Franco Solinas

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Franco Solinas (Cagliari, 1927Fregene, 14 settembre 1982[1]) è stato uno sceneggiatore italiano.

Biografia

Franco Solinas nacque dal colonnello dell'Esercito, Pietro Solinas, di nobile famiglia sarda, e da Maria Maddalena Casazza, figlia di Ermenegildo, un commerciante genovese installatosi sull'Isola di La Maddalena nel 1880.

Franco passò i suoi primi anni al seguito dei genitori con la sorella Licia (1922-1989), nelle città dove il padre prestava servizio (Cagliari, Belluno, Roma, Taranto). A seguito della morte del padre (1932), la madre rientrò nella casa paterna sull'Isola della Maddalena, sino a quando, nel 1939, si trasferì a Roma per seguire gli studi dei figli.

Laureatosi a Sassari in giurisprudenza, ma ormai residente a Roma, Solinas rimarrà sempre profondamente legato alla Sardegna, terra dei suoi avi, dove tornava appena poteva per scrivere e dedicarsi, con gli amici sardi, alla caccia e alla pesca.

Dalla fine degli ’40, collaborò a diversi quotidiani con racconti e brevi novelle, diventò vice-critico cinematografico de "L'Unità" e critico de "Il Paese Sera". Dopo aver pubblicato il romanzo Squarciò (Feltrinelli 1956), da cui fu tratto il film di Gillo Pontecorvo La grande strada azzurra (1957), iniziò a collaborare alla stesura di sceneggiature cinematografiche con Mario Monicelli e Steno, e lavorò con Age e Scarpelli. Risale a quegli anni la sua collaborazione con Roberto Rossellini per il quale lavorò al soggetto e alla sceneggiatura di Vanina Vanini (1961).

Persiane chiuse (1951), soggetto scritto con Sergio Sollima, realizzato in seguito da Luigi Comencini, è uno dei suoi primi progetti firmati. Gli anni a seguire saranno caratterizzati dal proficuo sodalizio con Ugo Pirro, anche se le sceneggiature e i soggetti scritti assieme arriveranno sullo schermo senza le loro firme (vedi filmografia). La coppia si divise e i due autori presero strade diverse rimanendo amici e protagonisti europei dal cinema d'impegno sociale.

Esordio di Gillo Pontecorvo (1914- 2006) nel cinema, l’episodio Giovanna (1956) del film di Joris Ivens La rosa dei venti, segna l'inizio del fertile sodalizio con Solinas. Nel 1957, Pontecorvo realizza La grande strada azzurra tratto dal romanzo di Solinas Squarciò, cui segue Kapò (1960) che segna una svolta nella carriera di entrambi; il film viene infatti candidato all'Oscar come miglior film straniero ed ottiene un considerevole risalto internazionale. Nel 1960 con Francesco Rosi per Salvatore Giuliano firma la sceneggiatura insieme a Suso Cecchi D'Amico e Enzo Provenzale. Sono sempre di questi anni le sceneggiature di Quien sabe?, primo western politico, La resa dei conti per Sergio Sollima e il soggetto de Il mercenario per Sergio Corbucci. Ma è con La battaglia di Algeri, candidato all' Oscar sia come miglior film straniero che come migliore sceneggiatura, che Solinas si afferma internazionalmente; da quel momento verrà riconosciuto come uno dei migliori scrittori per il cinema. Il film, lucido e spietato, fu osteggiato dal governo francese e uscirà in Francia molti anni dopo. L'interesse di Franco Solinas a rappresentare i temi del colonialismo e dell'imperalismo rimarrà costante nel tempo: sempre per Pontecorvo scrive Queimada insieme a Giorgio Arlorio.

All'inizio degli anni Settanta Costa-Gavras lo contatta per scrivere L'Amerikano (Etat de siège), dal lungo lavoro di documentazione e di scrittura risultò un film che presenta una realtà delicata e complessa, come quella dei regimi sudamericani e il terrorismo, con una dialettica equilibrata che non rinuncia ad un intreccio narrativo serrato e pieno di suspense. Il sodalizio con Costa-Gravas continua con un progetto non realizzato, Il Cormorano, sul tema delle multinazionali. Nel 1975 scrive Il sospetto con Francesco Maselli, film che ripercorre gli anni dell'attività clandestina del partito comunista italiano durante il fascismo. L'incontro con Joseph Losey (1909-1984) dà vita a Mr. Klein, storia di un personaggio e del suo "doppio" ambientata nella Parigi del 1942 prima della grande retata degli ebrei. Il progetto, passato per Costa-Gravas e Pontecorvo, troverà nel grande regista statunitense, europeo d'adozione, un interprete colto e sensibile che incoraggerà Solinas ad avvicinarsi all'intimità dei suoi protagonisti e a concentrarsi sullo scavo psicologico. La collaborazione con Losey continuò con un progetto sulla grande epopea storica dedicata alla riunificazione dell'Arabia Saudita ad opera di Ibn Saud, La battaglia sceneggiatura mai realizzata per difficoltà produttive e politiche. L'ultimo film scritto da Solinas, Hanna K., è di nuovo in tandem con Costa-Gravas e racconta il dilemma ancora attuale e tragico di Israele e del popolo palestinese nella chiave insolita della storia della presa di coscienza individuale e politica di una donna, avvocatessa a Gerusalemme. Il film, realizzato dopo la morte dello scrittore, fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1983.

Nel 1985 a La Maddalena, su idea di Gian Maria Volontè e iniziativa di Felice Laudadio, è stato istituito per ricordarlo il Premio Solinas per la migliore sceneggiatura inedita.

Filmografia

Sceneggiature non realizzate

1963 Parà per Gillo Pontecorvo (prima versione del progetto che diventerà La battaglia di Algeri) 1971 La vita è come un treno, come un treno con Giorgio Arlorio 1977 La battaglia (Ibn-Seoud) per Joseph Losey

Narrativa

  • Squarciò (romanzo)
  • Le pecore di Emiliano (racconto)
  • Cacaspiagge (racconto)
  • Uno di loro (racconto)
  • Quattro piani di scale (racconto)
  • Un cane in chiesa (racconto)
  • Con quelle mani! (racconto)
  • La chiromante e il destino (racconto)
  • La finestra di Felicina (racconto)
  • Stornelli in osteria (racconto)
  • Per un barile di vino (racconto)
  • Ritorno in motozattera (racconto)

Bibliografia: Solinas Franco, Squarciò e altri scritti, Ilisso, NU, 2001 Documentari: "Franco Solinas scrittore di cinema raccontato da Gillo Pontecorvo e Costa-Gavras" di Marco Pontecorvo e Francesca Solinas (produzione Premio Solinas)

Note

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