Riccardo Fraccaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Riccardo Fraccaro

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Segretario del Consiglio dei ministri
della Repubblica Italiana

con delega al CIPE ed all'areospazio
Durata mandato5 settembre 2019 –
13 febbraio 2021
Capo del governoGiuseppe Conte
PredecessoreGiancarlo Giorgetti
SuccessoreRoberto Garofoli

Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta
con delega alle riforme istituzionali
Durata mandato1º giugno 2018 –
5 settembre 2019
Capo del governoGiuseppe Conte
PredecessoreAnna Finocchiaro
SuccessoreFederico D'Incà

Questore della Camera dei deputati
Durata mandato29 marzo 2018 –
1º giugno 2018
PresidenteRoberto Fico

Segretario della Camera dei deputati
Durata mandato21 marzo 2013 –
22 marzo 2018
PresidenteLaura Boldrini

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
13 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle
CircoscrizioneTrentino-Alto Adige
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMovimento 5 Stelle
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Trento
ProfessioneDipendente di una società di servizi energetici

Riccardo Fraccaro (Montebelluna, 13 gennaio 1981) è un politico italiano, dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel governo Conte II con funzioni di segretario del Consiglio dei ministri.

Già segretario dell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati nella XVII legislatura, nella XVIII il 29 marzo 2018 è stato nominato questore della Camera dei deputati. Dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019 è stato ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta nel Governo Conte I.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Montebelluna, ha trascorso la sua infanzia a Riese Pio X, un paesino della provincia di Treviso, di cui è originaria la famiglia. Dopo il diploma, si è iscritto all'Università degli Studi di Trento, dove nel 2011 si è laureato in Giurisprudenza con una tesi in diritto internazionale dell'ambiente.

Ha lavorato come dipendente di una società di servizi energetici. Ha una compagna e due figlie.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 ha fondato il meetup del Movimento 5 Stelle di Trento.[1]

Alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 è stato candidato dal Movimento 5 Stelle come capolista alla Camera dei deputati ed è stato l'unico deputato pentastellato eletto nella circoscrizione Trentino-Alto Adige. Nel corso della XVII legislatura è stato eletto segretario dell'ufficio di presidenza. Per due anni, sino al 31 marzo 2015, è stato componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali. In seguito è passato alla 14ª Commissione Politiche dell'Unione Europea. Dal 7 marzo 2016 è stato componente della commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

Ha presentato due disegni di legge come primo firmatario: uno di questi, in materia di conflitti di interessi, è confluito in un testo unificato ed è stato in seguito approvato alla Camera, ma non al Senato[2]. L’altro riguarda l’introduzione e il potenziamento degli strumenti di democrazia diretta.

Luigi Di Maio lo aveva indicato come ministro dei rapporti con il Parlamento, in caso di vittoria elettorale e formazione di un governo pentastellato.

Alle politiche del 2018, dove è stato candidato alla Camera nel collegio uninominale di Pergine Valsugana,[3] con il 23% viene superato sia dal candidato del centrodestra Maurizio Fugatti sia da quello del centrosinistra Lorenzo Dellai. È stato comunque rieletto per effetto della candidatura anche come capolista del Movimento 5 Stelle nel collegio plurinominale del Trentino-Alto Adige.

Nella XVIII legislatura, il 29 marzo 2018, è stato quindi nominato Questore della Camera occupandosi in particolare della delibera per la cancellazione dei vitalizi agli ex parlamentari[4]. Si è quindi dimesso dall'incarico con l'ingresso nella squadra di Governo.

Dal 1 giugno 2018 ha ricoperto la carica di ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta nel governo Conte I. Il ministro, come suo primo atto, ha interpellato l'Agenzia delle entrate in merito all'ambigua interpretazione da parte delle amministrazioni locali della legge in materia di tassa sull'occupazione di suolo pubblico, formulando esplicita richiesta di esentare da imposta di bollo l'esercizio degli strumenti di democrazia diretta. L'ente ha emesso una risoluzione azzerando i costi a carico dei cittadini per presentare referendum, leggi di iniziativa popolare, istanze e petizioni.[5][6] Fraccaro ha seguito in particolare l'iter delle riforme costituzionali sulla riduzione del numero dei parlamentari, sull'introduzione del referendum propositivo e sulla soppressione del CNEL[7].

Dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 ha ricoperto la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Termina il proprio mandato parlamentare nel 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.ildolomiti.it/blog/riccardo-fraccaro
  2. ^ on. Riccardo Fraccaro, su Openpolis. URL consultato il 24 marzo 2018.
  3. ^ CAMERA – COLLEGI UNINOMINALI*
  4. ^ Riccardo Fraccaro (M5S): il questore anziano della Camera in prima fila nella battaglia per l'abolizione dei vitalizi, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 16 settembre 2019.
  5. ^ Redazione Politica, Fraccaro: il mio primo atto? Abolita tassa sulla raccolta firme, in Corriere della Sera. URL consultato l'8 agosto 2018.
  6. ^ Fraccaro, via tassa per raccolta firme - Ultima Ora, in ANSA.it, 20 luglio 2018. URL consultato l'8 agosto 2018.
  7. ^ Fraccaro: via il quorum dal referendum, drastica riduzione dei parlamentari, su Il Sole 24 ORE. URL consultato l'11 settembre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario del Consiglio dei ministri Successore
Giancarlo Giorgetti 5 settembre 2019 - 13 febbraio 2021 Roberto Garofoli
Predecessore Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta della Repubblica Italiana Successore
Anna Finocchiaro
(Rapporti con il Parlamento)
1º giugno 2018 - 5 settembre 2019 Federico D'Incà