Anton Maria Salviati

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Anton Maria Salviati
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Salviati.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato21 gennaio 1537 a Roma
Ordinato diacono9 ottobre 1561 dal vescovo Giovanni Giacomo Barba, O.E.S.A.
Ordinato presbitero9 ottobre 1561 dal vescovo Giovanni Giacomo Barba, O.E.S.A.
Nominato vescovo8 agosto 1561 da papa Pio IV
Consacrato vescovo12 ottobre 1561 dal vescovo Giovanni Giacomo Barba, O.E.S.A.
Creato cardinale12 dicembre 1583 da papa Gregorio XIII
Deceduto16 aprile 1602 (65 anni) a Roma
 

Anton Maria Salviati (Roma, 21 gennaio 1537[1]Roma, 16 aprile 1602) è stato un cardinale italiano, esponente della famiglia Salviati. talvolta indicato col doppio cognome Salviati Conti. È noto per l'impegno e la lungimiranza che dedicò all'assistenza a Roma dopo l'attività diplomatica in Francia. Divenuto cardinale, infatti, fondò il collegio Salviati, dedicò una sezione per partorienti all'ospedale di San Rocco e rifondò l'Arcispedale di San Giacomo in Augusta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma dei Salviati

Era il secondo dei tre figli di Lorenzo Salviati e Costanza Conti; il primogenito, Giovanni Battista (m. 1562) è ricordato soprattutto per il suo matrimonio con Porzia Massimo, figlia spirituale di san Filippo Neri e per la sua celebre conversione, una delle più significative ottenuta dal santo.[2] Ginevra Salviati, terzogenita, sposò Astorre II Baglioni.

Il Salviati è talvolta indicato col doppio cognome Salviati-Conti che però non risulta aver mai usato, benché sia certo che partisse lo stemma della propria famiglia paterna con quello della famiglia materna[3][4].

Suoi zii paterni erano i cardinali Giovanni e Bernardo Salviati e Maria Salviati, moglie di Giovanni dalle Bande Nere, per cui egli era cugino di Cosimo I de' Medici, il primo granduca di Toscana. Un altro legame con la famiglia Medici era rappresentato poi dalla nonna paterna Lucrezia, figlia di Lorenzo il Magnifico e sorella di papa Leone X.

Per parte materna era legato alla famiglia Conti, del ramo di Valmontone e alla famiglia Pico: sua nonna materna era infatti Ginevra Pico, figlia di Anton Maria Pico, signore della Mirandola e conte di Concordia.

Dopo essere stato vescovo di Saint-Papoul in Francia dal 1561, fu in seguito nominato nunzio apostolico in tale paese. Nel 1562 prese parte ai lavori del Concilio di Trento, divenendo poi promotore dei principii tridentini. Nel 1568 fu nominato chierico di Camera, di cui fu poi decano. Nella sua attività politica internazionale, si adoperò con ogni mezzo per mantenere strategicamente la pace tra i maggiori paesi cattolici, ovvero la Francia e la Spagna.

Papa Gregorio XIII lo creò cardinale nel concistoro del 12 dicembre 1583 assegnandogli la diaconia di Santa Maria in Aquiro: con la nomina cardinalizia, divenne protettore della Congregazione dei Ministri degli Infermi. Dopo tale nomina, crebbe notevolmente il suo interesse per l'attività spirituale.

Salviati era noto per la generosità nel finanziamento di opere benefiche e assistenziali: nel 1579 iniziò l'opera di rifondazione dell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili a Roma, ricostruendo la struttura dalla fondamenta e donandola infine alla città con vincolo di uso ospedaliero. È degno di nota che il Salviati pianificò la sostenibilità finanziaria dell'Ospedale espressamente anche per le epoche future: per questo motivo, donò alla congregazione decine di proprietà immobiliari, insieme a tenute e luoghi di monte, costituendo un ricco fondo patrimoniale[5]. A tale fondo concorsero anche proprietà, limitrofe all'ospedale, acquistate o donate anche dal fratello Giovanni Battista e dalla moglie di questi, Porzia Massimo[6].

Sempre a Roma, nel 1591 fondò il Collegio Salviati, accanto all'Orfanotrofio di Santa Maria in Aquiro, al fine di dare un'istruzione professionale ai giovani "di buona indole": ricostruì inoltre l'annessa chiesa omonima. Nel suo testamento, il Salviati assicurò importanti rendite anche ad un terzo istituto, l'Ospedale di San Rocco, che riconvertì al ricovero delle partorienti.

Morì a Roma nel 1602: nel suo testamento donò infine l'Ospedale di San Giacomo alla città. Fu sepolto nella chiesa di San Giacomo in Augusta, proprio accanto all'ospedale che lo vide come benefattore.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Salviati Alamanno Salviati  
 
Caterina de' Medici  
Jacopo Salviati  
Elena Gondi Buondelmonti Simone Gondi  
 
Maria Buondelmonti  
Lorenzo Salviati  
Lorenzo de' Medici Piero de' Medici  
 
Lucrezia Tornabuoni  
Lucrezia de' Medici  
Clarice Orsini Jacopo Orsini  
 
Maddalena Orsini  
Anton Maria Salviati  
Giovanni Conti Alto Conti  
 
?  
Giovanni Battista Conti  
Caterina Farnese Ranuccio Farnese  
 
Agnese Monaldeschi  
Costanza Conti  
Antonio Maria Pico Gianfrancesco I Pico  
 
Giulia Boiardo di Scandiano  
Ginevra Pico della Mirandola  
Costanza Bentivoglio Sante Bentivoglio  
 
Ginevra Sforza  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pierre Hurtubise, SALVIATI, Antonio Maria, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 90, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. Modifica su Wikidata
  2. ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/porzia-massimo_(Dizionario-Biografico)
  3. ^ Anton Maria Salviati, su araldicavaticana.com.
  4. ^ Anton Maria Salviati, su Storia e memoria di Bologna. URL consultato il 2 aprile 2023.
  5. ^ Giada Lepri, Il Tridente romano attraverso i Libri delle Case, dal XVI al XVIII secolo (PDF), 2008.
  6. ^ Francesca Di Castro, L'Ospedale di San Giacomo degli Incurabili (1339-2008) (PDF), in Strenna dei Romanisti, n. 70, Roma, Gruppo dei Romanisti, 2009, pp. 265-284.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Saint-Papoul Successore
Bernardo Salviati 8 agosto 15611564 Alexandre de Bardis
Predecessore Nunzio apostolico in Francia Successore
Fabio Mirto Frangipani 11 giugno 1572 – 8 marzo 1578 Anselmo Dandino
Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Aquiro Successore
Zaccaria Dolfin 9 gennaio 1584 – 20 aprile 1587 Pompeo Arrigoni
Predecessore Legato apostolico di Bologna Successore
Giovanni Battista Castagna 13 maggio 1585 – 11 luglio 1586 Enrico Caetani
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria della Pace Successore
- 20 aprile 1587 – 23 aprile 1600 Flaminio Piatti
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore
Pedro de Deza Manuel 23 aprile – 30 agosto 1600 Simeone Tagliavia d'Aragona
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Pedro de Deza Manuel 23 aprile 1600 – 16 aprile 1602 Girolamo Bernerio, O.P.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Alessandro di Ottaviano de' Medici 30 agosto 1600 – 16 aprile 1602 Domenico Pinelli
Controllo di autoritàVIAF (EN60171422 · ISNI (EN0000 0000 6143 4735 · BAV 495/85296 · CERL cnp00628747 · GND (DE129773743 · WorldCat Identities (ENviaf-60171422