TILO (azienda)

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TILO SA
Logo
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StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Altri statiBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione14 giugno 2004 a Chiasso
Sede principaleBellinzona
SettoreTrasporto
ProdottiTrasporti ferroviari
Fatturato2.000.000 di CHF
Slogan«il treno che unisce»
Sito webwww.tilo.ch/
Un FLIRT TILO in servizio sulla linea S10 della Rete celere del Canton Ticino (2011).
Avviso inerente alle operazioni di controllo dei titoli di viaggio a bordo di un elettrotreno TiLo.
Un FLIRT TILO con la nuova livrea (2019).
Convoglio in livrea TiLo, composto dalla locomotiva E.464.191 (serie E.464), e da alcune carrozze a piano ribassato, anno 2006.
un convoglio in livrea TiLo, con in testa una carrozza semipilota a piano ribassato, anno 2007.
Logo "Tilo" fino al 2019.
Vecchio logo "Tilo" dell'anno 2004.

TILO S.A. (acronimo di Treni Regionali Ticino Lombardia), è un'impresa ferroviaria italo-svizzera.

Nata il 14 giugno 2004[1] da una joint venture paritetica (50% pro capite) tra Trenitalia (sostituita dal 10 giugno 2011 da Trenord) e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[2], ha per obiettivo lo sviluppo e la gestione del traffico ferroviario regionale transfrontaliero tra il Canton Ticino e la Lombardia. Gestisce infatti la quasi totalità della rete celere ticinese, in stretta integrazione col servizio ferroviario suburbano di Milano. Nel 2010 ha spostato la propria sede sociale da Chiasso a Bellinzona[3].

Servizio ferroviario[modifica | modifica wikitesto]

I treni delle linee suburbane gestite da TiLo[4][5][6] operano, nella misura in cui trovano applicazione le disposizioni tariffarie elvetiche, in regime di autocontrollo (senza biglietteria a bordo[7]). Inoltre, rientrando essi nella categoria S-Bahn, a bordo dei convogli non è contemplata la presenza di alcun agente di scorta[7].

Nel 2014 la società ha trasportato 9.200.000 passeggeri sui propri treni[8].

In ambito elvetico il servizio ferroviario TiLo è integrato nella Comunità tariffale "arcobaleno" di Canton Ticino e Moesano[9].

Linee gestite[modifica | modifica wikitesto]

TiLo gestisce le seguenti linee:[10]

Linea Percorso Nazione
RE80[11] Locarnogalleria di base CeneriLugano - Chiasso - Milano Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
S10[12] (Airolo –)[13] Biasca - Bellinzonagalleria di base Ceneri - Lugano - Chiasso - Como Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
S20[14] Castione-ArbedoBellinzonaLocarno Bandiera della Svizzera Svizzera
S30[15] (Bellinzona –)[16] CadenazzoLuinoGallarate Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
S40[17] VareseMendrisioComo Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
S50[18] Malpensa T2VareseMendrisioLugano - galleria di base Ceneri[19]Bellinzona - Biasca (- Airolo)[20] Bandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
S90[21] Giubiasco - linea di montagna CeneriLugano (– Mendrisio)[22] Bandiera della Svizzera Svizzera

Treni[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente il parco era composto da complessi di carrozze vicinali a pianale ribassato fornite da Trenitalia insieme ad alcune locomotive E.464 e sette complessi Domino a quattro casse forniti dalle Ferrovie Federali Svizzere[23].

La flotta si compone di quaranta elettrotreni RABe 524, entrati in servizio nel maggio 2007 e appartenenti alla famiglia Stadler FLIRT e configurati ad hoc con apparecchiature politensione, onde poter operare sia sulla rete italiana che su quella elvetica. Di essi, ventitré circolano in configurazione a quattro casse e diciassette a sei casse[24].

A partire dal 2020 sono in consegna 19 ulteriori elettrotreni RABe 524.3 (a sei casse) e RABe 523.2 (a quattro casse) della famiglia FLIRT TSI, in particolare per il servizio nella galleria del Ceneri[25].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tilo SA, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 6 luglio 2004, p. 23. URL consultato il 7 maggio 2021.
  2. ^ redazionale, Passa a Trenord il 50% di Tilo, in corriere.it, 10 giugno 2011. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  3. ^ Tilo SA, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 9 dicembre 2010, p. 18. URL consultato il 7 maggio 2021.
  4. ^ Orario ufficiale Svizzera 2015, quadro 631 (PDF), su quadri-orario.ch, Ufficio federale dei trasporti. URL consultato il 7 settembre 2015.
  5. ^ Orario ufficiale Svizzera 2015, quadro 632 (PDF), su quadri-orario.ch, Ufficio federale dei trasporti. URL consultato il 7 settembre 2015.
  6. ^ Orario ufficiale Svizzera 2015, quadro 633 (PDF), su quadri-orario.ch, Ufficio federale dei trasporti. URL consultato il 7 settembre 2015.
  7. ^ a b Orario ufficiale Svizzera 2015 (versione PDF), caratteristiche dei treni (PDF), su quadri-orario.ch, Ufficio federale dei trasporti. URL consultato il 7 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  8. ^ Azienda | TILO Treni Regionali Ticino Lombardia Archiviato il 21 settembre 2014 in Internet Archive.
  9. ^ CTM - Le imprese di trasporto Archiviato il 27 luglio 2012 in Internet Archive.
  10. ^ Copia archiviata (PDF), su tilo.ch. URL consultato il 23 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2021).
  11. ^ http://www.tilo.ch/Collegamenti/Collegamenti-RE80.html
  12. ^ S10, su TILO. URL consultato l'8 marzo 2021.
  13. ^ Solo alcune corse S10 comprendono Airolo
  14. ^ S20, su TILO. URL consultato l'8 marzo 2021.
  15. ^ S30, su TILO. URL consultato l'8 marzo 2021.
  16. ^ Solo alcune corse S30 comprendono Bellinzona
  17. ^ S40, su TILO. URL consultato l'8 marzo 2021.
  18. ^ S50, su TILO. URL consultato l'8 marzo 2021.
  19. ^ Non tutte le corse S50 transitano per la galleria di base del Monte Ceneri
  20. ^ Solo alcune corse S50 comprendono Airolo
  21. ^ http://www.tilo.ch/Collegamenti/Collegamenti-S90.html
  22. ^ Solo alcune corse S90 comprendono Mendrisio
  23. ^ TRENI, su tilo.ch, TILO. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2019).
  24. ^ Inaugurazione ufficiale del primo Flirt Tilo, su ffs.ch, Ferrovie federali svizzere. URL consultato il 28 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  25. ^ Galleria di base del Ceneri, su TILO. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Tolini, Italienischer TILO-Zug, "Schweizer Eisenbahn-Revue", 2004, 11, 485.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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