Lostallo
Lostallo comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Cantone | ![]() | |
Regione | Moesa | |
Amministrazione | ||
Lingue ufficiali | Italiano | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°18′50″N 9°11′53″E / 46.313889°N 9.198056°E | |
Altitudine | 439 e 1 685 m s.l.m. | |
Superficie | 50,86 km² | |
Abitanti | 767 (2015) | |
Densità | 15,08 ab./km² | |
Frazioni | Cabbiolo, Sorte | |
Comuni confinanti | Calanca, Cama, Gordona (IT-SO), Grono, Soazza | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 6558 | |
Prefisso | 091 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice OFS | 3821 | |
Targa | GR | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
Lostallo (toponimo italiano; in lombardo "Losc'tàl"[senza fonte]) è un comune svizzero di 767 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Moesa.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Lostallo è situato in Val Mesolcina, sulla sponda destra della Moesa; dista 23 km da Bellinzona e 95 km da Coira. Il punto più elevato del comune è la cima del Piz de Groven (2 694 m s.l.m.), che segna il confine con Cauco e Verdabbio.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fino al 2000 Lostallo ospitava il 25 aprile la Centena, l'assemblea pubblica di tutti i vicini del Comun grande di Mesolcina.
L'agricoltura e l'allevamento, in particolare del salmone, svolgono ancora un ruolo significativo nel Comune. A Lostallo hanno, inoltre, sede alcune ditte importanti per l’economia della valle come l’impresa di infrastrutture stradali Giudicetti e una centrale idroelettrica dell’azienda intercomunale Media Mesolcina Energia.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

- Chiesa di San Giorgio (ante 1219)[1]
- Oratorio di San Nicolao in frazione Cabbiolo (1611)[2]
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
È servito dall'uscita autostradale omonima, sulla A13/E43. La stazione ferroviaria omonima della ferrovia Bellinzona-Mesocco è in disuso.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Cesare Santi, Lostallo, in Dizionario storico della Svizzera, 25 febbraio 2008. URL consultato il 24 maggio 2017.
- ^ Cesare Santi, Cabbiolo, in Dizionario storico della Svizzera, 26 marzo 2003. URL consultato il 24 maggio 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 500–501
- Valeria Farinati, Centrali idroelettriche d'autore, in «Arte&Storia», Il Ticino dell'acqua. Dalla formazione geologica del Cantone alle attività economiche, Edizioni Ticino Management, anno 12, numero 54, aprile-luglio 2012. Lugano 2012
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su lostallo.ch.
- Cesare Santi, Lostallo, in Dizionario storico della Svizzera, 25 febbraio 2008. URL consultato il 24 maggio 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123970696 · GND (DE) 2138776-X · WorldCat Identities (EN) viaf-123970696 |
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