Mario Bernini

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Mario Bernini
Mario Bernini detto Bachicche
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Equitazione
Specialità Corse a pelo
Carriera
Palio di Siena
Soprannome Bachicche
Esordio 16 agosto 1850
Onda
Ultimo Palio 16 agosto 1889
Valdimontone
Vittorie 13 (su 49 corse)
Ultima vittoria 2 luglio 1885
Chiocciola
 

Mario Bernini detto Bachicche (Siena, 13 marzo 1837Siena, 27 dicembre 1902) è stato un fantino italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie storiche[modifica | modifica wikitesto]

Bachicche è tra i più grandi di sempre nella storia del Palio di Siena: vanta infatti ben tredici vittorie in quarantanove presenze sul tufo di Piazza del Campo. Debuttò nel 1850 a soli tredici anni, seguendo le orme del fratello Giuseppe detto Stralanchi, il quale corse quattordici volte dal 1848 al 1856 (anno in cui morì prematuramente).

Dopo qualche presenza sporadica, Bachicche vinse il suo primo Palio nel 1861: una vittoria netta in un Palio davvero turbolento. Corse infatti per la Tartuca, all'epoca con le insegne giallo e nere che venivano associate agli odiati dominatori asburgici in periodo risorgimentale. Gli storici affermano che in quella carriera tutti i fantini si erano venduti alla Tartuca; dopo la vittoria, Bachicche venne circondato da una folla numerosa che voleva linciarlo, accusandolo di essere traditore degli ideali del Risorgimento: venne salvato dai granatieri, ed il drappellone consegnato solamente il giorno successivo[1].

L'anno seguente riuscì a realizzare il suo personale cappotto, vincendo a luglio ed a settembre (Palio straordinario per il X Congresso delle Scienze a Siena), divenendo pertanto uno dei fantini più ambiti dalle Contrade. Bachicche era infatti tra i più abili a leggere le fasi della mossa, quasi tutte le sue vittorie nacquero proprio ai canapi.

Bissò il cappotto personale nel 1867: al Palio di agosto firmò una pagina storica del Palio di Siena. A quella carriera assisteva infatti Giuseppe Garibaldi, a Siena con altri quattrocento garibaldini. Bachicche, nella Lupa, vinse il Palio a colpi di nerbate, difendendo la prima posizione dagli attacchi di Pietro Locchi detto Paolaccino, anch'egli tra i più grandi di sempre con tredici trionfi. A fine corsa, il fantino si recò con altri rappresentanti della contrada a rendere omaggio a Garibaldi presso l'albergo "Aquila Nera": dal generale ebbe in regalo una fotografia, sulla quale appose la seguente dedica: «A Mario Bernini, campione della Lupa vittoriosa, augurio della vittoria di Roma».

Bachicche continuò a vincere con una certa costanza: luglio 1870, 1871 e 1873. Dopo qualche anno di crisi, riprese il suo dominio nell'agosto 1878: terza vittoria nel Nicchio, dominio incontrastato della carriera già dalla mossa. Ancora un successo nell'agosto 1879, con la Selva. Dal 1882 strinse un forte legame con la Contrada della Chiocciola: vi corse cinque dei suoi ultimi nove Palii, vincendo due volte: luglio 1882 e 1885. Se la vittoria del 1882 fu netta ed incontrastata, quella del 1885 si concretizzò in rimonta ai danni di Leggerino, il quale, secondo le cronache, fece di tutto per non vincere e concedere il trionfo a Bachicche.

Fine carriera[modifica | modifica wikitesto]

Bachicche chiuse la sua carriera nell'agosto 1889 nel Montone. Già qualche anno dopo versava però in condizioni di miseria: nel 1896 fu costretto a vendere alla Contrada della Lupa la sua foto autografata da Garibaldi, in cambio di 219 lire.

Tradimenti[modifica | modifica wikitesto]

Mario Bernini detto Bachicche è passato alla storia, oltre che per la sua carriera da vincente, anche per i suoi ripetuti tradimenti. Nel 1873, dopo aver vinto a luglio per l'Istrice, corse per la Pantera in maniera deludentissima; al ritorno in contrada, venne aggredito da un certo Momo Dinelli che cercò di cospargerlo di petrolio per dargli fuoco. Bachicche riuscì fortunatamente a salvarsi.

Quattro anni dopo, Bachicche tradì la Lupa ad agosto: mentre era in seconda posizione, si preoccupò di favorire la vittoria del fantino dell'Oca| Lorenzo Franci detto Pirrino, attaccando a colpi di nerbate il fantino Antonio Salmoria detto Leggerino della Torre. A fine corsa, i contradaioli di Lupa e Torre si allearono per cercare Bachicche, il quale però trovò rifugio nell'Oca, rimanendo nascosto per tre giorni. Nel frattempo, i suoi vestiti furono inchiodati al campanile della chiesa della Lupa.

Nell'agosto 1885 Bachicche ricambiò il favore che Leggerino gli aveva reso in occasione della vittoria dell'anno precedente: correndo per la Chiocciola, si preoccupò esclusivamente di ostacolare i rivali di Leggerino, permettendo a quest'ultimo di avviarsi verso una facile vittoria. Naturalmente, a Palio finito, Bachicche scappò via dalla Piazza a cavallo con ancora indosso il giubbetto della contrada.

Presenze al Palio di Siena[modifica | modifica wikitesto]

Bachicche corse in tutte le contrade eccetto il Leocorno. Vinse in nove differenti contrade: in questo record, è preceduto soltanto da Caino e Pavolino.

Dopo Piaccina e Partino, è il fantino che ha avuto la carriera più lunga: quarant'anni di Palio, 49 carriere e 13 vittorie. Dopo Aceto, è il fantino che ha corso di più in una stessa contrada: 12 volte nel Nicchio.

Bachicche è il fantino più giovane ad aver corso il suo primo Palio, del quale si ha la documentazione certa riguardo alla data di nascita: aveva tredici anni e cinque mesi.

Palio Contrada Cavallo Note
16 agosto 1850 Onda Morello di L. Barbetti
2 luglio 1851 Nicchio Morello di C. Cei
2 luglio 1855 Bruco Morello di L. Poggialesi
2 luglio 1856 Onda Morello di G. Zazzeroni
16 agosto 1857 Civetta Baio di P. Bandini scosso
16 agosto 1861 Tartuca Grigio di P. Bandini
15 agosto 1862 Giraffa Grigio di N. Ceccarelli
28 settembre 1862 Onda Morello di S. Franci
2 luglio 1863 Nicchio Morello di S. Franci scosso
3 luglio 1864 Chiocciola Morello di L. Grandi
15 agosto 1864 Valdimontone Morello di F. Gigli scosso
2 luglio 1865 Nicchio Baio di A. Orlandini
16 agosto 1865 Nicchio Baio di A. Amaddii
2 luglio 1867 Nicchio Morello di E. Cecconi
15 agosto 1867 Lupa Morello di E. Cecconi
2 luglio 1868 Lupa Morello di O. Bonelli
16 agosto 1868 Nicchio Baio di O. Bonelli
4 luglio 1869 Valdimontone Baio di L. Grandi
17 agosto 1869 Valdimontone Baio di F. Bianchini
3 luglio 1870 Bruco Morello di L. Grandi
15 agosto 1870 Nicchio Morello di L. Grandi
2 luglio 1871 Nicchio Grigio di F. Pisani
15 agosto 1871 Oca Grigio di L. Grandi
2 luglio 1872 Oca Baio di A. Amaddii scosso
15 agosto 1872 Nicchio Baio di A. Amaddii
2 luglio 1873 Istrice Baio di G. Romboli
17 agosto 1873 Pantera Morello di A. Amaddii
2 luglio 1874 Selva Baio di D. Tavanti
16 agosto 1874 Nicchio Baio di D. Tavanti
4 luglio 1875 Istrice Grigio di G. Ancilli
16 agosto 1875 Istrice Morello di G. Gigli
2 luglio 1876 Istrice Grigio di A. Cicali
16 agosto 1876 Drago Morello di E. Fineschi
17 agosto 1876 Istrice Morello di E. Fineschi ?
2 luglio 1877 Tartuca Morello di D. Tavanti
16 agosto 1877 Lupa Baio di N. Ceccarelli
2 luglio 1878 Istrice Morello di P. Brandani
16 agosto 1878 Nicchio Baio di N. Ceccarelli
17 agosto 1879 Selva Baio di N. Ceccarelli
2 luglio 1881 Nicchio Baio di D. Ganfini
16 agosto 1881 Selva Baio di N. Ceccarelli
3 luglio 1882 Chiocciola Prete
2 luglio 1883 Torre Prete
16 agosto 1883 Chiocciola Baio di R. Bellini
2 luglio 1885 Chiocciola Morello di D. Vetturini
16 agosto 1885 Chiocciola Morello di A. Gracci
16 luglio 1887 Bruco Morello di A. Barducci
16 agosto 1887 Chiocciola Grigio di D. Tavanti
16 agosto 1888 Aquila Baio di G. Boscagli
16 agosto 1889 Valdimontone Baio di L. Masini scosso

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr: Alcuni episodi della carriera di Bachicche, su ilpalio.org. URL consultato il 14 maggio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La voce fa riferimento esclusivamente ai testi di Roberto Filiani pubblicati su "Il Carroccio". Solo il paragrafo sulle statistiche è tratto da ilpalio.org.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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