Pedro de Deza Manuel

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Pedro de Deza Manuel
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale de Deza Manuel
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 marzo 1520 a Siviglia
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo23 aprile 1600 da papa Clemente VIII
Consacrato vescovo18 giugno 1600 da papa Clemente VIII
Creato cardinale21 febbraio 1578 da papa Gregorio XIII
Deceduto27 agosto 1600 (80 anni) a Roma
 

Pedro de Deza Manuel (Siviglia, 26 marzo 1520Roma, 27 agosto 1600) è stato un cardinale e vescovo cattolico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Antonio de Deza e di Beatriz de Guzmán. Tra i suoi parenti c'erano altre figure ecclesiastiche, quali l'arcivescovo Diego de Deza e il cardinale Juan Pardo de Tavera.

Studiò all'Università di Salamanca, nella quale divenne professore di diritto.

Fu vicario generale dell'arcivescovo di Santiago di Compostela per otto anni. Fu arcidiacono di Calatrava nell'arcidiocesi di Toledo tra il 1555 ed il 1559. Partecipò alla campagna contro la rivolta dei Moriscos (1568 - 1571) di Granada conseguente alle leggi promulgate dal re Filippo II.

Papa Gregorio XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1578, con il titolo di cardinale presbitero di San Ciriaco. Nel 1584 optò per il titolo di cardinale presbitero di Santa Prisca che lasciò nel 1587 per il titolo di cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati, che tenne fino al 1597, allorché optò per il titolo di cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina. Divenne cardinale protopresbitero nel 1598. Fu consacrato vescovo il 18 giugno 1600 dopo essere stato nominato cardinale vescovo di Albano il 24 aprile di quell'anno. Morì quattro mesi dopo all'età di 80 anni. La sua salma fu tumulata provvisoriamente nella chiesa di San Lorenzo in Lucina a Roma e successivamente traslata in Spagna.

Verso il 1590 aveva acquistato un palazzo romano di monsignor Tommaso del Giglio, realizzato tra il 1560 e il 1565 su progetto del Vignola,[1] che egli fece ampliare da Martino Longhi il Vecchio e che nel febbraio 1605 egli vendette alla famiglia Borghese: il palazzo, dopo gl'interventi voluti dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, prese il nome di Palazzo Borghese.[2]

Conclavi[modifica | modifica wikitesto]

Il cardinale Deza partecipò ai seguenti conclavi:

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Sgarbi, Roma - Dal Rinascimento ai nostri giorni in: Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori, Milano, Ed. Bompiani, 1991, p. 263. ISBN 88-452-1801-5
  2. ^ Giorgio Carpaneto, I palazzi di Roma, Roma, Ed. Newton Compton, 1993, p. 79 ISBN 88-7983-191-7

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale presbitero di San Ciriaco alle Terme Diocleziane Successore
Giovanni Francesco Commendone 22 giugno 1580 - 9 gennaio 1584 -
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Prisca Successore
Flavio Orsini 9 gennaio 1584 - 20 aprile 1587 Girolamo Simoncelli
Predecessore Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati Successore
Alessandro Damasceni Peretti 20 aprile 1587 - 18 agosto 1597 Simeone Tagliavia d'Aragona
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore
Ludovico Madruzzo 18 agosto 1597 - 23 aprile 1600 Anton Maria Salviati
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Girolamo Rusticucci 30 marzo 1598 - 23 aprile 1600 Anton Maria Salviati
Predecessore Cardinale vescovo di Albano Successore
Girolamo Simoncelli 24 aprile - 27 agosto 1600 Alessandro di Ottaviano de' Medici
Controllo di autoritàVIAF (EN6109689 · ISNI (EN0000 0000 3014 5551 · BAV 495/154225 · CERL cnp01099941 · GND (DE132964376 · BNE (ESXX1523217 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-6109689