Prenestino-Labicano: differenze tra le versioni
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* Villa Valiani, su via Romanello da Forlì. Villa del [[XX secolo]] (1929-30). {{Coord|41.889713|12.532858|type:landmark}} |
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:Progetto dell'architetto [[Giovanni Michelucci]]. |
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:Trasformato in un centro residenziale nel 2001.<ref>{{Cita|Corriere della Sera, 2001|La Pantanella si trasforma in residence.}}</ref> |
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=== Architetture religiose === |
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* [[Porta Maggiore]], fra piazzale Labicano e piazza di Porta Maggiore. Porta nelle mura aureliane del [[I secolo]]. {{Coord|41.893967|12.501367|type:landmark}} |
* [[Porta Maggiore]], fra piazzale Labicano e piazza di Porta Maggiore. Porta nelle mura aureliane del [[I secolo]]. {{Coord|41.893967|12.501367|type:landmark}} |
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:La grande struttura attuale a due fornici è quanto resta della mostra d'acque in cui convergevano otto degli acquedotti che alimentavano Roma, in particolare l'[[acquedotto Claudio]]. Incorporata nelle mura aureliane nel [[272]], fu rinominata ''Porta Praenestina'' (ancora oggi la via Prenestina esce da lì). Prese il nome di ''Porta Maggiore'' durante il medioevo, presumibilmente perché da lì si andava verso Santa Maria Maggiore. |
:La grande struttura attuale a due fornici è quanto resta della mostra d'acque in cui convergevano otto degli acquedotti che alimentavano Roma, in particolare l'[[acquedotto Claudio]]. Incorporata nelle mura aureliane nel [[272]], fu rinominata ''Porta Praenestina'' (ancora oggi la via Prenestina esce da lì). Prese il nome di ''Porta Maggiore'' durante il medioevo, presumibilmente perché da lì si andava verso Santa Maria Maggiore. |
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:Situata a poco più di 100 metri all'esterno delle mura aureliane, è una struttura scoperta nel [[1917]] di cui non è chiara la destinazione (sede di un culto pitagorico, monumento funerario?), ma che presenta importanti stucchi di carattere mitologico. |
:Situata a poco più di 100 metri all'esterno delle mura aureliane, è una struttura scoperta nel [[1917]] di cui non è chiara la destinazione (sede di un culto pitagorico, monumento funerario?), ma che presenta importanti stucchi di carattere mitologico. |
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:Nato nel 1871 come stabilimento per la macinazione dei cereali della ditta Ducco e Valle, nel 1929 vi si trasferì la "Società molini e pastificio Pantanella" e nel 1937 l'architetto [[Pietro Aschieri]], realizzò alcune modifiche. In seguito ai danneggiamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, nel 1950 venne effettuata la ricostruzione progettata dall'architetto [[Vittorio Ballio Morpurgo]]. Abbandonato negli anni Settanta, venne trasformato in un centro residenziale nel 2001, su progetto dell'architetto [[Bruno Moauro]].<ref name="ArchiDiAP" /> |
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:Fu inaugurato il 22 marzo 1909 alla presenza del suo fondatore, il chimico farmacista [[Cesare Serono]], e delle autorità comunali. Dismessa l'attività, venne trasformato in hotel nel 2010.<ref>{{Cita|Abitare a Roma.net|La ex Serono sarà un albergo a 4 stelle.}}</ref> |
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:Fabbrica di [[rayon]] che nasce come CISA Viscosa nel 1923, attiva fino al 1954. Nel 1969 la CISA viene assorbita dalla [[SNIA|SNIA Viscosa]]. |
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=== Aree naturali === |
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==Galleria d'immagini== |
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File:Q19 - s Elena fuori porta Prenestina 1000932.JPG|Sant'Elena fuori Porta Prenestina (titolo cardinalizio) |
File:Q19 - s Elena fuori porta Prenestina 1000932.JPG|Sant'Elena fuori Porta Prenestina (titolo cardinalizio) |
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* {{Cita web|url=http://www.archivioviscosa.org/la-fabbrica/|titolo=La fabbrica Cisa Viscosa (dal 1939 Snia Viscosa)|sito=Archivio Storico Viscosa - Centro Documentazione Territoriale Maria Baccante|cid=Archivio Storico Viscosa}} |
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Versione delle 21:45, 2 gen 2017
Q. VII Prenestino-Labicano | |
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Porta Maggiore | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | File:Roma-Stemma.png Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma V Municipio Roma VII |
Data istituzione | 20 agosto 1921[1] |
Codice | 207 |
Superficie | 4,7089 km² |
Abitanti | 72 230 ab.[2] (2015) |
Densità | 15 339,04 ab./km² |
Prenestino-Labicano è il settimo quartiere di Roma, indicato con Q. VII.
Prende il nome dalla via Prenestina e dalla antica via Labicana, oggi tratto iniziale di via Casilina.
Geografia fisica
Territorio
Si trova nell'area est della città, a ridosso delle Mura aureliane, per la precisione della sola Porta Maggiore.
Il quartiere confina:
- a nord con i quartieri Q. VI Tiburtino[3] e Q. XXII Collatino[4]
- a est con il quartiere Q. XIX Prenestino-Centocelle[5]
- a sud con i quartieri Q. XXIV Don Bosco[6] e Q. VIII Tuscolano[7]
- a ovest con il rione R. XV Esquilino[8]
Storia
Il Prenestino-Labicano è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921, confinava ad est con il suburbio omonimo S. IV. Nel 1961, con delibera del Commissario Straordinario n. 2453 del 13 settembre, dalla sezione compresa fra via Tor de Schiavi/viale della Primavera e viale Palmiro Togliatti, si forma il nuovo quartiere Prenestino-Centocelle.
Stemma
Spaccato d'argento e di rosso al cornucopia d'oro ricolmo di frutta al naturale.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
- Villa Serventi, su via Casilina. Villa del XIX secolo (1860).
- Villa Valiani, su via Romanello da Forlì. Villa del XX secolo (1929-30). 41.889713°N 12.532858°E
- Progetto dell'architetto Giovanni Michelucci.
Architetture religiose
- Chiesa di Sant'Elena, su via Casilina. Chiesa del XX secolo (1913-16).
- Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros, su via Casilina. Chiesa del XX secolo (1922).
- Chiesa di San Leone I, su via Prenestina. Chiesa del XX secolo (1950-52).
- Chiesa di San Barnaba, su via Giovanni Maggi. Chiesa del XX secolo (1956-57).
- Chiesa di Santa Maria Madre della Misericordia, su via dei Gordiani. Chiesa del XX secolo.
- Chiesa di San Luca Evangelista, sul largo San Luca Evangelista. Chiesa del XX secolo (1955-58).
- Chiesa di Santa Maria Mediatrice, su via Cori. Chiesa del XX secolo.
- Chiesa del Santissimo Sacramento a Tor de' Schiavi, sul largo Agosta. Chiesa del XX secolo.
- Chiesa di San Gerardo Maiella, su via Romolo Balzani. Chiesa del XX secolo (1980-81).
Siti archeologici
- Sepolcro di Eurisace, su piazzale Labicano. Sepolcro del I secolo a.C. 41.891444°N 12.515302°E
- Tomba monumentale situata esternamente alla porta Maggiore, quasi a ridosso di essa, fu costruita ad imitazione di un forno da panettiere e dedicata ad un fornaio romano.
- Porta Maggiore, fra piazzale Labicano e piazza di Porta Maggiore. Porta nelle mura aureliane del I secolo. 41.893967°N 12.501367°E
- La grande struttura attuale a due fornici è quanto resta della mostra d'acque in cui convergevano otto degli acquedotti che alimentavano Roma, in particolare l'acquedotto Claudio. Incorporata nelle mura aureliane nel 272, fu rinominata Porta Praenestina (ancora oggi la via Prenestina esce da lì). Prese il nome di Porta Maggiore durante il medioevo, presumibilmente perché da lì si andava verso Santa Maria Maggiore.
- Basilica sotterranea di Porta Maggiore, all'inizio di via Prenestina. Basilica neopitagorica del I secolo. 41.891798°N 12.516479°E
- Situata a poco più di 100 metri all'esterno delle mura aureliane, è una struttura scoperta nel 1917 di cui non è chiara la destinazione (sede di un culto pitagorico, monumento funerario?), ma che presenta importanti stucchi di carattere mitologico.
- Colombario di largo Preneste. Sepolcro a tempietto del II secolo. 41.892189°N 12.54158°E
- Parco Archeologico di Villa Gordiani
- Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, presso la Villa De Sanctis, Catacombe del IV secolo. 41.878559°N 12.548556°E
- Mausoleo di Elena, nel parco di Villa De Sanctis. Sepolcro del IV secolo. 41.879019°N 12.548873°E
- Sepolcro sulla Labicana, presso la Villa De Sanctis. Sepolcro dell'età imperiale. 41.877874°N 12.549759°E
Archeologia industriale
- Ex Pastificio Pantanella, su via Casilina. Complesso industriale del XIX secolo (1871), ampliato nel XX secolo.[10] 41.892183°N 12.54157°E
- Nato nel 1871 come stabilimento per la macinazione dei cereali della ditta Ducco e Valle, nel 1929 vi si trasferì la "Società molini e pastificio Pantanella" e nel 1937 l'architetto Pietro Aschieri, realizzò alcune modifiche. In seguito ai danneggiamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, nel 1950 venne effettuata la ricostruzione progettata dall'architetto Vittorio Ballio Morpurgo. Abbandonato negli anni Settanta, venne trasformato in un centro residenziale nel 2001, su progetto dell'architetto Bruno Moauro.[10]
- Ex Istituto farmaceutico Serono, su via Casilina angolo piazza del Pigneto. Edificio del XX secolo (1906-09). 41.889183°N 12.523675°E
- Fu inaugurato il 22 marzo 1909 alla presenza del suo fondatore, il chimico farmacista Cesare Serono, e delle autorità comunali. Dismessa l'attività, venne trasformato in hotel nel 2010.[11]
- Ex fabbrica SNIA Viscosa, su via Prenestina. Complesso industriale del XX secolo (1922-23).[12] 41.893351°N 12.539662°E
- Fabbrica di rayon che nasce come CISA Viscosa nel 1923, attiva fino al 1954. Nel 1969 la CISA viene assorbita dalla SNIA Viscosa.
Aree naturali
- Villa De Sanctis
- Villa Gordiani
- Parco delle Energie (area ex SNIA Viscosa)
Geografia antropica
Urbanistica
Nel territorio del Prenestino-Labicano si estendono le zone urbanistiche 6A Torpignattara, 6B Casilino (intera) e 6D Gordiani.
Suddivisioni storiche
Odonimia
Oltre alle consolari via Prenestina e via Casilina, largo Preneste e piazzale Prenestino, via Labico e piazzale Labicano, le aree dei "condottieri"[13], dei "geografi"[13] e delle "città"[13], troviamo le seguenti vie e piazze:
- Tor de' Schiavi, Primavera, di Acqua Bullicante, Agosta, Irpinia[14], Gordiani, Romolo Balzani
Infrastrutture e trasporti
È raggiungibile dalle stazioni: Porta Maggiore, Ponte Casilino, Sant'Elena, Villini, Alessi, Filarete e Balzani. |
Galleria d'immagini
-
Sant'Elena fuori Porta Prenestina (titolo cardinalizio)
-
Santissimo Sacramento a Tor de' Schiavi
Note
- ^ Delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921.
- ^ Roma Capitale - Roma Statistica. Popolazione iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2015 per suddivisione toponomastica.
- ^ Separato da via Prenestina, nel tratto da piazzale Labicano (Porta Maggiore) a largo Preneste.
- ^ Separato da via Prenestina, nel tratto da largo Preneste a via Tor de Schiavi.
- ^ Separato da via Tor de Schiavi, nel tratto da via Prenestina a viale della Primavera, e dall'intero viale della Primavera, fino a via Casilina.
- ^ Separato da via Casilina, nel tratto da viale della Primavera a via di Centocelle.
- ^ Separato da via Casilina, nel tratto da via di Centocelle a piazzale Labicano (Porta Maggiore).
- ^ Separato da piazzale Labicano (Porta Maggiore).
- ^ Carlo Pietrangeli, p. 192.
- ^ a b ArchiDiAP, Pastificio Pantanella.
- ^ Abitare a Roma.net, La ex Serono sarà un albergo a 4 stelle.
- ^ Archivio Storico Viscosa, La fabbrica.
- ^ a b c Per l'odonomastica dell'area del Pigneto, si veda la relativa voce.
- ^ in cui sono emersi i resti di una villa romana Scavi per i Pup: spuntano tesori dell'Antica Roma di Maria Grazia Filippi, Il Messaggero del 27.09.04
Bibliografia
- Giorgio Carpaneto e altri, I quartieri di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1997, ISBN 978-88-8183-639-0.
- Giorgio Carpaneto, QUARTIERE VII. PRENESTINO-LABICANO, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 6, Roma, Newton Compton Editori, 1991.
- Carlo Pietrangeli, Insegne e stemmi dei rioni di Roma, in Capitolium. Rassegna di attività municipali, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.
- Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
- Claudio Rendina, I quartieri di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2006, ISBN 978-88-541-0594-2.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Prenestino-Labicano
Collegamenti esterni
- Mappa sensibile dei Quartieri e Suburbi di ROMA, su Portali di Roma.
- Municipio Roma V (5) ex Municipio Roma VI (6) ed ex Municipio Roma VII (7), su Roma Capitale.
- Municipio Roma VII (7) ex Municipio Roma IX (9) ed ex Municipio Roma X (10), su Roma Capitale.
- Gio Gio, Pastificio Pantanella, su ArchiDiAP, 19 giugno 2015.
- Alessia Ciccotti, La ex Serono sarà un albergo a 4 stelle, Abitare a Roma.net, 29 aprile 2010.
- La fabbrica Cisa Viscosa (dal 1939 Snia Viscosa), su Archivio Storico Viscosa - Centro Documentazione Territoriale Maria Baccante.
- La mappa del quartiere con i confini in evidenza, su Google Maps.