Walter Novellino: differenze tra le versioni

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Suo fratello minore [[Giuseppe Novellino|Giuseppe]], nato in [[Brasile]] nel [[1959]], è stato anch'esso calciatore professionista, con una breve esperienza alla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] nei primi [[anni ottanta]].
==Carriera==
===Giocatore===
Ex centrocampista, ha vissuto l'infanzia a San Paolo del [[Brasile]] dove era emigrato con la famiglia al seguito del padre in cerca di lavoro; nel [[1965]], la famiglia fa ritorno in Italia, e il dodicenne Walter ha così modo di giocare prima a Montemarano, nel paese natìo, poi a Milano, dove al capofamiglia Giuseppe era stato garantito un posto di lavoro come capomeccanico; qui viene notato dagli osservatori del [[Torino Calcio|Torino]], che lo portano nelle giovanili granata; aggregato alla prima squadra nel [[1970]], con il Toro fa il suo esordio in Serie A nella stagione [[1972]]-[[1973]] in Torino-[[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]; in seguito indossa tra le altre la casacca del [[Perugia Calcio|Perugia]] e quella del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], dove gioca per 4 stagioni. A Milano viene spesso impiegato come attaccante anche se è una mezza punta o un tornante. Con il Milan vince lo scudetto nella stagione [[1978]]-[[1979]], quello della "stella". Gioca in seguito nell'[[Ascoli Calcio|Ascoli]] e nel [[Calcio Catania|Catania]]. Vanta anche una presenza in [[Nazionale di calcio italiana|Nazionale]], a [[Firenze]] il [[23 settembre]] [[1978]] nell'amichevole vinta contro la Turchia per 1-0.


==Caratteristiche tecniche==
Deve a [[Giorgio Ferrini]] il soprannome ''Monzòn'', per via di una vaga somiglianza con il pugile [[Carlos Monzon]], nato quando [[Nino Benvenuti]] nel [[1971]] si recò allo [[Stadio Filadelfia]] a far visita agli allenamenti del [[Torino Football Club|Torino]]<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/20/ragazzi-mettiamoli-sotto.html|pubblicazione=la Repubblica, ed. Genova|data=20-2-2005|pagina=14|autore=Stefano Zaino|accesso=25-5-2010}}</ref>.
===Calciatore===
[[Centrocampista]] con spiccate doti offensive e abile nel dribbling<ref name=mag>[http://www.magliarossonera.it/protagonisti/Gioc-Novellino.html Profilo su Magliarossonera.it]</ref>, è stato impiegato come mezzapunta (nel Perugia di Castagner<ref>[http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2009/08/28/MS1PO_MS103.html Sabatini di fronte a Novellino: «A Perugia era lui il mio idolo»] ''Il Mattino di Padova'', 28 agosto 2009, pag.35</ref>) o ala tornante; più raramente come attaccante, soprattutto nell'esperienza milanista<ref name=mag/>.


===Allenatore===
===Allenatore===
Predilige il modulo [[4-4-2]], con la difesa a zona<ref name=diz1>M.Sappino, ''Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano'', pag.603</ref> schierata in linea e un regista a centrocampo<ref name=tat>[http://www.walternovellino.com/wn/?page_id=2 INTERVISTA SUL CALCIO] walternovellino.com</ref>. In attacco utilizza un attaccante di peso affiancato a una seconda punta mobile e di qualità<ref name=tat/>.
Esordisce come allenatore nel [[1992]] nel Perugia in [[Serie C1]], venendo esonerato.


==Carriera==
L'anno successivo allena il [[Società Sportiva Gualdo|Gualdo]], con cui ottiene prima la promozione dalla C2 alla C1 e l'anno dopo la finale play-off per la Serie B. Viene richiamato dal Perugia, allora in [[Serie B]], ma viene nuovamente licenziato. Viene quindi ingaggiato da altre società di Serie B, prima il [[Ravenna Calcio|Ravenna]], poi il [[Società Sportiva Calcio Venezia|Venezia]], con cui nel [[1998]] conquista la promozione in [[Serie A]].
===Calciatore===
Ha vissuto l'infanzia a San Paolo del [[Brasile]] dove era emigrato con la famiglia al seguito del padre in cerca di lavoro<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/08/monzon-torno-parlare-in-portoghese.html E Monzon tornò a parlare in portoghese] ''La Repubblica'', 8 dicembre 2004</ref><ref name=int>''Nasce in Brasile la fortuna di Novellino'', [[La Gazzetta dello Sport|La Gazzetta dello Sport Illustrata]], 13 gennaio 1979</ref>. Tornato in Italia, entra nelle giovanili della Pomense insieme ai fratelli Paolo e Giuseppe<ref name=int/>, e da qui passa al [[Legnano Calcio|Legnano]]<ref name=int/>, dove rimane due stagioni; nella [[Serie C 1971-1972|seconda]] debutta nel campionato di [[Serie C]], sotto la guida di Carlo Sassi<ref name=int/>.


Viene notato dagli osservatori del [[Torino Calcio|Torino]], che lo portano in granata<ref name=int/>; qui viene soprannominato ''Monzon'' da [[Giorgio Ferrini]], per la combattività e la somiglianza con il [[Carlos Monzon|pugile]]<ref name=mag/><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/20/ragazzi-mettiamoli-sotto.html||titolo=Ragazzi mettiamoli sotto|pubblicazione=la Repubblica, ed. Genova|data=20-2-2005|pagina=14|autore=Stefano Zaino|accesso=25-5-2010}}</ref>. Con il Toro fa il suo esordio in Serie A nella stagione [[Serie A 1972-1973|1972-1973]] in Torino-[[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]. Rimane la sua unica presenza al Torino, poichè nella [[Serie C 1973-1974|stagione successiva]] torna in [[Serie C]], in prestito alla [[Cremonese]] per espletare gli obblighi militari<ref name=int/>; rientrato alla base, viene scartato dal dirigente Bonetto, che lo definisce ''un giocoliere''<ref name=int/>, e passa a titolo definitivo all'[[Empoli Calcio|Empoli]], di nuovo in [[Serie C]]. In Toscana disputa una stagione brillante<ref name=int/>, al termine della quale viene prelevato dal [[Perugia Calcio|Perugia]] di [[Ilario Castagner]]<ref name=int/>.
La stagione successiva, sempre con il Venezia, ottiene la salvezza. Segue un ingaggio al [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] in Serie B, con una nuova promozione ([[2000]]).


Con i ''Grifoni'' umbri, neopromossi in [[Serie A]], gioca da titolare per tre stagioni consecutive, e nel [[1978]] viene acquistato dal [[Associazione Calcio Milan|Milan]], con cui vince subito lo scudetto, quello della "stella", impiegato come seconda punta al fianco di [[Stefano Chiodi]] per la presenza di [[Gianni Rivera]] nel suo ruolo naturale<ref name=mag/>. Sceglie di rimanere ai rossoneri anche nel vittorioso campionato cadetto [[Serie B 1980-1981|1980-1981]], realizzando la rete decisiva per la promozione contro il [[Monza Calcio|Monza]]<ref>[http://www.magliarossonera.it/198081_storia.html Stagione 1980-1981] magliarossnera.it</ref>. Dopo la nuova retrocessione del [[1982]], lascia il Milan dopo 151 partite complessive<ref name=mag/>, e si accasa all'[[Ascoli Calcio|Ascoli]]<ref>[http://www.magliarossonera.it/198283_storia.html Stagione 1982-1983] magliarossonera.it</ref>, con cui disputa le sue due ultime stagioni in [[Serie A]].
Viene promosso in A con il [[Piacenza Calcio|Piacenza]] nel [[2001]] e con la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] nel [[2003]].


Nel novembre [[1984]], dopo 4 partite con i marchigiani, scende nella serie cadetta tornando per un biennio al [[Perugia Calcio|Perugia]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/26/bettega-all-udinese-scarnecchia-al-milan.html BETTEGA ALL' UDINESE SCARNECCHIA AL MILAN] ''La Repubblica'', 26 ottobre 1984, pag.31</ref>, che nel [[1986]] retrocede in [[Serie C1]]. Chiude la carriera con una stagione da rincalzo nel [[Calcio Catania|Catania]], sempre in Serie B e anch'esso retrocesso<ref>[http://www.clubcalciocatania.it/1986-87.htm Stagione 1986-1987] clubcalciocatania.it</ref>.
Novellino rimane alla Sampdoria per intraprendere un progetto a lungo termine con l'obiettivo di far tornare la squadra genovese ai massimi livelli del calcio italiano; dopo un 8º posto nel [[2004]] e un 5° nel [[2005]], la stagione 2005-[[2006]] è tuttavia difficile per i blucerchiati, e viene conclusa in dodicesima posizione e l'eliminazione dalla [[Coppa UEFA]] e dalla [[Coppa Italia (calcio)|Coppa Italia]].


Vanta anche una presenza in [[Nazionale di calcio italiana|Nazionale]], a [[Firenze]] il [[23 settembre]] [[1978]] nell'amichevole vinta contro la Turchia per 1-0.
Quello del 2006-2007 è l'ultimo campionato con la Sampdoria, vissuto e concluso nelle posizioni mediane della classifica che consente ai blucerchiati di qualificarsi per l'[[Coppa Intertoto UEFA|Intertoto]], grazie alla buona rosa a disposizione.

===Allenatore===
Inizia ad allenare nelle giovanili del Perugia<ref name=rep>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/01/nervi-coltelli-che-serie.html NERVI & COLTELLI: CHE SERIE C E'?] ''La Repubblica'', 1° giugno 1993, pag.44</ref>, e nel [[Serie C1 1992-1993|1992-1993]] subentra ad [[Adriano Buffoni]] sulla panchina umbra. Viene esonerato da [[Luciano Gaucci]] nell'imminenza dello spareggio-promozione contro l'[[Acireale Calcio|Acireale]]<ref>[http://www.perugia.com/pgcom_magazine/articolo-perugia-story-l-era-gaucci-1992-1993-il-grande-inganno.htm Perugia story: l'era Gaucci. 1992/1993 – Il grande inganno] perugia.com</ref>, a causa di un diverbio sul ruolo in società di [[Ilario Castagner]]<ref name=rep/>. L'anno successivo allena il [[Società Sportiva Gualdo|Gualdo]], con cui ottiene prima la promozione dalla C2 alla C1<ref>[http://www.gualdocalcio.it/storia/storia9394.htm Stagione 1993-1994] gualdocalcio.it</ref> e l'anno dopo la finale play-off per la Serie B<ref>[http://www.gualdocalcio.it/storia/storia9495.htm Stagione 1994-1995] gualdocalcio.it</ref>. Viene richiamato dal Perugia, allora in [[Serie B]], ma viene nuovamente licenziato<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/26/perugia-via-novellino-contattato-fascetti.html PERUGIA, VIA NOVELLINO CONTATTATO FASCETTI] ''La Repubblica'', 26 settembre 1995, pag.43</ref>. Viene quindi ingaggiato da altre società di Serie B, prima il [[Ravenna Calcio|Ravenna]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/02/calcio-news.html Calcio news] ''La Repubblica'', 2 giugno 1996, pag.40</ref>, poi il [[Società Sportiva Calcio Venezia|Venezia]], con cui nel [[1998]] conquista la promozione in [[Serie A]].

La stagione successiva, sempre con il Venezia, ottiene la salvezza<ref name=diz1/>. Segue un ingaggio al [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] in Serie B, con una nuova promozione ([[2000]]). Viene promosso in A anche con il [[Piacenza Calcio|Piacenza]] nel [[2001]]<ref>[http://www.storiapiacenza1919.it/index00.htm Stagione 2000-2001] storiapiacenza1919.it</ref> e con la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] nel [[2003]].

Novellino rimane alla Sampdoria per intraprendere un progetto a lungo termine con l'obiettivo di far tornare la squadra genovese ai massimi livelli del calcio italiano; dopo un 8º posto nel [[2004]] e un 5° nel [[2005]], la stagione 2005-[[2006]] è tuttavia difficile per i blucerchiati, e viene conclusa in dodicesima posizione e l'eliminazione dalla [[Coppa UEFA]] e dalla [[Coppa Italia (calcio)|Coppa Italia]]. Quello del 2006-2007 è l'ultimo campionato con la Sampdoria, vissuto e concluso nelle posizioni di centroclassifica che consente ai blucerchiati di qualificarsi per l'[[Coppa Intertoto UEFA|Intertoto]]<ref>[http://www.sampdoria.it/ultime/walter-novellino-e-la-samp-grazie-di-tutto-mister.html Walter Novellino e la Samp: grazie di tutto mister] sampdoria.it</ref>.


Il [[6 giugno]] [[2007]] firma un contratto biennale con il [[Torino Calcio|Torino]]<ref>{{cita web|url=http://www.torinofc.it/content/view/1427/61/|editore=torinofc.it|titolo=Walter Novellino è il nuovo tecnico del Torino|accesso=25-5-2010|data=6-6-2007}}</ref>. Viene esonerato nel mese di aprile del 2008, a 5 giornate dal termine del campionato, dopo gli scarsi risultati ottenuti con i granata, a rischio retrocessione<ref>{{cita web|url=http://it.eurosport.yahoo.com/06062007/45/serie-novellino-finalmente.html|editore=yahoo.com|titolo=Novellino, finalmente|accesso=25-5-2010}}{{collegamento interrotto}}</ref>.
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L'[[11 giugno]] [[2009]] viene ingaggiato come allenatore della [[Reggina Calcio|Reggina]], appena retrocessa in [[Serie B]], sottoscrivendo un contratto annuale con opzione per il secondo<ref>{{cita web|url=http://www.regginacalcio.com/index.php?option=com_content&task=view&id=738&Itemid=15|editore=Regginacalcio.com|titolo=Walter Novellino tecnico della Reggina|accesso=25-5-2010|data=11-6-2009}}</ref>. Il [[24 ottobre]] [[2009]] viene esonerato<ref>{{cita web|url=http://www.regginacalcio.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1389&Itemid=15|editore=Regginacalcio.com|titolo=Novellino sollevato dall'incarico|accesso=25-10-2009|data=24-10-2009}}</ref> dopo la sconfitta subita il giorno precedente per 2 a 0 proprio dal 'suo' [[Torino Calcio|Torino]], dopo aver raccolto 9 punti in 10 partite<ref>{{cita web|url=http://www.regginacalcio.com/index.php?giornata=11&option=com_campionato&task=risultati|editore=Regginacalcio.com|titolo=Risultati e classifica|accesso=25-10-2009}}</ref> e con la squadra quart'ultima in classifica.
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Dal [[12 luglio]] [[2010]] a febbraio [[2011]] è stato consulente e consigliere dell'[[Perugia Calcio|A.S.D. Perugia Calcio]], riformatasi dopo il secondo fallimento della società umbra<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=218640 Perugia, Novellino: "Consulente a titolo assolutamente gratuito"] tuttomercatoweb.com</ref>.


Ritorna ad allenare l'anno successivo quando, il [[12 febbraio]] [[2011]], gli viene affidata la guida del [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]] in sostituzione di [[Bepi Pillon]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieB/12-02-2011/fatale-sconfitta-portogruaro-80135323430.shtml Fatale la sconfitta a Portogruaro]</ref>.
Ritorna ad allenare l'anno successivo quando, il [[12 febbraio]] [[2011]], gli viene affidata la guida del [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]] in sostituzione di [[Bepi Pillon]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieB/12-02-2011/fatale-sconfitta-portogruaro-80135323430.shtml Fatale la sconfitta a Portogruaro]</ref>.
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Novellino predilige il [[4-4-2|modulo di gioco ''4-4-2'']]. Uno dei suoi giocatori di riferimento è [[Sergio Volpi]]: dopo averlo avuto a disposizione nel [[Associazione Calcio Venezia|Venezia]], lo ha allenato anche nel [[Piacenza Football Club|Piacenza]], nella [[Sampdoria]] e nella [[Reggina]].


Nel [[2010]] è stato opinionista alla trasmissione di [[Rai 1]] ''[[Notti Mondiali]]'', condotta da [[Paola Ferrari]], in diretta da ''Piazza di Siena'' a [[Roma]].
Nel [[2010]] è stato opinionista alla trasmissione di [[Rai 1]] ''[[Notti Mondiali]]'', condotta da [[Paola Ferrari]], in diretta da ''Piazza di Siena'' a [[Roma]].

Dal 12 luglio 2010 a febbraio 2011 è stato consulente e consigliere dell'[[Perugia Calcio|A.S.D. Perugia Calcio]], riformatasi dopo il secondo fallimento della società umbra.

==Curiosità==
Suo fratello minore [[Giuseppe Novellino|Giuseppe]], nato in [[Brasile]] nel [[1959]], è stato anch'esso calciatore professionista, con una breve esperienza alla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] nei primi [[anni ottanta]].


==Palmarès==
==Palmarès==
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== Note ==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.wikicalcioitalia.info/vcal.php?idcal=1166 Statistiche da calciatore su Wikicalcioitalia.info]
*[http://www.wikicalcioitalia.info/vall.php?idall=180 Statistiche da allenatore su Wikicalcioitalia.info]
*[http://www.walternovellino.com Sito ufficiale]


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 12:59, 1 feb 2012

Walter Novellino
Walter Novellino con la maglia del Milan (1981)
Nazionalità
Altezza171 cm
Peso73 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista, ala)
Carriera
Squadre di club1
1970-1972Legnano37 (1)
1972-1973Torino1 (0)
1973-1974Cremonese30 (2)
1974-1975Empoli36 (5)
1975-1978Perugia81 (11)
1978-1982Milan120 (10)
1982-1984Ascoli59 (12)
1984-1986Perugia51 (1)
1986-1987Catania16 (0)
Carriera da allenatore
1992-1993Perugia
1993-1995Gualdo
1995Perugia
1996-1997Ravenna
1997-1999Venezia
1999-2000Napoli
2000-2002Piacenza
2002-2007Sampdoria
2007-2008Torino
2008-2009Torino
2009Reggina
2011Livorno
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 21 dicembre 2011

Walter Alfredo Novellino (Montemarano, 4 giugno 1953) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Suo fratello minore Giuseppe, nato in Brasile nel 1959, è stato anch'esso calciatore professionista, con una breve esperienza alla Fiorentina nei primi anni ottanta.

Caratteristiche tecniche

Calciatore

Centrocampista con spiccate doti offensive e abile nel dribbling[1], è stato impiegato come mezzapunta (nel Perugia di Castagner[2]) o ala tornante; più raramente come attaccante, soprattutto nell'esperienza milanista[1].

Allenatore

Predilige il modulo 4-4-2, con la difesa a zona[3] schierata in linea e un regista a centrocampo[4]. In attacco utilizza un attaccante di peso affiancato a una seconda punta mobile e di qualità[4].

Carriera

Calciatore

Ha vissuto l'infanzia a San Paolo del Brasile dove era emigrato con la famiglia al seguito del padre in cerca di lavoro[5][6]. Tornato in Italia, entra nelle giovanili della Pomense insieme ai fratelli Paolo e Giuseppe[6], e da qui passa al Legnano[6], dove rimane due stagioni; nella seconda debutta nel campionato di Serie C, sotto la guida di Carlo Sassi[6].

Viene notato dagli osservatori del Torino, che lo portano in granata[6]; qui viene soprannominato Monzon da Giorgio Ferrini, per la combattività e la somiglianza con il pugile[1][7]. Con il Toro fa il suo esordio in Serie A nella stagione 1972-1973 in Torino-Napoli. Rimane la sua unica presenza al Torino, poichè nella stagione successiva torna in Serie C, in prestito alla Cremonese per espletare gli obblighi militari[6]; rientrato alla base, viene scartato dal dirigente Bonetto, che lo definisce un giocoliere[6], e passa a titolo definitivo all'Empoli, di nuovo in Serie C. In Toscana disputa una stagione brillante[6], al termine della quale viene prelevato dal Perugia di Ilario Castagner[6].

Con i Grifoni umbri, neopromossi in Serie A, gioca da titolare per tre stagioni consecutive, e nel 1978 viene acquistato dal Milan, con cui vince subito lo scudetto, quello della "stella", impiegato come seconda punta al fianco di Stefano Chiodi per la presenza di Gianni Rivera nel suo ruolo naturale[1]. Sceglie di rimanere ai rossoneri anche nel vittorioso campionato cadetto 1980-1981, realizzando la rete decisiva per la promozione contro il Monza[8]. Dopo la nuova retrocessione del 1982, lascia il Milan dopo 151 partite complessive[1], e si accasa all'Ascoli[9], con cui disputa le sue due ultime stagioni in Serie A.

Nel novembre 1984, dopo 4 partite con i marchigiani, scende nella serie cadetta tornando per un biennio al Perugia[10], che nel 1986 retrocede in Serie C1. Chiude la carriera con una stagione da rincalzo nel Catania, sempre in Serie B e anch'esso retrocesso[11].

Vanta anche una presenza in Nazionale, a Firenze il 23 settembre 1978 nell'amichevole vinta contro la Turchia per 1-0.

Allenatore

Inizia ad allenare nelle giovanili del Perugia[12], e nel 1992-1993 subentra ad Adriano Buffoni sulla panchina umbra. Viene esonerato da Luciano Gaucci nell'imminenza dello spareggio-promozione contro l'Acireale[13], a causa di un diverbio sul ruolo in società di Ilario Castagner[12]. L'anno successivo allena il Gualdo, con cui ottiene prima la promozione dalla C2 alla C1[14] e l'anno dopo la finale play-off per la Serie B[15]. Viene richiamato dal Perugia, allora in Serie B, ma viene nuovamente licenziato[16]. Viene quindi ingaggiato da altre società di Serie B, prima il Ravenna[17], poi il Venezia, con cui nel 1998 conquista la promozione in Serie A.

La stagione successiva, sempre con il Venezia, ottiene la salvezza[3]. Segue un ingaggio al Napoli in Serie B, con una nuova promozione (2000). Viene promosso in A anche con il Piacenza nel 2001[18] e con la Sampdoria nel 2003.

Novellino rimane alla Sampdoria per intraprendere un progetto a lungo termine con l'obiettivo di far tornare la squadra genovese ai massimi livelli del calcio italiano; dopo un 8º posto nel 2004 e un 5° nel 2005, la stagione 2005-2006 è tuttavia difficile per i blucerchiati, e viene conclusa in dodicesima posizione e l'eliminazione dalla Coppa UEFA e dalla Coppa Italia. Quello del 2006-2007 è l'ultimo campionato con la Sampdoria, vissuto e concluso nelle posizioni di centroclassifica che consente ai blucerchiati di qualificarsi per l'Intertoto[19].

Il 6 giugno 2007 firma un contratto biennale con il Torino[20]. Viene esonerato nel mese di aprile del 2008, a 5 giornate dal termine del campionato, dopo gli scarsi risultati ottenuti con i granata, a rischio retrocessione[21].

Viene nuovamente chiamato alla guida del Torino l'8 dicembre 2008, in sostituzione di Gianni De Biasi, dopo la quindicesima giornata di campionato[22]. Il 24 marzo 2009 è a sua volta esonerato, con la squadra in zona retrocessione a 9 giornate dal termine del campionato.

L'11 giugno 2009 viene ingaggiato come allenatore della Reggina, appena retrocessa in Serie B, sottoscrivendo un contratto annuale con opzione per il secondo[23]. Il 24 ottobre 2009 viene esonerato[24] dopo la sconfitta subita il giorno precedente per 2 a 0 proprio dal 'suo' Torino, dopo aver raccolto 9 punti in 10 partite[25] e con la squadra quart'ultima in classifica.

Dal 12 luglio 2010 a febbraio 2011 è stato consulente e consigliere dell'A.S.D. Perugia Calcio, riformatasi dopo il secondo fallimento della società umbra[26].

Ritorna ad allenare l'anno successivo quando, il 12 febbraio 2011, gli viene affidata la guida del Livorno in sostituzione di Bepi Pillon[27]. Il 21 dicembre 2011 rescinde consensualmente il contratto con il Livorno[28] dopo la sconfitta interna contro il Brescia.

Nel 2010 è stato opinionista alla trasmissione di Rai 1 Notti Mondiali, condotta da Paola Ferrari, in diretta da Piazza di Siena a Roma.

Palmarès

Calciatore

Competizioni nazionali

Milan: 1978-1979
Milan: 1980-1981

Competizioni internazionali

Milan: 1981-1982

Allenatore

Sampdoria: 2002-2003

Note

  1. ^ a b c d e Profilo su Magliarossonera.it
  2. ^ Sabatini di fronte a Novellino: «A Perugia era lui il mio idolo» Il Mattino di Padova, 28 agosto 2009, pag.35
  3. ^ a b M.Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, pag.603
  4. ^ a b INTERVISTA SUL CALCIO walternovellino.com
  5. ^ E Monzon tornò a parlare in portoghese La Repubblica, 8 dicembre 2004
  6. ^ a b c d e f g h i Nasce in Brasile la fortuna di Novellino, La Gazzetta dello Sport Illustrata, 13 gennaio 1979
  7. ^ Stefano Zaino, Ragazzi mettiamoli sotto, in la Repubblica, ed. Genova, 20-2-2005, p. 14. URL consultato il 25-5-2010.
  8. ^ Stagione 1980-1981 magliarossnera.it
  9. ^ Stagione 1982-1983 magliarossonera.it
  10. ^ BETTEGA ALL' UDINESE SCARNECCHIA AL MILAN La Repubblica, 26 ottobre 1984, pag.31
  11. ^ Stagione 1986-1987 clubcalciocatania.it
  12. ^ a b NERVI & COLTELLI: CHE SERIE C E'? La Repubblica, 1° giugno 1993, pag.44
  13. ^ Perugia story: l'era Gaucci. 1992/1993 – Il grande inganno perugia.com
  14. ^ Stagione 1993-1994 gualdocalcio.it
  15. ^ Stagione 1994-1995 gualdocalcio.it
  16. ^ PERUGIA, VIA NOVELLINO CONTATTATO FASCETTI La Repubblica, 26 settembre 1995, pag.43
  17. ^ Calcio news La Repubblica, 2 giugno 1996, pag.40
  18. ^ Stagione 2000-2001 storiapiacenza1919.it
  19. ^ Walter Novellino e la Samp: grazie di tutto mister sampdoria.it
  20. ^ Walter Novellino è il nuovo tecnico del Torino, su torinofc.it, 6-6-2007. URL consultato il 25-5-2010.
  21. ^ Novellino, finalmente, su it.eurosport.yahoo.com, yahoo.com. URL consultato il 25-5-2010.[collegamento interrotto]
  22. ^ De Biasi esonerato dal suo incarico, su torinofc.it, 8-12-2007. URL consultato il 25-5-2010.
  23. ^ Walter Novellino tecnico della Reggina, su regginacalcio.com, 11-6-2009. URL consultato il 25-5-2010.
  24. ^ Novellino sollevato dall'incarico, su regginacalcio.com, 24-10-2009. URL consultato il 25-10-2009.
  25. ^ Risultati e classifica, su regginacalcio.com. URL consultato il 25-10-2009.
  26. ^ Perugia, Novellino: "Consulente a titolo assolutamente gratuito" tuttomercatoweb.com
  27. ^ Fatale la sconfitta a Portogruaro
  28. ^ Novellino rescinde consensualmente il contratto con il Livorno livornocalcio.it

Collegamenti esterni

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