Eden Park

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Disambiguazione – Se stai cercando la località di Londra, vedi Eden Park (Londra).
Eden Park
Vista interna dello stadio al tramonto
Informazioni generali
StatoBandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
UbicazioneReimers Ave., Kingsland, Auckland, NZ
Inizio lavori1902
Inaugurazione1903
Ristrutturazione2009-10
Costi di ricostr.228500000 NZD
ProprietarioEden Park Trust
Informazioni tecniche
Posti a sedere50 000
Strutturapianta rettangolare, tribune a doppia gradinata
Coperturatribune laterali
Mat. del terrenoerba ibrida
Uso e beneficiari
Rugby a 15Blues
Auckland
Rugby a 13NZ Warriors (2011-14)
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 36°52′31″S 174°44′42″E / 36.875278°S 174.745°E-36.875278; 174.745

Eden Park è lo stadio nazionale della Nuova Zelanda[1].

Si trova ad Auckland e fu inaugurato nel 1903 come campo di cricket; nel 1914 estese il suo utilizzo al rugby a 15, tra le due guerre all'hockey su prato e nel secondo dopoguerra al calcio.

Nel 1950 fu lo stadio sede dei IV Giochi dell'Impero Britannico (oggi Giochi del Commonwealth), e nel 1988 della finale della 9ª edizione della Coppa del Mondo di rugby a 13.

È l'unico impianto ad avere ospitato sia la finale della coppa del mondo di rugby maschile che di quella femminile nonché, insieme al londinese Twickenham, ad avere ospitato (1987 e 2011) due finali della Coppa del Mondo maschile.

Lo stadio è passato attraverso diverse ristrutturazioni, la più recente delle quali in occasione dell'adeguamento per la Coppa del Mondo di rugby 2011. Dal 1926 l'intero complesso è gestito da un trust senza scopo di lucro, e ivi hanno sede le federazioni provinciali di cricket e di rugby a 15, che in tale impianto disputano anche i loro incontri interni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Eden Park fu costruito tra il 1902 e il 1903, anno in cui fu inaugurato come stadio per il cricket[2]. Proprietario originario dello stadio fu il Kingsland Cricket Club, affittuario del terreno edificato[3]; il terreno, con tutto lo stadio, fu rilevato dall'Eden Cricket Club (da cui il nome dello stadio), con il quale il Kingsland CC si era nel frattempo fuso[3]. A seguire, la federazione provinciale di cricket di Auckland acquistò terreno e stadio e fissò in tale luogo la propria sede legale[3].

Eden Park servì esclusivamente il cricket fino al 1914, anno del primo incontro internazionale di tale disciplina (tra Auckland e una selezione australiana[4]) e dell'arrivo del rugby a 15 che ivi disputò il suo primo incontro (Ponsonby – Auckland City)[4]; da tale anno anche la formazione provinciale rugbistica di Auckland trovò in tale impianto la sua casa, e nel 1931 si tenne all'Eden Park il primo incontro internazionale di rugby a 15, tra gli All Blacks e il Sudafrica[3].

Nel 1926 le due federazioni diedero vita a un trust cui affidare lo stadio, e da allora la proprietà e la gestione dell'impianto, senza alcuno scopo di lucro, sono conferite a tale organismo, l'Eden Park Trust[2].

Nell'immediato dopoguerra Eden Park ospitò anche il suo primo, e al 2019 unico, incontro internazionale di rappresentative maggiori di calcio, tra Nuova Zelanda e Sudafrica: gli ospiti vinsero 4-1[5] e, a seguire, fu sede dei primi giochi dell'Impero Britannico postbellici: più di 40 000 spettatori, il 4 febbraio 1950, assistettero alla cerimonia d'apertura della manifestazione dentro uno stadio fondamentalmente uguale a quello delle origini, con solo una piccola porzione della tribuna principale sovrastata da una copertura[6].

Pochi mesi più tardi ospitò per la prima volta i British & Irish Lions nel loro tour in Nuova Zelanda; nove anni più tardi gli stessi Lions, pur perdendo la serie contro gli All Blacks, riportarono a Eden Park la loro unica vittoria, che è anche, al 2019, l'unico incontro vinto dalla formazione interbritannica ad Auckland[7].

Lancio di fumogeni dei dimostranti durante il tour sudafricano del 1981

Nel 1981 Eden Park fu teatro di feroci contestazioni degli attivisti neozelandesi contro la presenza dei rugbisti sudafricani in tour: il Paese degli Springbok era sotto accusa per la politica di apartheid (segregazione razziale) che conduceva incurante degli ammonimenti internazionali, e la loro visita in Nuova Zelanda fu costellata da manifestazioni contro la loro presenza unite a proteste contro la federazione interna per avere autorizzato la serie di incontri con gli All Blacks; il 12 settembre un giovane pilota, Marx Jones, insieme al suo amico Grant Cole noleggiarono un Cessna con cui sorvolarono Eden Park durante l'incontro, l'ultimo della serie, e iniziarono un bombardamento con palle di farina (passato alla storia come Flour-bomb Test)[8], evento che spinse la federazione sudafricana a ritirare la squadra al termine dell'incontro e a lasciare il Paese[8].

A fine anni ottanta Eden Park vide la disputa delle finali dei campionati mondiali di entrambi i codici del rugby: nel 1987 vi si disputò quella della prima Coppa di rugby a 15 tra Nuova Zelanda e Francia, che gli All Blacks vinsero 29-9[9] e, un anno più tardi, quello della nona Coppa del Mondo a 13 tra i Kiwis, nome con cui è nota la Nuova Zelanda del XIII, e i Kangaroos, appellativo dell'Australia, che si aggiudicò l'incontro con il punteggio di 25-16.

Eden Park nel 2009 durante i lavori di ristrutturazione

Ancora nel 1988 Eden Park fu eccezionalmente sede di un incontro internazionale di calcio — normalmente ospitato da un altro impianto cittadino, il Mount Smart Stadium — sia pure tra rappresentative olimpiche nel quadro delle qualificazioni per Seul: si trattò di un'eliminatoria tra Nuova Zelanda e Israele vinta da quest'ultima squadra per 1-0[10] che, per i successivi 23 anni, rimase la più recente gara di tale disciplina fino alla disputa di un incontro tra Wellington Phoenix e Adelaide Utd a novembre 2011[10].

Nel 1992 ospitò diverse gare e la semifinale (tra Nuova Zelanda e Pakistan) della quinta Coppa del Mondo di cricket[11].

Tra il 2009 e il 2010 Eden Park affrontò, in vista della Coppa del Mondo di rugby 2011, un massiccio intervento di ristrutturazione del costo di 228 milioni e mezzo di dollari neozelandesi (~ 115000000  al cambio dell'epoca)[12], 190 dei quali a carico del governo centrale, 12 del Trust che gestisce lo stadio, 10 dalla federazione, 10 dal consiglio regionale di Auckland e 6,5 da ASB Community Trust, orgnismo di finanziamento progetti senza scopo di lucro[12]. Il grosso dei lavori riguardò la costruzione di una nuova tribuna centrale a gradinata doppia da 21 500 posti con rinnovo dell'area stampa; una nuova tribuna lato est da 8 600 posti, due maxischermi da 110 metri quadrati di superficie; a seguire, interventi sugli accessi allo stadio a mezzo pullman, nuovi parcheggi, ripiazzamento delle luci sui bordi delle coperture e installazione di barriere fonoassorbenti per ridurre l'inquinamento acustico nei paraggi[12].

I citati interventi innalzarono la capacità da circa 42 000 a 50 000 posti che, in occasione della Coppa del Mondo 2011, furono temporaneamente portati a 60 000 tramite l'installazione di tribune mobili rimosse dopo la manifestazione.

La finale di Coppa del Mondo 2011 vide di nuovo di fronte, ancora a Eden Park, Nuova Zelanda e Francia come 24 anni prima, e il successo arrise di nuovo agli All Blacks per 8-7[13].

Più recentemente, ospitò nel 2015 alcune gare dell'undicesima Coppa del Mondo di cricket, tra cui una delle due semifinali, che vide la Nuova Zelanda battere il Sudafrica[14].

Nel 2022 la Nuova Zelanda organizzò la Coppa del Mondo di rugby femminile 2021, procrastinata di un anno per via della pandemia di COVID-19[15]; Eden Park ospitò le gare della fase eliminatoria e la finale del torneo, vinta dalla nazionale di casa sull'Inghilterra di fronte a 42579 spettatori, grazie ai quali divenne detentore del nuovo record internazionale d'affluenza per incontri di rugby femminile[16], anche se il primato durò pochi mesi a vantaggio del londinese Twickenham che registrò più di 58000 spettatori nella giornata di chiusura del Sei Nazioni femminile 2023 tra Inghilterra e Francia[17].

La governance dell'Eden Park Trust consiste di 9 consiglieri di amministrazione, cinque dei quali di nomina governativa (ministero dello sport) e due ciascuno designati dalle federazioni provinciali di Auckland di cricket e rugby a 15[2]. Lo stadio è, a tale data, il terreno interno degli Aces, la selezione provinciale di cricket; dei Blues, la rappresentante di Auckland nel Super Rugby; della formazione provinciale dell'unione rugbistica di Auckland e, saltuariamente, anche della squadra di calcio del Wellington Phoenix, che iniziò la frequentazione di Eden Park ai tempi della ristrutturazione di Westpac Stadium per la citata Coppa del Mondo del 2011.

Con l'assegnazione congiunta ad Australia e Nuova Zelanda dell'organizzazione del campionato mondiale di calcio femminile 2023, Eden Park è una delle sedi designate a ospitare gare della manifestazione, tra cui il suo incontro d'apertura[18].

Incontri internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Auckland
19 luglio 1947
Incontro amichevole
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda1 – 4
referto
Bandiera del Sudafrica SudafricaEden Park (12000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda F.O. Green

Auckland
27 marzo 1988
Qualificazione torneo olimpico 1988, II turno
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda0 – 1
referto
Bandiera d'Israele IsraeleEden Park (1 500 spett.)
Arbitro: Bandiera della Costa Rica Berny Ulloa-Morera

Rugby a 13[modifica | modifica wikitesto]

Auckland
9 ottobre 1988
Coppa del Mondo 1985-88, finale
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda12 – 25
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaEden Park (47 363 spett.)
Arbitro: Bandiera della Papua Nuova Guinea Graham Ainui

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Auckland
29 luglio 1950
Tour dei British Lions 1950
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda11 – 8
referto
British & Irish LionsEden Park (58000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda G. Sullivan

Auckland
19 settembre 1959
Tour dei British Lions 1959
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda6 – 9
referto
British & Irish LionsEden Park (60000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Pat Murphy

Auckland
20 giugno 1987, ore 14:30 UTC+12
Coppa del Mondo 1987, finale
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda29 – 9
referto
Bandiera della Francia FranciaEden Park (48035 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Kerry Fitzgerald

Auckland
23 ottobre 2011, ore 21 UTC+12
Coppa del Mondo 2011, finale
Francia Bandiera della Francia7 – 8
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaEden Park (61079 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Craig Joubert

Auckland
12 novembre 2022, ore 19:30 UTC+12
Coppa del Mondo femminile 2021, finale
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra31 – 34
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaEden Park (42579 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Hollie Davidson

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) About Eden Park, su edenpark.co.nz, Eden Park Trust. URL consultato il 6 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2019).
    «Eden Park is New Zealand's National Stadium»
  2. ^ a b c (EN) Ownership of Eden Park – The Trust Deed (PDF), in The First One Hundred Years, Eden Park Trust, 2013, p. 3. URL consultato il 1º dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).
  3. ^ a b c d (EN) Foundation Partners (PDF), in The First One Hundred Years, Eden Park Trust, 2013, p. 8. URL consultato il 1º dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).
  4. ^ a b (EN) Eden Park Timeline (PDF), in The First One Hundred Years, Eden Park Trust, 2013, p. 6. URL consultato il 1º dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).
  5. ^ Koonyaditse, p. 14.
  6. ^ (EN) Empire Games at Eden Park, 1950 (2nd of 4), su teara.govt.nz, Te Ara — The Encyclopedia of New Zealand. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  7. ^ (EN) Classic Match: Heroic 1959 Lions win at Eden Park, su lionsrugby.com, British and Irish Lions, 5 marzo 2017. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2019).
  8. ^ a b (EN) Flour-bomb test ends Springbok tour, su nzhistory.govt.nz, New Zealand Ministry for Culture and Heritage. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  9. ^ Coppa del Mondo ai neozelandesi, in Stampa Sera, 20 giugno 1987, p. 38. URL consultato il 29 maggio 2014.
  10. ^ a b Eden Park mayhem as Phoenix fans arrive ticketless, in The New Zealand Herald, 21 novembre 2011. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  11. ^ (EN) Simon Day, The 1992 World Cup grabbed me, and it still won’t let me go, in The Spinoff, 29 giugno 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2019).
  12. ^ a b c (EN) James Ihaka, Stadium has World Cup experience wrapped up, in The New Zealand Herald, 9 settembre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2019.
  13. ^ (EN) Eddie Butler, Richie McCaw's New Zealand beat France in final, in The Guardian, 23 ottobre 2011. URL consultato il 29 novembre 2012.
  14. ^ (EN) Cricket World Cup 2015: New Zealand beat South Africa, in BBC, 24 marzo 2015. URL consultato il 6 dicembre 2019.
  15. ^ (EN) Scene Set for Super-charged Rugby World Cup as New Dates in 2022 Confirmed, su rugbyworldcup.com, 11 maggio 2021. URL consultato l'8 giugno 2021.
  16. ^ (EN) Rugby World Cup 2021: Tournament in numbers, su world.rugby, World Rugby, 15 novembre 2022. URL consultato il 20 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2022).
  17. ^ (EN) Becky Grey, England 38-33 France: Red Roses clinch Women's Six Nations Grand Slam at Twickenham, in BBC, 29 aprile 2023. URL consultato il 30 aprile 2023.
  18. ^ (EN) FIFA Women’s World Cup 2023™ Host Cities and Stadiums announced, su fifa.com, FIFA, 3 giugno 2021. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]