Episodi di X-Files (undicesima stagione)

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Voce principale: X-Files.

L'undicesima e ultima stagione della serie televisiva X-Files è stata trasmessa negli Stati Uniti per la prima volta dall'emittente Fox dal 3 gennaio[1] al 21 marzo 2018.

In Italia è andata in onda in prima visione su Fox, canale a pagamento della piattaforma satellitare Sky, dal 29 gennaio[2][3] al 2 aprile 2018.

Titolo originale Titolo italiano Prima TV USA Prima TV Italia
1 My Struggle III Memorie dal futuro 3 gennaio 2018 29 gennaio 2018
2 This Simulazione 10 gennaio 2018 5 febbraio 2018
3 Plus One Doppioni 17 gennaio 2018 12 febbraio 2018
4 The Lost Art of Forehead Sweat L'effetto Mandela 24 gennaio 2018 19 febbraio 2018
5 Ghouli Ghouli 31 gennaio 2018 26 febbraio 2018
6 Kitten Kitten 7 febbraio 2018 5 marzo 2018
7 Rm9sbG93ZXJz[4] IA 28 febbraio 2018 12 marzo 2018
8 Familiar Caccia alle streghe 7 marzo 2018 19 marzo 2018
9 Nothing Lasts Forever Niente dura per sempre 14 marzo 2018 26 marzo 2018
10 My Struggle IV Il figlio perduto 21 marzo 2018 2 aprile 2018

Memorie dal futuro[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: My Struggle III
  • Diretto da: Chris Carter
  • Scritto da: Chris Carter

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Scully viene ricoverata in ospedale dopo un attacco causato da una visione del futuro che coinvolge William, il figlio avuto insieme a Mulder. Mulder si propone di investigare, incrociando inavvertitamente percorsi con ex membri del Consorzio, il signor Y ed Erika Price, la cui missione è colonizzare l'universo. Walter Skinner viene avvicinato da Monica Reyes e dall'uomo che fuma, che gli offre protezione contro il virus alieno in suo possesso, ma Skinner sembra interessato solo ad aiutare Mulder e Scully. L'uomo che fuma rivela di aver generato William abbinando il suo DNA a quello alieno, e ingravidando Scully.

Simulazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: This
  • Diretto da: Glen Morgan
  • Scritto da: Glen Morgan

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mulder e Scully vengono contattati, attraverso lo smartphone di Mulder, dalla coscienza virtuale di Richard Langly, che fa parte di una simulazione dell'NSA progettata per prendere vita quando i partecipanti muoiono. Langly chiede ai suoi amici di porre termine al programma di simulazione, perché al suo interno le entità sono diventate dei veri e propri schiavi digitali al servizio dell'NSA. Mulder scopre che la responsabile del progetto è Erika Price. Mulder cerca di guadagnare un po' di tempo con le guardie che sono a protezione del progetto, in modo da permettere a Scully di spegnere i server della simulazione. In seguito i due agenti tornano sul luogo accompagnati da una squadra dell'FBI incaricata di svolgere delle indagini sulla questione, ma non troveranno che delle stanze vuote e nessuna traccia delle apparecchiature. Nel finale, i due agenti sono nuovamente contattati dalla coscienza di Langly che li prega di eliminare il backup del programma che l'NSA è riuscito a fare prima che Scully spegnesse i server.

Doppioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Plus One
  • Diretto da: Kevin Hooks
  • Scritto da: Chris Carter

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Indagando su una serie di omicidi, che sembrano essere stati compiuti dai sosia delle vittime, Mulder e Scully fanno conoscenza di due fratelli: uno (Chucky Poundstone) è il secondino del carcere dove si è consumato l'ultimo omicidio, l'altra (Judy) è una donna ricoverata in un ospedale psichiatrico. Essi giocano telepaticamente all'impiccato coi nomi delle vittime che, da quel momento, cominciano a essere perseguitati dai loro sosia (in realtà, si tratta di proiezioni psichiche generate dalle capacità mentali dei fratelli), finché, una volta completato il nome, vengono uccise. Messi alle strette, i due fratelli giocano coi nomi di Scully e Mulder, ma finiscono per litigare; così cominciano a giocare coi loro stessi nomi, uccidendosi a vicenda. Tornati in hotel, nella scena finale, si intuisce che Mulder e Scully passeranno per la prima volta una notte d'amore.

L'effetto Mandela[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: The Lost Art of Forehead Sweat
  • Diretto da: Darin Morgan
  • Scritto da: Darin Morgan

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel parcheggio dell'FBI, Mulder e Scully vengono avvicinati da Reggie Something, un loro collega che li informa di alcuni esperimenti di oblio collettivo indotto, iniziati negli anni Settanta dal governo statunitense e condotti dal Dr. Lui (They in lingua originale) con lo scopo di eliminare, dalla mente di grandi masse di persone, episodi che il governo riteneva imbarazzanti o che, comunque, dovevano restare segreti, in particolare il ritrovamento di un alieno su Grenada immediatamente prima dell'operazione Urgent Fury nel 1983. Lo stesso Reggie dice di aver collaborato da sempre con Mulder e Scully, che, appunto, non si ricorderebbero più niente. Mulder viene contattato dal Dr. Lui che nega tutto, nonostante ammetta di aver da sempre lavorato su progetti simili. Alla fine si scopre che Reggie è un dipendente di un'agenzia governativa recentemente ricoverato per esaurimento nervoso, per cui viene creduto pazzo e portato via da un'ambulanza. Alla vista dei dottori che portano via il paziente, Skinner chiede a Mulder e Scully dove stiano portando l'uomo, chiamandolo proprio Reggie: ciò lascia i due agenti con nuovi dubbi riguardo alla veridicità delle sue dichiarazioni.

Ghouli[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: Ghouli
  • Diretto da: James Wong
  • Scritto da: James Wong

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Due ragazze si feriscono gravemente credendo di combattere contro un mostro; interrogate da Mulder e Scully, raccontano di aver fatto uno strano sogno, lo stesso che anche Dana sta facendo. Le due non hanno niente in comune, se non il fidanzato, Jackson Van de Kamp. Arrivati a casa del ragazzo per interrogarlo, Dana e Fox lo trovano morto suicida, all'apparenza dopo aver sparato ai genitori. Dana, dopo aver eseguito il test del DNA, scopre che si tratta di William, il figlio che ha dato in adozione quindici anni prima. Andando a dargli l'estremo saluto, scopre che il suo cadavere è sparito. In realtà, il ragazzo è capace di proiettare nelle menti altrui visioni che distorcono la realtà. Gli agenti della National Secutiry lo stanno braccando: sono loro che hanno ucciso i suoi genitori adottivi, mentre Jackson si è solo finto morto. Il ragazzo riesce a fuggire, rimettendosi in contatto telepatico con la madre, che, quindi, si sente in dovere di continuare a cercarlo.

Kitten[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dana e Fox sono convocati dal vice-direttore Kersh in merito alla sparizione di Skinner. Nel corso delle indagini, i due agenti, che temono che il loro superiore si sia alleato con l'uomo che fuma, arrivano in una sperduta cittadina dove vivono alcuni ex commilitoni di Walter ai tempi della guerra del Vietnam. Uno di loro, Kitten, è stato esposto a un gas sperimentale, diventando un soldato sanguinario; gli esperimenti sono continuati su di lui anche dopo il congedo. L'uomo, finalmente, è morto in un ospedale psichiatrico. Il figlio, Davey James, è deciso a vendicare il padre, attirando in trappole vietcong disseminate nel bosco tutti quelli che crede responsabili della pazzia del padre, fra cui Skinner. Mulder e Scully salvano quest'ultimo, che conferma la sua lealtà nei confronti dei due agenti (motivo per cui non ha fatto carriera all'interno dell'FBI).

IA[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una disastrosa cena in un ristorante di sushi interamente automatizzato, a cui Mulder rifiuta di dare una mancia elettronica, lui e Scully iniziano a subire la ribellione di tutti i dispositivi elettronici che facilitano la loro vita (cellulari, navigatori, computer, aspirapolveri, etc). Rincorsi e messi alle strette da un esercito di droni, sono costretti a rifugiarsi in una fabbrica dove vengono braccati da vari tipi di robot. Al momento del confronto con quello che sembra essere il robot al comando, i due agenti scoprono che il motivo della persecuzione è dovuto alla mancia che Mulder si è più volte rifiutato di lasciare al ristorante.

  • Nota. La maggior parte della puntata è priva di dialoghi parlati, e soltanto l'ultima scena dell'episodio vede la presenza di esseri umani al di fuori dei due protagonisti.
  • Guest star: Candus Churchill (Shirley).
  • Ascolti USA: telespettatori 3 230 000 – share 18-49 anni 3%[11]

Caccia alle streghe[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel Connecticut un bambino muore inseguendo nel bosco una persona travestita da personaggio dei cartoni animati. Sebbene sembri un omicidio da parte di un maniaco, l'autopsia rivela che le cause della morte sono dovute all'attacco di un lupo. Indagando, Mulder scopre che il bosco fu teatro di una brutale caccia alle streghe nel XVI secolo, e che gli spiriti maligni che ancora aleggiano nella zona sono stati richiamati da una strega moderna (compreso il Cerbero che si crede abbia ucciso il bambino). I morti cominciano ad aumentare, Mulder e Scully trovano la strega proprio mentre sta spontaneamente bruciando, mettendo fine all'ondata di violenza.

Niente dura per sempre[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Indagando su un traffico d'organi, Mulder e Scully si imbattono in una setta al cui comando c'è Barbara Beaumont, attrice di 85 anni che però ne dimostra 30. L'attrice si mantiene giovane bevendo sangue e mangiando organi che gli adepti della sua setta le offrono. A questo si aggiunge un parente di una adepta che cerca vendetta per il rapimento della sorella.

Il figlio perduto[modifica | modifica wikitesto]

  • Titolo originale: My Struggle IV
  • Diretto da: Chris Carter
  • Scritto da: Chris Carter

Trama[modifica | modifica wikitesto]

L'episodio si apre ripercorrendo la storia di Jackson Van De Kamp ossia William, il figlio di Scully, nato da un esperimento portato avanti dall'uomo che fuma: questo, oltre a tutta una serie di superpoteri, possiede la capacità di salvare l'umanità dalla pandemia aliena, di cui Scully ha avuto avvisaglie in sogno. Kersh intima a Skinner di radiare Mulder e Scully, a causa di alcune dichiarazioni rilasciate a Tad O'Malley circa l'epidemia. I due, in realtà, sono alla ricerca del figlio: sviato da Monica, Mulder arriva a una base militare in cui è tenuta una navicella aliena. A capo della base vi è Mr. Y, che viene ucciso da Mulder. Rintracciato nuovamente William, Mulder assiste anche all'esplosione dei corpi di Erika Price e dei suoi uomini a opera di William. Skinner e Scully raggiungono Mulder in una fabbrica dove sta inseguendo William che, per non essere raggiunto, si trasforma in Mulder. Skinner uccide Reyes, ma è investito dall'Uomo che Fuma rimanendo anche lui ucciso. L'Uomo che Fuma spara a Mulder (che in realtà è William che si è trasformato per trarlo in inganno e salvare così suo padre) che cade in acqua, ma il vero Mulder sopraggiunge e spara all'Uomo che fuma, uccidendolo. Mulder è disperato per il fatto di aver perso suo figlio; pochi istanti dopo Scully lo mette al corrente di essere nuovamente incinta, questa volta di lui. Nella scena finale si vede William riemergere vivo dalle acque.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Kimberly Roots, The X-Files Season 11 Gets January Premiere Date — See First Poster, su tvline.com, TVLine, 15 novembre 2017. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  2. ^ Yuri Polverino, X-Files, la stagione undici dal 29 gennaio su FOX, su foxtv.it, Fox, 20 dicembre 2017. URL consultato il 28 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2017).
  3. ^ X-Files: l'undicesima stagione in arrivo su Fox Italia dal 29 gennaio, su movieplayer.it. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  4. ^ Base64 per "Follower".
  5. ^ (EN) Rick Porter, ‘Chicago PD’ adjusts up, ‘The X-Files’ adjusts down: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 5 gennaio 2018. URL consultato il 5 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
  6. ^ (EN) Rick Porter, ‘Speechless’ adjusts up: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 11 gennaio 2018. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  7. ^ (EN) Rick Porter, ‘Riverdale,’ ‘X-Files’ and everything else unchanged: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 19 gennaio 2018. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2018).
  8. ^ (EN) Rick Porter, ‘Match Game’ adjusts up: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 25 gennaio 2018. URL consultato il 25 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2018).
  9. ^ (EN) Alex Welch, ‘The Amazing Race’ adjusts up, ‘The Blacklist’ adjusts down: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 1º febbraio 2018. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2018).
  10. ^ (EN) Rick Porter, ‘Riverdale’ adjusts up: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 8 febbraio 2018. URL consultato l'8 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2018).
  11. ^ (EN) Rick Porter, ‘Speechless’ adjusts up: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 1º marzo 2018. URL consultato il 2 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2018).
  12. ^ (EN) Rick Porter, ‘The Goldbergs’ and Riverdale adjust up, ‘Chicago PD’ and ‘Life Sentence’ down: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 8 marzo 2018. URL consultato il 9 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2018).
  13. ^ (EN) Rick Porter, ‘The X-Files’ adjusts down: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 15 marzo 2018. URL consultato il 16 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2018).
  14. ^ (EN) Rick Porter, ‘Survivor,’ ‘The Goldbergs’ and ‘Modern Family’ adjust up, ‘Speechless’ adjusts down: Wednesday final ratings, su tvbythenumbers.zap2it.com, TV by the Numbers, 22 marzo 2018. URL consultato il 24 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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