Nobile Contrada del Bruco

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Nobile Contrada del Bruco
Contrade di Siena
StemmaUn bruco coronato alla granducale, passante su un ramoscello di rosa; il capo dello stemma è formato da una croce sabauda inquartata d'argento e di rosso
ColoriGiallo e verde listati di turchino
MottoNella pugna sii altera Nobile Contrada dalla gente fiera
PatronoVisitazione della Beata Vergine Maria (2 luglio)
Compagnie militariSan Pietro a Ovile di Sotto
TerzoTerzo di Camollia
SedeVia del Comune, 44 - 53100 Siena
MuseoMuseo della nobile contrada del Bruco
via del Comune, 44
Oratoriooratorio del Nome di Gesù
Palio di Siena
Vittorie37 (per il Comune)
44 (per la Contrada)
Ultima: 16 agosto 2008
AlleateTorre (dal 1912)
Istrice (da prima del 1730, probabilmente dal 1665)
Nicchio (probabilmente dal 1785 al 1927, poi dal 1946)
Rivalinessuna
ContradaioliBrucaioli
DirigenzaRettore: Stefano Donnini (dal 2023)
Capitano: Federico Cappannoli (dal 2023)
PeriodicoBarbicone
Mappa di localizzazione della Nobile Contrada del Bruco
Mappa di localizzazione della Nobile Contrada del Bruco

La Nobile Contrada del Bruco è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena. Prende parte al Palio di Siena.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Le strade all'epoca del Bando[modifica | modifica wikitesto]

Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Nobile Contrada del Bruco è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:

"Bruco. n. 13 - Dalla porta Ovile a sinistra occupi quel piano fino alla chiesa di S. Biagio inclusive, ed abbracciando da tutte le parti le tre coste che portano alla fonte di San Francesco occupi mezza la piazza avanti a detta chiesa, compresa solamente la compagnia di S. Gherardo, e di lì retrocedendo si attenga pell'arco a man destra, prenda la fonte ed a man destra si porti per retta strada all'arco de Rossi, di dove per la strada di Camollìa, abbracciando solo le case a man destra salga in Dogana, e tenendo solo la parte di Depositeria col Monte Pio e Paschi scenda nella piazza dell'Abbadia, comprenda la chiesa e convento de Padri Carmelitani, via degli Orbachi e ritorni a S. Biagio."

Le strade ai nostri giorni[modifica | modifica wikitesto]

Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:

  • Banchi di Sopra (tra via dei Rossi e piazza Salimbeni)
  • piazza Salimbeni
  • via del Comune
  • via di Mezzo
  • via degli Orti
  • vicolo degli Orbachi
  • piazza d'Ovile
  • via dell'Abbadia (parte)

La storia[modifica | modifica wikitesto]

La contrada ha il titolo di Nobile per il valore della sua Compagnia militare alla Croce del Travaglio contro Carlo IV di Boemia nel 1369 e per aver posto il Monte del Popolo al potere nel 1371 durante la rivolta guidata dal suo popolano Barbicone. Questa sommossa popolare costituì uno dei primi movimenti importanti del proletariato italiano e avvenne sette anni prima del tumulto dei Ciompi di Firenze.

Bandiere del Bruco in via dell'Abbadia

Per antica consuetudine, nella Contrada del Bruco il ruolo di "Priore" è sostituito da quello di Rettore[1].

Gli aneddoti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Perè Golon.

Il Bruco è stata la prima contrada a montare un fantino straniero. Accadde il 2 luglio 1927: il Bruco aveva avuto in sorte un cavallo mediocre, per di più zoppo. I dirigenti decisero allora di montare Perè Golon detto Alì, un giovane eritreo che faceva il venditore ambulante. Alì nel suo Paese d'origine era abituato a montare a pelo, ma l'impatto col Palio non fu dei migliori. Durante la prima prova cadde e fu portato in ospedale per medicare le ferite. L'avventura di Alì sembrava già finita, ma i brucaioli lo avevano preso in simpatia e, nonostante il Bruco fosse stato esentato per le altre prove, decisero di montarlo. L'ordine era quello di tenere d'occhio il Nicchio ed Alì era tanto deciso a rispettare le consegne che pare volesse portare con sé addirittura un coltello. La sua corsa non fu ovviamente da ricordare, ma Perè Golon detto Alì entrò ugualmente nella storia del Palio.

Una Contrada senza rivali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma della Nobile Contrada del Bruco

Bruco e Giraffa sono state rivali, per questioni di confine, fino al 1996, anno in cui la Contrada di via del Comune ha potuto finalmente cedere la "cuffia" dopo 41 anni di digiuno.

Nonostante l'ufficializzazione formale operata dalle dirigenze, parte dei popoli delle due Contrade non mostra simpatia reciproca. Inoltre da anni il Bruco non tiene alcuna relazione ufficiale con l'Oca, con la quale non è mai corso buon sangue, pur non essendo nata alcuna rivalità.

Vittorie[modifica | modifica wikitesto]

N° vittoria Data Fantino Cavallo
1 2 luglio 1653 Pavolo Roncucci detto Pavolino
2 2 luglio 1672 Pavolo Roncucci detto Pavolino Stornello
3 2 luglio 1681 Giovan Battista Landi detto Granchio
4 6 giugno 1683 Monco
5 2 luglio 1687 Pier Domenico Bacchini detto Bacchino
6 2 luglio 1694 Pavolo Roncucci detto Pavolino Ballarino
Vittorie nel XVII secolo: 6
7 2 luglio 1711 Giuseppe Galardi detto Pelliccino Baio
8 2 luglio 1720 Domenico Fulgenzi detto Romano Morello del Paci
9 2 luglio 1736 Cerrino Baio stellato del Mascagni
10 2 aprile 1739 Antonio Corgnolini detto Pettinajo Leardo
11 16 agosto 1763 Mattia Mancini detto Bastiancino Baio del Falorsi
12 16 agosto 1791 Isidoro Bianchini detto Dorino Baio chiaro del Baldini
13 2 luglio 1792 Isidoro Bianchini detto Dorino Morello del Fontani
Vittorie nel XVIII secolo: 7
14 2 luglio 1814 Luigi Menghetti detto Piaccina Rondinello
15 2 luglio 1816 Niccolò Chiarini detto Caino Baio scuro del Pagliai
16 2 luglio 1818 Niccolò Chiarini detto Caino Baio scuro del Pagliai
17 2 luglio 1826 Luigi Menghetti detto Piaccina Stornello pallottato del Brandani
18 16 agosto 1836 Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Baio scuro del Soldatini
19 16 agosto 1837 Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Morello stella in fronte del Ceccarelli
20 2 luglio 1838 Massimiliano Garuglieri detto Storto Baio del Barbetti
21 3 luglio 1842 Giuseppe Buoni detto Figlio di Bonino Morello del Riccucci
22 17 agosto 1842 Giuseppe Buoni detto Figlio di Bonino Morello del Riccucci
23 4 luglio 1847 Giuseppe Buoni detto Figlio di Bonino Morello maltinto del Buonsignori
24 3 luglio 1870 Mario Bernini detto Bachicche Cavezza di moro del Grandi
25 2 luglio 1872 Agostino Pieri detto Pilesse Storno del Grandi
26 16 agosto 1876 Angelo Romualdi detto Girocche Baio scuro dell'Amaddii
27 16 agosto 1884 Santi Sprugnoli detto Boggione Farfallina
28 19 agosto 1894 Emilio Lazzeri detto Fiammifero Belfortina
29 16 agosto 1896 Emilio Lazzeri detto Fiammifero Baia stella in fronte del Vallesi
Vittorie nel XIX secolo: 16
30 16 agosto 1907 Ermanno Menichetti detto Popo Gobba
31 2 luglio 1912 Alfonso Menichetti detto Nappa Farfalla
32 16 agosto 1922 Ottorino Luschi detto Cispa Fanfara
33 2 luglio 1955 Giuseppe Gentili detto Ciancone Sturla
34 16 agosto 1996 Salvatore Ladu detto Cianchino Rose Rosa (Bella Speranza)
Vittorie nel XX secolo: 5
35 16 agosto 2003 Luigi Bruschelli detto Trecciolino Berio
36 2 luglio 2005 Luigi Bruschelli detto Trecciolino Berio
37 16 agosto 2008 Giuseppe Zedde detto Gingillo Elisir Logudoro
Vittorie nel XXI secolo: 3

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nobile Contrada del Bruco, su ilpalio.siena.it. URL consultato il 27 luglio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Barbicone, Pubblicazione per i benemeriti protettori e simpatizzanti della Nobil contrada del Bruco, Nobil Contrada del Bruco, Siena, 1962 (testata periodica)
  • Per il paragrafo Gli aneddoti: ilpaliodisiena.com (testi di Roberto Filiani).

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