Odds & Sods

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Odds & Sods
raccolta discografica
ArtistaThe Who
Pubblicazione28 settembre 1974
Durata40:23
Dischi1
Tracce11
23 (1998)
GenereRock
EtichettaTrack, Polydor Bandiera del Regno Unito
Track/MCA, MCA Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreThe Who
Kit Lambert
Glyn Johns
Shel Talmy
Chris Parmeinter
Peter Meaden
Registrazione1964-1973
FormatiLP da 12", MC e Stereo8
Noten. 15 Bandiera degli Stati Uniti
n. 10 Bandiera del Regno Unito
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[2]
(vendite: 500 000+)
The Who - cronologia
Album precedente
(1973)
Album successivo
(1975)

Odds & Sods è una raccolta del gruppo rock britannico The Who, pubblicato nel Regno Unito nel 1974.[3][4][5][6]

Storia del disco[modifica | modifica wikitesto]

Nell'autunno del 1973, mentre Roger Daltrey, Pete Townshend e Keith Moon si stavano preparando per l'interpretazione del film Tommy, John Entwistle stava raccogliendo materiale per pubblicare una compilation che fosse in grado di arginare il fenomeno dilagante delle registrazioni non autorizzate realizzate durante i concerti del gruppo, i cosiddetti bootleg.[6]

Insieme a John Alcock (produttore dei suoi album da solista) Entwistle mise insieme il materiale per l'album proveniente da diverse registrazioni.[3] I brani selezionati avrebbero formato un doppio album, ma alla fine ne verrà pubblicato solo uno.

Venne pubblicato il 4 ottobre 1974; il titolo venne ideato da Roger Daltrey (“sod” è lo slang britannico che indica una persona sgradevole).[6]

Il materiale del secondo album verrà incluso nella versione rimasterizzata del 1998.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Il brano Postcard è di John Entwistle e fu registrato nel 1970 nello studio casalingo di Townshend e avrebbe dovuto fare parte di un Extended Play; la versione pubblicata venne ottenuta da quella registrazione originale attraverso un processo di sovraincisione e remixaggio. Entwistle vi suona gli ottoni oltre a cantare. Il brano fu anche pubblicato come singolo nel novembre 1974 ma non entrò nelle classifiche.[6]
  • Il brano Now I'm a Farmer avrebbe dovuto far parte anch'esso dello stesso EP, descritto da Townshend come "una canzone sulla droga"; i testi descrivono un hippie tornato in patria che coltiva marijuana.[6]
  • Il brano Put the Money Down venne registrato con il produttore Glyn Johns il 6 giugno 1972.[6]
  • Il brano Little Billy fu scritto per una campagna antifumo dell'American Cancer Society e venne registrato all'inizio del 1968 all'IBC di Londra con la supervisione di Kit Lambert. Townshend ricorda che non venne mai stato usato perché ritenuto troppo lungo o troppo triste; venne suonato dal vivo ed una versione è compresa nell'album Live at Fillmore East.[6]
  • Il brano Too Much of Anything fu registrato agli Olympic Studios nel 1971 e avrebbe dovuto far parte del progetto Lifehouse; Townshend lo descrisse come "una canzone sulla temperanza in tutte le cose".[6]
  • Il brano Glow Girl contiene elementi che sarebbero riemersi in brani contenuti negli album The Who Sell Out e Tommy tanto che Townshend scriverà nelle note di copertina dell'album: «Questa traccia rivela molto sul modo in cui scrivo ( [...] ) Raramente lascio una buona idea inutilizzata.»[6]
  • Anche il brano Pure and Easy avrebbe dovuto far parte del progetto Lifehouse ed è una versione diversa da quella contenuta nell'album solista di Townshend, Who Came First, del 1972.[6]
  • Il brano Faith In Something Bigger risale all'inizio del 1968; Townshend non fu convinto della sua pubblicazione tanto che affermò che conteneva un assolo di chitarra che è «il peggiore che abbia mai sentito».[6]
  • Il brano I'm the Face venne scritto da Peter Meaden sulla melodia "Got Love If You Want It" di Slim Harpo; fu pubblicato come singolo nel 1964 e rappresenta la prima e unica pubblicazione del gruppo quando ancora si chiamava The High Numbers. Il termine "Face", faccia, nel gergo Mod indicava un ragazzo simpatico. La versione pubblicata sull'album è remixata. Townshend riporta che secondo lui il turnista che suonava il piano nel brano guadagnò per questo più di quanto il gruppo guadagnò in quell'intero anno.[6]
  • Il brano Naked Eye è un'altra traccia che avrebbe dovuto far parte dell'EP del 1970; venne suonata diverse volte nei concerti del gruppo come ad esempio durante l'esibizione al Festival dell'Isola di Wight del 1970.[6]
  • Il brano Long Live Rock risale al 1972 e faceva parte di un progetto di Townshend per un nuovo album che avrebbe dovuto intitolarsi Rock Is Dead - Long Live Rock e che alla fine divenne Quadrophenia. È possibile sentire il brano nel film That'll Be the Day in cui il batterista Keith Moon esordì come attore. La strofa di apertura è presa da Chuck Berry.[6]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'album entrò nella top 20 della classifica Billboard in America e nel Regno Unito; Ken Barnes della Phonograph Record definì l'album come «niente meno che un sogno diventato realtà» e «quasi miracoloso».[6]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  • Tutti brani sono scritti da Pete Townshend eccetto ove specificato.

Versione originale[modifica | modifica wikitesto]

  1. Postcard (Entwistle) - 3:27
  2. Now I'm a Farmer - 3:59
  3. Put the Money Down - 4:14
  4. Little Billy - 2:15
  5. Too Much of Anything - 4:26
  6. Glow Girl - 2:20
  7. Pure and Easy - 5:23
  8. Faith In Something Bigger - 3:03
  9. I'm the Face (Peter Meaden) - 2:32
  10. Naked Eye - 5:10
  11. Long Live Rock - 3:54

Versione rimasterizzata del 1998[modifica | modifica wikitesto]

  1. I'm the Face (Meaden) - 2:27
  2. Leaving Here (Lamont Dozier, Brian Holland, Eddie Holland) - 2:12 (inedito)
  3. Baby, Don't You Do It (Dozier, B. Holland, E. Holland) - 2:27 (inedito)
  4. Summertime Blues (Jerry Capehart, Eddie Cochran) - 3:13 (inedito)
  5. Under My Thumb (Mick Jagger, Keith Richards) - 2:44
  6. Mary Anne With the Shaky Hand - 3:21
  7. My Way (Capehart, Cochran) - 2:26 (inedito)
  8. Faith In Something Bigger - 2:59
  9. Glow Girl - 2:24
  10. Little Billy - 2:17
  11. Young Man Blues (alternate studio version, Mose Allison) - 2:44 (inedito)
  12. Cousin Kevin Model Child - 1:24 (inedito)
  13. Love Ain't For Keeping - 4:03 (inedito)
  14. Time Is Passing - 3:29 (inedito)
  15. Pure and Easy - 5:21
  16. Too Much of Anything - 4:21
  17. Long Live Rock - 3:56
  18. Put the Money Down - 4:29
  19. We Close Tonight - 2:56 (inedito)
  20. Postcard (Entwistle) - 3:30
  21. Now I'm a Farmer - 4:06
  22. Water - 4:39
  23. Naked Eye - 5:26

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Odds & Sods, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 aprile 2016.
  2. ^ (EN) The Who - Odds & Sods – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 aprile 2016.
  3. ^ a b c Odds And Sods, su The Who. URL consultato il 2 novembre 2023.
  4. ^ The Who - Odds & Sods, su www.thewho.info. URL consultato il 4 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Mark Leviton, The Who’s ‘Odds & Sods’: Beat the Boots, su Best Classic Bands, 4 ottobre 2023. URL consultato il 4 novembre 2023.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Mark Leviton, The Who’s ‘Odds & Sods’: Beat the Boots, su Best Classic Bands, 4 ottobre 2023. URL consultato il 4 novembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock