recensioni Metacritic, guadagnando 57 punti su 100 sulla base di 20 recensioni.[17] Un sito web analogo GameRankings ha dato al gioco un punteggio del 59% sulla base di 19 recensioni.[16]

La trama e il design del mondo sono stati frequentemente elogiati.[18][19][20][24] Il gameplay ha riscosso opinioni contrastanti: molti che hanno trovato il combattimento poco piacevole e il design del puzzle obsoleto.[18][20][23][25] I comandi hanno anche incontrato critiche generali a causa della mancanza di risposta e del ritmo lento.[18][22][24][25]

Jeremy Parish, scrivendo per 1UP.com, ha notato che il suo design visivo era eccezionale rispetto ad altri titoli del genere, ma per il resto ha trovato il suo gameplay derivativo e poco interessante.[18] Marc McEntegart di Eurogamer è rimasto deluso nel complesso, ritenendo che i suoi elementi horror fossero troppo convenzionali e generalmente ha criticato il suo gameplay e l'estetica apparentemente sprecata.[20] GamePro ha ritenuto che il gioco nel suo insieme fosse "trascinato" da problemi meccanici e di combattimento che erano presenti nel genere sin dai suoi primi giorni.[23] Game Informer ha apprezzato la sua atmosfera, ma ha criticato il suo ritmo lento.[22]

Electronic Gaming Monthly ha ritenuto che il gioco fosse stato rovinato da una cattiva traduzione e ha notato il suo design arcaico rispetto ad altri titoli dell'epoca.[19] Bethany Massimilla di GameSpot ha elogiato il design estetico e narrativo, ma ha trovato il gameplay generalmente carente a lungo termine.[24] David Chen della rivista GMR ha notato una mancanza di entusiasmo o coinvolgimento sia con il gameplay standard che con il combattimento, e ha notato che la sua attenzione al folklore giapponese ha limitato il suo pubblico.[25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Characters, su Kuon (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2004).
  2. ^ From Software announces horror game, su GameSpot, 17 settembre 2003. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).
  3. ^ Tokyo Game Show: Titles on Exhibit (PDF), su Tokyo Game Show, 2003. URL consultato il 19 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2004).
  4. ^ ja:ブースレポート ~フロム・ソフトウェア編~ チームで戦うMMOメカアクション「クロム ハウンド」など話題作を多数発表, su Game Watch, Impress Group, 26 settembre 2003. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2017).
  5. ^ (JA) ja:『九怨-Kuon-』のプロモーションビデオがお寺で撮影!, su Famitsū, 24 gennaio 2004. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2020).
  6. ^ Kuon, su FromSoftware. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2020).
  7. ^ (JA) ja:九怨‐kuon‐, su Kuon Official Website. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2004).
  8. ^ Agetec Announces Kuon, an Ancient Tale of Horror, Exclusively on PlayStation 2, su Agetec, 11 maggio 2004. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2004).
  9. ^ Yip, Spencer, Before They Made Dark Souls, From Software Made A Game About Rabbits, su Siliconera, 4 novembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2014).
  10. ^ Kuon, su Agetec. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2004).
  11. ^ Digital Jesters Broaden Horizons For 2005, su GamesIndustry.biz, 15 aprile 2005. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2020).
  12. ^ Sinclair, Brendan, Digital Jesters ordered liquidated by UK court, su GameSpot, 11 gennaio 2006. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2006).
  13. ^ Kuon, su GamesIndustry.biz, 17 febbraio 2006. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2020).
  14. ^ a b c Reed, Kristan, Cult Classics: PlayStation 2, su Eurogamer, 19 agosto 2008, p. 4. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2019).
  15. ^ The Rarest and Most Valuable PlayStation 2 Games, su RacketBoy. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2018).
  16. ^ a b Kuon for PlayStation 2, su GameRankings. URL consultato il 27 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  17. ^ a b Kuon for PlayStation 2 Reviews, su Metacritic. URL consultato il 27 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
  18. ^ a b c d e Jeremy Parish, Kuon Review, su 1UP.com, 1º dicembre 2004. URL consultato il 3 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  19. ^ a b c EGM staff, Kuon, in Electronic Gaming Monthly, n. 186, 25 dicembre 2004, p. 115.
  20. ^ a b c d Marc McEntegart, Kuon Review, su Eurogamer, 3 maggio 2006. URL consultato il 27 ottobre 2014.
  21. ^ プレイステーション 2 - 九怨, in Famitsū, n. 799, 9 aprile 2004.
  22. ^ a b c Review: Kuon, in Game Informer, n. 139, GameStop, novembre 2004, p. 158.
  23. ^ a b c Kuon Review for PS2 on GamePro.com, in GamePro, 2 febbraio 2005. URL consultato il 3 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2005).
  24. ^ a b c d Bethany Massimilla, Kuon Review, su GameSpot, 20 aprile 2005. URL consultato il 27 ottobre 2014.
  25. ^ a b c d Chen, David, Kuon - Death Is In The Cards, in GMR, n. 23, Ziff Davis, dicembre 2004, p. 122.
  26. ^ Developer Profile: FromSoftware, in Wireframe, n. 12, Raspberry Pi, 25 aprile 2019, p. 51.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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