Renon
Renon comune | |
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Renon/Ritten | |
Veduta dell'altopiano del Renon | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Paul Lintner (SVP) dal 16-5-2010 |
Territorio | |
Coordinate | 46°32′00″N 11°27′00″E / 46.533333°N 11.45°E |
Altitudine | 1,154 m s.l.m. |
Superficie | 111,36 km² |
Abitanti | 7 765[1] (31-03-2014) |
Densità | 69,73 ab./km² |
Frazioni | Campodazzo/Atzwang, Eschenbach, Madonnina/Gissmann, Collalbo/Klobenstein (sede del municipio), Longomoso/Lengmoos, Longostagno/Lengstein, Monte di Mezzo/Mittelberg, Soprabolzano/Oberbozen, Auna di Sopra/Oberinn, Castel Novale/Ried, Pietrarossa/Rotwand, Signato/Signat, Auna di Sotto/Unterinn, Unterplatten, Vanga/Wangen, Costalovara/Wolfsgruben |
Comuni confinanti | Barbiano, Bolzano, Castelrotto, Cornedo all'Isarco, Fiè allo Sciliar, San Genesio Atesino, Sarentino, Villandro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39054 |
Prefisso | 0471 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021072 |
Cod. catastale | H236 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 223 GG[3] |
Nome abitanti | del Renon / Rittner (DE) |
Cartografia | |
Il territorio comunale | |
Sito istituzionale | |
Renon (Ritten in tedesco) è un comune sparso italiano di 7.745 abitanti della provincia autonoma di Bolzano.
Geografia fisica
Delimitato a est dalla val d'Isarco e a ovest dalla val Sarentino con il torrente Talvera, è situato sull'omonimo Altipiano del Renon sovrastante a nord-est il capoluogo atesino Bolzano, al quale è collegato sia con una strada provinciale che con la funivia del Renon (Bolzano-Soprabolzano).
La cabinovia a funzionamento continuo attivata il 23 maggio 2009 sostituisce il precedente impianto del 1966, a sua volta realizzato al posto della ferrovia del Renon, una cremagliera costruita nel 1907. Rimane in funzione la ferrovia a scartamento ridotto che collega le frazioni di Maria Assunta (Maria Himmelfahrt) con Collalbo (Klobenstein), passando da Soprabolzano (Oberbozen, stazione a monte della funivia), lago di Costalovara (Wolfsgruben, a qualche centinaio di metri) e Stella (Lichtenstern).
Storia
Siccome la stretta della Val d'Isarco era poco praticabile fino nel primo XIV secolo (quando fu costruita la Kuntersweg, ad opera dell'imprenditore bolzanino Heinrich Kunter)[4], il Renon fungeva nei secoli centrali del medioevo come tratta intermedia di collegamento sulla via del Brennero che collegava la Germania con l'Italia. Il cosiddetto Kaiserweg[5] ("via imperiale") si snodava da Colma (Kollmann), passando per Longomoso (Lengmoos) e riscendendo verso Rencio, quartiere di Bolzano.[6] La via prese il nome dal fatto che un gran numero di re germanici e imperatori del Sacro Romano Impero la percorsero, fra cui Corrado II e Federico I, il quale nel 1179 concesse peraltro un importante privilegio di mercato a Lengenstaine in monte Rithen (Longostagno, Lengstein).[7] All'importanza della via si deve anche l'istituzione, nel primo Duecento, di un centro dell'Ordine Teutonico sul Renon.
I diritti dell'alpeggio sul contiguo altipiano di Villandro erano contesi per lunghi secoli fra le comunità del Renon e di Villandro.[8]
Toponimo
Il toponimo è attestato come Ritano nell'871-875[9], come Ritena nel 1027, come Ritine nel 1160 e come Rithen nel 1179 e deriva dal latino volgare *"retinone", di probabile origine preromana.[10][11]
Stemma
Lo stemma è costituito da due scaglioni d’argento arcuati su sfondo rosso; è il motivo delle insegne dei Signori di Zwingenstein che amministrarono il villaggio dall’omonimo castello fino al 1531. Lo stemma è stato adottato nel 1967.[12]
Monumenti e luoghi d'interesse
Aree naturali
Sul suo territorio, nei pressi di Soprabolzano e a Longostagno (Lengstein), si trovano diversi gruppi di piramidi di terra in Alto Adige di colore rossastro, le piramidi di Renon. L'erosione di acqua o neve fanno sì che si creino questi pinnacoli sovrastati da un masso che li protegge. Quando la piramide si assottiglia il masso crolla e la piramide scompare. Le più importanti, visibili anche dalla funivia, si trovano nella valle del rio Rivellone (Katzenbachtal).[13]
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[14] |
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95,20% | madrelingua tedesca |
4,55% | madrelingua italiana |
0,25% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[15]
Persone legate a Renon
- Johann Carl Wendelin Anreiter von Zirnfeld, pittore su porcellana, il cui padre è di Lengmoos/Longomoso
- Christine Mayn, attrice televisiva
- Peter Mayr, eroe tirolese, nato a Siffiano, una località nei pressi di Renon, il 15 agosto 1767
- Hans von Hoffensthal (1877–1914), medico e scrittore di Bolzano
- Sigmund Freud, che scrisse parti di "Totem und Tabu" (Totem e tabù) in occasione della sua permanenza al Hotel Bemelmans-Post a Collalbo nel 1911-12
- Bronisław Malinowski (1884–1942), antropologo polacco-britannico che con la sua famiglia dal 1922-1938 trascorse diverse estati a Soprabolzano
- Otto Flake (1880–1963), scrittore germanico che viveva sul Renon dopo la Prima guerra mondiale
- Arnold Othmar Wieland, nato a Longomoso il 1º agosto 1940, ex-Gran Maestro dell'Ordine Teutonico dal 1988 al 2000
- Bruno Platter, presbitero, abate e teologo, nato ad Unterinn/Auna di Sotto il 21 marzo 1944. È attualmente dal 2000 il Gran Maestro dell'Ordine Teutonico.
Economia
Turismo
Già all'inizio del Novecento era una meta turistica e di soggiorno dell'aristocrazia e borghesia bolzanina, soprattutto nel periodo estivo, per via della sua vicinanza alla città (collegata con la cremagliera) e le temperature meno calde e meno afose che in fondovalle. Il fenomeno della cosiddetta Sommerfrische ("frescura d'estate") fu coniato proprio qui e si propagò dagli anni 1840, grazie a scrittori come Ludwig Steub o Beda Weber, in tutta l'area germanofona.[16]
Le rovine di castel Pietra (Stein am Ritten) e castel Zwingenstein possono essere meta di alcune comode passeggiate.
Illustre personaggio amante del fascino del Renon, dove ha trascorso per molti anni parte delle sue vacanze è stato Sigmund Freud. In suo onore è stata intitolata anche una delle innumerevoli passeggiate presenti sull'altopiano che parte dalla frazione di Collalbo, località Schönblick, per arrivare nella frazione di Soprabolzano.
Industria
Ditte note a livello anche internazionale sono la Loacker, la Finstral e la Daunenstep; tutte e tre sono localizzate ad Auna di Sotto (Unterinn), a circa 900 m s.l.m. lungo la strada che collega Collalbo con Bolzano.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2005 | 2010 | Ferdinand Rottensteiner | SVP | Sindaco | |
2010 | in carica | Paul Lintner | SVP | Sindaco |
Sport
Come impianti sportivi, Renon offre un anello di ghiaccio, l'"Ice Rink Ritten", a Collalbo (dove si svolgono gare internazionali di pattinaggio di velocità) e gli impianti di risalita (per lo sci) per la risalita sul Corno del Renon (2.260 m s.l.m.).
D'inverno è inoltre possibile pattinare sul lago ghiacciato di Costalovara.
Il Ritten Sport è una società di hockey su ghiaccio che milita nel massimo campionato nazionale, è stata campione d'Italia nel 2014. Gioca le gare interne alla Arena Ritten nella frazione di Collalbo.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2014.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Norbert Mumelter, Der Kuntersweg - die Überwindung der Eisackschlucht »zwischen Botzen und Trostperch«, Bolzano, 1984.
- ^ Karl Schadelbauer, Das Etschtal als deutscher Kaiserweg, in Beiträge zur Geschichte Tirols, a cura di Erich Egg, Innsbruck, 1971, pp. 101-112.
- ^ Scheda sul Kaiserweg
- ^ Il testo del privilegio è edito da ultimo in Tiroler Urkundenbuch, sez. II: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals, vol. 2, a cura di Martin Bitschnau e Hannes Obermair, Innsbruck, Wagner, 2012, pp. 233-34 n. 733. ISBN 978-3-7030-0485-8
- ^ Karl Hinterwaldner, Almwirtschaft und Almstreit in den Gerichten Ritten, Wangen und Villanders vom Mittelalter bis 1823, Francoforte, Lang, 2001. ISBN 3-631-38508-0
- ^ Theodor Bitterauf, Die Traditionen des Hochstifts Freising, Monaco, 1905-09, n. 912.
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia, 1995, p. 362. ISBN 88-7014-634-0
- ^ (EN) Heraldry of the World: Ritten
- ^ (DE) Le piramidi presso Soprabolzano
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Otto Stolz, Das Wort 'Sommerfrische', in Archiv für das Studium der neueren Sprachen, 159, 1931, pp. 176-179.
Bibliografia
- (DE) Fritz Dörrenhaus, Hans Becker, Der Ritten und seine Erdpyramiden. Vergleichende Betrachtung der Entstehung von Erdpyramiden in verschiedenen Klimagebieten der Erde (Kölner geographische Arbeiten, 17), Wiesbaden, 1966.
- Francesco Pozzato, Il trenino del Renon, Padova, Duegi Ed., 1998.
- (DE) Beatrix Unterhofer, Hans von Hoffensthal – ein Leben in der Sommerfrische, Bolzano, Raetia, 1996. ISBN 88-7283-087-7.
- (DE) Sabine Waibl, Bozner Villen und Rittner Landhäuser zwischen Historismus und Moderne, Innsbruck, Università degli Studi, 1997.
- (DE) Irmtraut Heitmeier, Der Ritten im frühen Mittelalter, in «Tiroler Heimat», 67, 2003, pp. 29–48.
- (DE) Inga Hosp, Ritten. Land und Leute am Berg, Bolzano, Tappeiner, 2005. ISBN 978-88-7073-362-4.
- Il Renon e la sua ferrovia, Bolzano, Athesia, 2007. ISBN 978-88-6011-079-4.
- (DE) Leo Andergassen, Kirchen am Ritten. Ein Kunstführer, Bolzano, Tappeiner, 2008. ISBN 978-88-7073-460-7.
Voci correlate
Altri progetti
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