Demografia dell'ateismo: differenze tra le versioni

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Le culture dell'[[Asia orientale]] definiscono la religione in una maniera differente da quella espressa in occidente, rendendo così la classificazione di taluni seguaci del [[buddhismo]] e del [[taoismo]] particolarmente difficoltosa, in quanto la credenza negli dèi è generalmente assente - almeno in linea di principio - in queste scuole di pensiero; valori anomali alla maggioranza dei sistemi di credenze è poi dovuta al fatto che è presente un notevole [[sincretismo]] con le visioni spirituali più occidentali.
Le culture dell'[[Asia orientale]] definiscono la religione in una maniera differente da quella espressa in occidente, rendendo così la classificazione di taluni seguaci del [[buddhismo]] e del [[taoismo]] particolarmente difficoltosa, in quanto la credenza negli dèi è generalmente assente - almeno in linea di principio - in queste scuole di pensiero; valori anomali alla maggioranza dei sistemi di credenze è poi dovuta al fatto che è presente un notevole [[sincretismo]] con le visioni spirituali più occidentali.


La situazione in [[Giappone|Giapopone]], ad esempio, è particolarmente confusa, con la maggior parte della popolazione che incorpora le pratiche di più religioni durante il corso della loro vita; in [[Cina]] almeno il 59%<ref>{{cita web|titolo=China – People |sito=World Desk Reference |url=http://dev.prenhall.com/divisions/hss/worldreference/CN/people.html |accesso=1º gennaio 2007}}</ref> della popolazione risulta essere non-religiosa. Tuttavia questa percentuale può essere significativamente maggiore (raggiungendo in taluni casi un dato vicino all'80%) o molto più piccole (non più del 30%), a seconda del metro statistico utilizzato: in realtà ciò accade perché molti cinesi definiscono la religione in un modo differente da quello conosciuto per il [[monoteismo]]. Alcuni cinesi definiscono la religione come pratica tradizionale (vedi [[religione tradizionale cinese]]) che può esser espressa per motivi culturali, mentre altri la definiscono semplicemente come reale consapevolezza di una [[reincarnazione]].
La situazione in [[Giappone]], ad esempio, è particolarmente confusa, con la maggior parte della popolazione che incorpora le pratiche di più religioni durante il corso della loro vita; in [[Cina]] almeno il 59%<ref>{{cita web|titolo=China – People |sito=World Desk Reference |url=http://dev.prenhall.com/divisions/hss/worldreference/CN/people.html |accesso=1º gennaio 2007}}</ref> della popolazione risulta essere non-religiosa. Tuttavia questa percentuale può essere significativamente maggiore (raggiungendo in taluni casi un dato vicino all'80%) o molto più piccola (non più del 30%), a seconda del metro statistico utilizzato: in realtà ciò accade perché molti cinesi definiscono la religione in un modo differente da quello conosciuto per il [[monoteismo]]. Alcuni cinesi definiscono la religione come pratica tradizionale (vedi [[religione tradizionale cinese]]) che può esser espressa per motivi culturali, mentre altri la definiscono semplicemente come reale consapevolezza di una [[reincarnazione]].


Secondo le rilevazioni di Phil Zuckerman su Adherents.com nel 1993, il 59% (oltre 700 milioni di persone<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Na/Na_473.html |titolo=Adherents.com |editore=Adherents.com |accesso=5 febbraio 2012}}</ref>) dell'intera popolazione cinese era irreligiosa, mentre tra l'8 e il 14% autenticamente atea (da 100 a 180 milioni) a partire dai primi anni 2000<ref>{{cita web|url=http://adherents.com/largecom/com_atheist.html |titolo=Atheist Statistics &#124; Agnostic |editore=Adherents.com |accesso=27 febbraio 2014}}</ref>.
Secondo le rilevazioni di Phil Zuckerman su Adherents.com nel 1993, il 59% (oltre 700 milioni di persone<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Na/Na_473.html |titolo=Adherents.com |editore=Adherents.com |accesso=5 febbraio 2012}}</ref>) dell'intera popolazione cinese era irreligiosa, mentre tra l'8 e il 14% autenticamente atea (da 100 a 180 milioni) a partire dai primi anni 2000<ref>{{cita web|url=http://adherents.com/largecom/com_atheist.html |titolo=Atheist Statistics &#124; Agnostic |editore=Adherents.com |accesso=27 febbraio 2014}}</ref>.


Ufficialmente la Repubblica socialista del [[Vietnam]] è uno stato ateo, così come viene dichiarato dal suo regime comunista<ref>Jan Dodd, Mark Lewis, Ron Emmons The Rough Guide to Vietnam 4 - - 2003 Page 509 "After 1975, the Marxist–Leninist government of reunified Vietnam declared the state atheist while theoretically allowing people the right to practice their religion under the constitution. In reality, churches and pagodas were closed down,</ref><ref>Asia & Pacific Review 2003/2004: Economic and Business Report - Page 373 Kogan Page - 2003 "Religions: Although the country is officially atheist, many Vietnamese profess to be Buddhists.</ref>; il suo censimento ha dato risultati record vicini all'81%<ref>The Cambridge Companion to Atheism - Page 57 Michael Martin - 2006 "Table 3.1 ... Of course, there are anomalies, such as Vietnam (81% nonbelievers in God) and Ireland (4%–5% non-believers in ... "</ref> di non-credenti nel 2009<ref name="daulaconso" >[http://giacngo.vn/thoisu/cauchuyentrongtuan/2012/11/11/1EC011/ Đâu là con số thực về tín đồ Phật giáo Việt Nam?]</ref>; anche se questo dato può essere stato alquanto gonfiato a causa del suo status di nazione che professa l'[[ateismo di stato]]<ref>Kerry Walters ''Atheism: A Guide for the Perplexed'' 2010 - Page 11 "The only obvious exceptions to this correlation are relatively poor Vietnam, which reports an astounding 81% nonbelief rate (although this may be inflated because of Vietnam's official status as an atheist nation), .."</ref>; o che molti si segnalano come non-credenti pur rimanendo aderenti alle usanze e pratiche tradizionali come il [[culto degli antenati]] o l'[[animismo]], od infine per non essere ufficialmente iscritti né ai templi buddhisti né alle chiese cristiane<ref>Vietnam 10 - Page 55 Nick Ray, Yu-Mei Balasingamchow, Iain Stewart - 2009 "ancestor Worship - Vietnamese ancestor worship dates from before the arrival of Confucianism or Buddhism. Ancestor worship is based on the belief that the soul lives on after death and becomes the protector of its descendants."</ref>.
Ufficialmente la Repubblica socialista del [[Vietnam]] è uno stato ateo, così come viene dichiarato dal suo regime comunista<ref>Jan Dodd, Mark Lewis, Ron Emmons The Rough Guide to Vietnam 4 - - 2003 Page 509 "After 1975, the Marxist–Leninist government of reunified Vietnam declared the state atheist while theoretically allowing people the right to practice their religion under the constitution. In reality, churches and pagodas were closed down,</ref><ref>Asia & Pacific Review 2003/2004: Economic and Business Report - Page 373 Kogan Page - 2003 "Religions: Although the country is officially atheist, many Vietnamese profess to be Buddhists.</ref>; il suo censimento ha dato risultati record vicini all'81%<ref>The Cambridge Companion to Atheism - Page 57 Michael Martin - 2006 "Table 3.1 ... Of course, there are anomalies, such as Vietnam (81% nonbelievers in God) and Ireland (4%–5% non-believers in ... "</ref> di non-credenti nel 2009<ref name="daulaconso" >[http://giacngo.vn/thoisu/cauchuyentrongtuan/2012/11/11/1EC011/ Đâu là con số thực về tín đồ Phật giáo Việt Nam?]</ref>; anche se questo dato può essere stato alquanto gonfiato a causa del suo status di nazione che professa l'[[ateismo di stato]]<ref>Kerry Walters ''Atheism: A Guide for the Perplexed'' 2010 - Page 11 "The only obvious exceptions to this correlation are relatively poor Vietnam, which reports an astounding 81% nonbelief rate (although this may be inflated because of Vietnam's official status as an atheist nation), .."</ref>; o che molti si segnalano come non-credenti pur rimanendo aderenti alle usanze e pratiche tradizionali come il [[culto degli antenati]] o l'[[animismo]], od infine per non essere ufficialmente iscritti né ai templi buddhisti né alle chiese cristiane<ref>Vietnam 10 - Page 55 Nick Ray, Yu-Mei Balasingamchow, Iain Stewart - 2009 "ancestor Worship - Vietnamese ancestor worship dates from before the arrival of Confucianism or Buddhism. Ancestor worship is based on the belief that the soul lives on after death and becomes the protector of its descendants."</ref>.

==== Asia meridionale ====
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{{vedi anche|Irreligiosità in India|Irreligiosità in Pakistan}}
{{vedi anche|Irreligiosità in India|Irreligiosità in Pakistan}}

Versione delle 12:43, 14 nov 2016

Simbolo disegnato dall'Atheist Alliance International (AAI) nel 2007.

Gli studi sulla demografia dell'ateismo hanno concluso che gli atei che si auto-identificano come tali comprendono ovunque dal 2 al 13% della popolazione mondiale, mentre le persone prive di una qualsiasi fede religiosa comprendono ovunque dal 10 al 22% della popolazione del mondo[1][2][3][4]. Diversi sondaggi sono stati condotti dalla "Gallup International"; dalla loro ricerca svolta nel 2012 in 57 paesi, risulta che il 13% degli intervistati si è dichiarato ateo convinto (la stessa ricerca nel 2015 su 65 paesi ha dato una percentuale dell'11%)[4][5].

Nella penisola scandinava, nei Paesi Bassi, in Asia orientale ed in particolare in Cina, gli atei e i non religiosi i genere risultano essere la maggioranza[5]. Della popolazione globale di atei e non religiosi registrata, il 76% risiede in Asia e in Oceania, mentre la restante parte risiede in Europa (12%), Nordamerica (5%), America Latina e zona dei Caraibi (4%), Africa subsahariana (2%), Medio Oriente e nordafrica (meno dell'1%)[3]. Nel continente africano e nei paesi dell'America meridionale gli atei sono in genere ovunque meno del 10%[5].

Secondo il Pew Research Center nel 2012, su uno studio globale condotto su 230 paesi e territori, il 16% della popolazione mondiale non è affiliato ad alcuna religione, contro l'84% di credenti e/o praticanti[6]; inoltre la ricerca ha osservato che molti dei non affiliati, che includono oltre agli atei anche coloro che professano l'agnosticismo, posseggono ancora diverse credenze e pratiche di tipo religioso[3] o affine.

I documenti storici della filosofia atea abbracciano diversi millenni. Scuole atee sono cresciute nelle prime forme del pensiero e della filosofia indiana e sono esistite fin dai tempi della religione storica detta Vedismo[7], laddove invece l'ateismo occidentale ha le sue radici nella filosofia greca dei presocratici, anche se non emerge come una netta visione del mondo fino alla fine dell'Illuminismo tra il XVIII e il XIX secolo[8].

Esistono discrepanze tra le fonti su come la demografia dell'ateismo, e quella religiosa parallelamente, stia cambiando ed evolvendo; una valutazione scientifica-sociale della portata dell'ateismo tra le varie popolazioni e culture risulta esser assai problematico. In primo luogo nella maggior parte del mondo al di fuori dell'Asia orientale, la gran maggioranza degli abitanti sono credenti in un sistema che rimanda o al monoteismo o al politeismo; di conseguenza, le domande per valutare la non-credenza ed irreligiosità prendono spesso la forma di una qualsiasi negazione della fede prevalente in quel determinato territorio o regione, piuttosto che l'affermazione di un ateismo positivo (o "duro") e questi verranno poi rappresentati con precisione come seguaci dell'ateismo[9][10][11].

Secondo il sondaggio del 2012 fatto svolgere da "Gallup International" il numero assoluto degli atei è in aumento in tutto il mondo, mentre la religiosità è generalmente in calo[12]; tuttavia, altri studi globali hanno invece indicato che l'ateismo poterebbe essere in declino a causa dei paesi irreligiosi che hanno tassi di natalità generalmente più bassi rispetto a quelli in cui sussiste una fede forte[13].

Distribuzione geografica

Anche se gli atei sono in minoranza in molti paesi, sono relativamente comuni in Europa, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Asia orientale, oltre che negli ex ed attuali stati a regime comunista. È difficoltoso determinare i numeri reali degli atei; inoltre, la fusione di termini quali ateo, agnostico, irreligioso e areligioso, aggiunge complessità ai dati del sondaggio. Una ricerca del 2002 di "Adherents.com" stima che la percentuale di persone che in tutto il mondo si possono definire laiche, non religiose, agnostiche e atee sia all'incirca il 14%[14].

Un sondaggio del 2004 svolto dalla BBC in 10 paesi ha mostrato la percentuale della popolazione che non crede in nessun dio variabile tra lo 0% della Nigeria al 39% del Regno Unito, con una media vicino al 17% nei paesi presi in esame; tuttavia, solamente l'8% degli intervistati hanno espressamente dichiarato di considerarsi atei. La diversità è stata osservata nelle opinioni degli atei compresi nell'intero campione, attraversandolo trasversalmente, con quasi un 30% di tutti gli atei intervistati che hanno dichiarato di aver, almeno qualche volta, pregato[1].

Studi globali del sociologo Phil Zuckerman sull'ateismo hanno indicato che l'ateismo globale potrebbe essere in declino a causa dei paesi irreligiosi che hanno i tassi di natalità più bassi del mondo, con i paesi religiosi che hanno invece tassi di natalità più alti in generale[13].

Africa

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Africa.

Egitto

L'irreligiosità in Egitto, con l'Islam che costituisce la fede predominante. Non vi sono cifre ufficiali per quanto riguarda l'irreligiosità presente nel paese, e non vi è alcuna speculazione dei mass media sul fatto che i giovani stiano lasciando poco per volta la religione[15][16][17]. Nel novembre 2013 è stato stimato che fino a 3 milioni di egiziani fossero atei[18].

Ghana

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Ghana.

L'ateismo in Ghana è difficile da misurare in quanto la maggior parte dei cittadini sostiene, seppur solo nominalmente, la fede nel cristianesimo[19]. Molti atri in Ghana hanno timore ad esprimere apertamente le proprie convinzioni a causa di reali minacce o tentativi di intimidazione ricevuti[20].

Asia

Asia orientale

Le culture dell'Asia orientale definiscono la religione in una maniera differente da quella espressa in occidente, rendendo così la classificazione di taluni seguaci del buddhismo e del taoismo particolarmente difficoltosa, in quanto la credenza negli dèi è generalmente assente - almeno in linea di principio - in queste scuole di pensiero; valori anomali alla maggioranza dei sistemi di credenze è poi dovuta al fatto che è presente un notevole sincretismo con le visioni spirituali più occidentali.

La situazione in Giappone, ad esempio, è particolarmente confusa, con la maggior parte della popolazione che incorpora le pratiche di più religioni durante il corso della loro vita; in Cina almeno il 59%[21] della popolazione risulta essere non-religiosa. Tuttavia questa percentuale può essere significativamente maggiore (raggiungendo in taluni casi un dato vicino all'80%) o molto più piccola (non più del 30%), a seconda del metro statistico utilizzato: in realtà ciò accade perché molti cinesi definiscono la religione in un modo differente da quello conosciuto per il monoteismo. Alcuni cinesi definiscono la religione come pratica tradizionale (vedi religione tradizionale cinese) che può esser espressa per motivi culturali, mentre altri la definiscono semplicemente come reale consapevolezza di una reincarnazione.

Secondo le rilevazioni di Phil Zuckerman su Adherents.com nel 1993, il 59% (oltre 700 milioni di persone[22]) dell'intera popolazione cinese era irreligiosa, mentre tra l'8 e il 14% autenticamente atea (da 100 a 180 milioni) a partire dai primi anni 2000[23].

Ufficialmente la Repubblica socialista del Vietnam è uno stato ateo, così come viene dichiarato dal suo regime comunista[24][25]; il suo censimento ha dato risultati record vicini all'81%[26] di non-credenti nel 2009[27]; anche se questo dato può essere stato alquanto gonfiato a causa del suo status di nazione che professa l'ateismo di stato[28]; o che molti si segnalano come non-credenti pur rimanendo aderenti alle usanze e pratiche tradizionali come il culto degli antenati o l'animismo, od infine per non essere ufficialmente iscritti né ai templi buddhisti né alle chiese cristiane[29].

Asia meridionale

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in India e Irreligiosità in Pakistan.

L'ateismo e l'agnosticismo hanno una lunga storia in India. Le religioni indiane come il buddhismo, il giainismo ed alcune scuole dell'induismo considerano l'ateismo come un'idea accettabile[30][31]. Secondo il "WIN-Gallup Global Index of Religion" l'81% degli indiani erano religiosi, il 13% si qualificavano come non-religiosi, il 3% erano atei convinti, ed infine un ultimo 3% non ha risposto al quesito[32].

Un sondaggio condotto da Times of India ha rivelato che il 52% dei laureati di Mumbai non credono nell'esistenza di Dio[33].

Asia occidentale

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Israele.

In Israele il 50% circa di coloro che sono di etnia ebraica si considerano laici o "hiloni" (secolarizzati); alcuni di loro continuano ancora a mantenere certe tradizioni religiose per motivazioni culturali, ma la maggior parte di loro sono interamente immersi nella cultura ebraica laica. Il numero di atei e agnostici è più basso, rispettivamente il 15 e il 37%. Lo studio del 2009 Avi-Chai ha trovato il 77% degli ebrei israeliani che credono in un "potere superiore", mentre il 46% si definisce laico, di cui l'8% si definisce "anti-religioso"[34]. Al contrario, il rapporto Fridman del 2007 ha rilevato che meno del 20% si definiscono secolarizzati e solo il 5% come anti-religiosi[35].

% di persone non credenti in alcuno spirito, Dio o forza vitale.

Europa

Secondo un'indagine del 2010, secondo l'Eurobarometro-Eurostat, il 51% dei cittadini dell'Unione europea ha risposto che "credono che ci sia un Dio", mentre il 26% ha risposto che "credono che ci sia una sorta di spirito o forza vitale" e il 20% che "di fatto non credono che ci sia alcuno spirito, Dio, né forza vitale ". I risultati sono stati ampiamente variegati tra i diversi paesi, con il 94% degli intervistati maltesi che dichiarano di credere in Dio, da una parte, e solo il 16% dei cechi afferma lo stesso dall'altra[36].

Secondo un altro sondaggio sulla religiosità nel nell'Unione europea a partire dal 2012 prodotta da "Eurobarometro", il 16% sono non-credenti/agnostici, e il 7% sono dichiaratamente atei[37]. Il 72% dei cittadini dell'UE sono cristiani, mentre il 2% sono musulmani[38].

Secondo una ricerca del Pew Research Center nel 2012 coloro i quali si considerano religiosamente non-affiliati (includendo agnostici e atei) costituiscono circa il 18,2% della popolazione europea[39]. Secondo la stessa indagine i religiosamente non-affiliati costituiscono la maggioranza della popolazione solo in due europei Paesi: Repubblica Ceca (75%) e in Estonia (60%)[39].

Eurobarometro Poll 2010[36]
Nazione "Credo che
ci sia un Dio"
"Credo che vi sia una specie
di spirito o forza vitale"
"Non credo che vi sia alcun tipo
di spirito, forza vitale o Dio"
Bandiera di Malta Malta 94% 4% 2%
Bandiera della Romania Romania 92% 7% 1%
Bandiera di Cipro Cipro 88% 8% 3%
Bandiera della Grecia Grecia 79% 16% 4%
Bandiera della Polonia Polonia 79% 14% 5%
Bandiera dell'Italia Italia 74% 20% 6%
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 70% 20% 7%
Bandiera del Portogallo Portogallo 70% 15% 12%
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 63% 23% 13%
Bandiera della Spagna Spagna 59% 20% 19%
Bandiera della Lituania Lituania 47% 37% 12%
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 46% 22% 24%
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 45% 34% 20%
Bandiera dell'Austria Austria 44% 38% 12%
Bandiera della Germania Germania 44% 25% 27%
Bandiera della Lettonia Lettonia 38% 48% 11%
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 37% 33% 25%
Bandiera del Belgio Belgio 37% 31% 27%
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 36% 43% 15%
Bandiera della Finlandia Finlandia 33% 42% 22%
Bandiera della Slovenia Slovenia 32% 36% 26%
Bandiera della Danimarca Danimarca 28% 47% 24%
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 28% 39% 30%
Bandiera della Francia Francia 27% 27% 40%
Bandiera dell'Estonia Estonia 18% 50% 29%
Bandiera della Svezia Svezia 18% 45% 34%
Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca 16% 44% 37%
Bandiera dell'Europa UE27 51% 26% 20%
Bandiera della Croazia Croazia (adesione all'UE nel 2013) 69% 22% 7%
Bandiera della Svizzera Svizzera (EFTA) 44% 39% 11%
Bandiera dell'Islanda Islanda (EEA, non UE) 31% 49% 18%
Bandiera della Norvegia Norvegia (EEA, non UE) 22% 44% 29%

Repubblica ceca

Nel 2001, l'Ufficio statistico ceco ha fornito informazioni riguardanti il censimento svoltosi sui dieci milioni di persone residenti nella Repubblica. Il 59% di esse non ha espresso una religione propria, il 32,2% erano religiosi, e l'8,8% non ha risposto[40] Il censimento successivo del 2011, con una forma diversa nella formulazione[41], ha condotto ai seguenti risultati: il 34,2% è non religioso, 20,6% religioso e 45,2% non ha fornito alcuna risposta[42].

Francia

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Francia.

In Francia, circa il 12% della popolazione ha riferito di frequentare le funzioni religiose più di una volta al mese. In un sondaggio del 2003 il 54% degli intervistati francesi si sono identificati come "credenti", il 33% come ateo, il 14% come agnostico, e il 26% come "indifferente"[43]. Secondo un sondaggio diverso, il 32% sono atei dichiarati ed un ulteriore 32% si dichiara invece agnostico[44].

Germania

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Germania.

Paesi Bassi

Russia

Lo stesso argomento in dettaglio: Irreligiosità in Russia.

Secondo un sondaggi di "Levada Center", il 22% degli intervistati si autodefinisce come non religioso, agnostico o ateo, contro il 69% che si dichiara ortodosso e il 5% come musulmano. Sebbene il 10% visita una chiesa almeno una volta al mese, il fatto che vi è stato un considerevole aumento della proporzione ortodossa della popolazione, insieme al fatto che coloro che si identificano cristiani hanno maggiori probabilità di andare in chiesa, suggerisce che l'ateismo e l'irreligiosità è notevolmente diminuita in Russia dopo il crollo sovietico[45].

America del Nord

% di popolazione non affiliata ad alcuna religione (1995-2015)[46]

Paese 1995 1996 1998 2000 2001 2005 2007 2009 2010 2011 2012 2015
Bandiera del Belize Belize 9 11 9 14 12 12 13 11 13 14 15 13
Bandiera del Canada Canada 14 16 15 19 19 17 20 19 25 22 28 27
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 4 4 6 6 5 7 9 9 13 8 7 10
Bandiera di Cuba Cuba 30 34 32 36 36 40 46 49 52 40 45 41
Bandiera della Rep. Dominicana Repubblica Dominicana 12 14 13 16 16 16 18 17 23 17 19 22
Bandiera di El Salvador El Salvador 9 13 18 15 13 17 14 19 28 14 18 17
Bandiera del Guatemala Guatemala 7 8 11 15 12 9 16 12 18 10 8 11
Bandiera dell'Honduras Honduras 6 8 8 11 7 10 13 11 13 9 10 9
Bandiera del Messico Messico 5 4 4 8 7 7 9 8 13 5 7 8
Bandiera del Nicaragua Nicaragua 5 9 6 7 9 12 10 13 16 15 17 12
Bandiera di Panama Panama 3 3 3 6 5 7 7 9 11 6 4 7
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America 10 11 11 12 14 14 16 15 17 19 16 18

Sud America

% di popolazione non credente ad alcuna religione (1995-2015)[46]

Country 1995 1996 1998 2000 2001 2005 2007 2009 2010 2011 2012 2015
Bandiera dell'Argentina Argentina 6 6 7 7 10 8 8 10 15 13 11 13
Bandiera della Bolivia Bolivia 2 3 2 2 3 4 4 5 9 3 6 6
Bandiera del Brasile Brasile 6 6 7 7 5 5 10 8 12 7 9 10
Bandiera del Cile Cile 8 7 9 13 18 19 24 27 29 33 33 32
Bandiera della Colombia Colombia 3 3 4 6 7 8 7 4 10 5 5 6
Bandiera dell'Ecuador Ecuador 6 3 3 6 5 8 8 5 9 10 7 7
Bandiera del Paraguay Paraguay 1 1 2 2 2 3 2 3 4 4 3 4
Bandiera del Perù Perù 1 1 2 2 3 3 5 5 8 3 4 5
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 26 24 29 33 31 34 39 41 44 42 43 45
Bandiera del Venezuela Venezuela 7 5 6 7 9 8 10 11 14 7 9 10

Oceania

Note

  1. ^ a b UK among most secular nations, BBC News, 26 febbraio 2004. URL consultato il 5 marzo 2005.
  2. ^ The World Fact Book: Religions, su cia.gov, World Fact Book. URL consultato l'8 giugno 2013.
  3. ^ a b c The Global Religious Landscape - Religiously Unaffiliated, su pewforum.org, Pew Research Center, dicembre 2012.
  4. ^ a b Losing our religion? Two thirds of people still claim to be religious (PDF), su wingia.com, WIN Gallup International, 13 aprile 2015.
  5. ^ a b c Global Index of Religion and Atheism (PDF), su redcresearch.ie, WIN/Gallup International. URL consultato il 13 gennaio 2015.
  6. ^ Pew Forum on Religion & Public Life, The Global Religious Landscape, su pewforum.org. URL consultato il 18 dicembre 2012.
  7. ^ Pandian, India, that is, sidd, Allied Publishers, 1996, p. 64, ISBN 978-81-7023-561-3. URL consultato il 9 aprile 2011.
  8. ^ Template:Baggini, 2003, pp=73–74. "Atheism had its origins in Ancient Greece but did not emerge as an overt and avowed belief system until late in the Enlightenment."
  9. ^ Millennials Losing Faith In God: Survey, su huffingtonpost.com. URL consultato il 27 febbraio 2014.
  10. ^ Section 6: Religion and Social Values | Pew Research Center for the People and the Press, su people-press.org. URL consultato il 27 febbraio 2014.
  11. ^ Not All Nonbelievers Call Themselves Atheists | Pew Research Center's Religion & Public Life Project, su pewforum.org, 2 aprile 2009. URL consultato il 27 febbraio 2014.
  12. ^ Rieke Havertz, Atheism on the rise around the globe, su csmonitor.com, 15 agosto 2012. URL consultato il 6 gennaio 2014.
  13. ^ a b Phil Zuckerman, The Cambridge Companion to Atheism, a cura di Michael Martin, Cambridge Univ. Press, 2007, p. 59, ISBN 0-521-60367-6.
  14. ^ Major Religions of the World Ranked by Number of Adherents, su adherents.com. URL consultato il 5 marzo 2006.
  15. ^ Mohamed Abdelfattah, Leaving Islam in the age of Islamism, in Daily News Egypt, 24 gennaio 2013.
  16. ^ Mustafa Akyol, How oppressive Islam triggers atheism, Hurriyet Daily News, 19 marzo 2014.
  17. ^ Khaled Diab, A Christopher Hitchens dream: Atheism on the rise in Egypt, Salon.com, 27 ottobre 2013.
  18. ^ Egypt: Are there really three million atheists?, BBC News, 19 novembre 2013. URL consultato il 15 novembre 2014.
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