TT4

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TT4
Tomba di Qen
Planimetria schematica della tomba TT4[N 1]
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotomba
EpocaXIX dinastia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàLuxor
Amministrazione
PatrimonioNecropoli di Deir el-Medina
EnteMinistero delle Antichità
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 25°43′59.88″N 32°36′00″E / 25.7333°N 32.6°E25.7333; 32.6
q
n
D40
[1]
Qen
in geroglifici
Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto

TT4 (Theban Tomb 4) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

Titolare[modifica | modifica wikitesto]

TT4 Era la tomba di:

Titolare Titolo Necropoli[N 5] Dinastia/Periodo Note[N 6]
Qen Scultore di Amon nel Luogo della Verità[N 7][4](artigiano reale) Deir el-Medina[5] XIX dinastia (Ramses II) fila superiore delle tombe, nei pressi di TT213; leggermente a sud, e in basso, rispetto alla casa di Schiaparelli

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Qen, menzionato anche nelle tombe TT106, di Paser, e TT7, di Ramose, risulta titolare anche della tomba TT337 usurpata, tuttavia, durante la XXI o XX dinastia. Tjanufer (o anche Thonufer) fu suo padre, scultore e cesellatore di Amon in Khenu, Maatnofret (o anche Metnefert) sua madre. Ebbe due mogli, Nefertere e Henutmehyt; suoi figli maschi furono Merymery, Tjau-en-Anuy, Kewer e Penduau, figlia femmina Taqari[6].

La tomba[modifica | modifica wikitesto]

Di forma irregolare, forse in previsione di un ampliamento, presenta nel corridoio d'accesso (1 in planimetria) una nicchia con le statue del defunto e della moglie Nefertere. Una sala rettangolare costituisce la cappella in cui (2) il defunto e la moglie Henutmehyt assisi con un figlio inginocchiato; poco oltre (3), su quattro registri sovrapposti, la processione funeraria con la mummia portata verso la tomba nonché scene del pellegrinaggio ad Abido del defunto e della famiglia su una barca condotta dai figli Merymery e Tjau-en-Anuy; in un altro registro della stessa parete, i figli Huy e Kewer porgono offerte a otto coppie di individui il cui nome si è preservato solo per quattro di esse: Qen e Nefertari; i genitori di lui, Tjanufer e Maatnofret; i genitori di lei, Qen e Wadjyt-ronpet; il fratello Huy e sua moglie Iuy. Segue (4) il figlio Merymery, che officia in presenza del padre e della madre Nefertere accanto ai quali si trova la figlia Taqari e (5), su due registri, il defunto e le mogli dinanzi a Ptah e Maat e un uomo in offertorio al defunto e alle due mogli; poco oltre (6), il faraone Ramses II con i visir Paser (TT106) e Ramose (TT7) in offertorio a Maat e Ra-Horakhti. Una nicchia sul fondo della sala (8) ospita la dea Hathor che protegga il re Amenhotep I; sulle pareti della nicchia il defunto e una moglie dinanzi a Ra-Horakhti e Osiride, e rilievi, ai lati della statua, rappresentanti la regina madre Ahmose Nefertari e la principessa Merytamon. Oltre la nicchia (7) il defunto, assistito da tre divinità femminili, in ginocchio dinanzi a Osiride, Thot e Iside. In altro registro, il defunto, sua moglie Henutmehyt e un figlio, dinanzi ad Anubi, Hathor, Amenhotep I e Ahmose Nefertari.

Il soffitto del locale, a volta, presenta due scene: il defunto e una moglie in adorazione di Ra e di due divinità minori del giorno e della notte.[6].

Una stele, con un figlio che purifica il defunto e opera la Cerimonia di apertura della bocca, forse proveniente dalla TT4 si trova al Museo nazionale danese di Copenaghen (cat. B3 AA.d.11);

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 2.
  2. ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
  3. ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
  4. ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
  5. ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
  6. ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
  7. ^ Set-Maat = "Luogo della Verità" era uno dei nomi con cui era noto il villaggio operaio di Deir el-Medina. Il villaggio era anche noto come Pa-demi, ovvero, semplicemente, "il villaggio".

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Porter e Moss 1927,  p. 11.
  2. ^ Gardiner e Weigall 1913.
  3. ^ Donadoni 1999, , p. 115.
  4. ^ Tosi 2005, , Vol. II, p. 152.
  5. ^ Gardiner e Weigall 1913, pp. 16-17.
  6. ^ a b Porter e Moss 1927,  pp. 11-12.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]