Tab Hunter: differenze tra le versioni
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== Filmografia parziale == |
== Filmografia parziale == |
Versione delle 14:11, 9 lug 2018
Tab Hunter, nome d'arte di Arthur Andrew Kelm (New York, 11 luglio 1931 – Santa Barbara, 8 luglio 2018), è stato un attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense.
Biografia
Hunter nacque dal matrimonio di Charles Kelm con Gertrude Gelien, una coppia di immigrati tedeschi che divorziarono pochi anni dopo la nascita del figlio. Hunter e il fratello crebbero in California, dove la madre si era trasferita. Durante gli anni dell'adolescenza praticò diversi sport, eccellendo nel pattinaggio artistico[1] e nell'equitazione. All'età di 15 anni abbandonò la scuola per entrare nella Guardia Costiera, dalla quale fu poi congedato per aver mentito sulla propria età[2].
Dopo aver assunto il definitivo nome d'arte di Tab Hunter, suggeritogli dal suo agente Henry Wilsson[2], il diciottenne Hunter fece il debutto cinematografico con un ruolo minore nel film drammatico Linciaggio (1950) di Joseph Losey. L'aspetto attraente e il fisico atletico gli consentirono di ottenere un ruolo romantico nel film L'isola del peccato (1952), accanto a Linda Darnell, e alcune parti da co-protagonista in pellicole d'avventura come Il segreto del Sahara (1953), Ritorno all'isola del tesoro (1954) e La belva (1954).
La definitiva consacrazione giunse prima con un episodio della serie televisiva Climax! (1955), in cui Hunter interpretò il ruolo di Jimmy Pearsall, sfortunato giocatore di baseball dei Red Sox di Boston, che dovette concludere precocemente la brillante carriera sportiva a causa di un esaurimento nervoso[1], e quindi con il film bellico Prima dell'uragano (1955), in cui interpretò il giovane Marine Danny Forrester, che ha una relazione sentimentale con una donna più anziana di lui ma finisce per sposare la brava ragazza della porta accanto (Mona Freeman).
Il giovane attore divenne immediatamente una delle maggiori star maschili della Warner Brothers, idolatrato dalle teenager d'America[1] per il suo bell'aspetto di ragazzo biondo e atletico, e malgrado la sostanziale inesperienza nella recitazione e lo sfavore della critica[3]. Nei due film successivi, Le colline bruciano (1956) e La ragazza che ho lasciato (1956), formò una coppia cinematografica di grande seguito presso il pubblico femminile con la giovane attrice Natalie Wood.
La seconda metà degli anni cinquanta fu il periodo di maggior successo per l'attore sul grande schermo, culminato con il ruolo di Joe Hardy, giocatore di baseball del team di Washington D.C., protagonista del vivace musical Damn Yankees! (1958), versione cinematografica di quello che era stato uno dei maggiori successi musicali a Broadway. Nello stesso periodo l'attore incise alcuni hit di successo in qualità di cantante, come Young Love (1957) che raggiunse la posizione n. 1 negli Stati Uniti per quattro settimane e la n. 10 in Olanda, e Ninety-Nine Ways (1958), esibendosi in tale veste sul piccolo schermo nel Pat Boone Chevy Showroom (1958) e nel The Ford Show, Starring Tennessee Ernie Ford (1960). Nello stesso anno Hunter debuttò con un suo spettacolo personale, il Tab Hunter Show, che fu però cancellato al termine della prima stagione, dopo soli 32 episodi.
Durante gli anni sessanta la carriera di Hunter fu piuttosto discontinua, con sporadiche apparizioni sul grande schermo in pellicole d'avventura come I commandos dei mari del sud (1963) e 20.000 leghe sotto la terra (1965), alternate ad alcune brevi interpretazioni per la televisione. Nella seconda metà del decennio l'attore si trasferì in Europa per girare alcuni film d'avventura e western come La mano del destino (1967), Agguato nel sole (1967) e Quel maledetto ponte sull'Elba (1969). Negli anni settanta si limitò a comparire in singoli episodi di serie televisive di successo, come Cannon (1972), Difesa a oltranza (1972), L'uomo da sei milioni di dollari (1975), Ellery Queen (1976) e Hawaii Squadra Cinque Zero (1978).
L'occasione per un inatteso rilancio giunse all'inizio degli anni ottanta, grazie a due felici incursioni nel genere trash quale partner dell'attore e drag queen Divine, prima in Polyester (1981) di John Waters, e quindi in Lust in the Dust (1985) di Paul Bartel, pellicole in cui si divertì a riproporre il proprio vecchio ruolo di “belloccio” in chiave satirica[3]. Apparve inoltre nel musical Grease 2 (1982), in cui cantò il motivo Reproduction nei panni dell'insegnante supplente Mr. Stuart, e nell'horror I demoni della mente (1988).
Vita privata
In occasione della pubblicazione del volume autobiografico Tab Hunter Confidential: The Making of a Movie Star, avvenuta nel 2005, l'attore ha confermato la propria omosessualità, della quale circolava voce fin dai tempi del grande successo negli anni cinquanta, descrivendo le difficoltà esistenziali vissute a Hollywood in un'epoca in cui la vita privata delle star era continuamente sottoposta all'attenzione del pubblico e della stampa, e la condizione di omosessualità poteva compromettere o addirittura distruggere una carriera[2].
Negli anni cinquanta, periodo in cui intrattenne una lunga relazione sentimentale con il collega Anthony Perkins[1], Hunter fu spesso bersagliato dalla rivista scandalistica Confidential, temutissimo magazine di cronaca rosa che più volte tentò di rivelare scandali a sfondo sessuale[1], ma la sua carriera riuscì a non rimanere danneggiata dai pettegolezzi. L'attore, stabilmente legato dal 1982 al produttore Allan Glaser, si dedicò in seguito alla produzione cinematografica indipendente, e all'equitazione.
Filmografia parziale
Cinema
- Linciaggio (The Lawless), regia di Joseph Losey (1950)
- L'isola del peccato (Saturday Island), regia di Stuart Heisler (1952)
- Mani in alto! (Gun Belt), regia di Ray Nazarro (1953)
- Il segreto del Sahara (The Steel Lady), regia di Ewald André Dupont (1953)
- Ritorno all'isola del tesoro (Return to Treasure Island), regia di Ewald André Dupont (1954)
- La belva (Track of the Cat), regia di William A. Wellman (1954)
- Prima dell'uragano (Battle Cry), regia di Raoul Walsh (1955)
- Gli amanti dei cinque mari (Sea Chase), regia di John Farrow (1955)
- Le colline bruciano (The Burning Hills), regia di Stuart Heisler (1956)
- La ragazza che ho lasciato (The Girl He Left Behind), regia di David Butler (1956)
- La squadriglia Lafayette (Lafayette Escadrille), regia di William A. Wellman (1958)
- Il sentiero della violenza (Gunman's Walk), regia di Phil Karlson (1958)
- Damn Yankees!, regia di George Abbott e Stanley Donen (1958)
- Meet Me in St. Louis, regia di George Schaefer (1959) (film per la Tv)
- Quel tipo di donna (That Kind of Woman), regia di Sidney Lumet (1959)
- Cordura (They Came to Cordura), regia di Robert Rossen (1959)
- Il piacere della sua compagnia (The Pleasure of His Company), regia di George Seaton (1961)
- La freccia d'oro, regia di Antonio Margheriti (1962)
- I commandos dei mari del sud (Operation Bikini), regia di Anthony Carras (1963)
- Troubled Waters, regia di Stanley Goulder (1964)
- Ride the Wild Surf, regia di Don Taylor (1964)
- 20.000 leghe sotto la terra (The City Under the Sea) , regia di Jacques Tourneur (1965)
- Il caro estinto (The Loved One), regia di Tony Richardson (1965)
- Birds Do It, regia di Andrew Marton (1966)
- La mano del destino (El dedo del destino), regia di Richard Rush (1967)
- Agguato nel sole (Hostile Guns), regia di R.G. Springsteen (1967)
- La vendetta è il mio perdono, regia di Roberto Mauri (1968)
- Scacco internazionale, regia di Giuseppe Rosati (1968)
- Quel maledetto ponte sull'Elba (No importa morir), regia di León Klimovsky (1969)
- Hacksaw, regia di Larry Lansburgh (1971) (per la TV)
- L'uomo dai 7 capestri (The Life and Times of Judge Roy Bean), regia di John Huston (1972)
- Sensualità morbosa (Sweet Kill), regia di Curtis Hanson (1973)
- Timber Tramps, regia di Tay Garnett (1975)
- Won Ton Ton il cane che salvò Hollywood (Won Ton Ton: The Dog Who Saved Hollywood), regia di Michael Winner (1976)
- Katie - La ragazza del paginone (Katie: Portrait of a Centerfold), regia di Robert Greenwald (1978) (per la TV)
- La mascotte (The Kid from Left Field), regia di Adell Aldrich (1979)
- Polyester, regia di John Waters (1980)
- America America (Pandemonium), regia di Alfred Sole (1982)
- Grease 2, regia di Patricia Birch (1982)
- Lust in the Dust, regia di Paul Bartel (1985)
- I demoni della mente (Cameron's Closet), regia di Armand Mastroianni (1988)
- Grotesque, regia di Joe Tornatore (1988)
- Fuori nel buio (Out of the Dark), regia di Michael Schroeder (1988)
- Amici per la vita (Dark Horse), regia di David Hemmings (1992)
Televisione
- The Ford Television Theatre: # 3.30 (1955)
- Climax!: # 1.37 (1955)
- Conflict: # 1.5 (1956)
- Playhouse 90: # 1.1 (1956); # 2.25 (1958)
- General Electric Theater: # 8.7 (1959)
- The Tab Hunter Show (1960-1961) - 32 episodi
- Saints and Sinners: # 1.6 (1962)
- Combat!: # 1.8 (1962)
- La legge di Burke (Burke's Law): # 1.24 (1964)
- Il virginiano (The Virginian): # 8.24 (1970)
- San Francisco International Airport: # 1.0 (1970)
- Disneyland: # 18.2 (1971); # 18.3 (1971)
- Cannon: # 1.16 (1972)
- Difesa a oltranza (Owen Marshall: Counselor at Law): # 2.12 (1972)
- Ghost Story: # 1.21 (1973)
- L'uomo da sei milioni di dollari (The Six Million Dollar Man): # 2.12 (1975)
- Ellery Queen - serie TV, episodio 1x12 (1975)
- McMillan e signora (McMillan & Wife): # 5.6 (1976)
- Mary Hartman, Mary Hartman: # 1.76 (1977)
- Love Boat (The Love Boat): # 1.6 (1977)
- Pepper Anderson agente speciale (Police Woman): # 4.10 (1978)
- Hawaii Squadra Cinque Zero (Hawaii Five-O): # 11.2 (1978)
- Charlie's Angels: # 4.21 (1980)
- Strike Force: # 1.6 (1981)
- Benson: # 4.1 (1982); # 4.2 (1982)
- Professione pericolo (The Fall Guy): # 3.15 (1984)
- Masquerade: # 1.12 (1984)
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Tab Hunter è stato doppiato da:
- Massimo Turci in La belva, Le colline bruciano, Quel tipo di donna, Il sentiero della violenza, Il piacere della sua compagnia
- Mario Colli in L'isola del peccato, Il segreto del Sahara
- Giuseppe Rinaldi in La ragazza che ho lasciato, Cordura
- Adolfo Geri in Linciaggio
- Roberto Gicca in Prima dell'uragano
- Pino Locchi in Gli amanti dei cinque mari
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tab Hunter
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su tabhunter.com.
- (EN) Tab Hunter, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Tab Hunter, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Tab Hunter, su Billboard.
- Tab Hunter, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Tab Hunter, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Tab Hunter, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Tab Hunter, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Tab Hunter, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Tab Hunter, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Tab Hunter, su filmportal.de.
- (EN) Sito ufficiale di Tab Hunter, su tabhunter.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3937143 · ISNI (EN) 0000 0001 1738 4387 · Europeana agent/base/149379 · LCCN (EN) n85378881 · GND (DE) 13441313X · BNE (ES) XX1079020 (data) · BNF (FR) cb13895410f (data) · J9U (EN, HE) 987007444256005171 · CONOR.SI (SL) 183899747 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85378881 |
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