Ettore Baranzini

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Ettore Baranzini
arcivescovo della Chiesa cattolica
Sequere Deum
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 settembre 1881 ad Angera
Ordinato presbitero27 marzo 1904
Nominato arcivescovo29 aprile 1933 da papa Pio XI
Consacrato arcivescovo5 giugno 1933 dal cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani
Deceduto6 marzo 1968 (86 anni) a Siracusa
 

Ettore Baranzini (Angera, 22 settembre 1881Siracusa, 6 marzo 1968) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Angera (provincia di Varese) il 22 settembre 1881 e fu ordinato sacerdote il 27 marzo 1904, all'età di 22 anni. Fu rettore del Pontificio seminario lombardo. In seguito, il 29 aprile 1933 venne designato arcivescovo dell'arcidiocesi di Siracusa e fu ordinato il 5 giugno dello stesso anno, dal cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani, co-consacranti i cardinali Giuseppe Pizzardo e Carlo Cremonesi. Dal 6 all'8 giugno 1938 curò un sinodo diocesano. Inoltre ebbe modo di esaminare in prima persona il caso del 1953 riguardante la Madonna delle Lacrime di Siracusa insieme al cardinale Ernesto Ruffini.

Madonna delle Lacrime: la prudenza dell'arcivescovo Baranzini[modifica | modifica wikitesto]

Baranzini mentre venera l'immagine della Madonna delle Lacrime in Via degli Orti.

Ettore Baranzini, arcivescovo di Siracusa, saputa la notizia della presunta lacrimazione della Madonna, fu colto di sorpresa. Informato costantemente dai membri della curia, decise di attendere informazioni più certe sull'evento per evitare fanatismi e strumentalizzazioni per sé e per i sacerdoti dell'arcidiocesi. Egli si recherà nella casa di via degli Orti solo la mattina del 2 settembre, dopo aver ricevuto da parte della commissione medica il responso delle analisi svolte sul liquido sgorgato dal quadretto miracoloso che ruppe ogni indugio. Ebbe dunque modo di vedere e rendersi conto dell'evento, elevando al tempo stesso la sua silenziosa preghiera.

Ricevuta una lettera da parte del cardinale Giuseppe Pizzardo, segretario della Congregazione del Sant'Uffizio, Baranzini rispose tempestivamente con una lettera in cui mette in evidenza la realtà dei fatti, pur ritenendo prematuro un giudizio circa la soprannaturalità dell'evento. Giunto a Roma il 24 novembre 1953, Baranzini fu ricevuto da Pizzardo per conferire sull'evento. A questo incontro seguì una particolare udienza con Pio XII, il quale ascoltò con commozione la relazione del presule siracusano.[1]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì a Siracusa il 6 marzo 1968. Le sue spoglie si trovano all'interno del Duomo di Siracusa. Il 4 marzo 1971 il suo successore, mons. Giuseppe Bonfiglioli, inaugurò un monumento in bronzo sulla sua tomba, opera dello scultore Biagio Poidimani.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Mons. Baranzini fu anche scrittore. La sua attività fu per lo più incentrata nella scrittura di prefazioni, commenti e introduzioni per altri autori. Tra i suoi contributi:

  • Prefazione opuscolo di Carlo Bargiggia - San Carlo Borromeo celeste patrono dei seminari, delle confraternite del Santissimo Sacramento e delle Congregazioni della Dottrina Cristiana. Modesto contributo alla sua glorificazione nel IV centenario della sua nascita e alla diffusione del suo culto in Sicilia - Varese, 1937
  • Prefazione al libro di Vincenzo Maraschi - Un vescovo milanese-siciliano: monsignor Luigi Bignami arcivescovo di Siracusa[2] - Milano, 1942
  • Prefazione di un libro contenuto nella bibliografia nazionale, contenente argomenti di lettere classiche e contenuti religiosi e spirituali - 1961
Tomba di Monsignor Ettore Baranzini nella Cattedrale di Siracusa

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pasquale Magnano, Arcano linguaggio, Edizioni ASCA, 2003.
  2. ^ Un vescovo milanese siciliano: monsignor Luigi Bignami arcivescovo di Siracusa - dettagli

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Siracusa Successore
Giacomo Carabelli 29 aprile 1933 – 6 marzo 1968 Giuseppe Bonfiglioli
Predecessore Vescovo di Ragusa Successore
- 6 maggio 1950 – 1º ottobre 1955 Francesco Pennisi
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