Gesto dell'ombrello

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Il celebre «ombrello» di Alberto Sordi nel film I vitelloni.

L'ombrello (detto anche manichetta) è un gesto compiuto piegando un braccio ad angolo retto e colpendo l'interno del gomito con l'altra mano.[1] Assimilabile al dito medio alzato, è talvolta accompagnato da quest'ultimo.[1] Fa parte dell'ampia gamma di atteggiamenti tipici riscontrabili nella gestualità italiana.[2] Il gesto è offensivo.[3]

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Ipotesi non supportate da fonti fanno risalire questo gesto alla Guerra dei cent'anni[4]; è comunque plausibile che esso sia stato mutuato dall'ambiente bellico, ove avrebbe potuto indicare l'atto di tagliare l'avambraccio al nemico per impedirgli tendere l'arco. Altre teorie vogliono che esso sia la rappresentazione grafica di un membro maschile dalle dimensioni esagerate.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

A livello cinematografico, un noto gesto dell'ombrello è quello compiuto da Alberto Sordi in I vitelloni.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Paolo Granzotto, Quei gesti diventati gestacci in battaglia, su ilgiornale.it, 31 agosto 2007.
  2. ^ Daniele Guido Gessa, “A Londra e Oxford insegno la gestualità italiana, dalle corna all”ombrello'”, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 2 agosto 2014. URL consultato il 1º giugno 2021.
  3. ^ L'acqua è bagnata, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.
  4. ^ VEJA.it » Come e’ nato il gesto dell’ ombrello
  5. ^ Piergiorgio Odifreddi, Lavoratori, tiè!, su temi.repubblica.it, 30 dicembre 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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