TT68

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TT68
Tomba di [Per?]-enkhnum, poi riutilizzata per Nespaneferher (o Espaneferhor)
Planimetria schematica della tomba TT68
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotomba
EpocaXVIII dinastia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàLuxor
Amministrazione
PatrimonioNecropoli di Tebe
EnteMinistero delle Antichità
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 25°43′59.88″N 32°36′00″E / 25.7333°N 32.6°E25.7333; 32.6
V22
O34
G40nfrD2
Z1
[1]
Espaneferhor
in geroglifici
Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto

TT68 (Theban Tomb 68) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 1][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 2] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 3][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Titolare[modifica | modifica wikitesto]

TT68 era la tomba di:

Titolare Titolo Necropoli[N 4] Dinastia/Periodo Note[N 5]
[Per?]-enkhnum, poi riutilizzata per Nespaneferher Prete wab[N 6] di Amon in Karnak e di Mut in Asher / Primo profeta di Amon, Capo degli scribi del tempio dei possedimenti di Amon Sheikh Abd el-Qurna[4] XX- XXI dinastia versante nord-est della collina, sopra la TT69

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La tomba venne originariamente realizzata per il prete wab [Per?]-enkhnum e poi usurpata da Nespaneferher il cui padre era Iufenamon, e la cui moglie era Tabekenmut, cantatrice del (?) di Mut. Uno dei figli, verosimilmente di Nespaneferher, si chiamava Hor. Nespaneferher svolse parte della sua attività mentre era Primo profeta di Amon Herihor-Siamon[1].

La tomba[modifica | modifica wikitesto]

TT68, molto piccola, si sviluppa con forma a "T" rovesciata tipica di analoghe sepolture dello stesso periodo[5]. Ad un corridoio segue una camera trasversale in cui tutti i dipinti, realizzati per il titolare originario, sono stati usurpati da Nespaneferher. I pochi ancora leggibili, e comunque incompiuti, rappresentano il defunto in adorazione, con la moglie, di tre vacche sacre rappresentanti Hathor. In altra scena, il defunto deposto nel sarcofago.

Un brevissimo corridoio dà accesso a una camera perpendicolare alla camera trasversale sulle cui pareti sono rappresentate scene del defunto e di un uomo[N 7] in atto di offertorio a Ra-Horakhti e a una dea (?). In altra scena ancora offertori a Sokar e banchetto, cui partecipano il defunto e la moglie, con musici. Il soffitto reca testi sacri con un inno a Osiride, nella parte nord, e i resti di un elenco di titoli di [Per?]-enkhnum, nella parte sud[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
  2. ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
  3. ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
  4. ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
  5. ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
  6. ^ I preti "wab", ma anche "uab", o "uebu", appartenevano al basso clero ed erano incaricati della manutenzione degli strumenti del culto e degli oggetti comunque ad esso connessi. A loro competeva il lavacro e l'abbigliamento giornaliero della statua del dio presso cui operavano e a loro competeva il trasporto della statua del dio (generalmente su una barca sacra) durante le cerimonie. Erano gerarchicamente sottoposti ad un "grande prete wab" cui competevano le operazioni giornaliere di culto della divinità.
  7. ^ La figura maschile rimpiazza una figura femminile preesistente e forse relativa al primo occupante della tomba.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]