Ahmed II
Ahmed II | |
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Sultano dell'Impero Ottomano Califfo dell’Islam Amir al-Mu'minin Custode delle due Sacre Moschee Qaysar-ı Rum (Cesare dei Romei) | |
In carica | 22 giugno 1691 – 6 febbraio 1695 |
Incoronazione | 22 giugno 1691 |
Predecessore | Solimano II |
Successore | Mustafa II |
Trattamento | Padiscià |
Nascita | Palazzo Topkapı, 25 febbraio 1643 |
Morte | Edirne, 6 febbraio 1695 |
Sepoltura | Moschea di Solimano |
Luogo di sepoltura | Fatih |
Dinastia | Ottomana |
Padre | Ibrahim I |
Madre | Hatice Muazzez Sultan |
Consorte | Ayşe Haseki Sultan Rabi'a Haseki Sultan |
Figli | İbrahim Ahmed Atike Sultan |
Religione | Islam |
Firma |
Ahmed II (in arabo: أحمد الثانى, Aḥmed-i sānī; 25 febbraio 1643 – Edirne, 6 febbraio 1695) fu sultano dell'Impero ottomano dal 1691 alla morte.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio del sultano Ibrahim I (1640-1648) e fratello di Mehmet IV (1648-1687) e Solimano II (1687-1691), successe a quest'ultimo nel 1691.
Il suo atto più noto fu confermare Mustafa Köprülü alla carica di Gran Visir mentre era ancora in corso la guerra contro la Lega Santa. Appena poche settimane dopo la sua ascesa al trono, però, l'esercito ottomano subì una devastante sconfitta nella battaglia di Slankamen (19 agosto 1691) contro gli Austriaci guidati dal margravio del Baden-Baden Luigi Guglielmo, e dovette ritirarsi dall'Ungheria; lo stesso Gran Visir rimase ucciso.
Durante i quattro anni di regno di Ahmed II, sconfitte e disastri per l'impero si susseguirono (tra l'altro, i Veneziani riconquistarono l'isola di Chio), finché nel 1695 il sultano morì, stremato dalla malattia e dai dispiaceri.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Justin McCarthy, I turchi ottomani, Genova, ECIG, 2005, ISBN 88-7544-032-8.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Ahmed II, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 232168731 · LCCN (EN) no2018174928 · GND (DE) 101975981X · CERL cnp01424627 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2018174928 |
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