Ossario del monte Cimone

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Ossario del monte Cimone
Ossario del monte Cimone in una foto d'epoca
Tipomilitare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneTonezza del Cimone
Costruzione
Data apertura1929
IngegnereThom Cevese
Note1.210 salme
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°49′17.9″N 11°20′49.92″E / 45.82164°N 11.3472°E45.82164; 11.3472

Il sacello-ossario del monte Cimone è un ossario militare della prima guerra mondiale e si trova sul monte Cimone di Tonezza, in provincia di Vicenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Monte Cimone di Tonezza § Prima guerra mondiale.

Durante la Grande Guerra, alle ore 5:45 del 23 settembre 1916, 14 200 kg di sostanze esplosive furono fatte brillare dall'esercito austro-ungarico, sconvolgendo per sempre la vetta del monte Cimone e seppellendo vivi centinaia di soldati italiani che la presidiavano: la montagna era infatti diventata un punto di fondamentale importanza dopo l'Offensiva di Primavera scatenata dalle truppe imperiali.

Nel primo dopoguerra furono recuperati i resti di 1 210 caduti (tutti ignoti), i quali furono inumati in un unico vano costituente il vero e proprio ossario. Nell'unico vano dove sono stati sepolti i caduti alla sua morte è stato sepolto anche l'ingegnere Thom Cevese (1886–1947) che lo progettò.

L'ossario venne inaugurato il 28 settembre 1929 alla presenza del principe Umberto di Savoia.

L'ossario del monte Cimone è poi diventato, insieme a quelli del Pasubio, del monte Grappa e del Leiten, simbolo della provincia di Vicenza. È raffigurato anche nello stemma del comune di Tonezza del Cimone.

I quattro ossari nello stemma della provincia di Vicenza: l'ossario del Pasubio, l'ossario del monte Cimone, il sacrario militare di Asiago e il sacrario militare del monte Grappa

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Brazzale Dei Paoli, La terra di confine dei Comuni di Lastebasse, Pedemonte, Tonezza del Cimone, Valdastico, La Serenissima, 1990
  • Luigi Cortelletti, Monte Cimone, la mina austriaca e le dolorose storie di guerra di Tonezza e di Arsiero, Novale, Rossato, 1995
  • Mariano de Peron, Fucilieri imperiali all'assalto: Fiorentini, Tonezza, M. Cimone, Valposina, Valdastico, Arsiero, Velo d'Astico, Thiene, Studioimmagine, 2008
  • Aldo Forrer, Guida lungo la fronte austro-ungarica e italiana degli altipiani di Folgaria (Vielgereuth), Lavarone (Lafraun), Luserna (Lusern), Vezzena (Vesan) e Tonezza del Cimone, Centro documentazione Luserna, 2003
  • Tullio Liber, Ugo Leitempergher, Andrea Kozlovic, 1914-1918. La grande guerra sugli altipiani di Folgaria, Lavarone, Luserna, Vezzena, Sette Comuni, M. Pasubio, M. Cimone e sugli altri fronti di guerra, Novale di Valdagno, Rossato, 1988
  • Mauro Passarin, Vittorio Corà, Siro Offelli, Cimone, la guerra di mina, in Ecomuseograndeguerra, Prealpi vicentine, 2014
  • Robert Striffler, Guerra di mine: Monte Cimone, 1916-18, Trento, Panorama, 2002

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]