Alessandro Mendini

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Alessandro Mendini (2008)
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1979
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1981
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2014
Premio European Prize for Architecture 2014

Alessandro Mendini (Milano, 16 agosto 1931Milano, 18 febbraio 2019[1]) è stato un architetto, designer e artista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in Architettura al Politecnico di Milano nel 1959, dalla fine degli anni settanta fu tra i rinnovatori del design italiano, sia come intellettuale teorico sia come membro autorevole del gruppo Alchimia. Lavorò quindi per numerose aziende quali Alessi[2] (creando tra l'altro il cavatappi Alessandro M), Venini[3], Bisazza[4], Cartier[5], Hermès, Vacheron Constantin, Supreme NYC, Swatch[6], Swarovski, ecc.

Molto conosciuti sono anche i suoi mobili, tra i quali la collezione Museum Market del 1993 e la poltrona Proust, esposta in diverse collezioni permanenti quali la Triennale Design Museum e il Museo delle arti di Catanzaro[7][8].

Alessandro Mendini ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio del design industriale italiano Compasso d'Oro nel 1979; nel 1981 insieme allo studio Alchimia e nel 2014 per il lavoro della sua vita[9][10][11]. Diresse molte riviste di architettura tra le quali Domus, Casabella e Modo da lui stesso fondata.

Nell'anno 1989 fondò insieme al fratello Francesco l'Atelier Mendini[12].

Svolse più volte il ruolo di consulente per l'urbanistica di alcune amministrazioni locali in Corea del Sud e in Italia assieme a Franco Summa[13].

Il suo lavoro fu oggetto di esposizioni museali[14], citate in articoli e saggi. Per il valore della sua opera venne nominato Chevalier des Arts et des Lettres in Francia. Ricevette l'onorificenza dell'Architectural League di New York, la laurea honoris causa al Politecnico di Milano e l'European Prize for Architecture Awards nel 2014[15].

Collaborò con l'azienda Samsung allo scopo di creare alcune watchfaces per il loro smartwatch di punta: il Gear S2.

Il 2 novembre 2022 il suo nome è stato iscritto tra i cittadini illustri del Famedio di Milano [16][17]al Cimitero Monumentale.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Groninger Museum 1989

Progettò e realizzò numerosissimi edifici pubblici sia in Italia che in vari paesi del mondo. Delle sue opere si ricordano tra le altre:

Design industriale[modifica | modifica wikitesto]

RAMUN Amuleto 2010
Alessandro Mendini Poltrona di Proust Studio Alchimia 1979 Musée des arts décoratifs Paris.jpg
Proust Chair 1978

Realizzò famosi arredi nel settore del design industriale, tra i quali:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.abitare.it/it/news/2019/02/18/morto-alessandro-mendini/
  2. ^ (EN) Sito del catalogo Alessi
  3. ^ the world of venini: alessandro mendini, su designboom.com. URL consultato il 22 maggio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009).
  4. ^ Alessandro Mendini direttore artistico per Bisazza
  5. ^ giulia, Mendini, Cartier e il gioiello riciclato ad Art Basel, su Pinkblog, 14 giugno 2009. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2022).
  6. ^ (EN) Scheda biografica sul sito della Swatch
  7. ^ Museo Marca - Museo delle Arti di Catanzaro - Polo Museale Multifunzionale, su museomarca.info. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2022).
  8. ^ Anatomia dell'irrequietezza, Le fabbriche dei sogni – Triennale Design Museum, su Anatomia dell'irrequietezza, 17 aprile 2011. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  9. ^ XI edizione Premio Compasso d'Oro. ADI – Associazione per il Disegno Industriale
  10. ^ XII edizione Premio Compasso d'Oro. ADI – Associazione per il Disegno Industriale
  11. ^ XXIII edizione Premio Compasso d'Oro. ADI – Associazione per il Disegno Industriale
  12. ^ Alessandro Mendini Awarded the European Prize for Architecture, il 19 dicembre 2014 in archdaily.com
  13. ^ a b c d Gabriele Agus (a cura di), Policromie e intrecci culturali in Corea (PDF), in Mendini Atelier. Alfabeti visivi, polifonie e utopie, Lezioni di Architettura e Design, n. 15, Corriere della Sera, 2016.
  14. ^ Alessandro Mendini | Museo dell'Ara Pacis, su arapacis.it. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  15. ^ (EN) The European Centre, su europeanarch.eu. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  16. ^ Quattordicì nuovi nomi nel Famedio di Milano, su comune.milano.it.
  17. ^ Ansa: 14 cittadini illustri aggiunti al Famedio di Milano, su ansa.it.
  18. ^ (EN) Groninger Museum Archiviato il 4 dicembre 2011 in Internet Archive.
  19. ^ Milano Design City Exhibition Center La Triennale di Milano Incheon
  20. ^ I mosaici TREND interpretano il design italiano alla Archiviato il 4 gennaio 2012 in Internet Archive. triennale Design Museum
  21. ^ Stazioni dell'arte: Salvator Rosa Archiviato il 5 giugno 2013 in Internet Archive.
  22. ^ Stazioni dell'arte: Materdei Archiviato il 5 giugno 2013 in Internet Archive.
  23. ^ Tre momenti di fantasia.in alessandroguerriero.net

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Mendini, Museo di Omegna, in Area, n. 45, luglio-agosto 1999, pp. 126-129 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  • L'antropologia dell'oggetto, intervista di Damiano Gullì, Flash Art Italia, n. 282, Aprile 2010
  • (ENIT) Marco Meneguzzo e Andrea La Porta, Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012, a cura di Bruno Di Marino, Milano, Silvana Editoriale, 2012, ISBN 978-88-366-2546-8.
  • Alessandro Mendini, Scritti di domenica, Postmedia Books, Milano 2016
  • Autori Vari, Mendini Atelier. Alfabeti visivi, polifonie, utopie. Lezioni di Architettura e Design, vol.15, Corriere della Sera, Milano 2016
  • Fulvio Irace, Codice Mendini : le regole per progettare, Prima edizione, aprile 2016, ISBN 978-88-370-9967-1, OCLC 948982067. URL consultato il 27 novembre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore di Casabella Successore
Gian Antonio Bernasconi 1970-1976 Bruno Alfieri
Predecessore Direttore di Domus Successore
Gio Ponti e Cesare Casati luglio 1979 - dicembre 1984 Lisa Licitra Ponti I
Flavio Albanese aprile 2010 - marzo 2011 Joseph Grima II
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