Anima Christi

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Anima Christi (in italiano Anima di Cristo), è una preghiera della tradizione cattolica dedicata a Gesù crocifisso, che si recita dopo la comunione eucaristica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Molto conosciuta, la preghiera è stata composta nella prima metà del XIV secolo da un autore sconosciuto; fu arricchita di indulgenze da papa Giovanni XXII nel 1330 ed è tradizionalmente stata attribuita a questo Pontefice.[1]

James Mearns, un innologo britannico, la trovò in un manoscritto del British Museum che ha datato al 1370; un'iscrizione è stata anche ritrovata su uno dei portoni dell'Alcázar di Siviglia, risalente all'epoca di Pietro il Crudele.

Alcuni attribuiscono, erroneamente, la preghiera Anima Christi a sant'Ignazio di Loyola, che visse nel XVI secolo, che in effetti scrisse a proposito di tale preghiera all'inizio dei suoi Esercizi spirituali. Ancor prima della composizione della preghiera, san Tommaso d'Aquino aveva affermato nella sua Summa Theologiae che la grazia divina è nell'anima di Cristo.

Il testo della preghiera[modifica | modifica wikitesto]

Testo poetico in Latino Traduzione italiana
Anima Christi, sanctifica me.
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me.
Aqua lateris Christi, lava me.
Passio Christi, conforta me.
O bone Jesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me.
Ne permittas me separari a Te.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meae voca me,
Et jube me venire ad Te,
Ut cum Sanctis tuis laudem Te
In saecula saeculorum.
Amen.
Anima di Cristo, santificami,
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami,
acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, fortificami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Nelle tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io sia separato da Te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell'ora della mia morte chiamami,
e comandami di venire a Te,
Perché con i tuoi Santi ti lodi,
nei secoli dei secoli.
Amen.

Uso[modifica | modifica wikitesto]

Colui che prega chiede a Gesù di santificarlo, salvarlo, inebriarlo, lavarlo, fortificarlo, esaudirlo, nasconderlo, di rimanere sempre con lui, difenderlo dal diavolo e di potergli andare incontro.

In questa preghiera il significato della parola "anima" è vicino a quello di "cuore". C'è una sequenza di termini ripresi dalla liturgia eucaristica: anima, corpo, sangue, divinità, acqua, passione.

Vi si possono inoltre ritrovare dei richiami evangelici:

«Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.»

Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice dell'anima che essa è unita al corpo al punto da formare con questo un tutt'uno in ogni sua parte.

Generalmente si consiglia di recitare la preghiera lentamente, con una seria e matura riflessione, riguardo alla Rivelazione di Gesù; nella preghiera di adorazione comunitaria si può sostituire il «me» con «noi», sottolineando la comunione in spirito e verità con la grazia del Suo Corpo mistico[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rubin, Miri (1991). Corpus Christi: The Eucharist in Late Medieval Culture. Cambridge University Press
  2. ^ La Somma Teologica. Sola trad. italiana, 5 (Terza Parte), Edizioni Studio Domenicano, 1997, ISBN 8870942287, OCLC 954177437. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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