Aundh

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Stato di Aundh
Stato di Aundh – Bandiera
Dati amministrativi
Nome ufficialeState of Aundh
Lingue parlateindiano, inglese
CapitaleAundh
Dipendente daRegno Unito dal 1819 al 1948
Politica
Forma di governoregno
Nascita1699
Fine1948
Territorio e popolazione
Massima estensione1298 km2 nel 1881
Popolazione58.916 nel 1881
Economia
Valutarupia di Aundh
Commerci conIndia britannica
Religione e società
Religioni preminentiinduismo
Religione di Statoinduismo
Religioni minoritarieanglicanesimo, cattolicesimo
Classi socialipatrizi, clero, popolo
Evoluzione storica
Succeduto daIndia

Lo Stato di Aundh fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Aundh.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La dea Mahishasur Mardini Yamai seduta a gambe incrociate (scultura in pietra nera)

Lo stato di Aundh venne fondato da Parshuram Pant Pratinidhi che era un generale Maratha ed amministratore durante il regno dei governanti Chhatrapati Sambhaji e Chhatrapati Rajaram. Questi giocò un ruolo importante nella riconquista dei forti di Panhala, Ajinkyatara (a Satara) e Bhupalgad ai moghul durante il periodo 1700-1705.

L'ultimo regnante di Aundh fu raja Bhavan Rao Shrinivas (Bala Sahib), il quale aderì all'Unione Indiana l'8 marzo 1948.[1][2]

La capitale omonima si trova 26 miglia a sud-est di Satara e nel 1911 aveva una popolazione di 3.500 abitanti.[3] Aundh ospita il tempio di Yamai Devi che è la divinità protettrice (Kuladevata) delle famiglie Marathi locali. Secondo la mitologia induista, Ye Mai (ये माय / ये माई), lett. "Madre, per piacere vieni") fu il nome datole da Sri Rāma (Visnu) e dalla dea Lakshmi. Il suo culto fu introdotto nel 1630 da Trabak Pant Pratinidhi[4] dell'antica famiglia brahminica Pant[5] e capostipite di una successione dinastica e sacerdotale ininterrotta per quattro secoli[6]: Ramchandra Pant Amatya fu un bramino deshasta, protagonista della guerra di indipendenza dei marathi dall'impero Mughal[7] e il complotto che nel 1712 portò alla depposizione della regina Tarabai da parte di Sambhaji II.

Governanti[modifica | modifica wikitesto]

I governanti dello stato di Akalkot ebbero il titolo di Pant Pratinidhi.

Raja[modifica | modifica wikitesto]

  • 1697-1718 Parusharam Trimbak (1660-1718)
  • 1718-1746 Shrinivasrao Parashuram (m.1746)
  • 1746-1754 Jagjivanrao Parashuram
  • 1754-1776 Shrinivasrao Gangadhar (m.1776)
  • 1776-1777 Bhavanrao (m.1777)
  • 1777-1848 Parashuramrao Shrinivas "Thoto Pant" (prigioniero del pascià 1806-1818) (1777-1848)
  • 1848-1901 Shrinivasrao Parashuram "Anna Sahib" (1833-11-27 - 1901)
  • 1901-1905 Parashuramrao Shrinivas "Dada Sahib" (1858-02-17 - 1905)
  • 1905-1909 Gopalkrishnarao Parashuram "Nana Sahib"
  • 1909-1947 Bhawanrao Shriniwasrao Pant Pratinidhi "Bala Sahib" (1868-10-24 - 1951-04-13)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aundh Princely State, su members.iinet.net.au. URL consultato il 29 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).
  2. ^ The Aundh Experiment: A Gandhian Grass-roots Democracy, p. xvii.
  3. ^ (EN) Hugh Chisholm, Voce "Aundh" nell'Enciclopedia Britannica, su en.wikisource.org.
  4. ^ Gli Apa Pant nell'Africa Orientale, su benegal.com. URL consultato il 10 maggio 2019 (archiviato l'11 novembre 2011).
  5. ^ Apa Pant, A moment in time[collegamento interrotto], Bombay Calcutta Madras New Delhi, Orient Longman, p. 20.
  6. ^ (EN) Linea di successione del Regno di Aundh, su members.iinet.net.au. URL consultato il 29 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018).
  7. ^ Articolo di en.wikipedia e della World Heritage Encylopedia, su worldlibrary.in. URL consultato il 10 maggio 2019 (archiviato il 10 maggio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hunter, William Wilson, Sir, et al. (1908). Imperial Gazetteer of India, 1908-1931; Clarendon Press, Oxford.
  • Markovits, Claude (ed.) (2004). A History of Modern India: 1480-1950. Anthem Press, London.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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