Orthopoxvirus

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Orthopoxvirus
Microscopia elettronica, Variola virus
Classificazione scientifica
Dominio Varidnaviria
Regno Bamfordvirae
Phylum Nucleocytoviricota
Classe Pokkesviricetes
Ordine Chitovirales
Famiglia Poxviridae
Sottofamiglia Chordopoxvirinae
Genere Orthopoxvirus
Specie[1]

Orthopoxvirus è un genere di virus a DNA a doppio filamento rivestiti da una doppia membrana virale, appartenenti alla famiglia Poxviridae, sottofamiglia Chordopoxvirinae (Poxviridae che infettano i vertebrati).

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Gli Orthopoxvirus (OPV) sono virus dei vertebrati di grandi dimensioni, morfologicamente identici, correlati antigenicamente fra di loro, che si replicano nel citoplasma delle cellule ospiti. Questi virus possiedono un genoma a DNA a doppia elica lineare di circa 200 KBP contenente ripetizioni terminali invertite di diverse dimensioni, con un contenuto di Guanina-Citosina di circa il 35%[2].

Gli Orthopoxvirus misurano 250 per 200 nanometri e possiedono una doppia membrana virale: una membrana esterna, di struttura tubolare e presente quando il virus è al di fuori della cellula (proviene dalla membrana della cellula infettata), e una membrana interna, propria del virus. Al microscopio elettronico, il capside ha la forma di un manubrio, ai cui lati sono presenti degli ammassi di proteine, detti "corpi laterali", di cui si ignora la funzione. All'interno del capside c'è il suo DNA, composto da circa 185 000 paia di basi e una decina circa di enzimi coinvolti nella trascrizione del DNA.

I virus del genere Orthopoxvirus si legano a recettori sulla membrana plasmatica delle cellule ospiti e quindi vi penetrano attraverso vacuoli fagocitari della cellula. Il genoma virale viene replicato nel citoplasma, dove vengono quindi assemblate le particelle virali. Le nuove particelle virali compaiono all'interno della cellula dopo 4-5 ore dall'infezione: hanno forma rotonda o ovale e dimensioni più grandi delle particelle virali mature. Dopo circa 2 ore compaiono le particelle virali mature; la moltiplicazione virale continua per altre 16-24 ore finché la cellula ospite viene lisata, rilasciando il virus infettante che può entrare nelle cellule circostanti[3]

Le relazioni antigeniche tra gli Orthopoxvirus si determinano per mezzo di estratti di cellule infette. Possono essere messi in evidenza fino a 20 antigeni in grado di fornire linee di precipitazione con sieri antivirali. Gli Orthopoxvirus sono molto simili antigenicamente e con la reazione di precipitazione evidenzia che differiscono l'uno dall'altro in genere per non più di un antigene. Nel nucleo di tutti i Poxviridae c'è un antigene in comune (antigene Nucleo-Proteico, NP)[4][5]. Oltre a questi antigeni strutturali, vengono prodotti emoagglutinine e antigeni solubili.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La tassonomia degli Orthopoxvirus è basata su caratteristiche biologiche, per esempio la suscettibilità degli animali ospiti, la temperatura di crescita in coltura cellulare o sulla membrana corionallantoidea dell'embrione di pollo, sulla morfologia delle lesioni virali prodotta sulla membrana corionallantoidea embrionaria, e sulle mappe di restrizione del DNA genomico[2]. Di recente sono stati sviluppati metodi basati sulla Real time PCR e il sequenziamento del DNA [6]

Sono noti 12 specie di Orthopoxvirus,[1] quattro dei quali (il virus del vaiolo umano, delle scimmie, il bovino e il Vaccinia) possono infettare gli esseri umani[7]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Virus Taxonomy: 2019 Release, su talk.ictvonline.org, International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), luglio 2019. URL consultato il 13 giugno 2020.
  2. ^ a b (EN) Baxby D., Identification and interrelationships of the variola/vaccinia subgroup of poxviruses., in Prog Med Virol., vol. 19, 1975, pp. 215-46, PMID 164050.
  3. ^ (EN) Joklik WK, Virus synthesis and replication: reovirus vs. vaccinia virus., in J Biol Med., vol. 53, n. 1, Jan-Feb 1980, pp. 27-39, PMID 6990634. URL consultato il 13 novembre 2010.
  4. ^ Moss B, Carroll MW, Wyatt LS, et al, Host range restricted, non-replicating vaccinia virus vectors as vaccine candidates. Adv Exp Med Biol. 1996;397:7-13, PMID 8718576
  5. ^ Andrew ME, Coupar BEH, Ada GL, Boyle DB, Cell-mediated immune response to influenza virus antigens expressed by vaccinia virus recombinants. Microb Path. 1986;1:443–452
  6. ^ Sias C, Carletti F, Capobianchi MR et al., Un nuovo metodo rapido, basato su Real-time PCR multiplex, per la diagnosi differenziale di infezioni da Orthopoxvirus e Herpesvirus., in Infez Med., vol. 15, Mar 2007, pp. 47-55. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2014).
  7. ^ Fenner F, Wittek R, Dumbell K R. The orthopoxviruses, New York, N.Y: Academic Press, Inc., 1989
  8. ^ (EN) Loparev VN, Massung RF, Esposito JJ, Meyer H., Detection and differentiation of old world orthopoxviruses: restriction fragment length polymorphism of the crmB gene region., in J Clin Microbiol., vol. 39, n. 1, Jan 2001, pp. 94-100. URL consultato il 12 novembre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fenner F. Portraits of viruses: the poxviruses. Intervirology. 1979;11(3):137-57. Review. PMID 372132.

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