Viticoideae

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Viticoideae
Vitex agnus-castus
(Agnocasto)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Viticoideae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Viticoideae
Briq. in Engl. & Prantl, 1895
Generi

Viticoideae Briq. in Engl. & Prantl, 1895 è una sottofamiglia di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae (ordine delle Lamiales).[1][2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della sottofamiglia deriva dal suo genere tipo Vitex L. la cui etimologia deriva da un vecchio nome usato da Gaio Plinio Secondo (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79]), scrittore, ammiraglio e naturalista romano, per la pianta Agnocasto.[4]

Il nome scientifico della sottofamiglia è stato definito dal botanico svizzero John Isaac Briquet (1870 – 1931) in collaborazione con i botanici tedeschi Adolf Engler (1844 – 1930) e Karl Anton Eugen Prantl (1849 – 1893) nella pubblicazione "Naturlichen Pflanzenfamilien. Leipzig - IV, 3a: 144" del 1895.[5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Gmelina leichhardtii
Le foglie
Gmelina arborea
Infiorescenza
Cornutia obovata
I fiori
Gmelina asiatica
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[7][9]
  • Calice: il calice è gamosepalo con base tubulosa o campanulata terminante con 4 - 5 lobi più o meno uguali, a volte troncati o bilabiati (calice da attinomorfo a debolmente zigomorfo).
  • Corolla: la corolla gamopetala è un tubo diritto a forma d'imbuto terminante con 4 - 5 lobi uguali o spesso bilabiati (corolla attinomorfa oppure zigomorfa). I lobi in genere sono patenti. I colori sono giallo pallido, bianco, blu violetto e porpora.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (o 5), raramente ridotti a 2. Talvolta sono presenti uno o più staminoidi. Gli stami sono adnati alla corolla (in genere a metà della parte bassa della corolla) e sono inclusi in essa o appena sporgenti. Le antere hanno due teche parallele o divergenti a deiscenza longitudinale. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato, raramente 4-5-colpato.
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare). Sono presenti 2 o 4 loculi con uno o due ovuli per loculo; gli ovuli sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10]. La placentazione è parietale. L'ovario da privo di lobi può essere debolmente quadrilobato. Lo stilo è terminale (o subterminale). Lo stigma è formato da due lobi.
  • Il frutto è una drupa con 4 loculi (spesso alcuni sono abortiti); oppure è una capsula.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti tipo ditteri e imenotteri (impollinazione entomogama).[9][11]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).[12] I semi hanno una appendice oleosa (elaisomi, sostanze ricche di grassi, proteine e zuccheri) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.[13]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo è soprattutto asiatica orientale (fino all'Australia) con climi sia temperati che tropicali (umidi o secchi).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza della sottofamiglia (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[7], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la sottofamiglia Viticoideae è una di queste.[2][3]

Composizione della sottofamiglia[modifica | modifica wikitesto]

La sottofamiglia comprende 10 generi e circa 400 - 500 specie:[2][3]

Genere Numero specie Distribuzione Habitat tipico
Cornutia
L., 1753
12 America tropicale Tropicale
Gmelina
L., 1753
Circa 33 - 35 Asia e Australia
Paravitex
H.R. Fletcher, 1937
Una specie:
Paravitex siamica H.R. Fletcher
Thailandia
Petitia
Jacq., 1760
2 Bahamas e Grandi Antille Tropicale
Premna
L., 1771
50 - 200 Africa, Asia e Australia Tropicale/subtropicale
Pseudocarpidium
Millsp., 1906
8 Centro America Tropicale
Teijsmanniodendron
Koorders, 2904
Circa 14 Malaysia e Asia sud-est
Tsoongia
Merrill, 1923
Una specie:
Tsoongia axilliflora Merr.
Cina e Asia sud-est
Vitex
L., 1753
Circa 250 Eurasia e Nuovo Mondo Climi temperati (poche specie) e tropicali
Viticipremna
H.J. Lam., 1919
5 Indomalesia e Australia

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della sottofamiglia

La sottofamiglia Viticoideae non è monofiletica. La posizione del genere Vitex all'interno della sottofamiglia è ancora da risolvere. Il genere Tectona L. f., 1781 con 4 specie distribuite nell'Asia del sud-est, attualmente considerato "incertae sedis", potrebbe essere incluso nel gruppo. Anche i rapporti tra i generi Teijsmanniodendron e Vitex risultano poco chiari.[14]

Il genere monotipo Neorapinia Moldenke, 1955, con la specie Neorapinia collina (Montrouz.) Moldenke con distribuzione Nuova Caledonia, da alcuni Autori[3] è incluso nel genere Vitex, mentre per altri[2] forma un genere indipendente.

In base agli ultimi studi filogenetici, all'interno della famiglia Lamiaceae la sottofamiglia Viticoideae da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione intermedia tra la sottofamiglia Symphorematoideae e la sottofamiglia Ajugoideae. L'età nella quale questo clade si è separato dal resto della famiglia è valutata tra i 30 e i 15 milioni di anni fa.[1][15]

Il cladogramma a alto, tratto dallo studio citato[15] e semplificato, mostra l'attuale composizione filogenetica di alcune specie della sottofamiglia in rapporto alle sottofamiglie limitrofe.

Chiave per i generi[modifica | modifica wikitesto]

Per meglio comprendere ed individuare i generi della sottofamiglia, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro).[3]

  • Gruppo 1A: gli stami fertili sono 4 (o 5);
  • Gruppo 2B: il calice e la corolla sono zigomorfi con 4 - 5 lobi irregolari; gli stami sono inseriti nella metà inferiore del tubo corollino e i filamenti sono lunghi;
  • Gruppo 3A: i lobi del calice e della corolla sono 4;
  • Gruppo 4B: le infiorescenze sono terminali;
  • Gruppo 3B: i lobi del calice e della corolla sono 5;
  • Gruppo 5A: il tubo della corolla ha la forma di un ampio imbuto allargato alla gola; i lobi dello stigma non sono uguali; il frutto è una drupa con un mesocarpo carnoso;
  • Gruppo 5B: il tubo della corolla ha la forma di uno stretto imbuto (o cilindro) e non è allargato alla gola; i lobi dello stigma sono più o meno uguali; il frutto è una drupa con un mesocarpo secco (in pochi casi è carnoso);
  • Gruppo 6A: le infiorescenze sono solamente ascellari; i frutti sono piatti con 4 lobi;
  • Gruppo 6B: le infiorescenze sono sia ascellari che terminali; i frutti non sono piatti;
  • Gruppo 7A: i piccioli hanno delle articolazioni vistosamente gonfie; i frutti sono delle capsule;
  • Gruppo 7B: i piccioli sono privi di articolazioni; i frutti sono delle drupe;
  • Gruppo 1B: gli stami fertili sono 2 più 2 staminoidi;

Generi e specie della flora europea[modifica | modifica wikitesto]

In Europa (in Italia e nell'areale del Mediterraneo), di questa sottofamiglia, sono presenti i seguenti generi e specie:

Alcune specie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 10 aprile 2016.
  2. ^ a b c d Olmstead 2012.
  3. ^ a b c d e f Kadereit 2004, pag. 193.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 403.
  5. ^ Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 10 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2008).
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 aprile 2016.
  7. ^ a b c Judd, pag. 504.
  8. ^ Strasburger, pag. 850.
  9. ^ a b c dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. ^ Musmarra 1996.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  12. ^ Kadereit 2004, pag. 181.
  13. ^ Strasburger, pag. 776.
  14. ^ Scientific Research & Data - Kew, su kew.org, p. Systematics of Lamiaceae Subfamily Viticoideae. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  15. ^ a b Bendiksby et al. 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]